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Solido Tiberio III°


eliodoro

Risposte migliori

Ciao a tutti, in un'asta in corso è esitato questo bellissimo solido di Tiberio III°..chiedevo agli esperti, visto che il Sear lo dà col punto interrogativo, quali elementi portano ad identificare la zecca di emissione Napoli? Grazie a chi interverrà..Saluti Eliodoro08a048f52cb6343c164f0f479cf7a751.jpg


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ciao @Eliodoro

bellissima moneta!

al volo ti dico subito che ci sono 2 particolari "napoletani" molto evidenti

1 - il rombetto a pallini

2 - lo stile generale delle lettere del retro soprattutto (e ovviamente anche lo stile del dritto, ma "per me" in modo minore rispetto al retro)

3 - questo è un punto meno "scientifico" e più personale.... nota il generale "schiacciamento"  di alcune parti del retro... capita spessissimo nelle emissioni napoletane...

allego un Leo III Napoli per farti vedere...

ps questo Tiberio ha girato come una trottola negli ultimi 10 anni ... io l'ho visto in almeno 3 aste... forse 4...

169971.m[1].jpg

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@poemenius

Ciao Alain, grazie delle spiegazioni.

La questione delle attribuzioni di monete bizantine alla zecca di Napoli è molto dibattuta tra gli studiosi della monetazione napoletana.

IL Pannuti - Riccio, corpus basilare per lo studio della monetazione napoletana, riporta, tra le bizantine attribuibili a Napoli, monete, diciamo sicure, come i 20 nummi di Costante II e di Leone III , con esergo NE, ed i denari di BAsilio I. IL Mir attribuisce, inoltre, anche un follaro di MIchele I..per il resto, non vi è alcuna attribuzione.  Tema da approfondire.Saluti Eliodoro

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si è certamente un tema molto dibattuto, un bel "riassunto" della questione è presente nei testi di D'Andrea sulla monetazione Bizantina in Italia, stasera lo prendo in mano e faccio un "riassuntino" ...

per ora mi limito a dirti che "ho nella testa" questi particolari, ma non ne ricordo le motivazioni in modo approfondito... ma so dove cercarle ;)

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Inviato (modificato)
48 minuti fa, Poemenius dice:

giusto per mettere insieme qualche prima info...

DOC II e DOC III

NAPOLI byz DOC e.jpg

NAPOLI byz DOC a.jpg

Concordo in pieno,.. del resto è pacifico negli studi sulla zecca di napoli, che le monete bizantine con NE in esergo siano napoletane..

Napoli, come Roma, ebbe, poi, un periodo di autonomia...a Roma il Papa, a Napoli il Vescovo/ Duca..quindi si hanno follari autonomi a Napoli, mentre abbiamo gli antiquiores a Roma..

Il problema sorge, come nel caso delle moneta postata, oppure nel caso della mezza siliqua di di Costantino V, che viene  attribuita alla zecca di Napoli per la presenza delle stelle nei campi..

 

Modificato da eliodoro
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la monetazione Bizantina in Italia nei secoli dal VII in poi è decisamente complessa, e molti "temi" si sono sviluppati intorno a questioni stilistiche, e questo, avendo aspetti molto soggettivi, ha aperto a numerosi punti di vista...

non voglio aprire altri campi, ma il "tema" riguarda ad esempio

- attribuzioni a Roma

- attribuzioni a Ravenna

- in Sicilia... Catania? per quanto tempo? Siracusa? per quanto tempo? coesistenza delle due zecche? altre?

- Napoli... quali quante? altre?

e potrei continuare... ma è proprio qua che trovo il massimo della "libidine numismatica", cioè nella ricerca ;)

 

stasera mi rileggo il D'Andrea e vedo cosa scrive...

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Il fatto che giri da 3-4 aste che vuol dire? 

Prezzo sopravallutato?

condizioni non stupende in confronto ad altri stessi esemplari?

dubbi sull'autenticità?

o altro?

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ho verificato e il simbolo dei 4 pallini, che effettivamente pare proprio tipico della zecca partenopea, sembra essere un "segno di zecca" del quale ad oggi non è dato sapere il significato (ammesso ne avesse uno e non fosse semplicemente un "simbolo" come accadeva ad esempio per la zecca di Ravenna con l'uso della Θ nel campo)

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4 minuti fa, Poemenius dice:

ho verificato e il simbolo dei 4 pallini, che effettivamente pare proprio tipico della zecca partenopea, sembra essere un "segno di zecca" del quale ad oggi non è dato sapere il significato (ammesso ne avesse uno e non fosse semplicemente un "simbolo" come accadeva ad esempio per la zecca di Ravenna con l'uso della Θ nel campo)

Interessante..,ma, forse, poco probante..

Alla fine, forse sarebbe meglio un'attribuzione ad una generica  zecca italica del sud..

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tieni conto però che sulla base delle monete "certamente napoletane" già il DOC da Tiberio III in poi riesce a citarne alcune, come questa, come certamente partenopee (mi pare di ricordare) ... poi da quel simbolo, a ritroso, si possono  forse attribuire alla stessa zecca dei solidi di Costantino IV e forse Costante II etc...

sull'attribuzione di questa nello specifico alla zecca di Napoli, sarei abbastanza possibilista....questa nello specifico non la metterei direttamente tra le "dubbie italiche"... do un parere personale....

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La questione è di approccio...tradizionalmente, gli studiosi della zecca napoletana, danno importanza ai documenti..se l'esergo NE o il riferimento a napoli come nel caso dei denari di basilio danno delle certezze, la presenza dei 4 globetti o delle stelle nei campi senza prove documentali, darebbe sempre un'attribuzione dubbia


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è un approccio che per la monetazione del tardo-antico risulta un po' eccessivo a mio avviso... con questo tipo di approccio il 90% dei solidi del VI-VIII secolo sarebbero di zecca incerta.... per non parlare delle altre ... :)

senza lanciarsi in voli "pindarici" , credo che l'approccio al tardoantico dovrebbe essere più rivolto a ritrovamenti e stile generale...quantomeno

è vero che il luogo di ritrovamento NON coincide per forza con il luogo d'emissione, ma è pur vero che dall'insieme del ritrovamenti si possono trarre delle conclusioni "plausibili" ....

personalmente metto un ( ? ) alle attribuzioni napoletane in oro di Costante II, che in questo caso non metterei... ma sono solo "sensibilità leggermente diverse" a un medesimo problema...

Modificato da Poemenius
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Si..concordo..differenti modi di studio

...la questione è che, penso, la moneta doveva facilmente leggibile da tutti..quindi il segno di zecca doveva essere immediatamente colto..ad esempio, sulla monetazione anonima napoletana del vii viii sec
D.c. si ritrovava anche san gennaro..
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su questo @eliodoro concordo solo in parte, ovvero concordo, ma non nello specifico

l'impero è "l'impero" e non necessita di visibilità "cittadina" se non in rari casi

sugli ori, ad esempio, al di là delle differenze stilistiche, si tende ad uniformare tutte le zecche e solo raramente si trovano in esergo ROM-OB , ALEX-OB, THES-OB etc...

le marche di zecca appaiono si, ma quasi esclusivamente sui bronzi.

questo apre infatti alla storica disputa sulle attribuzioni dei  solidi bizantini in generale, che se tu avessi ragione, non si avrebbe

le marche di zecca  (o monetiere a volte?) sono  "segrete" così come i simboli di cambio lustro / indizione

sono simboli "da iniziati", non di propaganda di zecca.... almeno fino a quando c'è "l'impero"

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