Alessandro72 Posted April 28, 2013 Share #1 Posted April 28, 2013 Buon pomeriggio, vorrei sapere la vostra idea in merito al presente quesito: perché ci sono rimaste in giro tante piastre di Ferdinando II ,soprattutto, in pessimo stato di conservazione, la qual cosa mi indica la non volontà di conservare la piastra per un futuro collezionismo! Considerando la nascita del regno d'Italia, con il conseguente bisogno d'argento, perché le piastre più malconce non sono state ritirate dalla circolazione? Io ho la mia idea in merito e cioè la non fiducia dei meridionali sulla nascita del nuovo regno e la vostra?? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Acqvavitus Posted April 28, 2013 Share #2 Posted April 28, 2013 Mi sembra di aver letto in un precedente post che la tua idea potrebbe essere in parte giusta. Appunto, se non ricordo male, il cambio che il Regno d'Italia dette alle Piastre (ed anche ad altre valute allora cicolanti) non era effettivamente quello reale ma minore. Ora non ricordo il cambio esatto ma ricordo che c'era una discussione più che esauriente in materia. Puoi provare a fare una ricerca e vedrai che la trovi (pultroppo adesso non ho tempo altrimenti la ricercavo io). Molto probabile quindi che in molti decisero di tenerle per poter un giorno ricavare di più. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro72 Posted April 28, 2013 Author Share #3 Posted April 28, 2013 Avevo letto anche io quell'articolo dove il ducato veniva valutato 4,25 lire ma no n avevo messo in relazione le due cose, grazie per il prezioso suggerimento !! Mi sembra di aver letto in un precedente post che la tua idea potrebbe essere in parte giusta. Appunto, se non ricordo male, il cambio che il Regno d'Italia dette alle Piastre (ed anche ad altre valute allora cicolanti) non era effettivamente quello reale ma minore. Ora non ricordo il cambio esatto ma ricordo che c'era una discussione più che esauriente in materia. Puoi provare a fare una ricerca e vedrai che la trovi (pultroppo adesso non ho tempo altrimenti la ricercavo io). Molto probabile quindi che in molti decisero di tenerle per poter un giorno ricavare di più. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
francesco77 Posted April 29, 2013 Share #4 Posted April 29, 2013 Buon pomeriggio, vorrei sapere la vostra idea in merito al presente quesito: perché ci sono rimaste in giro tante piastre di Ferdinando II ,soprattutto, in pessimo stato di conservazione, la qual cosa mi indica la non volontà di conservare la piastra per un futuro collezionismo! Considerando la nascita del regno d'Italia, con il conseguente bisogno d'argento, perché le piastre più malconce non sono state ritirate dalla circolazione? Io ho la mia idea in merito e cioè la non fiducia dei meridionali sulla nascita del nuovo regno e la vostra?? Caro remida, la maggior parte delle piastre borboniche non fu consegnata all'epoca per cambiarla in nuova valuta italica per via del cambio poco conveniente alle popolazioni meridionali, a conti fatti un ducato da 100 grana valeva qualcosa in più delle famigerate 4,25 lire italiane d'epoca. La gente preferiva tesaurizzare e murare le monete anzichè consegnarle al nuovo conquistatore sabaudo. Durante il terremoto del 1980 vennero fuori tra le macerie migliaia di esemplari. Se non erro lo feci presente anni fà nel forum, chiedo a qualcuno di buona volontà di cercare la discussione. Per il resto non c'è da stupirsi se molti millesimi di piastre borboniche sono comuni, lo sono sempre stati, ora vengono fuori su Ebay forse perchè qualcuno ha bisogno di vendere. Il Regno delle Due Sicilie era la terza economia d'Europa e la prima in Italia, ti lascio immaginare la quantità di moneta in circolazione all'epoca nel ricco e glorioso Sud. A tutto questo considera anche che i Borbone erano contrari a quella truffa di stato chiamata cartamoneta, come dice qualcuno "l'oro è denaro, tutto il resto è credito", i Borbone erano sovrani virtuosi, Ferdinando II quando salì al trono nel 1830 rinunciò a parte del suo stipendio per far fronte ad alcune difficoltà dello stato, i Borbone preferivano fedi di credito e soldoni sonanti. Ma erano altri tempi. Il resto della storia la sappiamo. Questo interessante articolo è stato scritto da Guido Crapanzano, uno dei massimi esperti di cartamoneta a livello mondiale. http://www.lamoneta.it/topic/64559-cartamoneta-a-napoli-no-grazie-quando-i-meridionali-erano-virtuosi/?hl=%2Bcartamoneta+%2Bgrazie Grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alessandro72 Posted April 29, 2013 Author Share #5 Posted April 29, 2013 Buongiorno Francesco ,in quanto neoborbonico, sono abbastanza ferrato sulle notizie relative al buon governo di Ferdinando ed ai tanti primati che il regno delle due Sicilie vantava all'epoca, tuttavia considerando che con una piastra si acquistavano 6,500 kg di carne perché no n si pensò di fonderle o comunque cambiarle dopo aver compreso che il titolo non saliva?? per quanto concerne il fatto del ritrovamento delle monete dopo il terremoto non so niente, gradirei ,se ti è possibile, saperne qualcosa in più! Per il momento grazie per la tua preziosa collaborazione! Caro remida, la maggior parte delle piastre borboniche non fu consegnata all'epoca per cambiarla in nuova valuta italica per via del cambio poco conveniente alle popolazioni meridionali, a conti fatti un ducato da 100 grana valeva qualcosa in più delle famigerate 4,25 lire italiane d'epoca. La gente preferiva tesaurizzare e murare le monete anzichè consegnarle al nuovo conquistatore sabaudo. Durante il terremoto del 1980 vennero fuori tra le macerie migliaia di esemplari. Se non erro lo feci presente anni fà nel forum, chiedo a qualcuno di buona volontà di cercare la discussione. Per il resto non c'è da stupirsi se molti millesimi di piastre borboniche sono comuni, lo sono sempre stati, ora vengono fuori su Ebay forse perchè qualcuno ha bisogno di vendere. Il Regno delle Due Sicilie era la terza economia d'Europa e la prima in Italia, ti lascio immaginare la quantità di moneta in circolazione all'epoca nel ricco e glorioso Sud. A tutto questo considera anche che i Borbone erano contrari a quella truffa di stato chiamata cartamoneta, come dice qualcuno "l'oro è denaro, tutto il resto è credito", i Borbone erano sovrani virtuosi, Ferdinando II quando salì al trono nel 1830 rinunciò a parte del suo stipendio per far fronte ad alcune difficoltà dello stato, i Borbone preferivano fedi di credito e soldoni sonanti. Ma erano altri tempi. Il resto della storia la sappiamo. Questo interessante articolo è stato scritto da Guido Crapanzano, uno dei massimi esperti di cartamoneta a livello mondiale. http://www.lamoneta.it/topic/64559-cartamoneta-a-napoli-no-grazie-quando-i-meridionali-erano-virtuosi/?hl=%2Bcartamoneta+%2Bgrazie Grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
francesco77 Posted April 29, 2013 Share #6 Posted April 29, 2013 Buongiorno Francesco ,in quanto neoborbonico, sono abbastanza ferrato sulle notizie relative al buon governo di Ferdinando ed ai tanti primati che il regno delle due Sicilie vantava all'epoca, tuttavia considerando che con una piastra si acquistavano 6,500 kg di carne perché no n si pensò di fonderle o comunque cambiarle dopo aver compreso che il titolo non saliva?? per quanto concerne il fatto del ritrovamento delle monete dopo il terremoto non so niente, gradirei ,se ti è possibile, saperne qualcosa in più! Per il momento grazie per la tua preziosa collaborazione! Ho trovato la discussione di cui ti parlavo. Eccola! Buona lettura! http://www.lamoneta.it/topic/39537-rarita-e-piccoli-segreti-delle-piastre-napoletane/?hl=%2Bmonete+%2Bnapoletane+%2Bterremoto+%2B1980 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.