Vai al contenuto
IGNORED

I denari di Skellow Hoard


Illyricum65

Risposte migliori

Ciao,

 

alla luce de miei interessi più specifici, la ricerca di hoard romano-britannici e la monitorizzazione di nuove evidenze in tal senso mi impone una periodica ricerca di nuovi dati. Oggi vi presento un nuovo deposito monetale inglese, “nuovo” in realtà per me, perché si tratta di un hoard scoperto nel lontano 1994 dal club di metal detectorist “White Rose Researcher”.

 

Si tratta dello Skellow Hoard rinvenuto in località Robin Hood’s Well presso Burgwallis (South Yorkshire).

 

Burgwallis ha dato evidenze di una serie di forti (tre, sovrapposti). Due (uno maggiore e uno minore per dimensioni) denotano la presenza di un doppio, mentre un probabile terzo (molto danneggiato) ha un fossato singolo e due entrate contrapposte.

 

post-3754-0-17883000-1436474487_thumb.jp

Crop markings of the Burgh Wallis auxilliary Roman fort of late 1st-2nd century showing the typical  'playing  card' shape, two or  three superimposed forts are  discernable, one appears to be an extension of the other.

 

Vi furono raccolte ceramiche samiane (una specie di terra sigillata di fabbricazione locale o gallica) tipiche di una frequentazione abbastanza precoce in ambito britannico. Nel 1973 furono raccolti due radiati di Tetrico I e Carausio, indicanti una fase abitativa relativa al III secolo inoltrato.

 

post-3754-0-22447400-1436474637_thumb.jp

 

Furono costruiti nei pressi della strada che da Lindum (Lincoln) passando per Danum (Doncaster, 7 km a sud) giungeva a Eburacum (York) e la loro esistenza era supposta da tempo: infatti fu scritto in passato (1830), ben prima dell’identificazione dei cropmarks, che “[il sito] is situated on the line of the great Roman road from Lincoln to York and it is manifest from the number of Roman coins which have been discovered in its immediate vicinity, together with fibulae and other small relics of the people, that there was some kind of settlement at this spot…”. Nell’area circostante vi sono evidenze di strutture di età del Ferro/ Romano-Britannica.

 

Lo stato di conservazione del sito è stato compromesso dalla costruzione della strada “A1” che ha distrutto parte dell’area archeologica.

Modificato da Illyricum65
Link al commento
Condividi su altri siti


L’area fu occupata dai romani a partire dal 70 d.C. per avanzare la frontiera romana verso nord (prima attestata a Lindum) ufficialmente per difendere la tribù dei Coritani dalle scorrerie dei bellicosi “vicini” settentrionali, i Briganti, con la creazione di vari forti ausiliari lungo la strada (tra i quali Danum e lo stesso Burgwallis I).

 

Ma veniamo ora al nocciolo della questione. Lo Skellow Hoard è un deposito monetale abbastanza piccolo (256 denari) conservato al Doncaster Museum.  Dove avevo  fotografato la teca ma non avevo trovato indicazioni più dettagliate.

 

post-3754-0-36549900-1436474837_thumb.jp

 

post-3754-0-27446000-1436474876_thumb.jp

 

Ma ci può dare un’idea di quanto circolasse a livello di argento in una provincia romana durante l’età flavia avanzata. Su 256 monete ben 54 repubblicane e 22 denari legionari di Marco Antonio, chiudendo con un'emissione di Domiziano del 81 d.C.!

 

post-3754-0-82358600-1436475073.jpg

 

Qualche considerazione (attendendo le Vostre):

  • La più moneta antica è del monetiere C. Reni datata al 138 a.C. per cui dopo 200 anni circolava ancora e considerando il contesto militare del sito si può ben supporre che fosse stata consegnata direttamente al destinatario dall’erario imperiale!
  • Mi si conferma che Claudio, di cui si hanno in Britannia pochissimi denari, è presente con un esemplare (laddove Galba Othone e Vitellius fanno 4, 3, 7!), facendomi supporre che la scarsità di denari claudiani sia dovuta ad una effettiva ridotta produzione di denari a suo titolo.
  • Sono presenti 5 “plated copies” ovvero suberati.

L’hoard era deposto in un vaso fittile del quale è stata recuperata solo la base, essendo stato danneggiato da lavori agricoli.

 

Per dettagli vi rimando al testo di Crawley e Meadows, “Skellow, South Yorkshire” su

https://www.academia.edu/995063/Skellow_South_Yorkshire

 

Ciao

Illyricum

:)

 

 

 

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


Su 256 monete ben 54 repubblicane e 22 denari legionari di Marco Antonio

La più moneta antica è del monetiere C. Reni datata al 138 a.C. per cui dopo 200 anni circolava ancora e considerando il contesto militare del sito si può ben supporre che fosse stata consegnata direttamente al destinatario dall’erario imperiale!

Interessantissimo grazie

Link al commento
Condividi su altri siti


Ho trovato anche un articolo sui denari ritrovati a Newstead (Vallo Adrianeo). Volevo leggerlo con calma e confrontare se vi sono analogie e/o difformitá tra i siti, pur in considerazione del periodo di inizio frequentazione leggermente diverso (ma non di molto).

Ciao

Illyricum

;)

Link al commento
Condividi su altri siti


Accidenti per quanto circolavano i denari...un terzo, al tempo del nascondimento, aveva 100 anni o più. Si conferma la moneta da tesaurizzare per eccellenza da parte del popolo (almeno quello che aveva qualcosa da mettere da parte).

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao,

Accidenti per quanto circolavano i denari...un terzo, al tempo del nascondimento, aveva 100 anni o più. Si conferma la moneta da tesaurizzare per eccellenza da parte del popolo (almeno quello che aveva qualcosa da mettere da parte).

prima di prendere in mano il testo su Newstead ho preferito buttare uno sguardo al "Romano-British Coin Hoard" di R. Abdy che pur in poche pagine condensa bene la monetazione romana in Britannia e le sue dinamiche.

L'autore riporta che:

  • i depositi monetali del periodo Claudio- primo Nerone possono sembrare più antichi in quanto spesso carenti di denari del periodo a causa della scarsità di denari prodotti a seguito della chiusura della zecca di Lugdunum durante il regno di Caligola  e che riforniva l'area gallica dal 15 a.C. Quindi spiega il perchè
    Claudio, che ritengo uno dei migliori governatori della Roma Imperiale,  pur avendo governato per ben 14 anni, abbia coniato pochissimi denari..

     

  • i denari repubblicani continuano a circolare nel I secolo e anche al principio del II mostrando una frequenza anche del 30-40% . Il Howe Hoard, Norfolk, assomma 12 aurei e 125 denari, dei quali ben il 45% repubblicani e con uno jatus appunto tra Caligola e Domiziano.

post-3754-0-36305900-1436562818_thumb.jp

  • fino al III secolo in Britannia si hanno hoard di denari nella maggior parte (repubblicani/imperiali e talvolta anche con presenza di monete celtiche), i depositi con bronzi sono scarsi anzi sempre meno rappresentati quelli misti denari/bronzi sono estremamente rari. A conferma, aggiungerei io, che il bronzo era considerato di poco conto. ;)

Volevo ancora aggiungere un dato: essendo trovato in un contesto militare è probabile che il deposito sia ascrivibile a un militare di stanza piuttosto che ad abitanti locali. All'epoca la paga di un legionario era circa 225 denari annui, quella di un ausiliario un terzo, pari a 75 denari/anno.

 

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao,

ieri ho dimenticato di riferire un dato: in Britannia i denari repubblicani continueranno a circolare (o quantomeno ad essere tesaurizzati) fino all'inizio del III secolo d.C.!

Ciao

Illyricum

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.