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  1. fullons

    Una moneta per imperatore

    Oggi vi presento la mia collezione di monete imperiali romane con tematica una moneta per imperatore o cesare. Non ho la pretesa di collezionare tutti gli imperatori, per cui ho escluso quelli effimeri o che non hanno lasciato traccia del loro regno, gli usurpatori, le auguste, quei personaggi che effettivamente non hanno ricoperto tale carica (Nigriniano, Elio Cesare, Romolo), e quelli di cui purtroppo non si trovano monete (Maggiorano, Antemio, Romolo Augustolo). Devo ringraziare mio padre per avermi dato l'idea e avermi regalato il nucleo della collezione a inizi anni duemila. Ho cercato di seguire, quando possibile, i seguenti criteri: ● Nome dell'imperatore leggibile e leggenda in latino. ● Conservazione media con patina antica. ● Monete in argento o simili: denari, silique, tetradrammi... ● Prezzo che non superi i 135 € ● Ritratto realistico Possibile sviluppi: nel 2022 ho completato la dinastia dei Severi e quella dei Valeriani arrivando a coprire 56 degli 88 imperatori che mi sono prefissato collezionare. Nel 2023 mi piacerebbe completare la dinastia Antonina e quella dei Costantinidi incorporando denari e silique.
  2. Buonasera ragazzi. Questa sera mi sono rimesso a classificare delle monete che avevo da parte da tempo. Questa però non sono riuscito al momento a classificarla. Io seguo la monetazione lombarda, ma di queste aree (presumibilmente Liguria) non ho cataloghi e/o libri. Sembra di vedere il classico castello, ma dentro uno scudo. Dall'altro lato vedo uno croce con quella che è forse una data? Avete qualche idea? Per me è un mistero. Grazie in anticipo a chiunque mi vorrà dare indicazione.
  3. Grazie a @gpittini: con le precedenti discussioni aperte sul denaro imperiale di Enrico II e sul denaro terzolo mi ha spinto ad approfondire la monetazione milanese tra XI e XII secolo, che pensavo di conoscere per sommi capi ma che invece presentava per me alcuni importantissimi punti oscuri... e, di questione in questione, mi ha portato a riprendere un argomento che mi aveva già affascinato, cioè la monetazione progressivamente svalutata delle due grandi zecche imperiali dell’Italia nord-occidentale - Milano e Pavia - al passaggio tra XI e XII secolo... a quest’ultimo argomento dedicherei un excursus riassuntivo ad uso e consumo di chi si avvicina alla tematica, ma che spero possa attirare commenti e puntualizzazioni da parte degli esperti (e ce ne sono parecchi, qui!). Come corollario di quanto sono andato a rivedermi sui denari enriciani di Milano, rimando alla discussione aperta da @gpittini, sperando di attirare anche lì nuovi contributi, anche se gli “enriciani di Milano” erano già stati “sviscerati” in una ormai vecchia ma sempre interessante discussione! Questo era il mio punto di partenza... tra i molti spunti di questo articolo, uno dei più importanti riguardava la persistenza di diffusione del denaro “papiensis” e del denaro “mediolanensis” nelle aree orientali del Piemonte (vercellese, casalese ed astigiano per quanto riguarda il denaro “papiensis” e novarese, area nord-orientale del vercellese, biellese ed alessandrino per quanto riguarda il denaro “mediolanensis”) anche nei primi decenni del XII secolo, quando però nelle fonti documentarie compaiono denominazioni nuove delle due monetazioni: • per i denari di Pavia, si comincia a parlare di “denarii novi [papienses]”, “denarii novi albi [papienses]“, “medianae monetae” ed “albae medianae monetae”; • per i denari di Milano, compare la denominazione “denarii veteres” sottontendendo la presenza di altri denari evidentemente “novi”... oltre alla esplicita citazione di “denarii bruni”. Non a sproposito richiamerei quindi gli Annales del genovese Caffaro che, parlando delle monete in circolazione a Genova nei primi decenni del XII secolo (principalmente denari pavesi), riferisce la comparsa di “novae monetae brunitae” dapprima (nel 1102) e di “monetae minores brunitae” poi (nel 1115). Cercando di ricostruire il circolante in Piemonte tra XI e XII secolo (come ho già in altre sedi detto), restava da dare un “volto” a questi denari “novi”... Per quanto riguarda Pavia, l’identificazione delle “novae monetae” con effettivi reperti mi è sembrata alquanto difficoltosa, come già segnalato da Mario Limido e Giorgio Fusconi nel loro dettagliato e documentato articolo del 2011: “per ora possiamo solamente indicare come bruni o bruneti [cioè, rispettivamente, i “novi bruniti” ed i “minores bruniti” del Caffaro] quei denari enriciani che appaiono di peso calante e di più basso titolo in argento da cui deriva un aspetto più scuro.” In effetti ho cercato a lungo denari pavesi che potessero essere classificati tra i “bruni” o “bruneti”... con scarso risultato... questo è l’unica altra immagine suggestiva trovata online, dopo gli esempi mostrati da Limido e Fusconi:
  4. Andreamoore

    Marco Antonio e i denari legionari

    Ciao e buonasera a tutti, vi scrivo per condividere con voi una piccola raccolta che quasi per caso ho racimolato negli ultimi anni: i famosi denari legionari di Marco Antonio, coniati per pagare le sue legioni durante la guerra civile contro Ottaviano. Io colleziono principalmente fine repubblica e alto impero, e come dicevo questo gruppetto l'ho messo su nel tempo senza uno scopo preciso. I primi due infatti li comprai diversi anni fa, poi uno mi è stato regalato e gli ultimi li ho comprati recentemente a buon prezzo. Sono monete in conservazione medio bassa e molto circolate ma vedo che con un pò di calma si trovano a prezzi decisamente accessibili. Proprio qui vorrei chiederevi un cosiglio: ha senso continuare e finire la collezione? Da una parte mi intriga la cosa, riuscire a riunire le legioni tutte insieme, dall'altra mi sembra forse un pò ripetitiva e futile (dato che letteralmente sono tutte uguali...sembra di collezionare figurine...) Che ne dite? Conoscete qualcuno che le colleziona e le ha raccolte tutte? Comunque In totale le legioni coniate dovrebbero essere 23, per la vostra esperienza ce ne è qualcuna di "introvabile" o sono tutte abbastanza comuni? In allegato vi invio le foto, e il dettaglio della Legio XI, la più bella che ho, con una bella patina iridiscente e solo un paio di contromarche. Monete comunque davvero ricche di storia, che raccontano uno dei momenti più intensi delle guerre civili!! Grazie mille, Andrea
  5. Illyricum65

    Dereham hoard

    Buongiorno, avendo acquisito in collezione un nuovo esemplare pertinente, di seguito ripresento un hoard romano/britannico del quale ricordo si era già parlato in passato (e di cui non ritrovo la discussione pur avendola cercata in più modi nell’archivio). THE DEREHAM HOARD Si tratta di un deposito monetale rinvenuto nel corso di vari anni (2004-7) in un campo soggetto ad arature presso la cittadina omonima (Norfolk). Si tratta di un abitato di piccole dimensioni (circa 18.000 abitanti) sorto a circa 25 km da Norwich. Il nome deriva dal termine sassone “recinto per i cervi” (=”deer” in inglese moderno) ma l’area era abitata già nei periodi storici precedenti. Secondo la tradizione locale Withburga, la figlia più giovane delle quattro del re Anna (regno della East Anglia), vi fondò un monastero ed un convento a seguito di una visione della Vergine ( 600-650 AD circa). Menzionate dal venerabile Beda, delle due strutture non sono state rinvenute evidenze archeologiche. Per curiosità storica, Anna/Onna fu l’ultimo re della East Anglia in quanto questo fu sconfitto, ucciso in battaglia e quindi il territorio passò definitivamente sotto il regno della più potente Mercia (653 AD). East Anglia sotto il Regno di Anna. La località è presente nei documenti per la prima volta nel 798 e nel Domesday è riportato che “St. Etheldreda held Dereham was already an important market center with three mills”. Si tratta di una area frequentata fino dal neolitico (asce, selci rinvenute negli anni ’80) e anche nell’età del Bronzo. Manufatti metallici rimandano all’età del Ferro (1983). L’area cittadina è prossima alla strada romana che portava a Brampton e recenti indagini LiDAR hanno evidenziato la presenza di circa 130 siti nell’area di indagine ( https://research.historicengland.org.uk/Report.aspx?i=15698, pag 44 e segg.) Nei pressi di Dereham, presso Billingford e Swanton, sono stati rinvenuti resti di strade, di insediamenti e di un forte di epoca romana. Cartina con le evidenze di epoca romana nell’area sopra rappresentata con l’immagine LiDAR elaborata: per orientarsi si consideri che il rettangolo NHER 51069 – NHER 50871 e NHER 50915 è individuabile in quello sopra la scritta SWANTON MORLEY ROMAN FORT CAMP dell’immagine precedente. Le immagini verdi sono cropmarks e evidenze LiDAR.
  6. Illyricum65

    Deposito monetale rinvenuto in Bulgaria

    Buongiorno, Vi segnalo questo deposito monetale rinvenuto in Bulgaria e fatto risalire all'invasione gotica della seconda metà del III secolo d.C. http://archaeologyinbulgaria.com/2021/04/01/large-silver-coin-hoard-hidden-during-251-ad-goth-invasion-of-roman-empire-discovered-in-bulgarias-plovdiv/ Ciao Illyricum
  7. Illyricum65

    Denari severiani... che bellezza!

    Buongiorno, come accennavo qualche giorno fa, personalmente trovo che tra i denari di epoca severiana ve ne siano di molto gradevoli. Uno dei motivi di questo gradimento sta nel fatto che le tipologie dei rovesci sono spesso diverse e varie rispetto a quelle di molti altri emittenti. Per quale motivo? Forse le concause sono varie: - notevole produzione di denari (vedi aumenti salariali ai militari) - lasso temporale abbastanza ampio (regno di Settimio Severo 198-217) - presenza non un singolo emittente (abbinato alla Augusta moglie) ma anche dei due figli (ed la moglie di uno dei due) - l’interesse della famiglia imperiale verso la filosofia (Iulia Domna, moglie molto influente di Settimio Severo era amica di Filostrato) - il richiamo a certe divinità arcaiche o classiche (Libero, Minerva, Giunone, Venere, etc … ) forse va interpretato nella ricerca di affermare una certa continuità nelle tradizioni romane da parte di due regnanti provenienti lui da Leptis Magna, lei da Emesa. Oggi mi sono imbattuto in questi due denari rari che mi hanno spinto ad effettuare una ricerca più dettagliata limitandomi a quelli meno comuni e perciò tralasciando le emissioni più comuni rappresentanti ad esempio la Vittoria, la Minerva, la Providenza etc… che sono condivise comunemente con altri reggenti. Vi propongo per primi questa coppia di denari, notata in questi giorni. Notate il rovescio, molto particolare: Medusa. Settimio Severo, Denario 207, AR 3.52 g. SEVERVS - PIVS AVG Testa laureata rivolta a dx. PROVIDENTIA Testa alata di Medusa con serpenti rivolta leggermente a dx. C 590. BMC 356. RIC 285. Estremamente raro e rovescio molto attraente. Acquistato in privato da Harlan J. Berk. Dalla collezione Barry Feirstein, parte IV. Testo & provenienza: Numismatica Ars Classica NAC Asta 45 di 02.04.2008, lotto: 144. I tipi Medusa e Medusa-on-Aegis sulle monete in metalli nobili di Settimio Severo e Caracalla furono probabilmente tutti battuti nel 207 . Tuttavia, altri tipi di monete sono le prove da cui gli studiosi credono che Severo possa aver visitato brevemente l'Africa nell’anno prima che lui e la famiglia si dirigessero nel 208 per la loro grande spedizione in Gran Bretagna. Sembra che Caracalla sia stato inviato in perlustrazione in preparazione al trasferimento sull’isola britannica della famiglia imperiale. Il principio di base del tipo sembra chiaro: si riferisce alla prevedibilità (Provvidenza), presumibilmente rispetto alla decisione di invadere la Gran Bretagna l'anno successivo, 208. Ma l'iscrizione non è nominata la fonte della prevedibilità, gli dei (deorvm) o gli imperatori (avgvsti)? La Medusa sembra offrire un legame con Minerva, che forse è qui gettata nel ruolo di avere una prospettiva per la cura degli imperatori o del popolo romano. Forse la migliore spiegazione del perché la previsione non è specifica è perché potrebbe derivare da altre fonti utilizzate da Severus: astrologia e auguria. Severo era il più superstizioso degli imperatori, e Dione Cassio ci dice che già prima di impegnare la famiglia nella spedizione britannica sapeva che non aveva molto tempo da vivere (77.11); come atto finale avrebbe tolto i suoi figli dagli agi di Roma nella speranza di riformarli grazie alla partecipazione in un'ultima campagna militare, dopo la quale avrebbe aggiunto il titolo di Britannico a quelli già presenti. Caracalla agosto 198-217. Denario 207, AR 3.16 g. d= 20 mm. ANTONINVS - PIVS AVG Testa laureata rivolta a dx. PROVIDENTIA Testa alata di Medusa rivolta leggermente a sn. RIC 164. BMC p. 258, nota †. C 526. Collina 879. Acquistato in privato da Harlan J. Berk. Dalla Collezione Barry Feirstein di monete antiche parte I. Testo & provenienza: Numismatica Ars Classica NAC Asta 39 di 16.05.2007, lotto: 137. Questo rovescio, anche se drammatico, al primo sguardo risulta aspecifico. Da ciò potremmo presumere che il suo significato fosse abbastanza chiaro all'epoca che i maestri zecchieri non hanno visto la necessità di specificarne il significato. I tipi Medusa e Medusa-upon-Aegis si presentano su esemplari aurei e argentei di Settimio Severo e Caracalla, tutte forse emissioni attribuibili al c. 207 poiché uno di questi richiama il XV° rinnovo del potere tribunico di Severo. Gli obversi di questi esemplari sono comuni a quelli contemporanei. Il significato di questo tipo sembra abbastanza chiaro: si tratta di un riferimento, condiviso tra i due Augusti, Settimio e Caracalla, alla preparazione di invadere la Gran Bretagna nell'anno successivo, il 208. Non solo l'iscrizione chiama la loro prevedibilità, la loro Provvidenza, ma Medusa era sacra a Minerva, la protettrice di eroi che si dice siano usciti dal cervello di Giove completamente armato e di età matura. Si dice che Minerva abbia indossato l'Egida come capo protettivo e come simbolo del suo coraggio, e alla fine ci abbia messo sopra la testa dai capelli di Medusa. Gli imperatori erano affezionati a questa immagine e molti l'adottarono adornare i loro petti di corazza con la testa di Medusa. Si potrebbe considerare questi temi su Medusa come propaganda pre-campagna con cui gli imperatori speravano di garantire al popolo e all'esercito che avevano indagato appieno sulla necessità, e si sentivano certi del successo di una guerra contro i britannici. (liberamento tratto da Blandor Abazi (Roma Rep) , Facebook) Decisamente interessanti, non trovate? E dal momento che ne ho trovati altri di pregevoli (taluni con copie anche su supporto aureo), di seguito vi propongo una scelta di esemplari che può esser vista come una sorta di “album di famiglia” dei Severi … si tratta di esemplari tratti da CNGCoins.
  8. "The Roman Imperial Hoard from Desa (Romania)." - Gazdac, Neagoe View File Descrizione del deposito monetale da Desa (Romania), da Nerone a Marco Aurelio. Submitter Illyricum65 Submitted 09/05/2020 Categoria Monete Antiche  
  9. "Authenticity of roman imperial age silver coins using non destructive archaeometric techniques" - M. Aydin View File Tesi di laurea che mediante tecniche non invasive (XRF e SEM) analizza le leghe dei denari imperiali. Submitter Illyricum65 Submitted 21/04/2020 Categoria Monete Antiche  
  10. "A study of the chemical composition of roman silver coinage during the reign of Septimius Severus" - Gitler & Pointing View File Analisi sulla composizione della lega dei denari emessi in età severiana dalle zecche orientali dell'Impero. Submitter Illyricum65 Submitted 21/04/2020 Categoria Monete Antiche  
  11. Illyricum65

    Deposito monetale di Pratteln (CH)

    Buongiorno, un tesoro di 293 denari d'argento in ottime condizioni è stato rinvenuto vicino a Pratteln, nella Svizzera nord-occidentale. Non è stato ritrovato alcun contenitore, le monete infatti sono state trovate in una piccola buca, sepolte insieme per qualche ragione. Il denario più antico del tesoro fu coniato sotto il regno dell'Imperatore Nerone, il più recente sotto Commodo nel 181/182 d.C. Le date delle monete più recenti suggeriscono che il tesoro fu nascosto alla fine del II secolo. Il valore totale delle monete sepolte doveva essere significativo, infatti quasi 300 denari d'argento erano l'equivalente della metà dello stipendio annuale di un legionario. A Pratteln esistono vestigia di insediamenti romani, ma chi fosse il proprietario del tesoro rimane un mistero. Le monete verranno ora restaurate, catalogate ed esposte al Museo di Liestal. Ciao Illyricum
  12. Druso Galerio

    Denari suberati di Traiano

    Salve a tutti, come da titolo vorrei porre ai più esperti un quesito nato da una discussione con un amico: Traiano batté mai denari suberati? Il mio interlocutore sostiene che le campagne dell'imperatore gli abbiano fornito bottino sufficiente da liberarlo da preoccupazioni simili. Io sono più possibilista. Cosa ne pensate?
  13. Ciao a tutti carissimi, Sto cercando la tavola dello studio di D. M. Metcalf sui denari senesi (A hoard of sienese denari from the period c. 1180-1230), perchè di quello studio posseggo solamente delle fotocopie dove non si vedono affatto bene le foto dei denari. Vi chiederei la cortesia, se vi è possibile, di mandarmi una scansione in alta risoluzione. Grazie, Magdi
  14. Salve ragazzi, vi scrivo perché recentemente ho acquistato un piccolo lotto di monetine medievali, personalmente le trovo molto affascinanti, ma purtroppo sto avendo un po di problemi nell'identificazione e mi piacerebbe conoscere a fondo la storia di ognuna di essa...ho bisogno di un parere esperto e solo voi potete aiutarmi! Posto le immagini, chiedo scusa per averle postate tutte insieme precedentemente. Partiamo da queste due: Testa: Croce: Si intuisce facilmente che nella parte posteriore della moneta è leggibile _ICILI_ (presumo da Sicilia) e croce centrale. Seconda moneta, purtroppo è piuttosto rovinata: (purtroppo non capisco se il monogramma centrale è dritto o rovescio, per favore fatemi sapere e nel caso ruoto la foto.) Croce: Entrambe le monete sono in bronzo. Diametro intorno ai 150mm, la prima purtroppo ha una forma deteriorata. Grazie mille in anticipo.
  15. Salve ragazzi, vi scrivo perché recentemente ho acquistato un piccolo lotto di monetine medievali, personalmente le trovo molto affascinanti, ma purtroppo sto avendo un po di problemi nell'identificazione e mi piacerebbe conoscere a fondo la storia di ognuna di essa...ho bisogno di un parere esperto e solo voi potete aiutarmi! Posto le immagini, riporteró il diametro di ognuna di essa a breve! A: testa: // croce: stemma coronato, e riesco a leggere le lettere SICILIA C: testa: una figura con l'aureola, un santo? croce: riesco a leggere un OTTO, CENSIS, e al centro una croce di quattro lettere: AT CL D: testa: monogramma al centro, non riesco a definire le lettere, M con una I sopra? croce, croce medievale E: testa: stemma con due croci in diagonale croce: un gran numero 3 F: testa: // Croce: croce centrale con quattro piccole croci intorno all'interno. G: testa: acquila al centro, testo in contorno croce: scudo rigato, con due linee ai lati e una croce per corona H: argento testa: profilo, purtroppo la moneta é molto rovinta croce: croce medievale bombata con dei cerchi ai lati I: testa: profilo con corona (bel dettaglio, posteró una foto specifica) croce: croce medievale con cerchi ai quattro lati, contorno "SICILIA" L: testa: PHILI - al centro: VT MM croce: un acquila al centro, contorno con testo vi ringrazio infinitamente in anticipo Gaspare
  16. Illyricum65

    I denari di Skellow Hoard

    Ciao, alla luce de miei interessi più specifici, la ricerca di hoard romano-britannici e la monitorizzazione di nuove evidenze in tal senso mi impone una periodica ricerca di nuovi dati. Oggi vi presento un nuovo deposito monetale inglese, “nuovo” in realtà per me, perché si tratta di un hoard scoperto nel lontano 1994 dal club di metal detectorist “White Rose Researcher”. Si tratta dello Skellow Hoard rinvenuto in località Robin Hood’s Well presso Burgwallis (South Yorkshire). Burgwallis ha dato evidenze di una serie di forti (tre, sovrapposti). Due (uno maggiore e uno minore per dimensioni) denotano la presenza di un doppio, mentre un probabile terzo (molto danneggiato) ha un fossato singolo e due entrate contrapposte. Crop markings of the Burgh Wallis auxilliary Roman fort of late 1st-2nd century showing the typical 'playing card' shape, two or three superimposed forts are discernable, one appears to be an extension of the other. Vi furono raccolte ceramiche samiane (una specie di terra sigillata di fabbricazione locale o gallica) tipiche di una frequentazione abbastanza precoce in ambito britannico. Nel 1973 furono raccolti due radiati di Tetrico I e Carausio, indicanti una fase abitativa relativa al III secolo inoltrato. Furono costruiti nei pressi della strada che da Lindum (Lincoln) passando per Danum (Doncaster, 7 km a sud) giungeva a Eburacum (York) e la loro esistenza era supposta da tempo: infatti fu scritto in passato (1830), ben prima dell’identificazione dei cropmarks, che “[il sito] is situated on the line of the great Roman road from Lincoln to York and it is manifest from the number of Roman coins which have been discovered in its immediate vicinity, together with fibulae and other small relics of the people, that there was some kind of settlement at this spot…”. Nell’area circostante vi sono evidenze di strutture di età del Ferro/ Romano-Britannica. Lo stato di conservazione del sito è stato compromesso dalla costruzione della strada “A1” che ha distrutto parte dell’area archeologica.
  17. Carissimi, da diversi mesi volevo incominciare una discussione riguardante i denari e le loro frazioni coniati nel meridione d'Italia durante la dominazione sveva. La discussione nasce da una difficoltà oggettiva nel distinguere i denari dalle loro frazioni in alcune tipologie di monete. Durante i regni di Enrico VI e Federico II, distinguere i denari dai mezzi denari è veramente molto semplice: i denari hanno diametri che si avvicinano i 18 mm mentre i mezzi hanno un diametro intorno ai 12-13. Anche il peso aiuta a distinguere facilmente le due tipologie attestandosi nei primi sui 0.80 - 1 g, mentre i mezzi hanno un peso tra gli 0.35 - 0.5 g. I problemi di attribuzione (quantomeno miei) cominciano drammaticamente con i successori, quando la qualità delle monete comincia a decadere, e diventa abissale con Manfredi, quanto i denari cominciano ad avere un diametro anche inferiore ai 16 mm, sono mal coniati e spesso di peso basso anche se in buona conservazione. Diventa quindi difficile distinguerli dai mezzi denari. Come esempio volevo porre alcune monete in mio possesso, che onestamente non capisco come attribuire. tutte le monete che seguono sono state acquistate come "denari". inserirò qualche moneta ogni tanto, così da non saturare la discussione. Naturalmente mi auguro che molti abbiano modo di contribuire alla discussione, magari inserendo qualche foto delle monete in loro possesso.
  18. Buongiorno a tutti, non è la mia monetazione ma leggendo questa sezione mi sono appassionato, perciò vi mostro il mio primo denarino aquistato in un piccolo lotto...speso più di spedizione che di monete :P , diciamo che per ora va bene così. qualche parere, consiglio, considerazione? Grazie a tutti quelli che vorranno intervenire 15 mm - 1,68 g
  19. krclaudio

    Super-valutazioni

    Buongiorno, premetto che sono pochi mesi che mi sono affacciato al mondo delle aste online e quindi potrei fare qualche considerazione un po' banale, di cui mi scuso in anticipo. Ferme restando tutte le considerazioni che ho già letto sul forum in merito alle stime ed alla soggettività sia di queste sia del prezzo che noi collezionisti siamo disposti a pagare, a volte rimango piuttosto stupito delle basi d'asta attribuite ad alcune monete. Vorrei un vostro commento su questa denario di L. Calpurinus Piso Frugi: https://www.kuenker.de/AuktionDetail_en.kuenker?rownum=27&backid=ib635152199035869909&lager=00074&los=753 Ho dato un'occhiatina su ACSearch e mi ero fatto un'idea di un valore più tra i 100 ed i 150 € per uno SPL. Sempre a meno che mi sfugga qualche dettaglio particolare della moneta che la rende più interessante (i contrassegni?). Voi che ne pensate? Paghereste 400 € per l'esemplare all'asta? Ne paghereste 300?
  20. Numbus

    scambio monete medievali

    ciao a tutti, vorrei scambiare delle monete medievali con monete del regno di Napoli. Se siete interessati fatemi sapere. Sergio
  21. Illyricum65

    Beau Street Hoard

    Ciao, ecco un altro deposito monetale britannico di un certo interesse e molto oserei dire... "didattico". Il Beau Street Hoard, rinvenuto a Bath, nel Somerset, è il V° più ampio hoard trovato in Britannia e il più grande in assoluto mai scoperto in una città romana britannica. Ricostruzione Aquae Sulis in epoca romana. Si tratta di circa 22.000 monete romane d’argento datate dal 32 a.C. al 274 d.C.; fu trovata a circa 150 mt dai famosi Bagni Romani di Bath, costruiti quando la località era la colonia di Aquae Sulis. E' chiaro che il motivo di questo deposito è di tipo cultuale e legato alla presenza della sorgente termale/cultuale e ai servizi ad essa collegata. L'acqua scorge da una riserva sotterranea naturale a una temperatura di 47°C. Sopra una delle tre sorgenti termali di Bath, tra il I e il V secolo d.C. i Romani edificarono un complesso termale, costituito da un bagno e un tempio dedicato a Sulis, dea celtica identificata dai colonizzatori come Minerva. Gli scavi cominciati a fine '800 hanno portato alla luce rilevanti resti dell'imponente struttura e di elementi decorativi, che oggi formano il Roman Baths Museum. Bagni Romani Ricostruzione museale di tempio. Oggetti rinvenuti presso i Bagni ed esposti nel Museo. http://www.romanbaths.co.uk/Tours/Panomorphic_Room_Hire_Tour/Great%20Bath.html Link per una visita 3D dei Roman Bath.
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