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Inviato (modificato)

Probabilmente chi è appassionato di papali del XVI secolo avrà una tipologia di nominale ben presente in collezione: il giulio. Moneta nata dalla riforma di Giulio II (da cui il nome), con il suo peso di 3 grammi abbondanti va a rimpiazzare i vecchi grossi che avevano dominato il periodo rinascimentale pontificio. La produzione del nominale fu copiosa, anche in periodi brevissimi (e andremo a vederne un esempio concreto) testimoniando così il suo successo nell'economia quotidiana. Taglio comune il giulio quindi, lo troviamo un po' per tutti i papi e anche per le sedi vacanti; una tipologia insomma che facilmente è ben presente nelle raccolte, anche in quelle magari agli inizi.

Oggi vi propongo uno di questi giuli, una moneta che ho da un po' in collezione. Non brilla per la conservazione, nemmeno per una rarità estrema o per il nome di un pontefice che regnò per poco. Si tratta di un giulio di Giulio III, quindi di un qualcosa di tutt'altro che irraggiungibile anche per il piccolo-medio collezionista. La particolarità è data dalla presenza della data, cioè dell' A . V di pontificato. Ma cosa ci dice questo "quinto anno di pontificato" impresso sulla moneta?

Giulio III venne incoronato il 22 febbraio 1550 e morì il 23 marzo 1555. Il suo quinto anno di pontificato quindi iniziò il 22 febbraio 1555 e terminò il 23 marzo, dopo un mese circa. Questo giulio venne quindi coniato in questo brevissimo lasso di tempo. Ma non è una grande rarità! Se sfogliate i cataloghi, fate una ricerca in rete o nel vostro archivio, sicuramente ne salterà fuori qualcuno. Ciò testimonia il successo del giulio, un nominale di grande successo e utilità se la produzione fu copiosa anche in così pochi giorni. Ovviamente risulta un tipo più raro dei "fratelli" senza data, ma ad ogni modo non credo si vada oltre il grado R od al massimo R2 a seconda dei tipi e varianti di rovescio...

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Muntoni 26

Spero che lo spunto più "numismatico" che "collezionistico" sia apprezzato, ovviamente sono ben accette considerazioni, aggiunte, riflessioni...

Buona serata,

Antonio

Modificato da anto R
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Inviato

Un piccolo contributo..

Questo rovescio, con AL anziche' ALMA e i trisceli anziche' i punti, e' stato utilizzato anche per il Giulio della Sede Vacante successiva, la prima del 1555.

Rarissima variante rispetto al tradizionale rovescio ALMA con punteggiatura, (basti pensare che l'esemplare della coll.Muntoni era bucato), ho sempre pensato che si trattasse di un conio di limitata tiratura, e da questa discussione di Antonio si potrebbe ipotizzare che, avendo gia' disponibile in zecca questo conio, si sia iniziata la coniazione della Sede Vacante con l'ultimo precedente rovescio.......

Daniele

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  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

E' un bello spunto quello che dai con questo giulio "ANNO V", riporta indietro a quel 1555 ed agli avvenimenti di cui oggi si fa testimone, l'inizio di un quinto anno di pontificato dalla breve durata, e poi la Sede Vacante citata da Daniele, che ha ripreso lo stesso conio del rovescio... numismatica, storia e curiosità !  :)

 

Di monete coniate per periodi brevi ce ne sono tante nella storia dei pontefici; tralasciando i pontificati brevi, con coniazioni di conseguenza brevi, una molto particolare che mi viene in mente è il testone di Alessandro VIII dell'anno II-1690 con quel termine "INEVNTE" (all'inizio) nella legenda del diritto che si dice volesse essere "di buon auspicio" per un pontefice già da tempo malato, che era arrivato a vedere l'inizio di quel suo secondo anno di pontificato e l'inizio del 1690, anno di cui avrebbe percorso solo un mese:

 

post-35-0-12311700-1466106489_thumb.jpg

 

(Esemplare ex NAC)

 

Ciao, RCAMIL.

Modificato da rcamil
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Inviato

Ciao Daniele, mi ricordo la tua discussione sulla variante... A dire il vero per l' A V furono impiegati altri due rovesci: quello con ALMA ed uno con la figura di Roma elmata anziché San Pietro. Dato il breve periodo di tempo credo che i tre rovesci siano stati impiegati all'incirca contemporaneamente, comunque dei due con S. Pietro il più comune è anche per Giulio III quello con legenda estesa (ALMA).

Buona serata!

Antonio


Inviato

Molto bello il testone di Alessandro VIII, effettivamente la legenda non è delle più felici vista la brevità del secondo anno di pontificato...

Altra moneta coniata per poco è il picciolo di Sisto IV per Fano, ne avevo già parlato nella mia discussione di un po' di tempo fa sui nominali minori:

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Personalmente ne ho tenuti in mano solo due esemplari, quello appena postato (il mio) ed uno decisamente più bello, al convegno di Cremona di questa primavera. La grandissima rarità è dovuta non solo al breve periodo di coniazione (mi sembra di ricordare qualcosa come un paio di mesi) ma anche al fatto che si tratta di tondelli fragili, atti a perdersi o a usurarsi in maniera tale da comprometterne l'identificazione.

 

 


Inviato

(...)

La particolarità è data dalla presenza della data, cioè dell' A . V di pontificato. Ma cosa ci dice questo "quinto anno di pontificato" impresso sulla moneta?

Giulio III venne incoronato il 22 febbraio 1550 e morì il 23 marzo 1555. Il suo quinto anno di pontificato quindi iniziò il 22 febbraio 1555 e terminò il 23 marzo, dopo un mese circa.

(...)

Spero che lo spunto più "numismatico" che "collezionistico" sia apprezzato, ovviamente sono ben accette considerazioni, aggiunte, riflessioni...

Buona serata,

Antonio

Ciao,

argomento interessante, e ricco di begli spunti (vedi quello sulla legenda "di (non) buon auspicio" per Alessandro VIII.

Perdona una riflessione "pignola" ma (se ho fatto bene i conti) Giulio III forse visse per intero il suo 5° anno di pontificato.

Il 1° andò dal 22 febbraio 1550 al 21 febbraio 1551, il 2° dal 22.2.1551 al 21.2.1552, eccetera... e quindi il 5° dal 22.2.1554 al 21.2.1555...

Non sono un esperto di datazioni, quindi scusate se dico una castroneria...

:blush: :blush:

  • Mi piace 3

Inviato

@@Corbiniano hai perfettamente ragione, sono io che ho fatto un'errore madornale :fool:  Abbiamo anche capito tutti una cosa quindi: ecco perchè non è una grande rarità!

 

Buona serata!

Antonio


Inviato

;) :good:

 

Grazie a te!

 

Correggimi se sbaglio ma, quando ho cercato altre monete di Giulio III per trovare un eventuale "anno VI", ho visto che l'indicazione dell'anno di pontificato non c'è quasi mai.

Ho cercato male, o è davvero così?

:blink:


Inviato

No, hai cercato bene! Lo stesso avviene per pontefici come Paolo IV (il successore di Giulio III). I giulii di questi pontefici sono più facilmente reperibili nella versione senza indicazione dell'anno di pontificato. Per Giulio III non ci sono monete dell'anno VI, o almeno non ne sono state ancora censite...chissà...


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