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PANORAMA NUMISMATICO nr.308 LUGLIO-AGOSTO 2015


Risposte migliori

Questa la copertina e l'indice sommario del numero estivo di Panorama Numismatico:

 

  • Curiosità numismatiche – Pag. 3
  • Roberto Diegi, Il prezzo del tradimento di Giuda. Denari o sicli di Tyro? – Pag. 7
  • Realino Santone, Un inedito cavallo di Sora – Pag. 11
  • Mario Veronesi, Zecca di Reggio Emilia: il mezzo bagattino per Alfonso I. Proposta per una nuova catalogazione – Pag. 13
  • Lorenzo Bellesia, Una moneta inedita di Ottavio Farnese per Piacenza – Pag. 19
  • Luciano Giannoni, Se il buongiorno si vede dal mattino: problemi e lagnanze nel carteggio tra la principessa di Piombino e gli Anziani fin dall’apertura della zecca – Pag. 21
  • Guglielmo e Claudio Cassanelli, Zecca di Modena: Ercole III d’Este. La prova in rame del tallero, ultima moneta del Ducato estense – Pag. 27
  • Andrea Lucchi, Ludovico II di Baviera. Genio e follia di un re raccontati attraverso le sue emissioni numismatiche – Pag. 41
  • Corrado Marino, Con gli imperatori Ming le prime banconote – Pag. 49
  • Giuseppe Carucci, Il monogramma araldico sulle monete russe – Pag. 53
  • Notizie dal mondo numismatico – Pag. 55
  • Emissioni numismatiche 2015 – Pag. 59
  • Mostre e Convegni – Pag. 62
  • Aste in agenda – Pag. 63

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@@vathek1984

rivista arrivata oggi ho letto il tuo articolo complimenti, :good:

quello sul cavallo di Sora e mio 

Grazie! Conto nel fine settimana di leggere tutti gli articoli...intanto ti faccio i miei complimenti per la copertina...;)

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Ieri ho iniziato la lettura della rivista e ho apprezzato molto l'articolo sul prezzo del tradimento di Giuda, infatti ancora oggi come scritto nell'articolo in trasmissioni televisive, ed anche in trasmissioni commerciali si tenta di spacciare come moneta del tradimento il Denari romano di Tiberio, invece come ormai la numismatica tutta abbia assodato che per le monete del tradimento sia stata usata la tipologia del Siclo che in quel tempo era utilizzata dai Sacerdoti del Tempio per la composizione del tesoro, dal quale furono prelevati i 30 pezzi d'argento per il pagamento del tradimento.

 

Allora dopo aver letto questo articolo e dopo che si continua a vedere che le monete del tradimento sono sempre definite "denari" credo che sia la mancanza di conoscenza a far cadere in errore i più, per altri, invece penso a dei mercanti di monete "come loro si auto definiscono" dove il perpetrare di una massiccia campagna disinformativa sul fatto che i Denari di Tiberio siano le monete del tradimento abbia solo uno scopo di profitto a danno di coloro che per mancanza di informazione credono alle parole che gli vengono propinate anche tramite il mezzo televisivo oltrechè cartaceo e verbale.

 

Informarsi e leggere, queste le parole d'ordine del collezionista che non vuole essere truffato in maniera becera.

 

Molto interessanti anche gli altri articoli sulla monetazione Medievale e Moderna che anche non ricoprendo delle tipologie di mio intersse ristretto suscitano sempre il mio gradimento.

 

Molto bello anche l'articolo sulla monetazione di Ludovico II di Baviera, che racconta alla fine tramite le monete di come questo Regno sia diventato parte dell'Impero Germanico, tra i castelli che fece costruire questo Re vi è una bella rappresentazione nella serie Tedesca dei Lander nella commemorativa del 2012 per la regione della Baviera, il castello di Neuschwanstein.

 

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Supporter

L'articolo su Ludovico II di Baviera è il mio, spero che possa risultare interessante per i lettori...scriverlo è stato molto avvincente.. :)

Buona serata

 

arrivatomi oggi ed il tuo articolo è stato il primo che ho letto :blum: anche perché mia nipote è da qualche mese a lavorare a Monaco di Baviera e mi ha già raccontato della visita che ha fatto al castello di Neuschwanstein; quindi il tuo racconto è stato come "il cacio sui maccheroni" !

 

Complimenti; interessante e scorrevole; mi ha ricordato il film di Visconti, visto tanti anni fa e l'interpretazione intrisa di follia, manie e tristezza che fece Helmut Berger di Ludwig. Ottima interpretazione a mio parere.

 

A seguire gli altri articoli ....

 

saluti

luciano

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Ti ringrazio molto @@417sonia, mi fa piacere che tu abbia apprezzato il tema e che questo articolo sia "arrivato al momento giusto"! Hai colto perfettamente come il film di Luchino Visconti sia stato una importante fonte di ispirazione per questo breve studio, oltre ad una monetina di Ludovico II recuperata per caso... ;)

 

Colgo l'occasione per fare i miei complimenti a tutti gli autori di questo numero, ho completato la lettura ed ho apprezzato tutti i contributi...in particolare sono rimasto molto colpito dall'articolo inerente le prime banconote cinesi, pur non collezionando cartamoneta infatti, ho trovato davvero affascinante lo scoprire che le prime emissioni cartacee risalgono addirittura al 1368 ad opera della dinastia Ming...

Modificato da vathek1984
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Supporter

@@vathek1984

rivista arrivata oggi ho letto il tuo articolo complimenti, :good:

quello sul cavallo di Sora e mio 

Buona giornata

 

ho letto il tuo articolo questa mattina.

 

Non seguo questa monetazione, ma hai fatto bene a divulgare la scoperta della nuova variante; senza dubbio è interessante per chi colleziona questa tipologia ed in generale le monete di questa area monetale.

 

Quello che non ho letto è dove e come è stata rinvenuta la moneta; se ne sei entrato in possesso tu, magari per un acquisto fortuito in qualche lotto d'asta, o mercatino; oppure se questa moneta l'hai identificata come variante, vedendola in qualche sito.

 

In ogni caso, complimenti.

 

saluti

luciano

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Colgo l'occasione per fare i miei complimenti a tutti gli autori di questo numero, ho completato la lettura ed ho apprezzato tutti i contributi...in particolare sono rimasto molto colpito dall'articolo inerente le prime banconote cinesi, pur non collezionando cartamoneta infatti, ho trovato davvero affascinante lo scoprire che le prime emissioni cartacee risalgono addirittura al 1368 ad opera della dinastia Ming...

@@vathek1984

Nella prima parte dell'epoca Ming non furono emesse monete perché per gli scambi era usata solo la cartamoneta. Quindi le banconote furono molto importanti durante quella dinastia.

 

Ma le prime emissioni di cartamoneta cinese non risalgono a quell'epoca, infatti sono molto precedenti: la banconota più antica al mondo di cui si abbia notizia fu emessa in Cina durante il regno dell'imperatore Gao Zong della dinastia Tang tra il 650 e il 655 d.C., ovvero nell'era di governo Yonghui. La banconota aveva un valore nominale di dieci kwan.

 

Per approfondire la storia della cartamoneta in Cina rimando al mio libro Appunti di numismatica cinese e in particolare al capitolo "La cartamoneta cinese dai Tang agli Yuan": http://www.amazon.it/Appunti-numismatica-cinese-Quaderni-laMoneta/dp/1506183875/

Modificato da simone
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Ciao a tutti...letti, per adesso, i primi articoli, quelli sulla numismatica antica e medievale, più vicini ai miei interessi

Complimenti a @@santone per l'articolo sull'inedito cavallo di Sora ed a @@mariov60 sulla corretta classificazione del mezzo bagattino da considerarsi. invece, quattrino di Alfonso I° D'Este...

Nei prossimi giorni, leggerò gli altri articoli...

Saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro
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Ringrazio @@eliodoro e chiunque avrà la pazienza e l'abnegazione per leggere il mio articolo. Urge una precisazione in quanto nella tabella a pag.15 i riferimenti conducono erroneamente a Alfonso II, mentre tutte le date e l'articolo riportano correttamente ad Alfonso I....mea culpa, non si rilegge mai abbastanza...;-)

Lo studio in questione ha anche messo in luce un interessante intreccio per la contemporanea presenza di un incisore mantovano sia a Reggio (al servizio di Alfonso I e di ercole II) che a Mantova (al servizio di Federico II) documentato da lettere e ordini....e da un simbolo che sembra accomunare le emissioni di entrambe le zecche...forse sarà argomento per un'ulteriore ricerca.

Le monetucole a basso valore liberatorio, quasi sempre troppo trascurate a vantaggio dei grossi nominali, si rivelano sempre più cariche di spunti e caratteri di sicuro interesse storico....degni di approfondimento.

Un caro saluto

Mario

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Supporter

Ringrazio @@eliodoro e chiunque avrà la pazienza e l'abnegazione per leggere il mio articolo. Urge una precisazione in quanto nella tabella a pag.15 i riferimenti conducono erroneamente a Alfonso II, mentre tutte le date e l'articolo riportano correttamente ad Alfonso I....mea culpa, non si rilegge mai abbastanza...;-)

Lo studio in questione ha anche messo in luce un interessante intreccio per la contemporanea presenza di un incisore mantovano sia a Reggio (al servizio di Alfonso I e di ercole II) che a Mantova (al servizio di Federico II) documentato da lettere e ordini....e da un simbolo che sembra accomunare le emissioni di entrambe le zecche...forse sarà argomento per un'ulteriore ricerca.

Le monetucole a basso valore liberatorio, quasi sempre troppo trascurate a vantaggio dei grossi nominali, si rivelano sempre più cariche di spunti e caratteri di sicuro interesse storico....degni di approfondimento.

Un caro saluto

Mario

Ciao Mario

 

Il tuo articolo non l'ho ancora letto ... mannaggia a questo periodaccio; grazie però della precisazione.

 

saluti

luciano

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Ringrazio @@eliodoro e chiunque avrà la pazienza e l'abnegazione per leggere il mio articolo. Urge una precisazione in quanto nella tabella a pag.15 i riferimenti conducono erroneamente a Alfonso II, mentre tutte le date e l'articolo riportano correttamente ad Alfonso I....mea culpa, non si rilegge mai abbastanza...;-)

Lo studio in questione ha anche messo in luce un interessante intreccio per la contemporanea presenza di un incisore mantovano sia a Reggio (al servizio di Alfonso I e di ercole II) che a Mantova (al servizio di Federico II) documentato da lettere e ordini....e da un simbolo che sembra accomunare le emissioni di entrambe le zecche...forse sarà argomento per un'ulteriore ricerca.

Le monetucole a basso valore liberatorio, quasi sempre troppo trascurate a vantaggio dei grossi nominali, si rivelano sempre più cariche di spunti e caratteri di sicuro interesse storico....degni di approfondimento.

Un caro saluto

Mario

Buona giornata

 

finalmente ci sono arrivato a leggere il tuo articolo; beh, che dire d'altro se non che mi è piaciuto?

 

Complimenti. Sulla tua capacità di analisi non avevo dubbi, ti considero un "occhio di falco" e sono d'accordo con te sul fatto che, spessissimo, le monetine di basso valore, quelle denominate "nere" quasi fosse un'onta possederle, sono in verità le monete del popolo e sono quelle che ci danno più soddisfazione nell'interpretarle. Almeno per me è così.

 

Sono quelle monete che in genere si snobbano circa le loro caratteristiche e varietà, perchè è difficile "leggerle", spesso ci sono arrivate consumate dall'uso, sono piene di difetti ed è evidente la poca cura che si è prestata nel batterle già all'origine.

 

Eppure hanno, per me, la medesima dignità dei moduli importanti e immagino la soddisfazione di trovare l'unicum; penso sia come aprire una porta ed entrare in un nuovo ambiente, tutto da scoprire e che si spera ci possa svelare nuove storie.

 

Bravo.

luciano

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Vedo sempre più lamonetiani che scrivono in vari ambiti e questo fa indubbiamente molto piacere e a loro i miei migliori complimenti.

Sono anch'io da sempre un fautore della moneta povera, piccola, quella poi del popolo, che passava di mano in mano, in un certo qual senso dobbiamo dire che il forum ha contribuito molto in questo film " moneta povera alla riscossa".

Tante sono state le discussioni, i contributi usciti da qui, le scoperte....si è' imparato a vedere queste monete con occhi diversi e le soddisfazioni per chi lo hanno fatto sono state tante....

Certe qui non di parla di conservazioni, conta averle e capirle, di solito costano anche poco e quindi.....perché no ?

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Complimenti @@vathek1984, per l'articolo che hai scritto....mi hai fatto riaffiorare i ricordi della visita al castello di Ludwig...

Ti ringrazio molto! Spero di avere presto l'occasione di visitare anche io quei luoghi...:)

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