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Grano - Filippo IV


Risposte migliori

@@fedafa ... in questo caso ci troviamo di fronte ad una NON differenziazione di questa tipologia di Grano riguardo lo stemma al rovescio, anche se il PR ed il MIR per gli altri l'hanno fatta; sicuramente all'epoca, non si avevano in archivio queste monete.

Da come stiamo appurando però mi sembra che R5 vada modificato come rarità.

@@Layer1986 

 

Io rimango dell'avviso che che la differenziazione dello stemma, in questo particolare caso, rientri nella casistica delle varianti della monetazione napoletana. La differenza di stemma è stata evidenziata in altri casi proprio perché si trattava di tipologie completamente differenti ma questo ovviamente rientra, nella fattispecie, nel diverso modo di considerare le varie varianti, magari tutte da evidenziare (o almeno da provare a farlo) in monografie o in lavori più settoriali. Credo che tale linea sia stata seguita anche dal CNI (ovviamente ignoro se la cosa sia stata voluta o semplicemente "ignorata") infatti facendo i dovuti riscontri mi pare che la moneta riportata dal Cagiati al n°85 (oggetto di questa discussione) sia quella riportata nel CNI a p. 467 n°59. Stessa sigla del coniatore (parametro con cui il CNI raggruppa le varie varianti), stessa legenda ma soprattutto stessa fonte, cioè la collezione Prota.

 

Concordo assolutamente sulla rarità di questa tipologia. E' una moneta rara ma come tutte le monete "spicciole" difficile da censire in maniera approfondita visto che i suoi passaggi d'asta sono limitati ad esemplari in ottima conservazione. Va sempre tenuto conto che tutte le monete di rame destinate alla circolazione minuta, salvo particolari casi, sono state battute in gran quantità. 

Il fatto che avevi citato Layer mi aveva fatto supporre che tale indicazione del grado di rarità fosse stato erroneamente messo sul catalogo online. Ho trovato ora dove invece è stato riportato. Di certo un refuso.

 

Non preoccuparti,ci sono vicino,comunque la lettera A non è censita sul MIR

 

Grazie gennydbmoney. Il censimento di queste sigle, in particolare per questa moneta (come potrai leggere in nota), è stato abbastanza ostico e l'aggiornamento è in continua evoluzione grazie a segnalazioni come questa o a nuove apparizioni sul mercato.

 

PS

Ma quella con data errata al D/ 47 è stata mai vista? 

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Io la penso in questa maniera: la moneta è sfuggita agli autori del Corpus (o meglio trascritta, ma non in maniera corretta, cioè differenziando lo stemma, può accadere); nel CNI sono state trascritte tutte le varianti possibili, di monete in collezione e di altre collezioni, non solo di stemma ecc.ecc. quindi non penso che sia stata una linea da seguire (nel CNI ci sono tutte) cosa invece che hanno fatto gli autori del PR (scrivendolo anche all'inizio del volume); questi ultimi, per come la vedo io, ma posso anche ragionare in modo non corretto, se avessero trovato alla nr. 59 da te indicata una trascrizione di uno stemma diverso l'avrebbero riportato sicuramente (come hanno fatto per tutte le altre) ....... o se avessero avuto in mano le due monete diverse per lo stemma.

Il DAP invece, al momento della stesura, avendo in mano (o meglio, controllando) anche il Cagiati, (lo hanno fatto anche con altre monete) hanno riportato una moneta non riportata dal CNI (dove c'è), PR e dal MIR e non trovandola mai citata, hanno inserito R5

 

Ma alla fine del discorso, quello che conta è che si è data una corretta catalogazione ad un'altra moneta Napoletana.

Modificato da Rex Neap
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PS

Ma quella con data errata al D/ 47 è stata mai vista? 

 

..penso che sul "noto sito" ci sia ancora in corso una inserzione di vendita della suddetta moneta...

 

Grazie della segnalazione... ma se è quella che ho visionato non parliamo della stessa moneta. Nel caso da me trovato in vendita il n°8 non fa riferimento alla data ma al simbolo del coniatore. Se invece sono in errore sarebbe interessante vedere la moneta. Se vuoi puoi postare il link.

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Grazie della segnalazione... ma se è quella che ho visionato non parliamo della stessa moneta. Nel caso da me trovato in vendita il n°8 non fa riferimento alla data ma al simbolo del coniatore. Se invece sono in errore sarebbe interessante vedere la moneta. Se vuoi puoi postare il link.

Ho ricontrollato, purtroppo ho preso un abbaglio... la sigla non è A...

 

Sono comunque contento che sia nata una discussione interessante... 

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Grano sicuramente autentico. 

 

Ho visionato diverse immagini in archivio ed in effetti per questa data sembrerebbe che la variante con la parte superiore dello stemma che "si inserisce nella corona" siano abbastanza frequenti... in realtà sono di meno quelle con il lato superiore orizzontale ma una giusta cernita andrebbe fatta con un cospicuo numero di esemplari.

 

Allego un altro esemplare ex asta A&C - colleciòn Crusafont 

 

attachicon.gifgrano.JPG

 

Buona Epifania a tutti.

 

@@fedafa

Ciao Davide, hai visto nel campo al dritto quel simbolino davanti agli occhi del re? Secondo te cosa potrebbe essere? Per caso un pesce? A prima vista verrebbe da dire che si tratta di una piccola escrescenza di metallo. eheheheh  Leggi qui, te la ricordi?  http://www.lamoneta.it/topic/59595-inedito-mezzo-scudo-1617-filippo-iii-quod-vis/ 

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Modificato da francesco77
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@@fedafa

Ciao Davide, hai visto nel campo al dritto quel simbolino davanti agli occhi del re? Secondo te cosa potrebbe essere? Per caso un pesce? A prima vista verrebbe da dire che si tratta di una piccola escrescenza di metallo. eheheheh  Leggi qui, te la ricordi?  http://www.lamoneta.it/topic/59595-inedito-mezzo-scudo-1617-filippo-iii-quod-vis/ 

 

La fantasia in questi casi vola ma siceramente credo si tratti di una escrescenza. Mia opinione ovviamente.

 

 

Grazie! Confermo quindi che quella da me visionata non era quella segnalata.

Interessante il confronto con la descrizione del n°8136 del catalogo Fiorelli. Stessa sigla coniatore e, almeno per la parte visibile, stessa legenda a conferma che provengono dallo stesso conio.

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  • 1 anno dopo...

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