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Coronavirus - Nuova discussione


petronius arbiter

Risposte migliori

14 minuti fa, Paolino67 dice:

Concordo.

Pur nella sua drammaticità è abbastanza grottesco il racconto del pensionato che impegna i ricordi di famiglia: le pensioni non sono certo state bloccate, se questa persona non riesce ad arrivare alla fine del mese non è certo per il virus, ma di una situazione personale che chissà da quanto si sta tirando dietro.

Non saranno due mesi di chiusura a obbligarci a venderci gli oggetti preziosi. Se una normale famiglia non ha via soldi per campare qualche mese senza stipendi, secondo me ha qualche cosa di fondo che non funziona. Per l'amor del cielo ci sono situazioni in cui veramente si ritrovano marito e moglie senza lavoro per sei mesi o un anno e devono veramente vendersi le lacrime per mangiare, ma io vedo gente, che so per certo portare a casa 1800 2000 euro al mese, che ogni mese è lì a cercare i soldi per tirare il giorno della busta paga. In questo caso il problema è tuo, li spendi tutti! O li giochi o li bevi o li fumi in ogni caso sono problemi tuoi se non arrivi a fine mese. Pochi giorni fa su YouTube ho visto un video sulla stessa riga commoventistica dell'articolo del corriere, dove una mamma si lamentava di non avere i soldi per la connessione internet per fare studiare la figlia da casa. Adesso io dico, internet con 25 euro al mese te lo danno, chi non ha 25 euro al mese per una situazione del genere? Poi magari ne hanno 100 di euro per le sigarette o il bianchino alle 10 la mattina. 

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12 minuti fa, Paolino67 dice:

Non fraintendiamo: nessuno nega che ci sia la fila fuori dal monte dei pegni.

Dico solo che quando la gente va al monte dei pegni in epoche normali nessuno scrive nulla, scriverlo oggi in epoca di coronavirus fa scendere la lacrimuccia in più.

O vogliamo pensare che tre mesi fa nessuno andasse a impegnare oro e gioielli?

Non è che oggi c'è la coda solo e semplicemente perchè i monti dei pegni sono stati chiusi per due mesi?

Voglio vedere quando riapriranno i parrucchieri se mostreranno la coda di gente in fila per farsi tagliare i capelli....

Il 4 maggio ho visto un video della colonna di auto fuori dal McDrive di Lodi...se va bene passava il km, tutti fermi per un panino... Ma dai...

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Non sono i due mesi, a mio parere, ripeto a mio parere, sono gli effetti della crisi economica globale scaturita anni fa. I due mesi di blocco delle attività, hanno aggravato la situazione, già precaria, di molte famiglie di lavoratori.

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4 minuti fa, Saturno dice:

In tempi normali non ci sta la fila per andare al monte dei pegni....

Che poi i giornali cercano la notizia che colpisce, è vero, Ma il fenomeno esiste.

Ritorniamo al passato

Ricordo che quando ero ragazzo, parlo dei famigerati anni 70-80, il banco dei pegni esisteva solo nei racconti di mia nonna che si ricordava le sofferenza della guerra e si impegnò anche le lenzuola al  famoso Monte di Pietà a Roma

 

 

Secondo me chi è povero e ha problemi ci va sempre al monte dei pegni. Mia nonna con la pensione minima e 400 euro di affitto ci campava, lo Stato se sei povero ti aiuta con i vari redditi di cittadinanza e compagnia cantante. Tanti se ne approfittano, ma i veri poveri riescono comunque a mangiare. Sarei curioso di vedere dove vanno spesi i soldi che tutte le persone in coda al monte dei pegni recuperano, quanti vanno in cibo e quanti in vizi? 

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Adesso, Fxx dice:

Secondo me chi è povero e ha problemi ci va sempre al monte dei pegni. Mia nonna con la pensione minima e 400 euro di affitto ci campava, lo Stato se sei povero ti aiuta con i vari redditi di cittadinanza e compagnia cantante. Tanti se ne approfittano, ma i veri poveri riescono comunque a mangiare. Sarei curioso di vedere dove vanno spesi i soldi che tutte le persone in coda al monte dei pegni recuperano, quanti vanno in cibo e quanti in vizi? 

Vero, ma parliamo di alcuni , mica la fila che ci sta adesso. Poi i soldi che prendono, che fine fanno , non è dato sapere.

Io mi limito a osservare il fenomeno (o almeno a leggere l'informazione che trovo in giro, faccio male?) 

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1 minuto fa, Saturno dice:

Vero, ma parliamo di alcuni , mica la fila che ci sta adesso. Poi i soldi che prendono, che fine fanno , non è dato sapere.

Io mi limito a osservare il fenomeno (o almeno a leggere l'informazione che trovo in giro, faccio male?) 

Assolutamente no, nessuno dice che fai male! Io ho solo letto l'articolo da te copiato e l'ho rielaborato con la mia (forse troppo cinica e maliziosa) testa. 

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32 minuti fa, Saturno dice:

Vero, ma parliamo di alcuni , mica la fila che ci sta adesso. Poi i soldi che prendono, che fine fanno , non è dato sapere.

Io mi limito a osservare il fenomeno (o almeno a leggere l'informazione che trovo in giro, faccio male?) 

Personalmente non sto a giudicare chi va al monte dei pegni, ne tantomeno voglio dire che si faccia male a leggere queste notizie.

Però poi, come Fxx, tendo a giudicare il fenomeno, e ridurlo a un "ah, sto coronavirus ha affossato tutta questa gente tanto che c'è la fila al monte dei pegni" mi sembra una visione alquanto distorta del problema.

I monti dei pegni esistono da più o meno sempre; non so quanta clientela possano avere giornalmente, però se stanno in piedi vuol dire che di gente ne va parecchia ogni giorno. Mi pare evidente che qualsiasi attività che rimanga ferma per due mesi, al momento della riapertura abbia un accumulo di clientela esagerato, acuito pure dal fatto che per i protocolli anti-corona si deve antrare uno alla volta e mantenere il famigerato metro di distanza. Chi ha bisogno del monte dei pegni, in tempi di virus o in tempi normali che siano, non può certo rimandare, perchè vuol dire che ha urgente bisogno di liquidi. Ammettiamo che in una giornata lavorativa a un monte dei pegni si rechino in media 10 persone (cifra sparata a casa tanto per discutere un pò) ... moltiplica queste 10 persone per 40 giorni lavorativi di fermo... vuol dire che alla riapertura ci saranno ben 400 persone che tutte insieme avranno bisogno di questa attività. Mettici pure che la situazione abbia anche aumentato un pò la potenziale clientela (non nego certo questa possibilità) e quindi le 400 persone diventino 600, mettici i vari protocolli anticoronavirus a far sì che quello che prima si faceva in 10' adesso abbisogni di una tempistica raddoppiata, e vedi che non c'è nulla di strano a vedere la coda di gente fuori dai pegni....

Questo lo dico senza voler apparirer cinico ne tantomeno sottovalutare il problema, ma semplicemente per criticare le semplificazioni giornalistiche atte semplicemente a far vendere una copia in più o meglio ancora a elemosinare un click su Internet.

Se veramente ci sarà un aumento smisurato dei clienti della clientela dei monti dei pegni non lo vediamo certo adesso ma lo vedremo tra qualche tempo.... se tra un mese continuerà ad esserci coda fuori da questi edifici, allora sì che ci sarà da preoccuparsi.....

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Sono d'accordo con te.

Ma su questo in particolare :

18 minuti fa, Paolino67 dice:

ma semplicemente per criticare le semplificazioni giornalistiche atte semplicemente a far vendere una copia in più o meglio ancora a elemosinare un click su Internet.

 

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Supporter

Diciamo che chi è pieno di cambiali in questi due mesi ha smadonnato parecchio , se entrano 4000-5000 al mese e all'improvviso te ne ritrovi 1200 i problemi ci sono , ma non credo alla folla che assalta il "banco dei pugni".

Pensioni, reddito, carta rei, assegni vari inps mi pare siano stati regolarmente pagati quindi...

PS

Ieri a Capo Miseno in centinaia sulla spiaggia con i bar ancora chiusi.....

 

 

Modificato da luigi78
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scusatemi, ma non posso fare a meno di postare la fila fuori il negozio di armi,  in California.

Sembra che  l'acquisto di armi e munizioni sia per paura di disordini durante il lockdown per la pandemia da coronavirus

e la conseguente bomba sociale  :unsure:

Screenshot_2020-05-07 Fila in un negozio di armi in california - Dago fotogallery.png

Modificato da Saturno
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2 ore fa, luigi78 dice:

Diciamo che chi è pieno di cambiali in questi due mesi ha smadonnato parecchio , se entrano 4000-5000 al mese e all'improvviso te ne ritrovi 1200 i problemi ci sono , ma non credo alla folla che assalta il "banco dei pugni".

Pensioni, reddito, carta rei, assegni vari inps mi pare siano stati regolarmente pagati quindi...

PS

Ieri a Capo Miseno in centinaia sulla spiaggia con i bar ancora chiusi.....

 

 

Ho una famiglia di 4 persone, e inevitabilmente mi sono messo a fare quattro conti in questa quarantena, per capire quanti soldi fossero indispensabili. Io sono un po' folle, nel senso che da quando convivo mi annoto le spese di tutti gli anni... Beh dagli anni passati mi sono accorto che per vivere in 4 bastano 950 euro al mese (senza mutuo). 

Il grande problema di quelli che fanno le cambiali è il fatto di fare il passo più lungo della gamba. Se posso permettermi una Punto non comprerò a rate un BMW serie 5 no? Mi compro la Punto senza fare le rate! Se posso permettermi Cattolica (senza nulla togliere a Cattolica dove vado quasi tutte le estati perché la adoro), non vado alle Maldive o a Miami! Ho conosciuto persone che facevano minimutui per la vacanza a Cancun, colleghi che per avere l'automobile più bella degli altri fanno rate su rate, per finire con quelli che fanno le rate dell'iPhone non potendoselo permettere! 

È facile fare le cicale e cantare tutta estate, poi quando arriva il momento di crisi la formica sta al calduccio delle quattro mura, la cicala va al banco dei pegni. Ovvio che ci sono le eccezioni eh, le disgrazie possono capitare tutte in fila e resti con le pezze al sedere, ma in generale quelli che si lamentano che non hanno soldi è perché li spendono sempre tutti, alla minima problematica sono senza. 

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Supporter
16 minuti fa, Fxx dice:

È facile fare le cicale e cantare tutta estate, poi quando arriva il momento di crisi la formica sta al calduccio delle quattro mura, la cicala va al banco dei pegni. Ovvio che ci sono le eccezioni eh, le disgrazie possono capitare tutte in fila e resti con le pezze al sedere, ma in generale quelli che si lamentano che non hanno soldi è perché li spendono sempre tutti, alla minima problematica sono senza.

Vivere al di sopra delle proprie possibilità è un problema comune nella società odierna. Soprattutto negli Stati Uniti non c'è molto la tradizione del risparmio. L'Italia, da questo punto di vista, è uno dei Paesi più virtuosi (ricordiamo i miliardi di euro presenti sui conti bancari).
Purtroppo, però, non tutti hanno avuto una buona educazione al risparmio. Forse, l'estremo impulso al consumismo online potrebbe aver acuito ulteriormente il problema. Spendere soldi "virtuali" è psicologicamente diverso dallo spendere banconote o, ancor prima, monete d'oro, d'argento o di altri metalli. Un po' come al casinò quando si gioca d'azzardo: voi non scommettete soldi fisici ma fiches di plastica colorate e il tutto si riduce ad un "banale" (ma rischiosissimo) gioco. 
Altro elemento potrebbe essere la costante manipolazione volta a farci percepire come esigenze dei beni totalmente voluttuari: cambiare ogni 6 mesi il cellulare perché presto diventa obsoleto, andare a mangiare nei ristoranti stellati, avere la macchina ultra tecnologica, ecc. Da questo punto di vista, i social media hanno avuto un ruolo essenziale. Prima Facebook e poi Instagram hanno creato una società basata unicamente sull'apparenza: mostrare che sei a cena da Cracco o sulle spiagge delle Maldive ti fa guadagnare "mi piace" e, dunque, approvazione popolare, spingendoti a fare sempre di più per mantenere uno status che, magari, non riesci a permetterti. 
Poi, come terzo punto, non dimentichiamoci che i poveri sono sempre esistiti (in ogni periodo storico) e sempre esisteranno. L'idea di un benessere diffuso e accessibile a tutti è concettualmente sbagliata. Nessuno deve morire di fame, sia chiaro. Ma non tutti possiamo permetterci l'ultimo Iphone, le vacanze di lusso o, facendo un esempio in ambito numismatico, la 5 lire del 1901. 

47 minuti fa, Fxx dice:

Se posso permettermi Cattolica (senza nulla togliere a Cattolica dove vado quasi tutte le estati perché la adoro)

Grandissima Cattolica! La frequento da quasi 15 anni praticamente ogni estate. Chissà, forse ci siamo anche incrociati senza saperlo. Purtroppo, credo che quest'anno, per forza di cose, mi vedrò costretto a saltare. Per me andare al mare significa rilassarsi. Se devo andarci con la mascherina e stando sempre sul chi va là per il rischio contagio, preferisco evitare e risparmiare...

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1 ora fa, Fxx dice:

Il grande problema di quelli che fanno le cambiali è il fatto di fare il passo più lungo della gamba. Se posso permettermi una Punto non comprerò a rate un BMW serie 5 no? Mi compro la Punto senza fare le rate!

Questo è il problema della società moderna, hanno spinto per decenni col concetto di comprare a debito che ormai fare rate per avere qualcosa di estremamente superfluo è diventata una cosa normalissima. Mio padre se un amico mi prestava 1000 Lire per comprare Tex in edicola quando tornavo a casa me le dava a due a due finchè diventavano dispari.

Tempo fa avevo un amico/collega di lavoro che amava cambiare l'auto ogni 2/3 anni massimo. Nulla di male a poterselo permettere, peccato che le comprava sempre rigorosamente a rate, e le cambiava senza nemmeno aver finito di pagare le rate dell'auto precedente!! Non ne faccio nemmeno una colpa a chi si comporta così, come detto è questo tipo di società che ti spinge ad avere sempre la roba nuova, e devi averla a prescindere dalle tue possibilità.

Un'altra persona che conosco ama dire "i soldi bisogna spenderli, non te ne fai niente quando sei nella tomba!" Per carità, concetto anche giusto, ma poi non lamentarti se appena c'è il minimo problema che porti a una drastica riduzione delle entrate (e nella vita stai sicuro che prima o poi capita), ti ritrovi in braghe di tela dopo due mesi.....

Modificato da Paolino67
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1 ora fa, lorluke dice:

Vivere al di sopra delle proprie possibilità è un problema comune nella società odierna. Soprattutto negli Stati Uniti non c'è molto la tradizione del risparmio. L'Italia, da questo punto di vista, è uno dei Paesi più virtuosi (ricordiamo i miliardi di euro presenti sui conti bancari).
Purtroppo, però, non tutti hanno avuto una buona educazione al risparmio. Forse, l'estremo impulso al consumismo online potrebbe aver acuito ulteriormente il problema. Spendere soldi "virtuali" è psicologicamente diverso dallo spendere banconote o, ancor prima, monete d'oro, d'argento o di altri metalli. Un po' come al casinò quando si gioca d'azzardo: voi non scommettete soldi fisici ma fiches di plastica colorate e il tutto si riduce ad un "banale" (ma rischiosissimo) gioco. 
Altro elemento potrebbe essere la costante manipolazione volta a farci percepire come esigenze dei beni totalmente voluttuari: cambiare ogni 6 mesi il cellulare perché presto diventa obsoleto, andare a mangiare nei ristoranti stellati, avere la macchina ultra tecnologica, ecc. Da questo punto di vista, i social media hanno avuto un ruolo essenziale. Prima Facebook e poi Instagram hanno creato una società basata unicamente sull'apparenza: mostrare che sei a cena da Cracco o sulle spiagge delle Maldive ti fa guadagnare "mi piace" e, dunque, approvazione popolare, spingendoti a fare sempre di più per mantenere uno status che, magari, non riesci a permetterti. 
Poi, come terzo punto, non dimentichiamoci che i poveri sono sempre esistiti (in ogni periodo storico) e sempre esisteranno. L'idea di un benessere diffuso e accessibile a tutti è concettualmente sbagliata. Nessuno deve morire di fame, sia chiaro. Ma non tutti possiamo permetterci l'ultimo Iphone, le vacanze di lusso o, facendo un esempio in ambito numismatico, la 5 lire del 1901. 

Grandissima Cattolica! La frequento da quasi 15 anni praticamente ogni estate. Chissà, forse ci siamo anche incrociati senza saperlo. Purtroppo, credo che quest'anno, per forza di cose, mi vedrò costretto a saltare. Per me andare al mare significa rilassarsi. Se devo andarci con la mascherina e stando sempre sul chi va là per il rischio contagio, preferisco evitare e risparmiare...

Anche io quest'estate salterò purtroppo. Stavo per prenotare quando è scoppiato il casino... Peccato che la settimana in montagna l'avevo già prenotata e versato la caparra. Vedremo ora di fine giugno cosa si potrà fare! Speriamo in bene.

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Il 6/5/2020 alle 20:30, Fxx dice:

Anche da noi hanno denunciato le prime polmoniti sospette i primi di Gennaio, probabilmente sono state sottovalutate nonostante in Cina fosse già scoppiato tutto. Magari anche il Governo cinese ha solo scoperto qualche polmonite in più all'inizio, solo dopo si sono accorti che era qualcosa di più potente di una banale influenza diffusa.

 

Come al solito non perdi l'occasione per tacere.

Invito tutti al rispetto delle opinioni altrui

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Occorre rispettare anche il regolamento.

Entrando nel merito, mi pare che nel messaggio in questione non fossi neanche stato nominato.

Consiglio, pertanto, per evitare spiacevoli derive di scontri pregressi di usare la funzione "ignora utente": ne guadagneremmo tutti, in termini di serenità.

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E' necessario a questo punto,a metà maggio,integrare le nostre task-force?Non si poteva pensare prima di affiancare anche delle donne nei vari comitati?

Le nuove nomine nella task force
Nella task-force di esperti per la Fase 2 e la ripresa economica arrivano: Enrica Amaturo, professoressa di sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II; Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica e sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di ‘ADV – Against Domestic Violence’, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica; Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat; Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia e Maurizia Iachino, dirigente di azienda.

Le donne nel comitato tecnico-scientifico
Su proposta del presidente del Consiglio, anche Angelo Borrelli ha integrato il comitato tecnico-scientifico con delle esperte. Queste saranno: Kyriakoula Petropulocos, direttrice generale Cura della Persona e Welfare della Regione Emilia Romagna; Giovannella Baggio,  Presidente del Centro Studi Nazionale di Salute e Medicina di Genere e già ordinario di Medicina interna e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia; Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici ed esperta di sicurezza sul lavoro; Elisabetta Dejana, biologa a capo del programma di angiogenesi dell'istituto di Oncologia molecolare di Milano e capo dell'unità di Biologia vascolare nel Dipartimento di immunologia, genetica e patologia dell'Università di Uppsala, in Svezia; Rosa Marina Melillo, professoressa di Patologia Generale presso Il Dmmbm dell’Università “Federico II” di Napoli; Flavia Petrini, professoressa di Anestesiologia presso l’Università degli studi G.D’Annunzio di Chieti-Pescara e direttrice dell’Unità operativa complessa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti.

https://www.fanpage.it/politica/chi-sono-le-11-donne-nominate-da-conte-per-task-force-e-comitato-tecnico-scientifico/

 

Modificato da pato19
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  • 3 settimane dopo...

Qualche notizia buona: scoperti gli anticorpi che neutralizzano il Covid-19»

Arriva da Israele una grande speranza per una possibile cura contro il Covid-19. Non si tratta di un vaccino, bensì di una terapia, sviluppata dopo l'isolamento di alcuni anticorpi monoclonali neutralizzanti.
Il primo annuncio era giunto lo scorso 5 maggio: nel laboratorio dell'Israel Institute for Biological Research (Ibbr), i ricercatori erano riusciti a isolare una proteina che, una volta inserita nel corpo di un paziente malato di Covid, ha la funzione di immunosoppressore e permette di frenare il decorso della malattia, fino ad una graduale guarigione. Già allora, da Israele, erano giunti annunci trionfalistici: «Non si tratta di un vaccino, quindi non permetterà di prevenire la malattia, ma può essere un ottimo punto di partenza per una cura efficace, in grado di salvare vite».

Nelle ultime settimane si sono registrati ulteriori progressi, con i ricercatori israeliani che sono riusciti a individuare e isolare altri sette diversi tipi di anticorpi. L'obiettivo ora è quello di ultimare tutte le sperimentazioni necessarie della terapia e, una volta raggiunti i risultati auspicati, iniziare una produzione su larga scala di un farmaco in grado di frenare gli effetti del Covid-19 sull'organismo".

https://www.leggo.it/AMP/scienze/coronavirus_vaccino_israele_anticorpo_covid_19_cura_terapia

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  • 2 settimane dopo...

Non so se questa informazione sia reale o meno, perché non ho ancora avuto modo di verificarla, quindi mi chiedevo se qualcuno potrebbe intervenire per dipanare questo dubbio:

esiste presso il ministero della Salute un apposito organismo che si deve occupare delle malattie infettive e che opera al di sopra della Protezione civile, seguendo le indicazioni del “Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale” aggiornato nel 2016 dopo il caso Sars del 2003. Questo organismo aveva quindi gli strumenti per agire già dalle fasi di rilevazione del virus in Italia e individuazione di focolai e zone rosse, arrivando a quelle successive fino all’uscita dall’emergenza.

Volutamente ometto la fonte per evitare discussioni o per pubblicizzare forse notizie farlocche. Tuttavia se la notizia fosse confermata la situazione è molto seria e preoccupante.

Grazie.

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