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Il ritorno della palma, simbolo di Milano e dell'Ambrosiana


dabbene

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Raccontiamo un'altra storia che diventa realtà, Milano ne ha tante in questo periodo, in Ambrosiana in un mese ne avvengono due, una più importante dell'altra, la prima l'unicum dell'esposizione di monete della Zecca di Milano accessibile a tutti, la seconda che ora vi racconterò a tappe quella del ritorno dopo mesi di restauri da parte del Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali " La Venaria Reale " della palma, che era presente nella Cripta di San Sepolcro adiacente alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, un simbolo di Milano e della sua storia.

Un po' di storia : la palma in rame e bronzo  venne  realizzata per volere del Cardinale Federico Borromeo nel 1600, viene riconosciuta come essere simbolicamente il punto zero di Milano, il punto che per Leonardo da Vinci è da considerarsi il vero centro di Milano.

In una mappa del Codice Atlantico che è ora a Parigi ma che nella Cripta si conserva una copia Leonardo indica questo punto dove sarà collocata la palma " il vero mezzo di Milano ".

La palma fu realizzata dal Cardinale per rappresentare ed essere simbolo di " sapienza e rigenerazione " e collocata lì non casualmente : quel punto è l'ombelico della antica Milano e della civitas romana, sia in termini geografici sia etico morali, perché si trova accanto alla copia esatta del sepolcro di Cristo realizzato nel 1100.

Il manufatto ormai presentava segni di corrosione ormai difficilmente recuperabili, un comitato di cui mi sono sentito onorato di essere un partecipante attivo ha deciso di far fare dei restauri definitivi e ormai improcrastinabili.

Ora lunedì sera a Milano in Ambrosiana di fronte alle autorità cittadine la palma troverà un luogo ritenuto idoneo per tornare a rappresentare la città.

Ci saranno più post che andranno oltre all'inaugurazione alla quale avrò la fortuna di partecipare, aggiungo ancora un paio di riflessioni, se devo pregare questo è il posto più mistico che Milano ha secondo me, infatti lo faceva abitualmente San Carlo, qui abbiamo un incrocio incredibile di opere nel tempo, la pavimentazione con pietre del foro romano ancora con evidenti i solchi dei carri, gli affreschi e la struttura medievale, i capitelli in parte medievali e in parte del 1600 periodo dei Borromeo e della fondazione dell'Ambrosiana.

Quindi nell'approntare il restauro di questo manufatto, Milano recupera un simbolo religioso, storico, dove i grandi sono passati e ritenuto il vero centro storico essendo stato fondato nel 1030, il Duomo sempre centro storico è, ma centro moderno rispetto alla Cripta.

 

 

 

 

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La palma dice : " sono in restauro grazie a voi ", la palma tornerà lunedì, non esattamente nello stesso posto ma molto vicino per motivi tecnici che poi vi racconterò, ma tornerà...., promessa mantenuta veramente per Milano, la storia e l'identità, quante scommesse vinte ultimamente !

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La storia della Cripta del Santo Sepolcro è qualcosa di incredibile, poi per un network di numismatica e storia ancor di più, monete che si intrecciano con tutti i periodi storici.

Il pavimento su cui cammini è lastricato di lastre dell'attiguo forum romano, fantastici sono i segni ancora visibili dei solchi dei carri.

La costruzione originario è del 1030 da parte del maestro di Zecca tal Rozzone : Rozzone era un uomo molto ricco, la Zecca era una azienda, ma era anche un mecenate e su suoi terreni fece costruire la Cripta.

Quindi un ricco monetiere fa partire il tutto e siamo nella Milano del 1030, semplicemente entusiasmante...

Il Vescovo Ariberto d'Intimiano consacrò poi le tre sacre sale alla Santissima Trinità.

Fin dagli esordi fu collocata una copia del Santo Sepolcro, nel 1100 liberata Gerusalemme dai Crociati , l'Arcivescovo Anselmo IV riconsacrò la Cripta per ricordare il lieto evento.

Nella solitudine della preghiera si incontrano i punti della cristianità, Gerusalemme, Roma, Mediolanum.

Nella copia del sepolcro di Cristo , secondo la tradizione al suo interno venne posta la terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme.

continua....

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Monsignor Navoni racconta che le pietre per la pavimentazione prese dall'attiguo foro romano erano pietre bianche di Verona, in pratica su queste camminarono Sant'Ambrogio, Sant'Agostino, l'Imperatore Teodosio, un fiume carsico così lo definisce che ha la sorgente in epoca romana, in età augustea.

Ma poi ci camminarono tutti, da Leonardo da Vinci, al Cardinale Federico Borromeo a San Carlo Borromeo che qui pregava sempre.

All'interno nel punto esatto dove pregava San Carlo Borromeo è posta una grande statua in terracotta secentesca che raffigura San Carlo inginocchiato nell'atto di pregare davanti a un sarcofago.

 

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Certamente si @adelchi, devo tirare almeno a dopo il ritorno della palma di lunedì sera sperando di poter mettere le prime foto ufficiali....

I capitelli sono in parte medievali, in parte dell'epoca dei Borromeo del 1600, il particolare interessante è che vedendole diresti che i più intatti sono quelli del 1600 invece lo sono quelli medievali...

Leonardo da Vinci disse il vero centro è qui, lo disse e lo disegnò, l'originale è a Parigi, le foto che seguiranno veramente molto importanti sono delle copie dove il quadratino rappresenta la Cripta del Santo Sepolcro, per lui il " mezzo " di Mediolanum è qui.

Secondo me a ragione, di certo se dovessi portare uno di non di Milano a vedere qualcosa di fantastico oltre ai classici di Milano, lo porterei subito qui.

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Magnifica ricostruzione storica e un viaggio nel tempo nella Mediolanum romana che prosegue nel medioevo , rinascimento e storia recente . Una sola precisazione riguardo al marmo della pavimentazione , in realta' si tratta di  marmo rosso consunto dal tempo e dal calpestio , di Verona che e' un calcare nodulare al cui interno si trovano spesso scheletri fossili di Ammoniti e Belemniti , marmo che si estrae dalla formazione del Rosso Ammonitico Veronese o della Scaglia rossa , affioranti ed estratti dai Monti Lessini .

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Torno alla Palma oggetto del restauro iniziata circa un otto mesi fa da parte del Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali " Venaria Reale " sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti di Milano.

Avendo fatto parte del Comitato per il Restauro potrò più avanti postare le foto del giorno in cui la palma fu portata a Venaria grazie ai loro tecnici e alla Soprintendenza, un momento molto emozionante e impegnativo.

La Palma ha una datazione intorno al 1600

Il materiale è lamine di rame, ferro, bronzo fuso a cera persa.

L'altezza è rilevante 270 cm. circa un , diametro massimo circa 170 cm.

Proprietà Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

 

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L'opera ha un tubo interno in ferro adibito al trasporto dell'acqua verticale, il tutto è rivestito da lamine in rame che costituiscono la corteccia.

In alto un bulbo in lega di rame predisposto con fori per la fuoriuscita dell'acqua, in pratica la funzione oltre che simbolica era quella di una fontana, una importante opera idraulica.

Le varie foglie presentavano tracce di opere di interventi nel tempo, ormai soggette a corrosione molto evidente e non recuperabili, l'ambiente umido della Cripta ha peggiorato la situazione.

L'operazione di trasporto in Venaria è stata decisamente complessa, furono smontate una per una le enormi fogli e il tutto staccato dal grande basamento.

Interessante e virtuoso è che l'opera di restauro che vidi a buon punto tre mesi in Venaria è stata compiuta da giovani del laboratorio sotto la supervisione dei responsabili di Venaria stessa, un altro passo importante per i giovani, in un centro che è decisamente uno dei tanti vanti italici, qui passa di tutto nel campo del restauro.

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Stiamo parlando di un manufatto alto 270 cm., impressionante !

Ma la palma fu sempre qui nella Cripta ? Diciamo subito di no, una lunga storia la sua  , la palma la racconterà ...

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Preciso e sottolineo che qui siamo nell’esclusiva sia per immagini che per racconto dell’evento che deve ancora svolgersi ma che Lamoneta ha in anteprima assoluta ? e che continuerà nei prossimi giorni ...

Domani vedremo il cammino nel tempo della Palma ...

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Nell'attesa di vedere il percorso della Palma nel tempo e dove andrà questa volta...qualche immagine ancora suggestiva come questo affresco medievale che sarà da restaurare....

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