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IGNORED

La maledizione della Vestale


Legio II Italica

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L’ episodio che ci tramanda Zosimo nella sua Storia Nuova , Libro V , verso 38 , si svolge a Roma all’ interno del Tempio della Grande Madre che sorgeva nel cuore del colle Palatino , dove era collocata all’ interno la statua di Rea riccamente ornata di oggetti preziosi , circa nell’ anno 389 dell’ era attuale , al tempo del primo tentativo di assedio di Roma da parte di Alarico . Personaggi del fatto storico sono Serena , moglie di Stilicone e la Vestale massima del Tempio , officiante la divinita’ qui custodita , di cui Zosimo non ci ha tramandato il nome , ma che potrebbe trattarsi di Celia Concordia , ultima sacerdotessa ancora attiva , circa nell’ anno 384 e forse successivi , nel Tempio di Vesta ; pero’ in questo caso bisognerebbe capire perche’ Zosimo parla di Vestale per il tempio della Grande Madre , quando per Vestale si dovrebbe intendere una sacerdotessa di Vesta , il cui Tempio e Casa delle Vestali erano nel Foro ; probabilmente con il termine generico Vestale forse intendeva parlare di qualsiasi sacerdotessa femminile , non conoscendo molto bene la prassi della antica religione pagana romana e i loro officianti , pur essendo lui stesso pagano , ma di provenienza orientale bizantina del VI Secolo .
Serena era figlia di un fratello , sembra si chiamasse Onorio , dell’ Imperatore Teodosio I , che dopo essere vissuta con lui per un certo tempo a Costantinopoli , la diede poi in sposa a Stilicone Ufficiale delle Guardie ( Magister Militum ) che in effetti era il vero reggente della parte Occidentale dell’ Impero , avendogli Teodosio in punto di morte , affidatogli il giovanissimo figlio Onorio , fratello minore di Arcadio , che in eta’ ormai maggiorenne reggeva la parte Orientale .
Serena , donna di cultura ma anche ambiziosa a causa del suo lignaggio e del potere che deteneva suo marito Stilicone , fu accusata dai contemporanei , non sappiamo se in verita’ o falsamente , di essere favorevole ad Alarico e alla religione Cristiana o forse Cristiana lei stessa , fatto sta che l’episodio raccontato da Zosimo , sembra confermare questa ipotesi , a meno che il gesto sacrilego , che forse fece , non fu dettato che dal suo carattere ambizioso e amante del lusso , indifferente verso il gesto di irriverenza riguardo a qualsiasi divinita’ .
Il passo sottostante e’ quello che ci tramanda Zosimo in riferimento a quanto scritto : Storia Nuova , Libro V , 38 :

“……….Quando Teodosio il Vecchio (I) dopo aver abbattuto la tirannide di Eugenio venne a Roma , ed indusse tutti a trascurare i riti sacri (pagani) , vietando che le cerimonie fossero organizzate a spese pubbliche , sacerdoti e sacerdotesse vennero espulsi e nei templi non si tennero piu’ le sacre funzioni . Allora Serena , deridendo queste cose , volle visitare il Tempio della Grande Madre , appena vide che la statua di Rea portava una collana degna del Culto riservato ad una Dea , la tolse dal collo della Statua e la mise sul suo . Quando una Vecchia , una delle vergini Vestali , che era rimasta nel Tempio , le rinfaccio’ la sua empieta’ , essa la oltraggio’ ordinando al suo seguito di cacciarla via . Allora costei lancio’ contro Serena , il marito e i figli tutte le imprecazioni che il suo atto sacrilego meritava . Ma Serena non tenne in nessun conto queste parole e usci’ dal Tempio splendidamente ornata . Spesso ebbe sogni e visioni che le annunciavano la prossima morte , lo stesso tocco’ anche a molti altri . E la Giustizia che coplpisce gli empi riusci a compiere il suo dovere . Serena pur essendo stata avvertita , non pote’ sfuggire al suo destino , ma porse al cappio quel collo che aveva cinto con l’ ornamento della Dea . Anche Stilicone che aveva commesso una empieta’ analoga , non pote’ evitare , si dice , il castigo imperscrutabile della Giustizia . Costui infatti comando’ di togliere dalle porte del Campidoglio romano il pesante oro che le rivestiva , ma quelli che ebbero l’ incarico di eseguire l’ ordine , trovarono scritto su una parte di esse <misero regi servantur> che significa <per un infelice tiranno sono conservate> , ed infatti gli tocco’ una fine misera e compassionevole”

Sotto : Dittico di Stilicone con Serena ( con forse al collo la collana di Rea ) ed Eucherio , in Avorio . Tesoro del Duomo di Monza , epoca circa : 400
Rea , disegno ipotetico in base a frammenti trovati nel XIX secolo

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Modificato da Legio II Italica
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Ciao Legio, e' stato ipotizzato che la vestale in questione fosse effettivamente tale. L'episodio che riporti sarebbe avvenuto nel tempio della magna mater in quanto era uno degli ultimi edifici pagani sacri rimasti aperti pur dopo i decreti teodosiani, a differenza di quello di Vesta, ai tempi gia' chiuso.

La datazione dell,episodio e' incerta: si parla del 389, la prima visita di Stilicone a Roma, ma altri indicano il 407, sotto il regno di Onorio.

Il collegio delle Vestali, o quelle che restavano dopo defezioni e/o conversioni, avrebbe trovato sede nel tempio sul Palatino, portando con se' anche i famosi pignora imperii.

In realta' l'ultima vestale effettivamente nota e'la celebre Celia Concordia, reggitrice del collegio, che nel 385 propose alcuni onori per il pontefice massimo Pretestato, morto l'anno prima.

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Ciao Druso , si narra anche che Celia Concordia alla chiusura del Tempio di Vesta e probabile ultima Vestale del Tempio , distrusse volutamente il Palladio , raffigurante Pallade Atena , portato da Troia da Enea , affinché non cadesse profanato , in mano ai Cristiani .

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Personalmente, per quanto sia un episodio suggestivo, nn penso sia plausibile che una vestale, anzi, la somma vestale, abbia compiuto un tale gesto, in tutto e per tutto simile alla profanazione che avrebbe inteso evitare.

Da tempo sto portando avanti una ricerca sulle varie fonti e dati relativi al palladio; quando sara' finita e redatta in forma accettabile, la postero' qui sul forum.

Modificato da Druso Galerio
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Ciao @@Druso Galerio ,purtroppo anche io feci diversi anni fa delle ricerche storiche sul Palladio , statuetta misteriosa ed affascinante , ma si fermano a questo episodio , forse vero , forse falso , ma dopo di questo non si hanno piu' notizie in merito . Considera che il gesto di Concordia , se avvenuto veramente , potrebbe essere stato dettato da un impulso di odio verso Teodosio e la sua apostasia verso l' antica religione di Stato , distruggendo il Palladio simbolo anche dell' Aeternitas di Roma pagana , ormai morente , avrebbe inteso arrivata la fine di un' epoca gloriosa della Citta' , un po' il "muoia Sansone con tutti i Filistei" , solo che invece di distruggere l' immagine avrebbe invece potuto seppellirla affidandola cosi' all' Aeternitas dei Secoli futuri , forse fino ad oggi .

Ti auguro maggior fortuna per le tue ricerche , ciao e facci sapere se trovi qualcosa .

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Una raffigurazione del Palladio ( statuetta di Pallade Atena ) in una moneta , denario , di Giulio Cesare dove e' rappresentato Enea con in mano il Palladio , custodito a Troia , con il padre Anchise in spalla mentre fuggono dalla Citta' conquistata ; e' lo stesso Palladio che comparira' poi in tante monete romane imperiali in mano alla Dea Roma . Foto presa da Internet

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Bella storia, mi colpisce come l'elemento del sacrilegio, della profanazione e della maledizione tipica di una certa religiosità cattolica di matrice medievole, trovi la sua origine nella religione pagane.

Il denario di Giulio Cesare con Enea ed Anchise che arrivano sulle sponde italiche, se non erro sulle coste campane, @@Legio II Italica correggimi se sbaglio, è una moneta bellissima che vorrei avere in collezione.

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Ciao @@eliodoro e grazie dell' intervento . Cambiano le Religioni , ma non gli uomini !

Enea pero' non approdo' sulle coste Campane , ora addirittura in base a recenti ricerche archeologiche lo si vorrebbe approdato a Castro nel Salento , in Puglia ! bensi approdo' , stando agli storici antichi , a Lavinium , sulla costa del Lazio che corrisponde oggi a Pratica di Mare -Torvaianica , pochi Km. a sud di Roma . Nell'antico sito di Lavinium è stato ritrovato a seguito di una campagna archeologica condotta dalla Sapienza di Roma a partire dal 1957, una serie di strutture dell'antica Lavinium , tra cui il Santuario delle XIII are , l'Heroon di Enea, un tumulo sepolcrale datato al VII secolo a.C., che si vorrebbe identificare come la tomba di Enea , le mura e una porta della città , le Terme, ed un deposito votivo dedicato a Minerva.

Per quanto riguarda la moneta di Cesare con la testa di Venere al dritto ed Enea al rovescio , non e' molto difficile trovarla , né particolarmente cara in condizioni MB/BB , in quasi tutte le aste se ne trova almeno una . Ciao

Sotto le XIII Are a Pratica di Mare

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Modificato da Legio II Italica
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