Illyricum65 Posted January 3, 2017 Share #1 Posted January 3, 2017 (edited) Ciao, ecco un hoard britannico abbastanza recente come data di rinvenimento. Si tratta del Peover Superior Hoard. Scoperto nel gennaio 2015 da due cercatori con MD nei pressi di Altrincham, Cheshire, tra Manchester e Liverpool. Nonostante il freddo pungente Rick Parker e Ronald Lees compirono vari surveys e dopo quattro infruttuose uscite decisero di tentare un’ultima volta. Il metal detector iniziò a suonare e il sessantaduenne Lees iniziò a rimuovere il terreno, trovando una moneta. Ben presto si resero conto di aver individuato un deposito monetale di una certa consistenza e si recarono a denunciare la scoperta al locale Finds Liaison Officer. Sono emerse in totale circa 7.000 monete (6.959 per l’esattezza)! L’hoard si trovava deposto in un vaso ceramico. Il deposito monetale al momento del ritrovamento Il deposito rimosso per il recupero Dopo la ripulitura in studio L'asportazione del deposito monetale Edited January 3, 2017 by Illyricum65 3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Illyricum65 Posted January 3, 2017 Author Share #2 Posted January 3, 2017 Eccone la composizione: Summary: Commodus (AD 180-92), 1 (sestertius) Trebonianus Gallus (AD 251-3), 2 Valerian I (AD 253-60), 27 Diva Mariniana, 1 Gallienus (joint reign) , 20 Salonina (joint reign), 34 Divus Valerian II, 8 Saloninus Caesar, 5 Gallienus (sole reign, AD 260-8), 939 Salonina (sole reign), 79 Claudius II (AD 268-70), 620 Quintillus (AD 270), 63 Divus Claudius II, 38 Aurelian (AD 270-5), 9 Gallic Empire: Postumus (AD 260-9), 394 Laelian (AD 269), 5 Marius (AD 269), 22 Victorinus (AD 269-71), 1721 Divus Victorinus, 7 Tetricus I (AD 271-4), 1973 Tetricus II, 773 Victorinus or Tetricus I (brockage), 2 Irregular (ancient forgeries), 217 Fonte: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/661249 Treboniano Gallico Gallieno Salonina Tetrico o Vittorino (VIRTVS AVG) Aureliano Quindi un tipico hoard romano britannico della seconda metà del III secolo, se si eccettua il sesterzio molto consunto di Commodo. Le monete più tarde non sono quelle di Aureliano perché proveniente dai primi anni di regno bensì quelle a nome di Tetrico I e II. Vi segnalo la presenza di 5 Laelianus (ma quanti ne saltano fuori ultimamente!) e ben 22 Marius. Le imitative, raccolte alla voce “Irregular” sono 217, pari al 3% circa. Valore invero abbastanza bassino… come spiegarlo? - Raccolta selezionata che privilegiava la monetazione ufficiale diciamo così “di pregio”? - Forse che il fenomeno “imitative” era in una fase iniziale e quindi non erano ben rappresentate numericamente? Ciao Illyricum ;) 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
King John Posted January 3, 2017 Share #3 Posted January 3, 2017 Quanti spunti di riflessione.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
gpittini Posted January 3, 2017 Share #4 Posted January 3, 2017 DE GREGE EPICURI Colpisce la quantità "esagerata" di Vittorino e Tetrico 1°, oltre che dei 5 Leliano e 22 Mario: quindi, netta prevalenza (ma non esclusività) del Regno delle Gallie. Quanto alla scarsità di imitative: entrambe le tue ipotesi sembrano plausibili. La percentuale di imitative nei tesori della 2a metà del terzo secolo è estremamente variabile, anche se pare dipendere molto dal luogo di ritrovamento. Sarebbe interessante avere la percentuale media dei tesoretti britannici. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ciosky68 Posted January 3, 2017 Share #5 Posted January 3, 2017 Che strano quel sesterzio di Commodo,....che sia stato tenuto come ricordo? ..o solo per il bronzo? R. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Illyricum65 Posted January 3, 2017 Author Share #6 Posted January 3, 2017 DE GREGE EPICURI Colpisce la quantità "esagerata" di Vittorino e Tetrico 1°, oltre che dei 5 Leliano e 22 Mario: quindi, netta prevalenza (ma non esclusività) del Regno delle Gallie. Quanto alla scarsità di imitative: entrambe le tue ipotesi sembrano plausibili. La percentuale di imitative nei tesori della 2a metà del terzo secolo è estremamente variabile, anche se pare dipendere molto dal luogo di ritrovamento. Sarebbe interessante avere la percentuale media dei tesoretti britannici.Beh ma é un deposito romano-britannico quindi é normale che la parte del leone la facciano i Gallici. Viceversa mi son sempre stupito della presenza dei "centrali" che a rigor di logica non dovrebbero esserci o quasi. Ma mi son rassegnato all'idea che o erano monete comunque tollerate oppure giunte piú tardivamente.La percentuale media delle imitative (e magari la loro distribuzione geografica) in effetti sarebbe un dato interessante.CiaoIllyricum Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
King John Posted January 3, 2017 Share #7 Posted January 3, 2017 51 minuti fa, ciosky68 dice: Che strano quel sesterzio di Commodo,....che sia stato tenuto come ricordo? ..o solo per il bronzo? R. Un relitto del passato ancora in circolazione? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Illyricum65 Posted January 4, 2017 Author Share #8 Posted January 4, 2017 Un relitto del passato ancora in circolazione?Non dispongo di immagini del sesterzio. Di solito si tratta comunque di "worn" sestertii ovvero di tondelli semi lisci. Non sono infrequenti negli hoard piú tardi e mi rimandano alla mente altri depositi monetali (Biassono?).A mio avviso sono tesaurizzazioni basate sul peso dell'oricalco.Non dimentichiamo che abbiamo attestazioni di ribattitura di sesterzi lisci o di riutilizzo degli stessi come materia prima per ottenere antoniniani anche imitativi.CiaoIllyricum[emoji6] 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ciosky68 Posted January 4, 2017 Share #9 Posted January 4, 2017 13 ore fa, Illyricum65 dice: Non dispongo di immagini del sesterzio. Di solito si tratta comunque di "worn" sestertii ovvero di tondelli semi lisci. Non sono infrequenti negli hoard piú tardi e mi rimandano alla mente altri depositi monetali (Biassono?). A mio avviso sono tesaurizzazioni basate sul peso dell'oricalco. Non dimentichiamo che abbiamo attestazioni di ribattitura di sesterzi lisci o di riutilizzo degli stessi come materia prima per ottenere antoniniani anche imitativi. Ciao Illyricum Hai centrato il mio pensiero, ho sempre in mente cosa ci faceva quel Divos Iulius, tra le altre. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted January 6, 2017 Share #10 Posted January 6, 2017 Il sesterzio è stato indubbiamente tesaurizzato per il peso (poteva fornire un congruo numero di imitative). il deposito è molto interessante e sarebbero da vedere meglio le imitative. quasi sicuramente non ci sono minimi, ma solo imitative di stile buono o cmq di dimensioni simili alle ufficiali. se le monete dei Tetrici son quelle di chiusura, le imitative minime dovevano ancora prendere piene (cronologicamente parlando). Di contro dovevano già essere ben diffuse le imitative di modulo maggiore e la loro scarsa rappresentanza a mio avviso rientra in un processo di selezione teso a privilegiare le monete migliori per la tesaurizzazione. Ritornando al numero dei Leliano e Mario... Mi sa che ce ne sono alquante ancora in giro! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
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