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IGNORED

Gettone per il tiro al piattello


apollonia

Risposte migliori

Supporter

Il gettone dava diritto a un certo numero di piattelli in gara o in prova sulla pedana di tiro del Circolo internazionale di caccia e tiro di S. Vincent.

Gettone tiro piattello s. Vincent.jpg

Alluminio: 2,279 g, 28 mm.

Sul rovescio il logo del circolo (camoscio circondato dalla scritta con il nome del circolo e la località).

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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@Apollonia

Sicuramente questo gettone di tiro allo Storno non sara' gradito dagli animalisti

 

Scan-170126-0001.jpg

Scan-170126-0002.jpg

Modificato da piergi00
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Distintivo del Circolo di Caccia e Tiro di Saint Vincent (eBay)

Distintivo Circolo caccia S. Vincent.jpg

Metallo con smalti: 16 mm.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Supporter
7 ore fa, piergi00 dice:

@Apollonia

Sicuramente questo gettone di tiro allo Storno non sara' gradito dagli animalisti

 

Scan-170126-0001.jpg

Scan-170126-0002.jpg

Su eBay c'è una medaglia in tema

Medaglia tiro allo storno.JPG

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Supporter

Il tiro al piccione fu diffusamente praticato in Italia negli anni 60/70 e con  importanti successi nelle competizioni internazionali, ma venne vietato dall’inizio del 1995. Ciononostante si svolgono ancora i campionati italiani in paesi dove il tiro al piccione non è vietato, come in Spagna.

In Valle d’Aosta, nel 1984 si è deciso di smantellare il campo da tiro al piccione e di realizzare due campi di tiro al piattello e quattro campi da tennis.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

Modificato da apollonia
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Supporter

Tornando al tiro al piattello, sulla copertina di questo opuscolo del Circolo di caccia e tiro di S. Vincent con notizie sulle gare dei soci e la rassegna stampa dei giornali sportivi (in eBay) compare il logo dell’associazione presente sulla spilla e sul gettone descritti.

Opuscolo del Circolo di caccia e tiro S. Vincent..JPG

L’animale in primo piano credo sia un camoscio, come quello sullo stemma di Chamois, un comune vicino a Saint Vincent.

Stemma di Chamois.gif

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Bene, così al momento siamo in due a possedere questo gettone.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Su eBay un piattello per il tiro a volo in bachelite del periodo del Regno d'Italia

Piattello per il tiro a volo in bachelite eBay.JPG

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Sempre su eBay questo foglietto pubblicitario delle munizioni per il tiro al piattello

Tiro al piattello munizioni eBay.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Interessante questo lamierino stampato con la raffigurazione attinente alle gare di tiro al piattello (da eBay).

Lamierino piattello.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Questa è invece una medaglia classica delle Olimpiadi di tiro al piattello

Medaglia tiro al piattello ok eBay.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Un po’ di storia sul tiro al piattello

 

Il termine specifico di questo sport identifica una ben precisa forma di tiro a volo, che consiste nel colpire in volo un bersaglio piatto, chiamato piattello, da una determinata distanza con un fucile a canna liscia. Sembra che le sue origini risalgano alla seconda metà del XIX secolo, quando negli Stati Uniti si diffuse l’hobby del tiro a segno su un bersaglio costituito dalle palline di vetro del tipo di quelle usate per gli addobbi natalizi. Le palline venivano lanciate da speciali strumenti chiamati balltraps, da cui il nome attuale ‘trap’ usato per indicare il tiro classico oggi denominato fossa olimpica o fossa universale. Dal 1880 si passò dalle palline a un bersaglio mobile in argilla a forma di disco. Il primo circolo sportivo nacque in Gran Bretagna nel 1857, mentre da noi le prime gare si svolsero in Sicilia verso la metà del XIX secolo e la prima società italiana di tiro a volo fu creata a Milano nel 1872.

La FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo) sorse nel 1926 per interessamento di un appassionato, Ettore Stacchini, il quale riuscì a raccogliere una trentina di società appartenenti a tutte le regioni italiane nella Federazione Italiana Tiro al Piccione d'Argilla (il bersaglio mobile ideato sulla falsariga dell'anglosassone clay-bird, uccello d'argilla e del francese pigeon d'argile). Nel 1927 la FITAV entrò a far parte del CONI.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Il tiro al piccione era con il tiro al piattello l’altra categoria del tiro a volo, prima che venisse vietato nel 1995 e sostituito dal tiro all’elica.

Il tiro al piccione ha più di tremila anni di storia, essendo stato una delle discipline sportive praticate nell’antica Grecia dagli arcieri che si esercitavano su piccioni legati per una zampa al terreno. Narra la leggenda che la freccia di un arciere male indirizzata tranciò la corda che tratteneva a terra il piccione. Aiace Telamonio, vedendo l’accaduto, tese l’arco, scoccò la freccia e trafisse in volo il piccione appena liberatosi. Questo fu l’inizio, ma venendo ai tempi moderni, furono gli inglesi i primi ideatori del tiro al piccione nella seconda metà dell’ottocento.

Il primo club di tiro si chiamò “Old Cap” per il fatto che i piccioni erano posti sotto cinque bombette collegate con altrettante cordicelle che erano tenute in mano da un ragazzo. Il tiratore ordinava “pull” (cioè “tira”) e il ragazzo sollevava, tirando una cordicella a caso, una bombetta consentendo al piccione di volare e al tiratore di sparare. Dalle bombette si passò alle ceste, poi alle cassette di legno, a quelle metalliche e infine a quelle comandate da una roulette elettronica. A poco a poco, il tiro al piccione si diffuse in tutta Europa: dal Belgio alla Francia, alla Spagna, al Portogallo, all’Austria, all’Ungheria e a Montecarlo (vedi gettone).

Gettone tiro ai piccioni Monaco sportivo.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Negli anni ‘60/70, erano in attività in Italia più di duecento campi di tiro al volatile, la maggior parte dei quali di proprietà comunale. E non vi era festa di paese o patronale che non vedesse allestito, in quattro e quattr’otto, un campo di tiro al piccione dove si esercitavano tutti i cacciatori locali.

Tiro piccione Milano1.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Tiro piccione S. Vincent 3.JPG

 

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Tiro piccione Salsomaggiore4.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Dal 1995 non più.

Infatti il cruento tiro al piccione è stato sostituito dal tiro all’elica, uno sport che deve la propria nascita alla principessa Grace di Monaco. Secondo le cronache, la principessa stava uscendo da un albergo di Montecarlo con un’amica quando questa fu ferita e imbrattata di sangue da un piccione colpito a morte da un appassionato di tiro al volatile. Grace provò disagio e orrore e chiese che il tiro al piccione fosse vietato, come in effetti fu poi decretato dal principe Ranieri di Monaco. Da qui la diffusione alla fine degli anni Sessanta del tiro all’elica, una variante "meccanica" del tiro al piccione nella quale i volatili sono sostituiti da eliche di plastica lanciate da un apposito strumento e il cui movimento nell’aria ricorda molto quello dei piccioni. L’inconveniente che la plastica era troppo dura e molto spesso i pallini non riuscivano a frantumarla, rendendo difficile l'attribuzione del punteggio al tiratore, è stato superato con materiali che pur conferendo all'elica la necessaria rigidità, si frantumano facilmente nell'impatto con i pallini.

Alla fine del 1999 i praticanti di questo sport nel mondo erano trentamila, concentrati soprattutto in Argentina, Spagna, Stati Uniti, Portogallo, Francia e Italia. In Italia, dove la disciplina è arrivata nel 1994, all’epoca i praticanti erano oltre tremila e si esercitavano su quarantacinque campi di tiro sparsi nella penisola. Oltre ai campionati nazionali (solo individuale quello italiano) si tengono quelli europei e mondiali dove sono previste anche gare a squadre.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

  • Grazie 1
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  • 1 anno dopo...
Supporter

In vendita sulla baia...

s-l1600.jpg.8a03fec119d45358d3661414cf81c137.jpg

 

2012671901_Giovenalefirmaconingleseetedescook.jpg.5f9b070c738dbbfaba2a40340c71e3c5.jpg

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