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L' uomo Postumo


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In questo post non tratto delle vicende militari di Postumo , ne' delle monete emesse a suo nome , ma visto che questo personaggio riscuote un buon consenso numismatico , in particolare da parte degli utenti appassionati dell’ impero gallico , di cui fu il fondatore per una durata di 14 anni , pubblico questa breve ricerca sull’ uomo Postumo in questa Sezione anziche’ altrove .

Postumo , Marcus Cassianius Latinius Postumus , fu il primo imperatore del cosiddetto "impero gallico", termine che poco condivido in quanto credo che andrebbe corretto in “federazione gallica” , "impero" che inizio' dalla sua ribellione contro Gallieno nel 260 , terminando con la resa di Tetrico I all' Imperatore Aureliano nel 274 .

Le notizie storiche circa le origini di Postumo sono praticamente nulle , inoltre i due “gentilizi” Cassianius e Latinius non aiutano a capire la famiglia di appartenenza , certamente non originaria romana , forse di origine germanica batava , mentre il cognome Postumo sembrerebbe intendere di essere nato dopo la morte del padre ; tutta la sua storia si basa sulle sue monete e su alcune epigrafi , due provenienti dalla Spagna e una dalla Gallia , il che fa supporre che la sua influenza si estese nel continente fino ad ovest della Gallia ; come nascita si pensa che fosse un batavo romanizzato , questa sua probabile origine deriva dal fatto che nella sua monetazione onora divinità popolari tra i Batavi , quali Ercole Magusano e Ercole Deusoniensis e che da semplice soldato dell'esercito romano arrivo' a Governatore della Provincia della Germania Superiore o Inferiore .

Ercole Magusano era probabilmente la traduzione della divinità germanica Donar . Mentre Ercole Deusoniensis potrebbe riferirsi alla città di Deuso , situata all' interno o nei pressi del territorio batavo e probabilmente da identificare con l' attuale Diessen ; si è ipotizzato che lo stesso Postumo fosse nato a Deuso .

I Batavi nel IV secolo entreranno nell' esercito romano costituendo una Legione .

Nella Storia Augusta , vita di Postumo , compare un documento imperiale che scrisse l’ Imperatore Valeriano all’ attuale governatore dei Galli , questo ci aiuta meglio a capire chi fosse l’ uomo Postumo , eccone il testo :

“Ho nominato generale del confine transrenano e preside della Gallia , Postumo , un uomo che dovrebbe essere all’ altezza della situazione che , come sai , richiede grande impegno e serieta’ . Sotto il suo governo non mancheranno i soldati negli accampamenti , ne’ verranno meno le leggi nel Foro , la giustizia nei Tribunali e la dignita’ nella Curia . Egli dara’ a ciascuno il suo . Io stesso lo ammiro piu’ di ogni altro e sono convinto che meriti l’ incarico di primissimo piano che gli ho conferito , spero me ne sarete grati . Se poi l’ opinione che mi sono fatta di lui si dimostrera’ errata , ricordate che sulla faccia della terra non si potra’ mai trovare un uomo perfetto in tutto . A suo figlio , un giovane che si chiama anch’ egli Postumo e che si dimostrera’ degno dei costumi paterni , ho dato il Tribunato dei Voconzii”

Le epigrafi note che portano il nome di Postumo sono tre , due trovate nella Spagne Citeriore ed una in Gallia Luguduniensis :

Pubblicazione: CIL 02, 04943 (p LXXX, 998) = CIL 17-01, 00085 = D 00562 = ILPGranada 00076 = MiliariTarrac 00129 = CILA-04, 00138 
datazione: 262 a 268         EDCS-ID: EDCS-05600310
Provincia: Hispania citerior         Località: Guadix / Acci
Imp(erator) Caes(ar) / M(arcus) Cassiani/us Latinius Pos/tumus Pius Fel(ix) / Invic[t]us Aug(ustus) / Ger(manicus) max(imus) / pont(ifex) max(imus) / trib(unicia) pot(estate) [3] / co(n)s(ul) III p(ater) p(atriae) / proco(n)s(ul) res/tituit
iscrizione genere / status personale: Augusti/Augustae;  miliaria;  viri
materiale: lapis

Pubblicazione: CIL 02, 04919 (p 998) = CIL 17-01, 00202 = MiliariTarrac 00127 = ERAlavesa 00042 = CIRPBurgos 00014 = CIRPBurgos 00492 
datazione: 262 a 262         EDCS-ID: EDCS-05600287
Provincia: Hispania citerior         Località: Ircio, iuxta
[Im]p(eratori) Ca[es(ari)] / [M(arco)] Cassi[ano] / [La]tini[o Pos]/[tu]mo [P(io) F(elici)] / [In]vi[cto Aug(usto)] / [Ge]rm(anico) [max(imo)] / [p(ontifici) m(aximo) t(ribunicia)] p(otestate) III / [co(n)s(uli)] III [p(atri) p(atriae) proc(onsuli)]
iscrizione genere / status personale: Augusti/Augustae;  miliaria;  viri
materiale: lapis

Pubblicazione: CIL 17-02, 00491 = CIL 13, 09023 = D 00561 = CAG-89-02, p 544 
datazione: 260 a 261         EDCS-ID: EDCS-12400230
Provincia: Lugudunensis         Località: Pregilbert
Imp(eratori) Caes(ari) M(arco) Cas/sianio Latinio / Postumo P(io) F(elici) Invi[c(to)] / Aug(usto) p(onti)f(ici) max(imo) Ger(manico) / max(imo) tr(ibunicia) p(otestate) co(n)s(uli) II pr[oc(onsuli)] / (H)aed(uorum) fi[ni]b(us) ab Aug(ustoduno) / m(ilia) p(assuum) LXXII / Vos[ago monte]
iscrizione genere / status personale: Augusti/Augustae;  miliaria;  viri
materiale: lapis

In foto due Sesterzi di Postumo con Ercole Magusano e Deusoniensis , il secondo forse venerato nella localita' dove nacque Postumo .

Alcune notizie del Post integrate da Wikipedia 

RIC_0139.jpg

RIC_0132var.jpg

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Supporter

In effetti, di Postumo io ho saputo molto di più frequentando il nostro forum che studiando e leggendo storia.

All'epoca del liceo, Postumo e l' impero gallico" non erano neppure nominati (ho controllato sul mio libro di allora, anni '80).  

Il Kovaliov  vi dedica ben due pagine, addentrandosi di più nell'argomento (ma forse può dipendere dal contesto storico/politico in cui scriveva). Però, senza andare tanto lontano, il Geraci-Marcone (Storia Romana, ed, maior 2017) dedica all'argomento solo 9 righe e citando il solo Postumo.

Indubbiamente (e per fortuna direi), la numismatica ha fatto da volano. E in questo senso un grosso contributo, come detto, lo fanno gli interventi sul nostro forum. 

Ciao da Stilicho

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1 ora fa, Stilicho dice:

In effetti, di Postumo io ho saputo molto di più frequentando il nostro forum che studiando e leggendo storia.

All'epoca del liceo, Postumo e l' impero gallico" non erano neppure nominati (ho controllato sul mio libro di allora, anni '80).  

Il Kovaliov  vi dedica ben due pagine, addentrandosi di più nell'argomento (ma forse può dipendere dal contesto storico/politico in cui scriveva). Però, senza andare tanto lontano, il Geraci-Marcone (Storia Romana, ed, maior 2017) dedica all'argomento solo 9 righe e citando il solo Postumo.

Indubbiamente (e per fortuna direi), la numismatica ha fatto da volano. E in questo senso un grosso contributo, come detto, lo fanno gli interventi sul nostro forum. 

Ciao da 

Buonasera. 

Posso confermarvi con certezza, per esperienza personale, che l'impero delle Gallie, ancora oggi, nemmeno è nominato dai libri di liceo. Il terzo secolo in generale viene quasi tutto saltato, si fa cenno solo ai Severi, all'Anarchia militare e poi si ha un lungo balzo. Peccato perché mi sarebbe piaciuto anticipare di qualche annetto i temi che ora "conosco" e che mi appassionano. 

Tra l'altro sto cercando un buon testo che spieghi la storia dell'impero delle Gallie, ma di italiano non trovo granché. Credo che la strada sia ancora lunga... 

Saluti. 

Modificato da Pablos
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2 ore fa, Pablos dice:

Tra l'altro sto cercando un buon testo che spieghi la storia dell'impero delle Gallie, ma di italiano non trovo granché. Credo che la strada sia ancora lunga...

In italiano non lo trovi e quei pochi testi sono in lingue straniere. Per quel che ne so comunque non si addentrano molto nel descrivere l'Impero Gallico. @grigioviola ?

Ritengo che non vi siano testi approfonditi semplicemente perchè... non se ne sa molto oltre alle linee sommarie tracciate dagli storici antichi. Sapessi quante volte mi son chiesto ad esempio come funzionasse lo Stato Gallico inteso come struttura burocratico-amministrativa... esisteva un Senato o una assemblea che ne svolgesse la funzione? Teoricamente mi verrebbe di pensare di sì in quanto si richiamava comunque all'Impero Centrale (pur affermando un distinguo dallo stesso, quasi una "specialità") ma non ve ne sono tracce. E riflettendo sul fatto che fosse stato creato alla fin fine da un usurpatore ovvero da un militare vien da supporre che forse il potere era accentrato nelle sue mani. E ciò motiverebbe il fatto di non avere tracce di una presenza senatoriale. Oppure questa esisteva ma con compiti e diritti limitati. Il sistema di comando come era costruito? Le città godevano di qualche potere e venivano rette da ordo di abitanti oppure no? Credo esistesse Governatori... Tra i funzionari erano stati assorbiti quelli dell'Impero Centrale oppure questi erano stati sostituiti da elementi locali di cultura romanizzata ma nati in loco? Domande cui non ho mai trovato risposte...

Ciao7

Illyricum

;)

 

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32 minuti fa, Illyricum65 dice:

In italiano non lo trovi e quei pochi testi sono in lingue straniere. Per quel che ne so comunque non si addentrano molto nel descrivere l'Impero Gallico. @grigioviola ?

Ritengo che non vi siano testi approfonditi semplicemente perchè... non se ne sa molto oltre alle linee sommarie tracciate dagli storici antichi. Sapessi quante volte mi son chiesto ad esempio come funzionasse lo Stato Gallico inteso come struttura burocratico-amministrativa... esisteva un Senato o una assemblea che ne svolgesse la funzione? Teoricamente mi verrebbe di pensare di sì in quanto si richiamava comunque all'Impero Centrale (pur affermando un distinguo dallo stesso, quasi una "specialità") ma non ve ne sono tracce. E riflettendo sul fatto che fosse stato creato alla fin fine da un usurpatore ovvero da un militare vien da supporre che forse il potere era accentrato nelle sue mani. E ciò motiverebbe il fatto di non avere tracce di una presenza senatoriale. Oppure questa esisteva ma con compiti e diritti limitati. Il sistema di comando come era costruito? Le città godevano di qualche potere e venivano rette da ordo di abitanti oppure no? Credo esistesse Governatori... Tra i funzionari erano stati assorbiti quelli dell'Impero Centrale oppure questi erano stati sostituiti da elementi locali di cultura romanizzata ma nati in loco? Domande cui non ho mai trovato risposte...

Ciao7

Illyricum

;)

 

Che peccato! 

È da qualche giorno che, nel tempo libero, cerco roba su academia.edu, ma non trovo risposte a molte domande, per esempio: la scissione era legata esclusivamente ad una fiducia nell'impero centrale ormai persa data la morte di Valeriano, o vi erano dei motivi culturali più profondi insiti in quei popoli, se sì quali? Mi faccio queste domande perché credo che in parte sia inutile la storia se non serve a tracciare una linea che arrivi al presente e si spinga al futuro, e la numismatica può aiutare tanto in questo, ma credo che ci sia ancora tanto da scoprire. 

Mi scuso con @Agricola se sto un po' svarionando, non vorrei impoverire il suo post, come sempre preciso e storico. 

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1 ora fa, Illyricum65 dice:

In italiano non lo trovi e quei pochi testi sono in lingue straniere. Per quel che ne so comunque non si addentrano molto nel descrivere l'Impero Gallico. @grigioviola ?

Ritengo che non vi siano testi approfonditi semplicemente perchè... non se ne sa molto oltre alle linee sommarie tracciate dagli storici antichi. Sapessi quante volte mi son chiesto ad esempio come funzionasse lo Stato Gallico inteso come struttura burocratico-amministrativa... esisteva un Senato o una assemblea che ne svolgesse la funzione? Teoricamente mi verrebbe di pensare di sì in quanto si richiamava comunque all'Impero Centrale (pur affermando un distinguo dallo stesso, quasi una "specialità") ma non ve ne sono tracce. E riflettendo sul fatto che fosse stato creato alla fin fine da un usurpatore ovvero da un militare vien da supporre che forse il potere era accentrato nelle sue mani. E ciò motiverebbe il fatto di non avere tracce di una presenza senatoriale. Oppure questa esisteva ma con compiti e diritti limitati. Il sistema di comando come era costruito? Le città godevano di qualche potere e venivano rette da ordo di abitanti oppure no? Credo esistesse Governatori... Tra i funzionari erano stati assorbiti quelli dell'Impero Centrale oppure questi erano stati sostituiti da elementi locali di cultura romanizzata ma nati in loco? Domande cui non ho mai trovato risposte...

Ciao7

Illyricum

;)

 

Ciao Illyricum

Per quanto riguarda il Senato, ti allego una breve citazione dal testo "The Gallic Empire" di Bishop, C. D. che puoi trovare a questo link: http://etheses.dur.ac.uk/9734/1/9734_6527.PDF 

 

"a) Senate, consuls, and praetorian guard.

From all the evidence that we have at our disposal it would apper that the administration of the Gallic Empire was in no way different from that of the main Roman Empire. Certainly it seems that the emperors had a senate if we are to assume that their coins bearing  the obverse legend "S.C." are anything to go by. And furthermore we know that Tetricus was (according to the Augustan History) a man of senatorial rank before being raised to the throne. As we have seen, too, in the first chapter, there are inscriptions which lead us to believe that Postumus (and from chapter two Victorinus as well) appointed consuls for the years when he himself did not take the office, and. that these men wtere used for dating purposes throughout the empire. Similarly the main empire' s system of prvincial government was adhered to for we find that Tetricus, besides being of senatorial rank was elected emperor, was also praeses of Aquitania. As we have seen, too, in the third chapter, the rebel Faustinus was the governor or praeses of his province when he incited his troops to revolt against the emperor. In addition to all these factors we also have evidence that suggest that Postumus at least mantained, like his rivals in Rome, an imperial body-guard of praetorians, for we have an inscription naming Victorinus as tribune of the praetorians under Postumus., and that it was stationed at Trier."

 

@Agricola anche io da appassionato di Postumo ,dopo aver fatto un po' di ricerche, avevo deciso di scrivere una piccola biografia in italiano sul personaggio. La biografia non è completa (ci lavoro di tanto in tanto), tuttavia mi piacerebbe comunque condividerla. Fatemi sapere in caso di errori o inesattezze.

 

 

INTRODUZIONE

Premetto di non essere né un professionista né un esperto, ma di aver prodotto questo testo per semplice passione nei confronti degli imperatori delle Gallie ed in particolare dell’imperatore Marco Cassiano Latinio Postumo. Per la scrittura mi sono basato principalmente sulla Historia Augusta, sull’ Epitome De Caesaribus e su diversi altri testi che verranno citati nelle pagine finali dello scritto. I testi in latino non sono stati tradotti in modo letterale ma ho preferito tradurre in modo libero per privilegiare il senso del discorso. 

In ultimo volevo aggiungere che buona parte delle informazioni riguardanti Postumo e gli altri usurpatori gallici derivano come noto dall’Historia Augusta che è impregnata di palese ostilità verso l’imperatore Gallieno, contemporaneo di Postumo, e paiono quindi ingigantite le virtù di quest’ultimo ai danni del primo, come si può notare nell’esempio riportato qui sotto: 

“quo interfecto ab omni exercitu et ab omnibus Gallis Postumus gratanter acceptus talem se praebuit per annos septem ut Gallias instauraverit, cum Gallienus luxuriae et popinis vacaret et amore barbarae mulieris consenesceret.”

“Al tempo della sua morte, Postumo era stato accolto volentieri dall'intero esercito e da tutti i Galli, e per sette anni compì tali gesta da restaurare completamente le province della Gallia, mentre Gallieno trascorreva il suo tempo in dissolutezza e taverne e si indebolì a causa dell’amore per una donna di origine barbara”


 

1 L’IMPERO DELLE GALLIE

È interessante notare che un primo riferimento all’Impero delle Gallie lo si riscontra già nelle Historiae di Tacito (110 d.C circa) quando nel 69. d.C. un prefetto dell’esercito romano dell'ala di cavalleria dei Treviri (una tribù della Gallia Belgica) chiamato Iulius Classicus insorse contro l’impero romano. Secondo Tacito quest’ultimo fece giurare ai propri soldati fedeltà  “pro imperio Galliarum”. Tuttavia la rivolta non ebbe successo e venne sedata dal generale romano Quinto Petilio Ceriale.

 

2 MARCUS CASSIANIUS LATINIUS POSTUMUS

Delle origini di Postumo non si conosce praticamente nulla. L’ Historia Augusta sembra implicare che Postumo non provenisse da una famiglia di ceto elevato.

Il suo nome completo è noto come "Marcus Cassianius Latinius Postumus", testimoniato da iscrizioni e dalle monete emesse durante il suo regno (260 - 269 d.C). Tuttavia nel "Epitome de Caesaribus" lo si trova con il nome di “Cassius Latienus Postumus” ed ancora nella "Historia Augusta" viene chiamato "Iulium Postumum". Quest’ultimi due nomi sono probabilmente errori degli autori che hanno scritto circa cent’anni dopo la sua morte1

Un possibile indizio sul luogo di nascita di Postumo potrebbe trovarsi nell' Historia Augusta quando Gallieno alla notizia della perdita della Gallia risponde: “[...] perdita Gallia risisse ac dixisse perhibetur: <Num sine Atrebaticis sagis tuta res publica est?>”. 

Traducendo liberamente: “ quando la Gallia fu persa, rise ed esclamò <Può l'impero essere al sicuro senza i mantelli degli Atrebati?>", dove gli Atrebati erano una tribù belgica che risiedeva nel nord della Gallia2.

 

2.1 LA NASCITA DELL'IMPERO DELLE GALLIE

Con la sconfitta e la cattura dell’imperatore Valeriano nella battaglia di Edessa (260 d.C) contro i Sasanidi, suo figlio Gallieno, che già controllava la metà occidentale dell'impero, salì al potere e sconfisse Fulvio Macriano3 nel 261 d.C..

Nel 260 d.C. quanto la notizia della vittoria dei Sasanidi raggiunse la Gallia, Postumo fu proclamato imperatore dai suoi soldati. 

I territori della Gallia, Germania, Britannia e Spagna (in parte) si unirono alla rivolta e fu così costituito l'impero delle Gallie sulla base delle istituzioni Romane, con dei consoli eletti annualmente ed un imperatore che assumeva la “Tribunicia Potestas” ogni anno.  

Sappiamo che Postumo fu incaricato4 della difesa della frontiera del Reno per fermare le incursioni dei germani che si trovavano al di là del fiume. Postumo quindi potrebbe essere stato governatore della germania inferiore o semplicemente un comandante militare stazionato in quella provincia. 

In ogni caso Gallieno, che gestiva la parte occidentale dell'impero, alla morte del padre  fu improvvisamente obbligato a muoversi dalla frontiera del Reno per sedare la rivolta di Ingenuus, governatore della Pannonia o della Mesia, e fu trattenuto ulteriormente in quelle zone dalla successiva ribellione di Regalianus.

Gallieno prima di partire per la spedizione contro Ingenuus lasciò un dei suoi figli (Saloninus) presso Colonia5 sotto la guida di un suo ufficiale chiamato Silvanus6 , che era prefetto del pretorio.

 

2.2 LA RIVOLTA DI POSTUMO

Sembra che Silvanus fosse stato incaricato di vigilare su Saloninus e di gestire il governo, mentre Postumo aveva l’incarico di controllare la frontiera del Reno che era costantemente sotto la pressione dei barbari.

La scintilla che fece scoppiare la rivolta avvenne a seguito di uno scontro di Postumo contro alcuni germanici che attraversarono il Reno per razziare e saccheggiare le ricche province romane. Postumo sconfisse gli invasori e recuperò il bottino dei germanici ma invece di restituirlo ai legittimi proprietari lo distribuì alle sue truppe. Silvanus dichiarò [giustamente n.d.r.] illegale tale azione e pretese la restituzione del bottino. Postumo non obbedì all'ordine e anche grazie al diffuso consenso che godeva tra le proprie truppe venne proclamato imperatore. In seguito marciò verso Colonia dove si trovavano Silvanus e Saloninus e pose sotto assedio la città, fino a quando gli abitanti non consegnarono i due a Postumo che li uccise poco dopo.

 

3. IL REGNO

Come è già stato detto Postumo si ribellò dopo la partenza di Gallieno nel 260 d.C. dalla frontiera del Reno. Postumo non prese immediatamente il controllo della città di Colonia, il centro del potere dove risiedevano Saloninus e il suo protettore Silvanus e tale fatto sembra essere testimoniato dalla iniziale produzione di monete nella zecca di Augusta Treverorum7.

L'attacco a Colonia sembra essere stato effettuato verso la fine dell'anno 260 d.C. e la città potrebbe essere stata catturata all’inizio del 261 d.C. Dopo aver preso Colonia Postumo fece uccidere Saloninus e Silvanus.

Pare che nel 261 d.C. Postumo abbia respinto nuovamente un invasione di barbari germanici ottenendo così il titolo di Germanicus Maximus.

Gallieno nel 261 d.C., dopo aver sconfitto Flavio Marcianus, potè dedicare le proprie attenzioni alla Gallia. Tra il 261 d.C. e il 265 d.C. Postumo venne sconfitto in battaglia8 da Gallieno, sembra però che Aureolus, comandante dell'ala di cavalleria di Gallieno, abbia fatto scappare Postumo  (o non lo abbia inseguito con sufficiente vigore)9 dopo la sua sconfitta, consentendo a quest’ultimo di ripiegare e di continuare a governare l’Impero delle Gallie. 

 

 

NOTE

 

1The Gallic Empire, Bishop, C. D.

2The Gallic Empire, Bishop, C. D.

3Fulvio Macriano fu un ufficiale di Valeriano che si era proclamato imperatore alla morte dell’imperatore nel 260 d.C

4Non si sa bene da chi, l'Historia Augusta ci dice Valeriano, ma come al solito potrebbe essere stato omesso il fatto della nomina da parte dell'odiato Gallieno.

5Presumibilmente come simbolo dell'autorità imperiale nella parte occidentale dell'impero

6Nell’Epitomé historíon Ioánnis Zonarás fa riporta il nome di Albanus e non di Silvanus 

7O Lugdunum, non è chiaro, ci sono opinioni differenti a proposito delle zecche di Postumo

8Non si hanno dettagli sulla battaglia, Zonaras parla anche di un assedio ma non è noto il luogo.

9Doveva esserci stata una disputa tra Gallieno ed Aureolus che infatti qualche anno più tardi si ribellerà contro Gallieno.

 

BIBLIOGRAFIA

 

  • Historia Augusta

  • Historiae, Tacito

  • Epitome De Caesaribus

  • Epitomé historíon, Ioánnis Zonarás

  • The Gallic Empire, Bishop, C. D.

  • The Roman Empire from Severus to Constantine, Patricia Southern

  • The Cambridge Ancient History: Volume 12, The Crisis of Empire, AD 193-337

Modificato da Alessandro0
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11 ore fa, Pablos dice:

Buonasera. 

Posso confermarvi con certezza, per esperienza personale, che l'impero delle Gallie, ancora oggi, nemmeno è nominato dai libri di liceo. Il terzo secolo in generale viene quasi tutto saltato, si fa cenno solo ai Severi, all'Anarchia militare e poi si ha un lungo balzo. Peccato perché mi sarebbe piaciuto anticipare di qualche annetto i temi che ora "conosco" e che mi appassionano. 

Tra l'altro sto cercando un buon testo che spieghi la storia dell'impero delle Gallie, ma di italiano non trovo granché. Credo che la strada sia ancora lunga... 

Saluti. 

Ciao , forse questa "falla storica" nasce proprio dal termine errato con cui e' conosciuto : "impero gallico" , in quanto non fu un "impero" dentro quello ufficiale , ma piuttosto un tentativo di "federazione gallica" che tento' di staccarsi dallo stato centrale . Non dimentichiamo che la Gallia era la parte imperiale economicamente piu' ricca e in questo periodo piu' esposta alle invasioni germaniche , in questo senso ne fanno anche fede le monete emesse da Postumo , in particolare Antoniniani , che avevano un contenuto di argento ben superiore a quelli emessi da Gallieno nelle zecche italiche . Una situazione del genere non poteva reggere , anzi duro' anche a lungo .

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Per chi cerca un testo che parli dell'Impero Gallico non solamente dal punto di vista numismatico ma anche come sistema governativo politico, rapporti di organizzazione sociale e continuità con la "romanità", non posso fare altro che consigliarvi questo libro: https://www.amazon.it/dp/3515048065/ref=cm_sw_r_cp_apa_fabc_HgnSFb7XFZ4WE

È esaurito da anni, ma in qualche libreria online con un po'di pazienza qualche volta si trova ancora.

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2 ore fa, Agricola dice:

Ciao , forse questa "falla storica" nasce proprio dal termine errato con cui e' conosciuto : "impero gallico" , in quanto non fu un "impero" dentro quello ufficiale , ma piuttosto un tentativo di "federazione gallica" che tento' di staccarsi dallo stato centrale . Non dimentichiamo che la Gallia era la parte imperiale economicamente piu' ricca e in questo periodo piu' esposta alle invasioni germaniche , in questo senso ne fanno anche fede le monete emesse da Postumo , in particolare Antoniniani , che avevano un contenuto di argento ben superiore a quelli emessi da Gallieno nelle zecche italiche . Una situazione del genere non poteva reggere , anzi duro' anche a lungo. 

Perché si parla di federazione? Da quel poco che ho letto sia qui che su vari testi vi era scritto che l'organizzazione politica tentava di ricalcare quella romana centrale, dunque dove sarebbe l'autonomia dei singoli stati? 

1 ora fa, grigioviola dice:

Per chi cerca un testo che parli dell'Impero Gallico non solamente dal punto di vista numismatico ma anche come sistema governativo politico, rapporti di organizzazione sociale e continuità con la "romanità", non posso fare altro che consigliarvi questo libro: https://www.amazon.it/dp/3515048065/ref=cm_sw_r_cp_apa_fabc_HgnSFb7XFZ4WE

È esaurito da anni, ma in qualche libreria online con un po'di pazienza qualche volta si trova ancora.

Il problema poi di questi testi è il costo, per esempio avevo trovato un testo che parlava del rapporto fra impero centrale e gallico basato su studi numismatici, ma a 75 euro.

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33 minuti fa, Pablos dice:

Perché si parla di federazione? Da quel poco che ho letto sia qui che su vari testi vi era scritto che l'organizzazione politica tentava di ricalcare quella romana centrale, dunque dove sarebbe l'autonomia dei singoli stati? 

Appunto , per quanto scrivi forse sarebbe piu' corretto parlare di federazione gallica anziche' di impero .

Federazione e' l' unione di uno , due o più stati autonomi sotto un organismo centrale , a cui sono devoluti particolari compiti e poteri ; calzerebbe a pennello per la Gallia di Postumo . 

Mentre un impero e' una entità statale costituita da un esteso insieme di territori e di popoli diversi , per lingua , religione , origine , usi e costumi , a volte anche molto lontani tra loro , ma sottoposti ad una unica autorità . In base a questo parlare di impero gallico all' interno dell' impero romano , sembrerebbe fuorviante .

Tutto cio' naturalmente in teoria perche' non conosco appieno cosa effettivamente successe in Gallia al tempo di Postumo - Valeriano - Gallieno .  Effettivamente parlare di federazione gallica comporterebbe di conseguenza una autorizzazione diretta a Postumo , da parte del governo centrale di Roma , ad operare localmente in autonomia nel campo militare e civile , questo consenso probabilmente non ci fu o se venne concesso per un tempo definito , divenne poi un tentativo di stabilita' politica . 

 

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3 ore fa, Agricola dice:

Appunto , per quanto scrivi forse sarebbe piu' corretto parlare di federazione gallica anziche' di impero .

Federazione e' l' unione di uno , due o più stati autonomi sotto un organismo centrale , a cui sono devoluti particolari compiti e poteri ; calzerebbe a pennello per la Gallia di Postumo . 

Mentre un impero e' una entità statale costituita da un esteso insieme di territori e di popoli diversi , per lingua , religione , origine , usi e costumi , a volte anche molto lontani tra loro , ma sottoposti ad una unica autorità . In base a questo parlare di impero gallico all' interno dell' impero romano , sembrerebbe fuorviante .

Tutto cio' naturalmente in teoria perche' non conosco appieno cosa effettivamente successe in Gallia al tempo di Postumo - Valeriano - Gallieno .  Effettivamente parlare di federazione gallica comporterebbe di conseguenza una autorizzazione diretta a Postumo , da parte del governo centrale di Roma , ad operare localmente in autonomia nel campo militare e civile , questo consenso probabilmente non ci fu o se venne concesso per un tempo definito , divenne poi un tentativo di stabilita' politica . 

 

Scusa se mi permetto, ma sotto questo punto di vista bisognerebbe parlare di Federazione romana allora, non gallica, se parliamo di Federazione gallica intendiamo che nei territori di Gallia, Britannia e Spagna vi fossero degli organismi membri facenti riferimento a un organismo centrale, ma non è questo quello che intendi, mi sembra di capire. Parlare di "Federazione gallica" in questo modo sarebbe come dire che il Delaware è uno Stato federale, mentre lo Stato federale è quello degli Stati Uniti, e il Delaware uno Stato membro facente parte dello Stato federale.

Credo, insomma, che così si scambi "contenente" per "contenuto".

Modificato da Pablos
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