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Errore di conio


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Salve a tutti...sono nuovo di questo forum e vorrei iniziare con una moneta da 500 L. caravelle del 1958 dove credo sia stata coniata con una parte mancante della moneta stessa....sapete darmi una spiegazione e se si può ritenere un errore di conio? Grazie

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tondello imperfetto, quindi difettoso in partenza, finito sotto la pressa di coniatura.

Saluti Marfir

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Grazie per le risposte.....per Barone provo a fare alcune foto da varie angolazioni......

Purtroppo la qualità delle foto non è eccezionale ma rende l'idea della profondità.

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Non è un difetto di conio, ma un tondello difettoso, che è ben diverso. L'operazione di coniazione non ha presentato alcun problema, la difettosità è nata a monte, nel cassone di tondelli destinati alla coniazione ce n'era uno difettato, cose che possono succedere. Personalmente non solo non dò alcun valore a queste cose, ma ritengo che essendo un tondello deturpato questo infici anche la conservazione della moneta (in questo caso non fa molta differenza perchè è un normale 500 lire circolato  che vale solo il peso dell'argento e sotto di questo non si va).

Naturalmente ci sarà in giro qualcuno che attratto dal miraggio della "rarità" di questa deturpazione ritiene che la moneta meriti la pena di essere pagata più del suo valore.

Anni fa ricordo che al convegno di Verona vidi un 20 lire littore che presentava una sfogliatura nel tondello precedente alla coniazione, sfogliatura dell'argento che deturpava enormemente la moneta. Il venditore la propagandava (ovviamente) come raro errore, ma lui stesso si rendeva conto che con una simile deturpazione la moneta perdeva ogni tipo di appeal visivo/estetico, e difatti la vendeva a un prezzo particolarmente basso; nonostante ciò tutti quelli che osservavano la moneta la visionavano con fare decisamente schifato.

Una nota ditta torinese che inizia con B e finisce con olaffi, da anni propaganda una categoria di francobolli che lei stessa ha denominato "difformi e non deformi". Ora, lasciando stare per un attimo l'origine di tali rettangolini (creati illecitamente ad uso e consumo del mercato collezionistico), va detto che la frasetta, pur subdola, ha un suo significato, e spiega anche quello che dovrebbe essere un sano approccio ai difetti di conio.  Purtroppo una certa categoria di collezionisti, in particolar modo neofiti, condizionata da una moda presente nell'ambiente numismatico, crede che  qualsiasi difettosità trasformi un tondello in una moneta rara e degna di essere collezionata. La realtà dei fatti è un pò diversa: anche qui andrebbero infatti considerate sopra al resto del mucchio solo i pezzi "difformi e non deformi", ossia quei difetti che rendono la moneta diversa dal tipo base ma senza trasformarla in una schifezza. Difettosità e difformità insomma che creino un plus nella moneta, e non certo un minus come in questo caso.

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In buona parte delle industrie sarebbe solo "scarto" , eliminato al nascere. Qui non è stato visto ed è entrata in circolazione.

 

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