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IGNORED

Rarità


angelo2891

Risposte migliori

Ciao a tutti, facendo un raffronto tra la classicazione delle monete della repubblica italiana del montenegro 2006 e quella del forum ho notato delle differenze. Volevo chiedere come mai ci sono queste differenze e quale dei due è più veritiero.

Grazie a tutti

Un sulto

:D

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Di quelli monete parli in particolare?

Ad ogni modo è del tutto naturale che le classificazioni possano essere differenti: anche da catalogo a catalogo un grado di rarità in più o in meno è cosa abbastanza normale, a volte si vede anche di peggio. La realtà è che nessuno può contare una a una quante monete sono presenti sul mercato: i cataloghi quindi fanno una stima, che ovviamente può essere più o meno precisa. Se poi ci aggiungiamo che ci sono i soliti e classici favori verso il mercato (tipo inserire rarità su monete comunissime, esempio classico le 3 annate del 10c ape 1928, 1932, 1936, classificate R quando sono tutte e 3 assolutamente comuni), possiamo tirare le somme sul problema...

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Ciao paolino, sono d'accordo e consapevole che sul numero di monete vi sia una stima, la domanda mi è nata sul 10 lire del 1965 che viene catalogata http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta.php/W-ITL/7 come NC ed invece sul montenegro com C pur avendo in entrambi i casi un numero di pezzi coniati pari a 1050000.

Dato che credevo che il grado di rarità fosse dato appunto dai pezzi coniati e notando che il valore della moneta non è elevato mi è sorta questa curiosità.

Aspettando una tua risposta(che sono sempre precise ed utili!!!)

ti saluto

:D

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  • ADMIN
Staff

Anche il Gigante mette C. Io ho messo NC per differenziarla dagli altri anni in quanto obbiettivamente piu' difficile da reperire.

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Dato che credevo che il grado di rarità fosse dato appunto dai pezzi coniati...

Attenzione: non è sempre cosi.

Per essere precisi il grado di rarità indicato nei cataloghi non è relativo ai pezzi coniati, ma ai pezzi effettivamente arrivati ai giorni nostri.Questo perché spesso monete coniate anche in alto numero di esemplari, sono state successivamente ritirate dalla circolazione in maniera più o meno consistente.Per questo motivo una moneta di tiratura alta e teoricamente comune potrebbe risultare di difficile reperibilità.

In questi casi i cataloghi indicano come tiratura i pezzi inizialmente coniati senza prendere in considerazione i pezzi ritirati.

Riassumendo il grado di rarità si riferisce alla effettiva reperibilità odierna mentre la tiratura si riferisce al numero dei pezzi inizialmente coniati.

Esistono anche casi ,a dire il vero non molto frequenti, dove una moneta solitamente di metallo nobile, non è stata ritirata ma è stata tesaurizzata per lunghi periodi per motivi di investimento.Anche in questi casi la rarità risulta aumentata a causa della accresciuta difficoltà di trovare la moneta nei scambi commerciali.

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Ciao Incuso, premetto che la mia non voleva essere una polemica ma era semplice voglia di conoscenza dato che in quanto neofita mi piace cercare di capire al meglio le cose. Ho visto che la 10 lire del 1965 è quella a più basso tiraggio e quindi capisco la tua motivazione.

Volevo inoltre ringraziare Dimitrios per l' esauriente e preciso commento.

Un saluto

:D

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Credo che la più crande discrepanza ci sia oggi tra i pezzi coniati e l'effettiva reperibilità della moneta sia la Rupia del 1921: a fronte delle 943.000 coniate oggi se ne conoscono quattro pezzi in tutto. Uno nella Reale, uno nella Faruk, uno ex Gavazzi e uno nella Curatolo, che potrebbe essere l'ex Faruk (acquistato in lotto da Santamaria, fornitore della "collezione Curatolo") poi venduto da Nomisma per 100.000 euro. Quindi se ci limitassimo ai pezzi coniati non dovrebbe avere un valore superiore ai 300 euro.

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Come giustamente riportato dagli altri amici, la tiratura non è l'unico parametro per stabilire la rarità di una moneta. Anzi, spesso non ne è il parametro principale, e questa considerazione vale sempre più andando indietro nel tempo. il 10 lire del '65, come riportato da Incuso, è quello leggermente più difficile da reperire rispetto alle altre annate, e IMHO l'NC da lui attribuito non è affatto campato in aria, anzi lo condivido. Da rilevare peraltro che alcuni cataloghi (es. l'Alfa) non adottano nemmeno il grado di rarità NC, ma passano direttamente da C a R.

Ultima considerazione: una moneta può avere una tiratura mastodontica, ma a determinarne la rarità, oltre alla demonetizzazione, è anche la sua distribuzione sul mercato. Se sono stati coniati 100 milioni di esemplari, ma sono finiti tutti in mano a una sola persona, questa moneta avrà una rarità iniziale paragonabile a quella di un R4-R5... almeno finchè questa persona comincerà ad immettere tutte le monete sul mercato, ed allora pian piano la rarità diminuirà. Questo è in pratica quello che è avvenuto col Vaticano, le cui prime serie in Euro erano classificate R, rarità che IMHO, con l'evolversi del mercato, andrebbe gradualmente modificata in NC e un giorno addirittura in C.

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La Rupia del 1921 ,citata da Picchio , e' una delle monete + rare (4 o forse 5 esemplari) dell' intera monetzione di Vittorio Emanuele III

Una cosa curiosa e' che nella prima asta Santamaria della collezione Nazzari del 1959 era stato giudicato solo SPL ,poi rimessa in vendita all' asta Ratto (1971) Collezione Curatolo ( 2.352.000 Lire realizzate), e' stata valutata qFDC/FDC nell' asta Nomisma N.29 marzo 2005

Similmente e' accaduto per 1 Lek del 1940 XIII (1.600.000) conosciuti solo cinque esemplari come pure quello del 1941 XIX in sei

Nell' asta Nomisma N.16 settembre 2000 un Lek 1941 BB e' stato aggiudicato a Lire 15.525.000

Modificato da piergi00
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Una cosa curiosa e' che nella prima asta Santamaria della collezione Nazzari del 1959 era stato giudicato solo SPL ,poi rimessa in vendita all' asta Ratto (1971) Collezione Curatolo ( 2.352.000 Lire realizzate), e' stata valutata qFDC/FDC nell' asta Nomisma N.29 marzo 2005
.... buffo eh come siano soggettivi i gradi di conservazione a secondo di che debba vendere la moneta. Magari sono i criteri di valutazione a vrariare a seconda degli anni, ed invece che farsi più restrittivi si addolciscono.
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