Cosmesi monetaria

[Giov60]

Ero incerto se postare queste note nella Sezione su Venezia, o in quella sulle nuove aste, ma ritengo che la loro valenza generale meriti questa sistemazione.
Propongo la stessa moneta, prima e dopo la cura. Il merito dell'osservazione non è mio ma di un altro utente di questo forum @r.tino, dalla vista molto acuta.

Questa la moneta prima della cura. E' un'osella del doge Ludovico Manin, anno II (1790), esitata in asta NAC 118 (2019). Era considerata qSPL e partiva da una base di € 350. Probabilmente chi alzò la paletta finale ne aveva riconosciuto le "potenzialità" perché il realizzo fu notevolmente superiore: € 950 (+ diritti). La moneta non è indubbiamente FDC: i campi sono vissuti, i caratteri non netti, anche se in parte la colpa può essere quella di un conio usurato (magari riutilizzato abusivamente dopo la caduta della Repubblica, come è noto per varie monete veneziane) e della presenza di sporco, che patina non può essere certo definito.

Eccola:
 

Modificato 3 Ottobre, 2020 da Giov60

[Giov60]

Ed ecco la moneta dopo il maquillage e l'inscatolamento, come presentata nella prossima asta Gadoury. La patina la abbellisce, la scatola ne impedisce un esame troppo ravvicinato, la foto a bassa risoluzione elimina la possibilità di una valutazione più chiara nei punti che la "spietata" foto NAC aveva sopra evidenziato. Conclusione: MS63!
Ora il mio intento non è solo quello di far notare le differenze di giudizio (forse un po' severo da parte di NAC, ma ciò fa onore alla Casa d'Aste). Semmai quello di considerare come l'esame dell'inscalotare sia stato per lo meno superficiale e frettoloso (a voler essere buonisti) e come le operazioni di chirurgia estetica possano egregiamente svolgere il loro compito nel far considerare la parte ritoccata come "originale" e la moneta "desiderabile".

 

Modificato 3 Ottobre, 2020 da Giov60

[Giov60]

Ed anche qualche ulteriore considerazione:
1) la moneta viene considerata molto rara ed anche piccole differenze di conservazione possono incidere pesantemente sul prezzo finale
2) la granulosità della patina Gadoury e vari particolari mi fanno pensare che alcuni processi di lavaggio "spinto" dell'argento possano incidere sull'integrità dei fondi (che potrebbero apparire più lisci e brillanti di quanto fossero, attraverso una "microfusione" dell'argento) e contemporaneamente determinare un effetto sui sul soggetto rappresentato e sui caratteri che potrebbero apparire meno definiti rispetto ad una moneta veramente integra. Da cui l'attenzione che deve sempre essere riservata all'aspetto "sharp" dei particolari stessi per valutare adeguatamente la storia di un determinato esemplare.
3) per me la moneta è SPL (per lo meno la versione NAC) o AU55 (all'americana). Dopo svelato il trucco ha perso qualsiasi fascino.

Modificato 3 Ottobre, 2020 da Giov60

[ZuoloNomisma]

Complimenti a Roberto @r.tino per l'occhio e a Giovanni @Giov60 per l'analisi. Questo per me rappresenta un ulteriore elemento per confermare la mia diffidenza nei confronti delle monete slabbate e la perplessità circa le valutazioni di grading americane relative soprattutto alle monete medioevali e moderne...

Michele 

[lorluke]

Molto interessante. A mio avviso questo fenomeno è figlio di un mercato numismatico sempre più orientato alle alte conservazioni e al massimo grading possibile. Perciò, non mi stupirei affatto se i casi di chirurgia/restauro (più o meno riusciti) aumentassero col trascorrere del tempo.
In una discussione di pochi giorni fa, ad esempio, si parlava di un aureo con un foro mirabilmente riparato e con una parte dei rilievi ricostruiti da zero. 

https://www.lamoneta.it/topic/191876-aureo-di-valeriano-con-foro-riparato/

Probabilmente, tutto ciò diventerà un vero e proprio business per alcuni: compro una moneta "non perfetta" ma con del potenziale, cerco di sistemarla il più possibile, magari poi la mando a slabbare e, infine, la rimetto in asta. E il gioco è fatto! Più il lavoro è fatto bene, più ci guadagno. 
Personalmente, credo che, per arginare un minimo questo fenomeno prima che dilaghi inesorabilmente, le case d'asta dovrebbero dichiarare nella descrizione se la moneta ha subito un restauro. 
Poi è ovvio che ci saranno restauri talmente ben fatti da passare praticamente inosservati e non si può chiedere ad una casa d'aste di controllare lo storico di centinaia di monete prima di metterle in vendita. Tuttavia, un po' più di attenzione non guasterebbe, soprattutto alle monete slabbate che, a volte, tendono a mascherare (con lo schermo della plastica) alcuni elementi importanti. 

[DOGE82]

Buongiorno! Penso che capiterà sempre più spesso di vedere monete ripatinata ad arte dopo restauri purtroppo. In questo caso si nota che la patina è sicuramente stata fatta artificialmente. Mi piaceva molto di più al naturale. Purtroppo soprattutto nel mercato americano e degli investitori queste patine piacciono. Effettivamente ad un occhio profano la patina appare piacevole quindi non ho dubbi che riescano a venderla con un buon profitto. Saluti. 

[417sonia]

Ciao!

Sono d'accordo con chi mi ha preceduto; che dire ... the market rules!

A mio gusto preferisco la moneta ante trattamento, con le sue imperfezioni.

saluti

luciano

[niko]

9 ore fa, lorluke dice:

(...)
Personalmente, credo che, per arginare un minimo questo fenomeno prima che dilaghi inesorabilmente, le case d'asta dovrebbero dichiarare nella descrizione se la moneta ha subito un restauro. 
(...)

Non dimentichiamo che il restauro più o meno abile, a volte ricorrendo anche al bulino, abbia radici antiche.... 

ps. Spesso riconoscere una patina creata ad hoc da una naturale è impresa ardua...

N.

[Arka]

Mi chiedo quanto influisce la plastica sulla foto...

Arka

Diligite iustitiam

[AndreaPD]

a me sembra solo una differenza di tonalità e risoluzione della foto, ma bisognerebbe avere visto la moneta da nac e vederla anche adesso per essere sicuri, però presunti restauri non ne vedo. Sul grading anche a me sembra un pò abbondante

[simonesrt]

Complimenti a @Giov60 per l'attenta analisi. Patina già vista altre volte su monete prese in un'asta e poi slabbate con grading nettamente superiore e spesso mooooolto abbondante. Penso che i graduatori abbiano certi occhi di riguardo...............

[Monetaio]

Il 6/10/2020 alle 16:13, simonesrt dice:

Complimenti a @Giov60 per l'attenta analisi. Patina già vista altre volte su monete prese in un'asta e poi slabbate con grading nettamente superiore e spesso mooooolto abbondante. Penso che i graduatori abbiano certi occhi di riguardo...............

Forse basterebbe guardare chi é che si é aggiudato la moneta alla NAC ?
Comunque sia, a me piaceva più la prima versione.
Vorrei però fare un piccolo appunto, personale sulla questione alta conservazione e mercato: non é proprio proprio così, o meglio, dipende dal livello del collezionista e delle monete...
Il concetto "vero" secondo me é il mercato del "bello", non dell'alta conservazione, e non sempre sono sinonimi. Il mercato del FDC avulso dal concetto di bellezza é perlopiù un mercato di neofiti.
Mi rendo conto di essermi spiegato malissimo, ma insomma, Giovanni qui é il chiaro esempio di quello che provo a dire.

[italpen]

Ciao a tutti, concordo con quanto già espresso da altri: anche a me la moneta piace di più come si vede nella foto presa da NAC. A mio avviso però, la moneta non è stata ritoccata ma semplicemente ha subito un foto-ritocco, realizzato con uno dei tanti programmi di photoshopping che si trovano in giro. Piuttosto è da giudicare il giudizio dato dall'inscatolatore, MS63 mi sembra molto azzardato. E qui si può ripetere l'adagio che le monete, specialmente quelle costose, andrebbero sempre viste di persona, tenendole in mano o in questo caso nella scatoletta. Quando non lo posso fare di solito mi astengo dal comprare..

[b8b8]

Grottesco...