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IGNORED

L' enigmatico Caio Cestio


Legio II Italica

Risposte migliori

Ho voluto dedicare questo nuovo Post a Caio Cestio come persona , perche’ risulta ad oggi un personaggio enigmatico e praticamente quasi sconosciuto se non fosse per questo “regalo” da lui lasciatoci in forma piramidale .
Anche per inserirvi , a conclusione della visita di Domenica scorsa , alcune considerazioni sulla figura storica di Caio Cestio , personaggio vissuto all’ epoca di Augusto , certamente di nessuna particolare importanza , se paragonato all’ epoca di travaglio e di passaggio in cui visse ; allora forse direte : perche’ occuparsi ancora di lui ? giusto , infatti se non fosse per la sua particolare tomba a piramide sarebbe perfettamente inutile parlarne ancora , unica Piramide oggi esistente delle quattro presenti a Roma antica ed unica esistente non solo in Italia ma in tutta Europa , sopravvissuta allo scempio dei secoli e degli uomini per essere stata inserita da Aureliano nel circuito delle sue Mura ; sarebbe inutile parlarne anche perche’ Cestio non rivesti’ in vita particolari o importantissime cariche civili , ne’ forse tanto meno militari , questo almeno si deduce in base alle poche righe da lui riportate incise a sua futura memoria , su due lati della Piramide .
Queste considerazioni sono nate dal dialogo su Caio Cestio intervenuto tra me e la persona , preparatissima in materia e di altrettanta gentile disponibilita’ , dei Beni Culturali che nel corso della recente visita alla Piramide mi ha gentilmente concesso parte del suo tempo per discutere su questo enigmatico personaggio della Roma antica ; vediamo quindi cosa e’ emerso di nuovo .
Dunque quello che Caio Cestio ci dice di lui stesso e’ quanto scritto sulla Piramide :

C . CESTIVS . L . F . POB . EPULO . PR . TR . PL . VII . VIR . EPOLONVM

Che tradotto :

"Caio Cestio , figlio di Lucio , della Tribu’ Pobilia , Epulo (Cognomen) , Pretore , Tribuno delle Plebe , Settemviro degli Epuloni"

Sul lato della Piramide opposto alla dedica , esposto ad est , vi è una seconda iscrizione che registra , da parte della persona incaricata da Caio Cestio alla costruzione della Piramide costruita dopo la morte del proprietario , le circostanze della costruzione della tomba , che dice :

OPVS • APSOLVTVM • EX • TESTAMENTO • DIEBVS • CCCXXX
ARBITRATV . PONTI • P • F • CLA • MELAE • HEREDIS • ET • POTHI • L

Che tradotto :

"Il lavoro è stato completato , in accordo con il testamento , in 330 giorni , con la decisione dell'erede Pontius Mela , figlio di Publio della Tribu' Claudia , erede e Pothus , liberto"

La Piramide fu quindi costruita e terminata in soli 330 giorni con marmi provenienti da Luni in Toscana ; questo per quanto riguarda la costruzione , ma chi era questo Caio Cestio per potersi permettere un Tomba di tali dimensioni ed uguale a quelle di Marco Vipsanio Agrippa e del grande Marco Valerio Messalla Corvino suoi contemporanei ed anche eredi , oltre ad altri ?
Caio Cestio nella dedica pone in risalto essere un Epulone , che assume anche come Cognome , cioe’ uno dei sette di questo Collegio incaricato nell’ organizzare le feste a carattere religioso , erano in pratica dei sacerdoti della Roma antica creati nel 196 a. C. per celebrare sacrifici religiosi solenni , in forma di banchetti , e nella ricorrenza annuale della fondazione del tempio di Giove Capitolino .
Pone questa carica religiosa in prima evidenza assumendola in Cognomen (Epulo) , quasi fosse piu' importante di quelle civili della notevole Pretura , carica seconda al solo Consolato e di essere stato un Tribuno della Plebe , carica religiosa a cui evidentemente teneva moltissimo .
E’ stato ipotizzato , ma senza prove decisive , che Caio Cestio possa aver partecipato alle guerre di Ottaviano contro Antonio fino alla campagna in Egitto , passando per la battaglia navale di Azio , legandosi nel frattempo in amicizia con Agrippa e Messalla che lascio’ poi eredi ; questo per giustificare la costruzione e forma della sua Tomba , ma anche per dare un collegamento ideologico con le quattro Vittorie dipinte all’ interno della camera sepolcrale , altrimenti non associabili alla carica di Epulone e alle due cariche civili di Magistrato e Tribuno della Plebe , ma sono solo ipotesi .
Essendo amico di Agrippa , certamente era nel giro delle amicizie di Augusto anche a causa della sua carica religiosa di Epulone , mentre l’ amicizia di Messalla personaggio famoso di Roma che inoltre attribui il titolo di Pater Patriae ad Augusto , puo’ averlo introdotto nel famoso all’ epoca “circolo culturale di Messalla” al quale apparteneva anche il poeta Tibullo ; concludendo Caio Cestio , nonostante la breve e “modesta” dedica che ci parla di lui , dovette comunque essere stato all’ epoca un personaggio molto noto ed immesso nei vertici del potere augusteo .
Riporto sotto il testo in ordine di scrittura della lapide che era affissa su un lato della Piramide in cui Caio Cestio elenca gli eredi e una sua richiesta , lapide il cui originale e’ ai Musei Capitolini :

M • VALERIVS • MESSALLA • CORVINVS •
P • RVTILIVS • LVPVS • L • IVNIVS • SILANVS •
L • PONTIVS • MELA • D • MARIVS •
NIGER • HEREDES • C • CESTI • ET •
L • CESTIVS • QVAE • EX • PARTE • AD •
EVM • FRATRIS • HEREDITAS •
M • AGRIPPAE • MVNERE • PER •
VENIT • EX • EA • PECVNIA • QVAM •
PRO • SVIS • PARTIEVS • RECEPER •
EX • VENDITIONE • ATTALICOR •
QVAE • EIS • PER • EDICTVM •
AEDILIS • IN • SEPVLCRVM •
C • CESTI • EX • TESTAMENTO •
EIVS • INFERRE • NON • LICVIT •

Un particolare della scritta ci rivela che gli eredi avevano creato le statue con le basi delle quattro colonne poste ai quattro vertici della base della Piramide , con i soldi raccolti dalla vendita di tessuti pregiati (attalici) . Cestio aveva dichiarato nel suo testamento che i panni dovevano essere depositati nella tomba , ma questa pratica era stata proibita da un recente editto emesso dagli Edili e forse non furono mai depositate .
Il testo della lapide e una moneta della Gens Cestia a nome Lucio Cestio Norbano , forse padre del nostro Caio

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Modificato da Legio II Italica
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Due delle quattro Vittorie dipinte a parete , due per ogni lato della camera sepolcrale , nelle cui mani destre portano una corona di alloro , iconografia che farebbe sospettare qualche attivita' militare da parte di Caio Cestio , simboli altrimenti difficilmente abbinabili alle mansioni di Sacerdote epulone , di Pretore e Tribuno della Plebe , svolte in vita .

post-39026-0-13084400-1432101340.jpg

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Bellissimo lavoro@@Legio II Italica...come sempre..

 

Ciao @@vandalo85 , grazie del commento , tento sempre di provocare interesse verso le nostre antichita' , uniche al mondo , ma non tutti se ne accorgono o ne hanno coscienza , non mi riferisco al Forum .

Peccato che non hai partecipato alla visita di Domenica .

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Ciao @@vandalo85 , grazie del commento , tento sempre di provocare interesse verso le nostre antichita' , uniche al mondo , ma non tutti se ne accorgono o ne hanno coscienza , non mi riferisco al Forum .

Peccato che non hai partecipato alla visita di Domenica .

purtroppo a casa mia proprio quel fine settimana ci ha invaso l influenza.....io come te trovo molto affascinanti queste cose. Anche se mi attraggono piu gli usi e costumi e meno la storia...buona serata@@Legio II Italica
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Aggiungo che la sepoltura fu innalzata nel periodo compreso tra il 18 e il 12 a.C.

Tali limiti temporali sono indicati anche dal fatto che nel 18 a.C. fu promulgata una legge contro l'ostentazione di lusso, che appunto impedì di porre all'interno della cella tessuti pregiati, quasi sicuramente arazzi, mentre nel 12 a.C. morì Agrippa, genero di Augusto, che era uno dei beneficiari del testamento. Evidentemente Caio Cestio non ebbe figli diretti eredi.

La scelta della forma piramidale per il sepolcro può essere indotta dalla moda sorta a Roma dopo la conquista dell'Egitto nel 31 a.C., ad opera di Ottaviano-Augusto.

Sicuramente Cestio era nella ristretta cerchia degli amici di Augusto, anche se non appare citato da fonti storiche.

 

Impressiona non poco che la piramide (alta 36,40 metri, con base quadrata di circa 30 metri di lato, poggiata su una piattaforma di cementizio) sia stata completata in 330 giorni (circa 11 mesi). Anzi tale termine fu disposto espressamente da Cestio nel suo testamento agli eredi, pena la perdita della ricca eredità. Quindi è assai probabile che gli eredi abbiano completato l'opera con qualche giorno di anticipo. La camera sepolcrale vera e propria misura 5,05 x 4,1o e alta 4,80 metri e quindi la sua cubatura ammonta a circa 1% dell'intero monumento, realizzato in calcestruzzo, con cortina di mattoni e ricoperto da lastre di marmo bianco di Carrara.

E' bene conservata, ma completamente nuda e nella foto nel post #2 si vede il buco, praticato da scavatori in cerca di tesori, già in epoca medievale e anteriormente alla prima vera esplorazione condotta nel 1663 sotto il papa Alessandro VIII....

 

In ogni caso nell'epigrafe è citato fra gli eredi un fratello, di nome Lucio Cestio, che molto probabilmente era l'architetto che progettò il ponte Cestio dell'isola Tiberina. Molto importante, come già accennato, è la nomina ad erede anche di Agrippa, grande urbanista e ammiraglio della flotta di Augusto. Fu proprio lui a sconfiggere le navi egizie e a sottomettere l'Egitto che era da tempo in mano della dinastia tolemaica. Come giustamente evidenziato dal bravo Legio II Italica, Caio Cestio era fortemente legato all'alta società dell'antica Roma. Probabilmente svolse un compito di primo piano, di tipo amministrativo, in Egitto.

Resta la grande domanda: perché un personaggio tanto importante e tanto ricco, visto il patrimonio speso per erigere il suo sepolcro, non ha lasciato tracce?

Almeno nel 18 a.C. Caio Cestio fu costretto a vendere opere d'arte di grande valore e molto antiche. Infatti una legge, definita suntuaria, vietava di seppellire i morti con opere considerate di ingente valore artistico, per evitare che fossero sottratte al godimento del popolo (mica stupido questo Augusto....). Con la vendita di antichi arazzi orientali detti attalica, egli fece scolpire due statue di bronzo che furono collocate sui basamenti. Di queste statue non è rimasto nulla, salvo pochi frammenti rinvenuti, che sono spariti, come spesso accade, nel depositi sotterranei dei Musei Capitolini.

Molto probabilmente c'era anche un ritratto in bronzo raffigurante Caio Cestio, ma anche questo fu asportato dai ladri.

E' difficile stabilire che arredo ci fosse originariamente nella cella funeraria. Probabilmente non un vero tesoro, ma un corredo simile alle tombe etrusche: alcune suppellettili assieme al servizio "buono", con vasi dipinti e brocche.

Alla depredazione non sfuggì nemmeno il cadavere di Cestio, che sia mummificato o meno.

Nel medioevo elementi costituenti le mummie erano molto ricercati anche per pretese virtù terapeutiche....

 

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Ottimo contributo al post che ho cercato inizialmente di non appesantire con troppe notizie , lasciando cosi' spazio ad altri interventi che leggo con piacere essere molto competenti . 

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