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IGNORED

Patine diaboliche


littleEvil

Risposte migliori

Se c'è puzza di zolfo sta arrivando il demonio!

Apocalisse 20, 10

E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo,
dove sono anche la bestia e il falso profeta:
saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.

Fuoco e zolfo? Datemi una moneta!!!:girl_devil:

E poi non dite che non vi avevo avvertiti...

======================================

Ciao a tutti,

mi riallaccio ad un' altra discussione

in cui facevo esperimenti con proteine bollite.

Visto che "Chi smette di migliorarsi, smette di fare le cose bene", ho deciso di andare alle origini della "patina da uovo sodo" e mi sono procurato quello che credevo essere l'ingrediente del procedimento:

ZOLFO puro macinato _b0.JPG.353321c6bf9707614752638f6c8fbfba.JPG

 

così ho ripescato la 500 lire dell'altra discussione, le ho dato una pulitina solo sul lato della quadriga con cotton fiock e H2O demineralizzata per prevenire effetti indesiderati, e la ho posta in una pirofila con coperchio

insieme ad un tappo di alluminio pieno a metà di zolfo a cui ho dato fuoco.

_b1.JPG.bf4829b9044df4c2a01b456103472b28.JPG

visto che il risultato non mi convinceva (non era successo praticamente nulla)

_b8.jpg.9e0e0dc5eed4f984fdaa6e911838b74f.jpg

ho dato fuoco anche ad un altro tappo

_b4.JPG.736191751ad2e686c8320b0afbc9f2e5.JPG

Hui! Si intravede qualcosa... che purtroppo sparisce insieme ai fumi.

Vabbè: nell'altra discussione citavo il solfuro di ferro. E così sia!

Vado in officina e mischio un po' di trucioli di ferro allo zolfo

_b5.JPG.f50a4014110751b0446de6b685f9217b.JPG

e dò fuoco al tutto. Dieci minuti di "magic" e poi questo è il risultato:

Prima:

_2.JPG.13e2a4c6b5bde735f0c0503b60ad7827.JPG

Dopo:

_b9.thumb.JPG.998036075ea439665eddf127339e4266.JPG

Direi che la patina è venuta abbastanza omogenea, ma non arcobaleno come l'altra.

_9b.jpg

Del perchè di questo non ne ho la minima idea! ;)

E per fortuna la moneta adesso ha smesso di puzzare.

Servus,

njk

_____

Piccola pausa per i "Ping!":  @enriMO @gallo83 @Jack04

 

Il 10/11/2019 alle 17:02, cembruno5500 dice:

C'è sempre da imparare Giacomo, in 60 anni di collezionismo ne ho sentite di tutti i colori....e non sarà di certo l' ultima. 

magari questa è la prossima che leggi :)

@giuseppe ballauri e  l'impassibile @cabanes

e - perchè no? - @giacutuli, che aveva aperto l'altra discussione. E naturalmente un "ping" anche a tutti gli altri LaMonetiani!

 

PS: anche questo è uno scherzo, tutte le foto sono photoshoppate!

Il 10/11/2019 alle 19:57, giacutuli dice:

Roba da non crederci!!! In 60min vedi come ha ridotto una moneta (sempre che il tutto non sia uno scherzo). Ma questa patina formata sulle 500lire va via??? Esempio se la lavi sotto rubinetto che succede ritorna com'era o rimane cosi??? Maaaaaa

Ciaoooooo!

PPS: non è vero: questo si che è uno scherzo! Solo una lo è! ;)

 

 

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Diabolico...    :D

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caro Piccolo Chimico, ho l'impressione che i tuoi due risultati (la cinquecentolire iridescente, chiaramente ricoperta di silverite tuorlica, e quella grigia fumigata) non si possano confrontare da un punto di vista chimico-fisico.
La prima infatti ha da essere ricoperta di un microstrato di materiale trasparente (o semitrasparente) di spessore variabile; apollonia ha spiegato magistralmente la genesi delle iridescenze nella seguente discussione:

 


La seconda invece pare impastonata, ossia ricoperta da un pastone generato da un insana relazione tra zolfo e argento, e tale pastone è presumibilmente opaco. Si tratta poi di capire se fu zolfo quello che interagì coll'argento della moneta, e in tal caso avresti a che fare con solfuro d'argento (si chiama così?) o i fumi dello stesso, che, se bruciava, doveva per forza produrre qualcosa combinato con l'ossigeno (e che altro si ottiene mettendo insieme argento, zolfo e ossigeno? Pastone!  /da verificare se esiste nella tavola periodica di Mendeleev/).


Ecco ciò che impassibilmente penso; e qui impassibilmente chiudo.

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1 ora fa, cabanes dice:

e che altro si ottiene mettendo insieme argento, zolfo e ossigeno?

Non ti dimenticare i trucioli di ferro: Pastone metallico! Il nome nella Tavola periodica estesa sarà poi il "Littleevilonio" spero.

Magari apro una nuova attività:

_c1.thumb.jpg.a4d6960be3ab3075eaae6e595cf9d6ae.jpg

Buona Domenica,

Njk

 

PS: Sto già pensando al prossimo passo.  Mi sa che ripulisco la moneta e ricomincio da capo.

PPS: conoscete il "The Far Side"?

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1 ora fa, littleEvil dice:

PS: Sto già pensando al prossimo passo.  Mi sa che ripulisco la moneta e ricomincio da capo.

ad hoc:

caro little, come si dice: chi và con lo zoppo impara a zoppicare! E poi non c'è anche l'altro proverbio che fa: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, no?


E fu così che, imbattutomi in una cinquecentolire assai martoriata dal tempo (tempus fugit et lasiat suam improntam) volli anch'io tentare un mefistofelico intervento che le ridonasse la sua giovinezza (qui si fa confusione fra Faust e Dorian Gray. Porta pazienza, non è la sola mia confusione).
Ecco come si presentava la disgraziata all'atto del rinvenimento:

 

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Ed eccola ringiovanita, in tutto il suo splendore! (purtroppo la mia tecnica fotografica non mi permette ancora di evidenziare la lucentezza, ma luccica, lo giuro!)


 1580903504_500dopo.jpg.5d8d99024c8c376ca76052fff84226d1.jpg

 

/e pensare che per anni ho cercato il modo di ripulire completamente l'argento, senza trovarlo! La tecnica del foglio di alluminio e bicarbonato, la tiourea, l'EDT... rien da fè! Poi, per scherzare con te ho provato il Fornet, immaginando che mi bruciasse la monete, ed invece.... il miracolo!

 

PS: provalo, altro che bagnetti in liquidi misterici.

Modificato da cabanes
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Ottima pulizia caro Walter. Però se permetti il metodo "foglio di alluminio + bicarbonato " ( se non sbagli tempistica ) ti permette di preservare la patina. Per spiegarmi meglio: la tua moneta era sporca e brutta a vedersi adesso è lucida e migliore di prima. Con il metodo sopra esposto ti saresti trovato una moneta pulita e con un po' di patina che non guasta mai. 

Sono pareri personali e farò l'esperimento con il Fornet. Però come hai fatto "tecnicamente" ? 

Ciao Beppe 

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Premetto che non vado matto per le patine; la patina evidenzia in modo spettacolare i rilievi (quando è giusta) ma il colore dell'argento per me è impagabile, più bello dell'oro. I più bei gioielli per me non sono le collane di Maria Antonietta, ma i bracciali di argento e turchesi dei Navajos.


Comunque la tecnica d'impiego del Fornet è banale: lo si spruzza sopra e sotto la moneta, e si attende qualche minuto. Al più lo si aiuta nel suo lavoro con un pennellino un po' duro (setola).


Devo però aggiungere che, nella mia emulazione delle prodezze alchemiche di littleEvil, ho anche verificato che il Fornet non è poi così potente: giorni fa ho "tuorlizzato" una moneta pulita; oggi ho provato a ripulirla col Fornet, ma questo non ce l'ha fatta completamente: ci vorrebbe un chimico per stilare la lista delle patine e il loro tasso di reazione col Fornet!

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1 ora fa, cabanes dice:

ad hoc:

caro little, come si dice: chi và con lo zoppo impara a zoppicare! E poi non c'è anche l'altro proverbio che fa: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, no?


E fu così che, imbattutomi in una cinquecentolire assai martoriata dal tempo (tempus fugit et lasiat suam improntam) volli anch'io tentare un mefistofelico intervento che le ridonasse la sua giovinezza (qui si fa confusione fra Faust e Dorian Gray. Porta pazienza, non è la sola mia confusione).
Ecco come si presentava la disgraziata all'atto del rinvenimento:

 

485317299_500prima.jpg.c551f1ce9671201866e1efc1ed90e256.jpg

 

Ed eccola ringiovanita, in tutto il suo splendore! (purtroppo la mia tecnica fotografica non mi permette ancora di evidenziare la lucentezza, ma luccica, lo giuro!)


 1580903504_500dopo.jpg.5d8d99024c8c376ca76052fff84226d1.jpg

 

/e pensare che per anni ho cercato il modo di ripulire completamente l'argento, senza trovarlo! La tecnica del foglio di alluminio e bicarbonato, la tiourea, l'EDT... rien da fè! Poi, per scherzare con te ho provato il Fornet, immaginando che mi bruciasse la monete, ed invece.... il miracolo!

 

PS: provalo, altro che bagnetti in liquidi misterici.

Mi piaceva molto di più prima con la sua patìna originaria.

Parere personale ovviamente.

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46 minuti fa, cabanes dice:

giorni fa ho "tuorlizzato" una moneta pulita

io proverei col Fernet, quello è capace di asportare anche i pensieri malvagi. Guarda magari se in giardino nel frattempo te ne è cresciuto un bonsai.

Per quanto riguarda le patine ce ne sono di belle, di brutte e quelle che mi piacciono.

Per fortuna non abbiamo tutti gli stessi gusti, se no sai che prezzi poi dobbiamo pagare per una cosa che vogliono tutti!

Diciamo che su una moneta vissuta vecchia/antica un po' di patina ci sta, se no mi sembrerebbe una vecchia megera con la pelle vellutata - stonerebbe nel contesto.

Se invece la moneta è perfetta, allora può spledere come nuova.

Più bello dell'oro per me è il platino, che come colore ricorda anche l'argento, ma che viene poco usato in numismatica: la mia fede nuziale è l'unico gioiello che porto ed è appunto di questo materiale.

Servus,

Njk

 

 

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1 ora fa, Sirlad dice:

Mi piaceva molto di più prima con la sua patìna originaria.

Parere personale ovviamente.

Ciao Sirlad, ogni volta che si parla di pulitura delle monete si rischia di scatenare un putiferio. Ogni parere è da rispettare e soprattutto esiste un'infinità di variabili che non ti permettono di creare una regola che sia condivisibile dalla maggioranza. Io non pulisco mai le monete che hanno una "vera" patina. Pulisco le monete sporche, unte e bisunte, anche per motivi igienici. In questo campo bisogna avere una mentalità un po' più aperta. Il Caravelle postato da cabanes prima era una moneta "sporca" e probabilmente maneggiarla ti poteva anche dare un po' fastidio. Quindi, se hai un po' di senso estetico e/o delle norme igieniche, non penso sia giusto affermare che "prima" era meglio. In una precedente discussione avevo raccontato che mio padre comperò un secchio di monete d'argento che erano state sepolte ( negli anni della guerra ) sotto una stalla. Ti immagini come potevano essere ? Dovevano essere solo lavate in acqua corrente ed alcune messe in collezione così come erano ? Non penso proprio, perchè gli stessi archeologi a volte intervengono piuttosto pesantemente sulle monete trovate nei ripostigli. Ogni moneta deve essere valutata ed eventualmente pulita. 

Poi sai quando vedi la "patina iridescente" delle Aste ( che per loro è un surplus )... con il "metodo dell'uovo"  comprendi molte cose. Questa è una manipolazione molto peggiore della pulitura delle monete, perchè non è più una questione di estetica, ma è una questione di soldi.

Ciao Beppe 

 

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23 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

Ciao Sirlad, ogni volta che si parla di pulitura delle monete si rischia di scatenare un putiferio. Ogni parere è da rispettare e soprattutto esiste un'infinità di variabili che non ti permettono di creare una regola che sia condivisibile dalla maggioranza. Io non pulisco mai le monete che hanno una "vera" patina. Pulisco le monete sporche, unte e bisunte, anche per motivi igienici. In questo campo bisogna avere una mentalità un po' più aperta. Il Caravelle postato da cabanes prima era una moneta "sporca" e probabilmente maneggiarla ti poteva anche dare un po' fastidio. Quindi, se hai un po' di senso estetico e/o delle norme igieniche, non penso sia giusto affermare che "prima" era meglio. In una precedente discussione avevo raccontato che mio padre comperò un secchio di monete d'argento che erano state sepolte ( negli anni della guerra ) sotto una stalla. Ti immagini come potevano essere ? Dovevano essere solo lavate in acqua corrente ed alcune messe in collezione così come erano ? Non penso proprio, perchè gli stessi archeologi a volte intervengono piuttosto pesantemente sulle monete trovate nei ripostigli. Ogni moneta deve essere valutata ed eventualmente pulita. 

Poi sai quando vedi la "patina iridescente" delle Aste ( che per loro è un surplus )... con il "metodo dell'uovo"  comprendi molte cose. Questa è una manipolazione molto peggiore della pulitura delle monete, perchè non è più una questione di estetica, ma è una questione di soldi.

Ciao Beppe 

 

Piena condivisione di questo post.

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La moneta che posto, a mio parere, è stata ripatinata con l'uovo, sbagliando i tempi e sembra uscita da un caminetto... E'in vendita da una nota Casa Numismatica ( che probabilmente non è responsabile della ripatinatura ) al prezzo di E. 590 (!)

Ciao

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2 ore fa, giuseppe ballauri dice:

Ciao Sirlad, ogni volta che si parla di pulitura delle monete si rischia di scatenare un putiferio. Ogni parere è da rispettare e soprattutto esiste un'infinità di variabili che non ti permettono di creare una regola che sia condivisibile dalla maggioranza. Io non pulisco mai le monete che hanno una "vera" patina. Pulisco le monete sporche, unte e bisunte, anche per motivi igienici. In questo campo bisogna avere una mentalità un po' più aperta. Il Caravelle postato da cabanes prima era una moneta "sporca" e probabilmente maneggiarla ti poteva anche dare un po' fastidio. Quindi, se hai un po' di senso estetico e/o delle norme igieniche, non penso sia giusto affermare che "prima" era meglio. In una precedente discussione avevo raccontato che mio padre comperò un secchio di monete d'argento che erano state sepolte ( negli anni della guerra ) sotto una stalla. Ti immagini come potevano essere ? Dovevano essere solo lavate in acqua corrente ed alcune messe in collezione così come erano ? Non penso proprio, perchè gli stessi archeologi a volte intervengono piuttosto pesantemente sulle monete trovate nei ripostigli. Ogni moneta deve essere valutata ed eventualmente pulita. 

Poi sai quando vedi la "patina iridescente" delle Aste ( che per loro è un surplus )... con il "metodo dell'uovo"  comprendi molte cose. Questa è una manipolazione molto peggiore della pulitura delle monete, perchè non è più una questione di estetica, ma è una questione di soldi.

Ciao Beppe 

 

Ciao Beppe, apprezzo il tuo tentativo di farmi cambiare opinione, ma sai il mondo è bello perché vario...

Sai anche una patina un po’ terrosa può avere un suo fascino, come in questo caso.

Certo che se la moneta è piena di fango, il discorso cambia, ma non è questo il caso.

Quindi facciamo una bella cosa, teniamoci ognuno la propria opinione?.

Un saluto 

Modificato da Sirlad
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  • 2 settimane dopo...

sempre curioso di tutte le porcherie che si possono fare, e contagiato dallo spirito avventuroso di @littleEvil, ho tentato un approccio ancora più brutale dell'uovo sodo e dei vapori di zolfo.

Avevo da anni un 5 franchi della terza repubblica francese che qualcuno aveva lucidato molto pesantemente. Ho già scritto che a me piace il colore dell'argento pulito, ma questa moneta era talmente lucida da sembrare fatta di acmonital, al punto da sollevare dubbi sulla sua genuinità. Però diametro, peso e suono argentino quando percossa erano quelli giusti; inoltre il bordo, e solo quello, era patinato. Dopo anni fatti passare inutilmente sul monetiere, per tentare di trasformare l'acmonital in argento, ho deciso di violentarla.


La ricetta: ho versato acqua bollente entro una tazza ove avevo messo in precedenza un cucchiaino di zolfo idrodisperdibile (quello usato in agricoltura contro l'oidio), ho mescolato ed ho immerso per pochi secondi (15 ?) la moneta.


Ecco il risultato: non è argento pulito, ma almeno non sembra più acmonital!

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7 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

mi piace di più l'uovo sodo

Daccordissimo! Soprattutto con un filetto d'acciuga sopra!

Modificato da cabanes
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21 ore fa, cabanes dice:

sempre curioso di tutte le porcherie che si possono fare, e contagiato dallo spirito avventuroso di @littleEvil, ho tentato un approccio ancora più brutale dell'uovo sodo e dei vapori di zolfo.

Avevo da anni un 5 franchi della terza repubblica francese che qualcuno aveva lucidato molto pesantemente. Ho già scritto che a me piace il colore dell'argento pulito, ma questa moneta era talmente lucida da sembrare fatta di acmonital, al punto da sollevare dubbi sulla sua genuinità. Però diametro, peso e suono argentino quando percossa erano quelli giusti; inoltre il bordo, e solo quello, era patinato. Dopo anni fatti passare inutilmente sul monetiere, per tentare di trasformare l'acmonital in argento, ho deciso di violentarla.


La ricetta: ho versato acqua bollente entro una tazza ove avevo messo in precedenza un cucchiaino di zolfo idrodisperdibile (quello usato in agricoltura contro l'oidio), ho mescolato ed ho immerso per pochi secondi (15 ?) la moneta.


Ecco il risultato: non è argento pulito, ma almeno non sembra più acmonital!

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Ha la stessa patina del mio pentolino in inox che ho lasciato per 2 ore sul fuoco causa richiamo di Morfeo 

Mi garba come è venuta 

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Ciao El Chupacabra, 

Ho letto con molto piacere il tuo post. Anch'io sono uno sperimentatore da quando ero piccolo... ed ho la fortuna di avere un secchio pieno di monete d'argento in conservazione misera, sulle quali mi accanisco e cerco di capire o migliorare il loro lato estetico. E' utile una premessa del tutto personale: la tanto decantata "patina iridescente" è una bufala colossale, inventata da qualcuno per avere un "surplus" sulle vendite. Sfido chiunque a postare una foto di una moneta ( di sua proprietà e quindi non comperata ultimamente, lasciata in qualsiasi condizione per decenni ) che presenti la patina iridescente, nata spontaneamente e senza interventi esterni. Lo stesso vale per le monete "Fondo specchio" dell'800 o addirittura prima ( quando la lavorazione a Fondo Specchio non era conosciuta!) . Sono tutte monete definite "FDC eccezionali con fondi speculari" oppure "Esemplare di presentazione",  ma in definitiva "artefatte".  

Il tuo metodo non l'ho mai sperimentato perchè mi sembra piuttosto "complicato", ma sicuramente ci fa capire come possa essere venduta una moneta con "patina iridescente". Sull'argento preferisco il metodo del " Bicarbonato + acqua bollente + foglio di alluminio" quando sono veramente sporche e incrostate. Se sono state pesantemente lucidate ( come quel 5 franchi di cabanes ) io preferisco il "metodo dell'uovo", bisogna fare diverse prove, segnare i tempi, usare lo stesso contenitore, ma porta a degli ottimi risultati. 

Se mi permetti, un'ultima considerazione: l'apparecchio che hai usato penso sia il "Dremel". La spazzola circolare di metallo mi sembra troppo "invasiva". Lo strumento ha in dotazione diverse spazzole in fibra ( se vuoi domani ti posto le foto ) che sono più soft e non rigano assolutamente gli oggetti. 

Ciao a risentirci, Beppe 

 

 

 

 

 

 

 

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23 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

 Sfido chiunque a postare una foto di una moneta ( di sua proprietà e quindi non comperata ultimamente, lasciata in qualsiasi condizione per decenni ) che presenti la patina iridescente, nata spontaneamente e senza interventi esterni. 

Devo contraddirti. Ho visto una piastra napoletana da 120 grana addirittura chiusa in capsula (era un cofanetto regalo) con patina multicolore. E’ di un amico non collezionista che l’ha ricevuta come omaggio aziendale negli anni ‘90 e non l’ha mai aperta. Me l’ha mostrata come curiosità, per farmi vedere come era diventata.

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2 ore fa, giuseppe ballauri dice:

Se mi permetti, un'ultima considerazione: l'apparecchio che hai usato penso sia il "Dremel". La spazzola circolare di metallo mi sembra troppo "invasiva". Lo strumento ha in dotazione diverse spazzole in fibra ( se vuoi domani ti posto le foto ) che sono più soft e non rigano assolutamente gli oggetti. 

Egregio,

ho tutta la dotazione di accessori del mini-trapano, comprese le spazzole in fibra. Al tempo le avevo provate senza ottenere risultati. Sebbene "produrre patine" sia un qualcosa di assolutamente saltuario (e riprovevole), tuttavia ho proseguito con qualche esperimento al fine unico di "migliorare" quelle due o tre monete capitatemi negli anni e che presentavano un pulitura talmente "spinta" da trasformare i tondelli autentici in "sospetti falsi" tanto erano stati lucidati.

La patina non è altro che un'ossidazione che si forma col tempo, anche in decenni se "naturale" grazie a determinate condizioni atmosferiche. La patina "artificiale" è, semplicemente, un'ossidazione "accelerata" che, se ben eseguita, non fa che riprodurre la stessa cosa in pochi giorni.

Ora sono alla "patina 4.0": ho eliminato tutti i "difetti" che facevano capire che una patina era artificiale (a cominciare dal quello che - nella discussione - "il numismatico" mi faceva notare, ossia che i rilievi non vengono lambiti da questi procedimenti). Libero di credermi o no, una moneta di alta conservazione e rarità lucidata a tal punto da sembrare falsa sono riuscito a farle ottenere una "patina coeva non necessariamente iridescente" che ha già ingannato diversi esperti e fatto apprezzare l'esemplare che prima era inguardabile... Una piccola soddisfazione per il sottoscritto ed un monito per tutti gli estimatori delle patine disposti a pagare un surplus per esse, perché se ci sono riuscito io da dilettante...

 

Modificato da El Chupacabra
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