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20° anniversario dell'euro


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11 ore fa, sdy82 dice:

Devo dire che sulla stampa è stata data molta attenzione al ventennale della circolazione comune in euro.

Ho guardato invece poca televisione nelle ultime settimane. Non saprei dire se anche sulla TV generalista si sia parlato ampiamente del ventennale.

Sì. ne hanno parlato quasi tutti i TG nazionali e tutti impropriamente lo hanno indicato come ventennale della nascita dell'Euro.

  • Grazie 1
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48 minuti fa, macs dice:

Sì. ne hanno parlato quasi tutti i TG nazionali e tutti impropriamente lo hanno indicato come ventennale della nascita dell'Euro.

Vabbuo', dài... rassegnamoci. 'Sta cosa del ventennale che rimbalza tra il 2019 e il 2022 sarà chiara solo a economisti, storici e numismatici collezionisti.

Ogni tanto sento anche dire da stimatissimi amici: "Ti ricordi del Capodanno del 2000? Il Millennium Bug, il XXI secolo, tutto il merchandising con questi tre zeri, la nuova moneta e le nuove banconote al bancomat..." ???

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Il 3/1/2022 alle 11:46, sdy82 dice:

Vabbuo', dài... rassegnamoci. 'Sta cosa del ventennale che rimbalza tra il 2019 e il 2022 sarà chiara solo a economisti, storici e numismatici collezionisti.

Ogni tanto sento anche dire da stimatissimi amici: "Ti ricordi del Capodanno del 2000? Il Millennium Bug, il XXI secolo, tutto il merchandising con questi tre zeri, la nuova moneta e le nuove banconote al bancomat..." ???

Mi vedo fra qualche decennio coi capelli bianchi e una lieve gobba a dover ancora spiegare come stanno le cose. Mi sa che se qualcuno continuerà ad insistere come fanno oggi (con l'euro nato nel 2002) mi alzerò dalla carrozzina e gli spaccherò la stampella in testa. 

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  • 6 mesi dopo...
Il 26/9/2021 alle 03:05, ART dice:

Approfitto del presente thread ad argomento anniversario per qualche commento libero a una curiosa discussione di 10 anni fa

 

 

in cui il forumista oggi non più presente riccardo86 faceva "un sorriso di gioia" alle voci di un possibile crack dell'euro e ritorno delle vecchie valute... ma subito dopo, giusto il tempo di finire la stessa riga, il sorriso di gioia evidentemente gli si spegneva in volto al pensiero delle conseguenze di un tracollo dell'unione monetaria, per cui chiedeva lumi sulle probabilità reali che ciò accadesse e come reagire se si fosse davvero verificato.

A quell'epoca molti credevano in buona fede alla possibilità che l'euro crollasse, e se la maggior parte era cosciente anche solo in linea di massima della catastrofe che questo avrebbe comportato per tutti noi altri invece erano assaliti da intensi e prolungati orgasmi all'idea di sfasciare tutto e tornare al passato. Qualcuno nel mondo politico cercava di stimolare uno pseudo-dibattito sull'argomento anche mettendo in giro qualche balla pittoresca, ad esempio che la Germania avesse intenzione di uscire dall'unione monetaria "per non pagare i debiti degli altri" e che stesse facendo stampare di nascosto in Svizzera i nuovi marchi tedeschi da mettere in circolazione. Oppure che il sistema bancario di questi o quegli Stati si preparasse a un crollo dell'euro o stesse direttamente complottando per far crollare l'euro.  C'era poi un altro filone molto ricco in cui si sosteneva la necessità di uscita unilaterale dell'Italia dall'unione monetaria, con varie argomentazioni che ancora oggi a volte affiorano dagli strati geologici delle balle sull'euro raccontate in due decenni della sua esistenza.

Quali soluzioni si parlava di adottare?

Una delle più strambe proposte ancora citata all'epoca prevedeva di uscire dall'unione monetaria, lasciar svalutare la nuova lira di quel tanto che sarebbe bastato a far ripartire le esportazioni e poi rientrare nell'unione monetaria. Al di là delle critiche a questa trovata a dir poco ingenua (talmente ingenua che quasi certamente venne proposta in un goffo tentativo di mascherare un abbandono definitivo dell'unione monetaria) bisogna riconoscere che la fantasia non mancava proprio. Ma il premio "Perla di Fantasia" a mio parere spetta a una proposta paradossale di un forumista non più presente, secondo cui "A questo punto, anzichè uscire dall'euro, bisognerebbe mantenerlo ed uscire dalla UE (come fa San Marino, tanto per intenderci), per sottrarci ai vincoli che ci impongono e continuare a fare come ci pare". I problemi italiani da tutto derivano tranne che dalla permanenza nell'UE, ma almeno qui si riconosceva sostanzialmente che non è l'euro il vero problema. Uscire dall'UE "come fa San Marino" (paese che di recente è stato a un passo dal tracollo finanziario) per "continuare a fare come ci pare" mantenendo l'euro è qualcosa che nessuno aveva mai proposto: alcuni dei migliori geni del ritorno alla lira farneticavano di uscire dall'UE proprio come soluzione ideale per lasciare l'unione monetaria.

E quindi?

Dieci anni e molto casino dopo si è capito chiaramente che per la speculazione finanziaria internazionale abbattere l'euro è un'impresa tutt'altro che facile, quindi che la valuta unica non crollerà mai "da sola" (a meno che non crolli l'intera UE), e sembra anche sparita la voglia dei maghi dell'economia anti-eurista di partorire grandi piani che portino l'Italia ad uscire o essere buttata fuori dall'unione monetaria. Ultima in ordine di tempo era la  furbata dei "miniBOT", biglietti di Stato con denominazione in euro camuffati da BOT senza scadenza e senza interessi (sic), da mettere in circolazione come base per un ritorno alla lira, che i loro sostenitori hanno cercato disperatamente di far passare per un innocente mezzo di estinzione dei debiti dello Stato verso le aziende private.

Non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro. Niente può far cambiare idea agli estremisti politici più sfegatati e a mio avviso gli eroi della lotta all'euro non hanno rinunciato al loro sogno pericoloso quanto demenziale, ma una cosa è certa: a meno di non impazzire del tutto e spararci da soli negli zebedei potremo continuare a utilizzare la seconda valuta più pregiata del mondo dopo il dollaro USA. Se tutto va bene questa fissa masochista di sognare la distruzione di uno dei più importanti traguardi raggiunti dall'Europa comunitaria si estinguerà con l'estinguersi delle generazioni che hanno conosciuto anche le vecchie valute, soggetti al bombardamento mediatico del primo decennio, quando si sfruttarono le conseguenze delle speculazioni del 2002 sulla sostituzione del contante delle vecchie valute con quello in euro per addossare all'euro tutte le colpe possibili. Le nuove generazioni, quelle che hanno conosciuto solo l'euro, stanno diventando una parte consistente della popolazione.  

 

 

Si può assistere in questi giorni a un piccolo ma curioso rigurgito di sciacallaggio sull'euro da parte di vari media, in occasione della parità col dollaro in cui la nostra valuta si aggira in questo periodo, con allarmi sulla "caduta libera dell'euro" e altre farneticazioni varie su un suo possibile tracollo e imminenti catastrofi. Non so cosa determini con precisione questo comportamento (è facile supporre che ci sia dietro anche l'apparato russo di disinformazione / rincoglionimento cerebrale, sempre attivo non solo in occasioni belliche) ma al di là di tutto lo prenderei come un indiretto complimento: l'euro è talmente stabile che basta una sua variazione sul dollaro di 10 cent circa a provocare un trambusto del genere, benchè ingiustificato. 

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  • 2 settimane dopo...

E purtroppo, nonostante le buone intenzioni, la Spagna toppa con questa emissione in argento intestata al "XX aniversario del euro" che come sappiamo in realtà è il "XX aniversario de la circulación del euro".

EUROat20: una moneta da MADRID per i 20 anni dell'EURO

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Mi verrebbe da dire che in termini puramente linguistico-comunicativi la mancanza di specifiche nella frase "XX ANIVERSARIO DEL EURO" renda possibile ogni interpretazione: ANIVERSARIO (DE LA CIRCULACION) DEL EURO, ANIVERSARIO (DEL NACIMIENTO) DEL EURO. ?

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Il 31/7/2022 alle 12:34, sdy82 dice:

Mi verrebbe da dire che in termini puramente linguistico-comunicativi la mancanza di specifiche nella frase "XX ANIVERSARIO DEL EURO" renda possibile ogni interpretazione: ANIVERSARIO (DE LA CIRCULACION) DEL EURO, ANIVERSARIO (DEL NACIMIENTO) DEL EURO. ?

Già, concordo. Ma, diciamoci la verità: la maggior parte delle persone considera il 2002 come anno di nascita dell'euro, senza sapere che invece come valuta è nato nel 1999.

Personalmente non ci vedo così un grosso problema se sulle monete non è specificato se si tratta dell'anniversario di nascita o di messa in circolazione.

Il 31/7/2022 alle 12:34, sdy82 dice:

Mi verrebbe da dire che in termini puramente linguistico-comunicativi la mancanza di specifiche nella frase "XX ANIVERSARIO DEL EURO" renda possibile ogni interpretazione: ANIVERSARIO (DE LA CIRCULACION) DEL EURO, ANIVERSARIO (DEL NACIMIENTO) DEL EURO. ?

Già, concordo. Ma, diciamoci la verità: la maggior parte delle persone considera il 2002 come anno di nascita dell'euro, senza sapere che invece come valuta è nato nel 1999.

Personalmente non ci vedo così un grosso problema se sulle monete non è specificato se si tratta dell'anniversario di nascita o di messa in circolazione.

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Inviato (modificato)
10 ore fa, Nummus dice:

Personalmente non ci vedo così un grosso problema se sulle monete non è specificato se si tratta dell'anniversario di nascita o di messa in circolazione.

Secondo me invece è importante che la faccenda venga sempre chiarita bene, perchè purtroppo questa confusione fra nascita della valuta euro e messa in circolazione del contante denominato in euro è la base fondamentale della disinformazione sull'euro stesso.   

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  • 2 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
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Ora siamo a 25 anni dalla nascita dell'euro e 22 anni dalla sua messa in circolazione sotto forma dell'attuale contante unitario.

A quanto pare la valuta europea unita è ormai un fatto acquisito, in Italia come nel resto dell'UE: in particolare da noi non si assiste più da tempo ad attivismo "no euro", a campagne politiche con l'uscita dall'unione monetaria fra i punti di programma o anche solo alla retorica occasionale di figure politiche rilevanti sulla presunta rovina che l'euro avrebbe portato. Gli ultimi grandi piani di qualche genio per uscire dall'unione monetaria (con l'introduzione di una valuta parallela statale spacciata per altro) risalgono al 2019. Certo rimane ancora abbastanza diffusa la mitica lamentela standard sull'euro che ha fatto aumentare i prezzi, ma purtroppo di quella non ci libereremo presto. Com'è inevitabile rimangono anche le farneticazioni dei piccoli gruppi politici estremisti, che hanno compiuto quel che si potrebbe definire scherzosamente un "salto di qualità": fatta una ragione dell'euro adesso questi qua sognano direttamente l'uscita dell'Italia stessa dall'UE, sulla scia di quanto fecero i britannici pentendosene amaramente (¹).

Al di là delle catastrofi geopolitiche sempre possibili in futuro è pacifico che la lunga lotta per l'affermazione e la realizzazione del concetto di valuta unica europea è finita con una vittoria. Vittoria prima di tutto di chi negli anni '50 lanciava quest'idea all'epoca folle e chi alla fine degli anni '60 progettò per la prima volta in concreto la sua futura realizzazione tecnica. Una vittoria che una volta arrivato l'euro non è stata poi così difficile da confermare (²) ma non poteva nemmeno essere data per scontata.

Non sappiamo cosa ci riservi il futuro ma possiamo goderci l'euro... e facciamolo per bene!

Moneta: 1 Euro (Italia(2002~Oggi - Repubblica (Euro) Circolazione) WCC:km250

 

(¹) Gli ultimi sondaggi disponibili danno il 47% della popolazione UK con giudizio negativo sulla brexit e il 51% dei leave pentiti.

(²) Troppo spesso si dimentica che in campo economico l'UE è un'unione salda, integrata da decenni, a prescindere dalle difficoltà che ogni paese al mondo può sempre avere.

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