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Ruolo degli dei


Pablos

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Salve! 

Vorrei porre una domanda forse per alcuni di voi scontata/banale: gli dei raffigurati nelle monete imperiali romane che ruolo hanno? Cioè... L'imperatore si impersonificava nel dio oppure era semplicemente un modo per dire che quell'imperatore era protetto dal dio stesso? Quando per esempio Gallieno fa coniare monete con dietro Giove che regge la Vittoria, è per dire che è protetto da Giove, in quel caso dio della guerra che ha la vittoria o per dire che lui, come Giove, ha la vittoria in pugno? 

Grazie. 

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4 minuti fa, Pablos dice:

Salve! 

Vorrei porre una domanda forse per alcuni di voi scontata/banale: gli dei raffigurati nelle monete imperiali romane che ruolo hanno? Cioè... L'imperatore si impersonificava nel dio oppure era semplicemente un modo per dire che quell'imperatore era protetto dal dio stesso? Quando per esempio Gallieno fa coniare monete con dietro Giove che regge la Vittoria, è per dire che è protetto da Giove, in quel caso dio della guerra che ha la vittoria o per dire che lui, come Giove, ha la vittoria in pugno? 

Grazie. 

Leggere , studiare , storia e numismatica . Hanno lo stesso ruolo , nella diversita' di religione , delle medaglie e monete pontificie .

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27 minuti fa, Agricola dice:

Leggere , studiare , storia e numismatica . Hanno lo stesso ruolo , nella diversita' di religione , delle medaglie e monete pontificie .

Da questo ne deduco che il ruolo è quello di celebrazione/protezione più che impersonificazione. Sì, è da 2 giorni che provo a trovare da solo la risposta a questa domanda fallendo, questo mi da spazio a tante altre riflessioni. Grazie mille per l'aiuto. 

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Staff

Il discorso è piuttosto complicato, considera però che le divinità romane vanno sempre inquadrate in termini funzionali. Ciascuna divinità era vista come tutelare di una funzione specifica, sia in termini religiosi che sociali.

Giove essendo divinità somma per eccellenza rappresentava Roma e l'Impero tutto. Per farti capire un po' la complessità della situazione, definire Giove come primo tra gli dei sarebbe errato, Giove non è primo ma è sommo.... primo tra gli dei era Giano e ciò è legato appunto alla sua funzionalità. Ciò non significa che Giove fosse inferiore a Giano, avevano semplicemente sfere di influenza differenti.

Non sono certo mancati imperatori diciamo "tracotanti", ma generalmente non si credevano la personificazione di Giove in terra.  Parlando sempre di Giove, basti pensare che durante i trionfi venivano presi precisi accorgimenti utili a far rimanere "coi piedi per terra" il triumphator (simili al "ricordati che devi morire" di Non ci resta che piangere) ed alla fine della cerimonia alcuni simboli del corteo venivano deposti presso il tempio di Giove Ottimo Massimo e qui si compiva un sacrificio conclusivo, chiaro segno di reverenza nei confronti della divinità e non di immedesimazione.

Un errore è quello di vedere Giove quale dio della guerra... nell'iconografia che hai menzionato appare una tematica tipicamente romana, che lega Giove alla vittoria/Vittoria. Il senso è: siamo romani, vittoriosi, imponiamo e manteniamo la nostra supremazia. Tale messaggio appare ad esempio già sul vittoriato repubblicano e potremmo definirlo uno dei principali leitmotiv della monetazione romana.

256.jpg

Attenzione però a non identificare il tutto in chiave esclusivamente militare, Giove è simbolo e divinità dell'ordine civico, è la civiltà romana a vincere e primeggiare, concetto ben più ampio ed importante rispetto a quello delle vittorie riportate dalle legioni sul campo di battaglia.

Modificato da Rapax
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Il 5/2/2020 alle 22:07, Rapax dice:

Il discorso è piuttosto complicato, considera però che le divinità romane vanno sempre inquadrate in termini funzionali. Ciascuna divinità era vista come tutelare di una funzione specifica, sia in termini religiosi che sociali.

Giove essendo divinità somma per eccellenza rappresentava Roma e l'Impero tutto. Per farti capire un po' la complessità della situazione, definire Giove come primo tra gli dei sarebbe errato, Giove non è primo ma è sommo.... primo tra gli dei era Giano e ciò è legato appunto alla sua funzionalità. Ciò non significa che Giove fosse inferiore a Giano, avevano semplicemente sfere di influenza differenti.

Non sono certo mancati imperatori diciamo "tracotanti", ma generalmente non si credevano la personificazione di Giove in terra.  Parlando sempre di Giove, basti pensare che durante i trionfi venivano presi precisi accorgimenti utili a far rimanere "coi piedi per terra" il triumphator (simili al "ricordati che devi morire" di Non ci resta che piangere) ed alla fine della cerimonia alcuni simboli del corteo venivano deposti presso il tempio di Giove Ottimo Massimo e qui si compiva un sacrificio conclusivo, chiaro segno di reverenza nei confronti della divinità e non di immedesimazione.

Un errore è quello di vedere Giove quale dio della guerra... nell'iconografia che hai menzionato appare una tematica tipicamente romana, che lega Giove alla vittoria/Vittoria. Il senso è: siamo romani, vittoriosi, imponiamo e manteniamo la nostra supremazia. Tale messaggio appare ad esempio già sul vittoriato repubblicano e potremmo definirlo uno dei principali leitmotiv della monetazione romana.

256.jpg

Attenzione però a non identificare il tutto in chiave esclusivamente militare, Giove è simbolo e divinità dell'ordine civico, è la civiltà romana a vincere e primeggiare, concetto ben più ampio ed importante rispetto a quello delle vittorie riportate dalle legioni sul campo di battaglia.

Grazie mille! 

Veramente illuminante, preparato e precisissimo. Se dovessi consigliarmi un libro per le iconografia romane quale mi consiglieresti? 

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Purtroppo sul periodo di tuo interesse non so risponderti. La monetazione imperiale a livello iconografico è per certi versi più semplice e diretta rispetto a quella repubblicana, anche se naturlmente i casi in cui compaiono tematiche più complesse e criptiche non mancano affatto. Ha poi il grande vantaggio ed il fascino di trattare temi coevi al periodo di emissione (cosa che in ambito repubblicano vale, in certi casi, solo dal periodo post sillano). La comprensione approfondita degli aspetti iconografici, a grandi linee, richiede una certa conoscenza del contesto storico, unita a conoscenze sul tema specifico, che risulta naturalmente variabile (tematiche mitologiche-religiose, cultuali, militari, propagandistiche, autocelebrative, commemorative, ecc...). Restando ad esempio sul Giove di Gallieno, sui testi numismatici troverai che la moneta ha Giove al rovescio, su testi che trattano di storia delle religioni troverai informazioni sul chi era Giove per i romani, da testi di approfondimento storico inquadrerai l'operato di Gallieno ed il contesto storico, sociale e politico del periodo... ed alla fine mettendo insieme i pezzi si può arrivare a capire non tanto chi era Giove, ma perchè fu rappresentato quel Giove in quel periodo.

Molto probabilmente qualche approfondimento riguardante le tematiche monetali del periodo esiste anche, ma servirebbe l'aiuto di qualche amico del forum competente sugli anni di tuo interesse, che possa segnalarti qualche titolo specifico. Se parliamo di ambito repubblicano i testi che potrei segnalarti sono più di uno, Alteri, Bernareggi, Cesano, Cavedoni, unitamente alle informazioni presenti sui testi di riferimento quali Crawford, Grueber e Babelon ad esempio... ma trattando l'intero periodo dicono qualcosa, non certo tutto... diciamo che le informazioni che propongono servono come traccia di partenza. Gli approfondimenti  vengono solitamente trattati in studi specifici, mirati alla singola tipologia o su limitati gruppi monetali. Penso proprio che per il periodo imperiale valga bene o male lo stesso discorso.

 

Modificato da Rapax
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16 ore fa, Pablos dice:

Grazie mille! 

Veramente illuminante, preparato e precisissimo. Se dovessi consigliarmi un libro per le iconografia romane quale mi consiglieresti? 

Ciao, neanche io saprei suggerirti un testo mirato; del resto l'iconografia delle monete romane richiede un notevole approfondimento della storia della repubblica e dell'Impero nonché della mitologia.

Se ti interessa immergerti nel mondo della mitologia greca, dalla quale quella romana attinge a piene mani, ti suggerisco "Le nozze di Cadmo e Armonia" di Roberto Calasso.

 

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