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tallero di Pisa 1618 fdc


Risposte migliori

buongiorno,

mi scuso per le foto che non riesco a far benissimo specie al diritto..

descrizione :

Pisa tallero di Cosimo II dei Medici 1618 r3 28,23 grammi conservazione eccezionale, patina iridescente e cangiante al diritto e fondo ghiaccio, specchio al retro.

chiedo a chi ha il Pucci o il MIR di dirmi come la cataloga e la sua tiratura.

il di Giulio la cataloga R3

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@@fofo ti dico due dritte per fare un paio di foto almeno decenti perchè così non si capisce proprio niente...soprattutto al D/ messa così in obliquo è invalutabile!!

è semplice....anche con lo smartphone vengono decenti se vuoi fare una cosa veloce senza macchina fotografica

prendi la moneta e la metti in piano su uno sfondo bianco o nero rialzata dal piano stesso (puoi mettere sotto anche un'altra monetina più piccola), illumini con una lampada direzionando la luce per bene in modo che sia illumiata tutta la moneta e non solo una parte e poi fai una foto con lo smartphone cambiando le impostazioni della foto...metti MACRO invece che scatto automatico e poi cambi il bilanciamento del bianco mettendo con luce ad incandescenza invece che naturale altrimenti ti vengono gialle...

se invece fai con macchina fotografica il procedimento è lo stesso...anche sulla macchina fotografica devi mettere impostazioni manuali invece che automatiche e variare il macro e il bilanciamento del bianco...poi devi scattare senza flash e con la macchina ferma (su un supporto o cavalletto) altrimenti vengono mosse....è più difficile a spiegarlo che a farlo...

prova

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Ti ringrazio per la spiegazione, ma la foto é di qualche anno fa, la moneta non la tengo a portata di mano.

Sicuramente può essere unaa soluzione, un altra persona, un professionista mi disse di mettere una maglia dicotone tra la luce e la moneta e fotografare sotto la maglietta, non ho mai provato.

Proverò prossimamente.

Ps, non sono qui per la valutazione, quella la conosco, sono qui per condividere e far conoscere aglia altri le monete Toscane dei Medici e anche per sapere e conoscere qualcosa di più sulle monete e su altre catalogazioni.

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per valutazione intendevo non economica ma di conservazione...hai scritto tallero FDC facci apprezzare il FDC perchè così come è la foto al D/ sembra tutta impastata e con il volto liscio...il R/ invece si vede che è in alta conservazione :)

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questo è un esempio di foto fatta con le indicazioni che ti ho scritto sopra...e non ho nessuna attrezzatura speciale eh...ho usato la lampada del comodino, la mia digitale e l'ho tenuta ferma per lo scatto sopra due libri a 10-15 cm dalla moneta...

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io parlavo delle conservazioni, colleziono solo questo periodo da anni vuoi che qualcosa ci capisca..

ps finalmente una foto decente, la moneta a occhio mio è un qspl però non ha la sua patina, si vede che è stata lavata..moneta rara.

non posso rifare le foto, di tante in effetti non ne ho.

ma si vede subito che è incircolata anche se non è frontale.

@@dabbene sai qualcosa sulla catalogazione?

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@@dabbene potresti farmi la lista delle rarità dei talleri perfavore.

Il 1618 in aste lo si vede molto raramente, il di giulio r3.

tanta differenza con le altre valutazioni.

Le foto non le feci io all epoca, come di tante altre che ho.

Il diritto é cangiante al viola e oro e la patina iridescente, fustella spettacolare, i diritti di questa tipologia non hanno gote e rilievi alti per intendersi, solo lo scettro viene fuori.

Il rovescio é ghiacciato.

Sinceramente ne ho vista una sola a pari di questa ma non di quell anno, siglata ms 69,al momento la mia é la più bella del 1618.

Grazie Mario, ma te hai libri anche di periodi che non collezioni? prevalentemente le studi oltre che Milano?

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Supporter

@@fofo

Ecco le rarità per il Pucci

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faccio l'esempio di comè il diritto al massimo conosciuto di queste tipologie.

la foto qui è più frontale, si denota non che sia il colore originale della moneta, che vi sia presente una patina uniforme iridescente e cangiante che si denota invece in quella più in basso del 1621 con il suo colore viola e oro! (simile alla mia)

il diritto del 1618-1620-1621 tende ad essere per questo tipo meno definito del diritto del tallero di pisa di Ferdinando per intenderci,per il tipo di conio, ma una moneta quando presenta quelle caratteristiche di patina e irridescenza, con fondi eccelsi, anche a occhi chiusi si comprende che è fuori dal coro per la sua freschezza.

il rovescio è ancora più definito e cambia di colore.

domanda : la patina iridescente e cangiante si crea quando, tra il metallo, l'argento a giusta temperatura, la botta del punzone trovano il giusto equilibrio oppure quando sono le prime monete di quel conio? lo stesso per i fondi ghiaccio??

chiedo anche a @@Marfir

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Modificato da fofo
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Ciao Fofo, Milano è la mia identità e cerco ovviamente di studiarla, ma non sono monotematico, cerco di spaziare, cerco di essere rappresentativo su molto, sono molto curioso...., le monete toscane mi piacciono e le seguo, in realtà i miei studi sono andati più sulle monete medievali, Lucca, Pavia, Milano, Asti, Ivrea, Alessandria, certamente Lucca è un mio pallino anche per l'epoca moderna successiva e necessariamente qualche libro l'ho dovuto reperire e poi la enorme biblioteca della SNI a Milano ha fatto il resto, una iscrizione che è stata decisamente fondamentale per me.

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Supporter

Il discorso patine è molto complesso, e molto dipende dove la monete è lasciata riposare.

Nella sezione del Regno d'Italia sono stati fatti molti post ed anche esperimenti di patinatura veloce con uovo sodo etc...

Per la mia esperienza, piccola, la moneta d'argento quando si patina si scurisce e basta, poi però ci troviamo davanti patine arcobaleno...

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per @@Marfir concordo su patine dell'argento, sui colori, ma su queste monete a parte il colore di esse si denota come se vi fosse sopra una sabbia dorata un iridescenza di metallo prima del metallo stesso, non so se rendo l'idea.

compresa la mia che forse ha il più bel rovescio esistente di tutte quelle di Cosimo di Pisa, e il diritto cangiante, derivano dalle prime coniate del tipo secondo voi?

@@dabbene che ne pensi?

ciao

Rodolfo

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quella patina iridescente, come se fosse palpabile, come sabbia di metallo color viola e oro, o i fondi specchio ghiaccio, che siano le prime coniate?

per quello che ne so se una moneta è stata coniata prima o dopo non dovrebbe influire sul modo in cui poi si patina.

La patina dipende dalle condizioni in cui la moneta viene conservata, umidità ecc..

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@@dabbene che ne pensa invece di quel che dico?

io concordo su una patina che scurisce l argento col tempo, ma qui su queste monete eccezionali, non sono solo scurite.

Per me sono nate coniate iridescenti dalla botta del punzone con conio scaldato e genera se il conio é appena fatto un aspetto ghiacciato o iridescente cangiante.

Si nota anche su alcuni testoni papali eccezionali sono ghiacciati o specchio.

Non credo che deriva da patina col tempo o da ragioni di conservazione.

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Infatti qui non si parlava in merito alla patina, ma alla coniazione, sulle coniazioni e conservazioni eccezionali il connubio é evidente a tutti!!

grazie per l MB!!

se riesco a concludere domenica metto due foto di un altra moneta incredibile.

Provo la nuova tecnica di foto per farla perpendicolare alla moneta senza problemi di luce.

Ciao

Rodolfo

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Scinderei comunque l'atto di coniazione dalla patina, una buona coniazione da una buona patina nel tempo, ma sulle conservazioni sono un buon MB :blum:.....

Fofo, il MB è riferito a me come scarso sulle conservazioni, è una battuta.... :blum: , le tue monete invece da quello che ho visto finora sono tutte intorno allo SPL, certamente dobbiamo tutti ringraziarti per la visione e il successivo commento delle stesse e non è poco.... :good:

Mario

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che una moneta nasca coniata iridescente è la prima volta che lo sento e sinceramente non penso proprio sia possibile...la patina (scura o iridescente che sia) è una ossidazione dell'argento che si forma nel tempo in determinate condizioni e a seconda di queste condizioni e all'ambiente dove viene tenuta il colore varia...è un processo chimico non c'entra niente la botta che da il punzone al tondello....

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una volta però non avendo le presse moderne dovevano riscaldare il tondello

prima della battitura.Secondo me le patine iridescenti derivano proprio dal

connubio tra un conio particolarmente pulito e un tondello molto

riscaldato.Ovviamente poi la moneta deve essere conservata adeguatamente

e circolare poco o niente.

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