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Banconote Mondiali


jaconico

Risposte migliori

36 minuti fa, numys dice:

A dir la verità non ho mai verificato quanti paesi ho in collezione ma cerco banconote che hanno un grande fascino storico ed estetico. Se poi riesco a reperire pezzi rari tanto meglio ... le conservazioni per determinate banconote passano in secondo piano come nel caso del grandi guerre mondiali, la storia ed il vissuto sono più importanti. La banconota in ottimo stato o fds se capita la prendo a prezzi bassi o in lotti. Per esempio nell'acquisto di banconote della germania imperiale il venditore mi ha quasi regalato 10/25/50/100/200 Leva del Bulgaria del 1951:

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Sul dritto un ritratto di Georgi Dimitrov a sinistra, uno stemma a destra e la dicitura "200" sul margine bianco più ampio.

Sul rovescio una raffigurazione di raccoglitori di tabacco.

Io invece tengo il 25 lev . 1951

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Buonasera,

è venuto il momento della Bolivia con il 10 Pesos 1962:

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Sul dritto troviamo raffigurato il ritratto di Germán Busch Becerra, ufficiale militare boliviano ed eroe di guerra che servì come 36° Presidente della Bolivia dal 1937 al 1939.

Sul rovescio una scena della montagna di Potosi

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Il 14/9/2021 alle 20:38, jaconico dice:

cerco di metterle tutte in fds e di raccoglierne una per paese, quando capita magari metto insieme anche una serietta dato il prezzo irrisorio. 

Quello che mi ero dimenticato a dire l'ultima volta:

https://www.lamoneta.it/topic/201280-banconote-mondiali/page/4/#comment-2242558

si è vero, dato il costo irrisorio le seriette non gravano sulla spesa, ma un prezzo irrisorio qua ed un prezzo irrisorio lì sono pur sempre soldini spesi. Una banconota per paese è una collezione difficoltosa, ed il più delle volte è distratta per l'appunto da queste seriette economiche, che spesso sono monotone data la loro grafica ripetitiva (vedi per l'appunto Bulgaria serie Georgi Dimitrov).

 Si mettono da parte tutti questi soldini che sicuramente non cambiano la vita a spenderli ma che servono solo a riempire il raccoglitore (a tanti piace :D), e ci si focalizza su un determinato paese difficoltoso.

Personalmente ho fatto così, ed ho potuto comprarmi questa della Groenlandia per esempio, certo, non in ottime condizioni dato il loro costo eccessivo in eccellente conservazione, ma o così o... così! :D

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20 minuti fa, nikita_ dice:

Quello che mi ero dimenticato a dire l'ultima volta:

https://www.lamoneta.it/topic/201280-banconote-mondiali/page/4/#comment-2242558

si è vero, dato il costo irrisorio le seriette non gravano sulla spesa, ma un prezzo irrisorio qua ed un prezzo irrisorio lì sono pur sempre soldini spesi. Una banconota per paese è una collezione difficoltosa, ed il più delle volte è distratta per l'appunto da queste seriette economiche, che spesso sono monotone data la loro grafica ripetitiva (vedi per l'appunto Bulgaria serie Georgi Dimitrov).

 Si mettono da parte tutti questi soldini che sicuramente non cambiano la vita a spenderli ma che servono solo a riempire il raccoglitore (a tanti piace :D), e ci si focalizza su un determinato paese difficoltoso.

Personalmente ho fatto così, ed ho potuto comprarmi questa della Groenlandia per esempio, certo, non in ottime condizioni dato il loro costo eccessivo in eccellente conservazione, ma o così o... così! :D

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Sono d'accordo con te perché non punto a completare tutti i paesi ma reperire quante più banconote delle occupazioni e delle guerre mondiali. Inoltre ricerco banconote che sono un po' più difficili da reperire ma in quel caso bisogna cedere sulla conservazione mentre per quelle più comuni se negli acquisti mi viene fatto un'ottimo prezzo prendo i pezzi che hanno quel qualcosa in più. La serie Dimitrov, per esempio, mi è stata data dal venditore come ulteriore sconto sull'acquisto per cui è andata ad ammortizzare la spesa. Inoltre sono molto attratto dalle banconote asiatiche ed in particolare cinesi e giapponesi e probabilmente comprerò qualcosa in più di quell'area.?

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3 ore fa, numys dice:

Sono d'accordo con te perché non punto a completare tutti i paesi ma reperire quante più banconote delle occupazioni e delle guerre mondiali. Inoltre ricerco banconote che sono un po' più difficili da reperire ma in quel caso bisogna cedere sulla conservazione mentre per quelle più comuni se negli acquisti mi viene fatto un'ottimo prezzo prendo i pezzi che hanno quel qualcosa in più. La serie Dimitrov, per esempio, mi è stata data dal venditore come ulteriore sconto sull'acquisto per cui è andata ad ammortizzare la spesa. Inoltre sono molto attratto dalle banconote asiatiche ed in particolare cinesi e giapponesi e probabilmente comprerò qualcosa in più di quell'area.?

 

Quello delle guerre è un tema specifico e va benissimo :good:

Non c'e' nulla di male a collezionare per esempio le varie serie argentine anni '80/'90, la serie bulgara sopra citata, le jugoslave dal valore di qualche centesimo, Indonesia, Cambogia e similari ecc. ecc. consigliavo a @jaconico , che vorrebbe collezionarne una per ogni nazione, che per percorrere questa strada è meglio non farsi distrarre dalle seriette economiche.

Anche io collezionavo così l'estero, ma il mio scopo principale era una max due per nazione (una vecchia ed una moderna e le nazioni non più esistenti), e no tutte le banconote che riuscivo a trovare a poco in fds!

Poi mi sono accorto (al tempo delle lire) che mille lire qua e mille lire là sommati facevano un centinaio di mila lire in due tre mesi. Ero pieno di banconote fds vero, ma nello stesso tempo rinunciavo, per esempio, alla spesa di 45.000 lire per l'acquisto di un'unica banconota del Sarawak che ancora mi mancava come stato e che reputavo costosa, pensando a quelle centomila lire spese in quel modo...... non era per nulla costosa!

Mi sono tolto quasi tutto e così pian piano (senza spendere più nemmeno un soldo per banconote belle, colorate, grandi e comunissime in fds) ho potuto prendermi il Katanga, Monaco, Africa tedesca, Tientsin, Groenlandia ecc. ecc.

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2 ore fa, nikita_ dice:

Quello che mi ero dimenticato a dire l'ultima volta:

https://www.lamoneta.it/topic/201280-banconote-mondiali/page/4/#comment-2242558

si è vero, dato il costo irrisorio le seriette non gravano sulla spesa, ma un prezzo irrisorio qua ed un prezzo irrisorio lì sono pur sempre soldini spesi. Una banconota per paese è una collezione difficoltosa, ed il più delle volte è distratta per l'appunto da queste seriette economiche, che spesso sono monotone data la loro grafica ripetitiva (vedi per l'appunto Bulgaria serie Georgi Dimitrov).

 Si mettono da parte tutti questi soldini che sicuramente non cambiano la vita a spenderli ma che servono solo a riempire il raccoglitore (a tanti piace :D), e ci si focalizza su un determinato paese difficoltoso.

Personalmente ho fatto così, ed ho potuto comprarmi questa della Groenlandia per esempio, certo, non in ottime condizioni dato il loro costo eccessivo in eccellente conservazione, ma o così o... così! :D

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Vero, ho spesso nazioni con tante banconote tipologicamente diverse. Qui il problema sta a monte ? le banconote mondiali me le compra sempre la mia ragazza per farmi regali. Io di mio raramente aggiungo banconote mondiali alla mia collezione perchè trovo sempre altro che mi attira. Però alla mia ragazza che magari un giorno vuole portarmi un pensierino spendendo 1-2 euro ci sta e l’apprezzo tantissimo. Poi sono concorde che magari quelle 100 banconote che ho in un lotto le avrei potute trovare a metà prezzo, però credo che il fattore che provengono come dono della mia fidanzata e che nasce pian piano mi piace assai

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55 minuti fa, jaconico dice:

però credo che il fattore che provengono come dono della mia fidanzata e che nasce pian piano mi piace assai

Questo va oltre le proprie scelte collezionistiche, e fa anche piacere :) Personalmente colleziono monete mondiali destinate solo alla comune circolazione, in buona sostanza quelle che possono/potevano essere realmente spese per comprare qualcosa, ma nel corso del tempo ho ricevuto in dono qualche moneta prodotta esclusivamente per i collezionisti, le tengo in quanto regalo.

 

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7 minuti fa, nikita_ dice:

Questo va oltre le proprie scelte, e fa anche piacere, io colleziono per esempio monete mondiali destinate solo alla comune circolazione, in buona sostanza quelle che devono essere spese, ma nel corso del tempo ho ricevuto in dono qualche moneta prodotta esclusivamente per i collezionisti, le tengo in quanto regalo.

Personalmente ultimamente mi sto dando al collezionismo quando mi capita di documenti cartacei del passato ove c’è segnato un valore economico. Ad esempio acquisto biglietti teatrali, ricevute d’affitto etc. Si spende poco e mi faccio un idea del Potere d’acquisto del passato 

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Ottimo :good: collezioniamo tutto quello suscita in noi un particolare interesse e che soprattutto ci piace (vedi i miei assegni per esempio).

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35 minuti fa, jaconico dice:

Anche qualche cartolina d’epoca, sopratutto quando sono state inviate e hanno da raccontare una storia 

Oltre alle banconote, colleziono monete d'argento con allegoria femminile e mi fermo qui. Ho dovuto rinunciare ad altre collezioni per problemi di spazio, tempo e denaro che seguivo da ragazzo. Comunque evviva il collezionismo in tutte le sue forme e la gioia che ognuno di noi mette nel coltivare le proprie passioni che ci legano oltre ogni cosa.

Vi lascio questa banconota di 100 korun 1995:

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Sul dritto Karel IV mentre sul rovescio lo stemma dell'Università Carlo di Praga

 

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  • 2 settimane dopo...

Buongiorno,

oggi voglio andare in Paraguay con questa banconota di 1 Guaranì

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Sul dritto troviamo raffigurato a destra un soldato paraguaiano con un machete ed un fucile. A sinistra lo stemma e al centro la scritta "un guarani". La banconota è stampata verde su sfondo multicolore.

Sul rovescio il Palazzo Legislativo al centro, sopra la scritta "Repubblica del Paraguay" e sotto la dicitura in lettere "un guaraní" mentre sui due lati due grandi numeri 1. Nei quattro angoli è stampato il valore 1 della banconota.

Questa banconota fa parte della serie del 1963 (secondo la legge del 1952) è stata una riprogettazione completa, a cui si aggiunsero anche i valori da 5.000 e 10.000 guarani.

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Stato sovrano dal 1917 al 1922, la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR) che confluirà nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS - 1922-1991) emette una serie di banconote da 100-250-500-1.000 rubli con su un celebre scritto del 1848 di Engels e Marx in ben sette lingue: russo, tedesco, francese, italiano, inglese, giapponese e arabo.

Il mio biglietto da 500 rubli:

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Buonasera o meglio buonanotte,

voglio presentarvi una delle mie banconote preferite perché la reputo una piccola opera d'arte non solo per le raffigurazioni ma anche per la simbologia e i riferimenti storici in essa contenuti: 

100 Mark Reichsbanknote red seals chiamato anche "Blue Hundred", banconota dell'Impero Tedesco.

Fu emesso per la prima volta il 7 febbraio 1908 e rimase teoricamente valido fino al 1925, ma, a causa dell'inflazione, scomparve dalle operazioni di pagamento alla fine del 1922. Ci furono tre emissioni: la prima edizione è datata 7 febbraio 1908, la seconda il 10 settembre 1909 e la terza il 21 aprile 1910. Di quest'ultima esiste una variante con un sigillo verde anziché rosso.
Nel primo decennio del XX secolo, i 100 Mark risalgono a questo periodo, l'Impero tedesco, nel quadro dell'espansione commerciale ed economica, tentò di costruire una moderna e potente flotta d'alto mare che potesse contrastare l'egemonia inglese.
Il denaro contante oltre ad avere una funzione economica, è  sempre stata espressione visiva della civiltà e della cultura degli stati emittenti. Le immagini, i simboli non sono mai stati selezionati a caso, ma hanno risposto a finalità celebrative, facendo perno proprio sull’aspetto della comunicazione e dei linguaggi espressivi che potessero essere percepiti e riconosciuti facilmente dal popolo.
Anche le banconote dell'impero tedesco non sfuggono a questa regola ed infatti le raffigurazioni di flotte appaiono particolarmente frequenti durante questo periodo ed ecco perché questa banconota era popolarmente chiamata "Flottenhunderter" (il centone della flotta).
Nella banconota, oltre ai molti riferimenti militari e storici, è possibile notare la presenza dell'Art Nouveau come nella “struttura vegetale” che incornicia il retro, gli ornamenti sul davanti e la cornice delle due allegorie.

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Nel fronte vi sono raffigurati Mercurio e Cerere, le divinità del commercio e dell'agricoltura, con l'Aquila sotto di essi, sullo sfondo le insegne imperiali con la corona imperiale, lo scettro incrociato e la spada di Albrecht.
In retrospettiva, la corona imperiale  emette un alone di raggi come il sole a manifestazione della pretesa del monarca di essere l'unico detentore del potere statale.
Sotto c'è un fascio di querce e foglie di alloro con ai due lati i sigilli imperiali.

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Sul retro del "centone lungo" (Langer Hunderter) , la figura della "Germania" simboleggia l'unificazione del popolo tedesco e il rinnovamento dell'impero medievale. Viene raffigurata la Germania Incoronata seduta sotto una Quercia con lo Scudo imperiale mentre regge, nell'altra mano, la Spada leggermente sfoderata a ricordare che imperatore e impero emersero dallo scontro militare con la Francia, e sollecitare una vigilanza costante contro il nemico esterno. Infine troviamo alcuni simboli allegorici come la quercia (Germania: dalla nascita allo splendore della sua potenza), l'incudine (artigianato), l'aratro (agricoltura), la ruota dentata (industria), un pacco di beni (commercio). Sullo sfondo, in lontananza, si vedono le corazzate della nuova Flotta Imperiale, con le quali la monarchia degli Hohenzollern rivendicava il controllo del mare e la "potenza mondiale"
per questo la banconota oltre a chiamarsi "Langer Hunderter" ( il centone lungo ) si chiamava anche "Flottenhunderter" (il centone della flotta).
Il creatore del disegno di questa piccola opera d'arte non viene menzionato: fu Friedrich Wilhelm Wanderer (1840 - 1910) perché la banconota non entrò in circolazione fino al febbraio 1911.
Nella filigrana il disegno dell'imperatore Kaiser Wilhelm I

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22 ore fa, numys dice:

Buonasera o meglio buonanotte,

voglio presentarvi una delle mie banconote preferite perché la reputo una piccola opera d'arte non solo per le raffigurazioni ma anche per la simbologia e i riferimenti storici in essa contenuti: 

100 Mark Reichsbanknote red seals chiamato anche "Blue Hundred", banconota dell'Impero Tedesco.

Fu emesso per la prima volta il 7 febbraio 1908 e rimase teoricamente valido fino al 1925, ma, a causa dell'inflazione, scomparve dalle operazioni di pagamento alla fine del 1922. Ci furono tre emissioni: la prima edizione è datata 7 febbraio 1908, la seconda il 10 settembre 1909 e la terza il 21 aprile 1910. Di quest'ultima esiste una variante con un sigillo verde anziché rosso.
Nel primo decennio del XX secolo, i 100 Mark risalgono a questo periodo, l'Impero tedesco, nel quadro dell'espansione commerciale ed economica, tentò di costruire una moderna e potente flotta d'alto mare che potesse contrastare l'egemonia inglese.
Il denaro contante oltre ad avere una funzione economica, è  sempre stata espressione visiva della civiltà e della cultura degli stati emittenti. Le immagini, i simboli non sono mai stati selezionati a caso, ma hanno risposto a finalità celebrative, facendo perno proprio sull’aspetto della comunicazione e dei linguaggi espressivi che potessero essere percepiti e riconosciuti facilmente dal popolo.
Anche le banconote dell'impero tedesco non sfuggono a questa regola ed infatti le raffigurazioni di flotte appaiono particolarmente frequenti durante questo periodo ed ecco perché questa banconota era popolarmente chiamata "Flottenhunderter" (il centone della flotta).
Nella banconota, oltre ai molti riferimenti militari e storici, è possibile notare la presenza dell'Art Nouveau come nella “struttura vegetale” che incornicia il retro, gli ornamenti sul davanti e la cornice delle due allegorie.

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Nel fronte vi sono raffigurati Mercurio e Cerere, le divinità del commercio e dell'agricoltura, con l'Aquila sotto di essi, sullo sfondo le insegne imperiali con la corona imperiale, lo scettro incrociato e la spada di Albrecht.
In retrospettiva, la corona imperiale  emette un alone di raggi come il sole a manifestazione della pretesa del monarca di essere l'unico detentore del potere statale.
Sotto c'è un fascio di querce e foglie di alloro con ai due lati i sigilli imperiali.

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Sul retro del "centone lungo" (Langer Hunderter) , la figura della "Germania" simboleggia l'unificazione del popolo tedesco e il rinnovamento dell'impero medievale. Viene raffigurata la Germania Incoronata seduta sotto una Quercia con lo Scudo imperiale mentre regge, nell'altra mano, la Spada leggermente sfoderata a ricordare che imperatore e impero emersero dallo scontro militare con la Francia, e sollecitare una vigilanza costante contro il nemico esterno. Infine troviamo alcuni simboli allegorici come la quercia (Germania: dalla nascita allo splendore della sua potenza), l'incudine (artigianato), l'aratro (agricoltura), la ruota dentata (industria), un pacco di beni (commercio). Sullo sfondo, in lontananza, si vedono le corazzate della nuova Flotta Imperiale, con le quali la monarchia degli Hohenzollern rivendicava il controllo del mare e la "potenza mondiale"
per questo la banconota oltre a chiamarsi "Langer Hunderter" ( il centone lungo ) si chiamava anche "Flottenhunderter" (il centone della flotta).
Il creatore del disegno di questa piccola opera d'arte non viene menzionato: fu Friedrich Wilhelm Wanderer (1840 - 1910) perché la banconota non entrò in circolazione fino al febbraio 1911.
Nella filigrana il disegno dell'imperatore Kaiser Wilhelm I

Complimenti per la bellissima presentazione di questa banconota maestosa: mi hai avvinto alla descrizione! ?

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26 minuti fa, Orodicarta dice:

Complimenti per la bellissima presentazione di questa banconota maestosa: mi hai avvinto alla descrizione! ?

Grazie dei complimenti e fatti da te hanno un peso maggiore perché seguo gli articoli che scrivi sempre molto dettagliati e precisi. Inoltre devo ricambiarti i complimenti perché uno dei tuoi articoli, "tecniche di stampa", è citato come fonte nel libro "Anatomia di una banconota: dall'arte alla tecnologia" (Russo-Ardimento), a dimostrazione che lo studio, la conoscenza e la passione possono dare tante belle soddisfazioni.

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Nel 1927 la Banca Nazionale di Grecia (nata nel 1841) a seguito a degli accordi cedeva il privilegio di emettere banconote alla nuova Banca di Grecia (operativa a partire dal 1928), quest'ultima all'inizio in via provvisoria utilizza banconote dell'ex banca apponendo sopra una sovrastampa.

1.000 dracme tipo del 1926

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Il 12/12/2021 alle 23:16, numys dice:

uno dei tuoi articoli, "tecniche di stampa", è citato come fonte

Non sapevo, grazie dell'informazione. Ammetto di essere onorato quanto stupito, certo che in notafilia si dà credito proprio a tutti... ?

Mostro due biglietti stampati dalla American Bank Note Company nel 1873 per il Banco de la Compañia General del Perù e riesumati 8 anni dopo dalla Repubblica del Perù per far fronte alle urgenze economiche imposte dallo scoppio della Guerra del salnitro o Guerra del Pacifico tra il Cile e l'alleanza di Bolivia e Peru. Il 14 febbraio 1879, le truppe cilene avevano occupato Antofagasta in difesa delle miniere di salnitro date in concessione dal governo boliviano alla Compañia de Salitres y Ferrocarril de Antofagasta e sequestrate dal governo boliviano. Il pomo della discordia era una tassa di 10 centesimi per quintale di merce esportata, che il Cile non intendeva pagare. In conseguenza dell'occupazione militare, il 1 marzo la Bolivia dichiarò guerra al Cile e il Cile fece altrettanto il 5 aprile.

Il decreto 1 settembre 1881 autorizzava l'utilizzo dei biglietti della Compañia General, che non erano mai stati emessi, sovrastampandoli come Billetes Provisionales (biglietti provvisori) con la nuova denominazione in Reales de Inca. L'unità monetaria dell'"Inca" fu creata dal Presidente della Repubblica peruviano Nicolàs de Piérola per finanziare la campagna in appoggio all'alleato boliviano ed era suddiviso in 100 Centavos de Inca ovvero 10 Reales de Inca. Le banconote da 1 Sol furono ridenominate in 1 Real de Inca, quelle da 5 Soles in 5 Reales de Inca mentre quelle da 100 Soles furono ridenominate in 100 Centavos de Inca (= 10 Reales de Inca).

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Il valore complessivo dell'emissione di biglietti provvisori era di 5.000.000 di Inca convertibili in oro e garantiti da un deposito presso il Banco de Londres, México y Sudamérica, che assommava però a soli 3.601.516 di Inca.

Al fronte mostrano il ritratto del colonnello José Gabriel Gálvez Egúsquiza, eroe nazionale della guerra d'indipendenza contro la Spagna dentro cornice circolare e una locomotiva a vapore. Il biglietto da 1 Real mostra anche una veduta di un porto con veliero in navigazione mentre quello da 5 mostra una coppia di gauchos a cavallo.

Al retro, una locomotiva a vapore e, per il biglietto da 5, anche un gaucho con guanaco a sinistra.

Modificato da Orodicarta
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Posto una banconota brasiliana molto comune ma che ha saputo ben commemorare e allo stesso tempo far conoscere uno dei maggiori intellettuali brasiliani del '900 ad un pubblico più vasto:

50 cruzados 1990

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Sul fronte Ritratto di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), con le case e le montagne di Itabira, sullo sfondo e sotto un estratto dal manoscritto dell'autore, intitolato "Prece de um mineiro no Rio" (Preghiera di un Mineiro a Rio ).

Sul retro un quadro ritrae il poeta alla sua scrivania, nell'ufficio di scrittura. A destra dell'incisione sono riprodotti i versi del poema "Canção Amiga".

Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta, prosatore, cronista e critico, è considerato fra i maggiori scrittori del nostro secolo, pietra angolare della letteratura brasiliana. Drummond ha detto di sé stesso: "Sono un poeta minore, dai ritmi elementari, e destinato a passare". Un'intellettuale attento che tutto osserva e analizza, che scandaglia in ogni singolo particolare del suo quotidiano, recuperando, tramite la memoria, anche quello dell'infanzia e adolescenza a Itabira. La sua poesia è piena di storie semplici, di persone, cose, fatti e momenti quotidiani e apparentemente banali che assumono dimensione estetica. Drummond è, in effetti, un intellettuale poliedrico, intrinsecamente impegnato con il suo tempo, ma al tempo stesso poeta locale, cantore della sua Itabira, villaggio natale e metafora del mondo. Il suo verso è libero, sciolto, musicale, e i suoi ritmi, sorprendentemente vivi, incorporano nel discorso poetico il tono colloquiale e quello prosaico. Come chiarisce molto bene Tabucchi, Drummond è un poeta moderno che in fondo odia la modernità, o meglio che ne ha paura. Paura soprattutto della disumanizzazione e della solitudine che la modernità e il progresso producono. Una paura che poi diventa, nel periodo del dopoguerra e con modalità più introspettive, quella dell’uomo contemporaneo, che si manifesta con un senso di inadeguatezza alla vita.

Di seguito la poesia riportata sul retro della banconota:

Canção Amiga (testo originale)

Eu preparo uma canção
em que minha mãe se reconheça,
todas as mães se reconheçam,
e que fale como dois olhos.

Caminho por uma rua
que passa em muitos países.
Se não me vêem, eu vejo
e saúdo velhos amigos.

Eu distribuo um segredo
como quem ama ou sorri.
No jeito mais natural
dois carinhos se procuram.

Minha vida, nossas vidas
formam um só diamante.
Aprendi novas palavras
e tornei outras mais belas.

Eu preparo uma canção
que faça acordar os homens
e adormecer as crianças.

TESTO TRADOTTO

Sto preparando una canzone 
con cui mia madre può riconoscersi 
tutte le mamme si possono riconoscere 
e che parla come due occhi.

Sto camminando per una strada 
che attraversa molti paesi. 
Se (loro) non mi vedono, vedo 
e saluto i vecchi amici. 

Distribuisco un segreto 
come qualcuno che ama o sorride. 
Nel modo più naturale 
due affetti si cercano. 

La mia vita, le nostre vite 
formano un solo diamante.
Ho imparato nuove parole 
e ho fatto altre (parole) più belle. 

Sto preparando una canzone 
Che fa svegliare gli uomini 
e fa addormentare i bambini.*

Questa poesia è stata musicata e cantata da Milton do Nascimento:

 

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Vi presento questa banconota di uno stato che non esiste più: la DDR (Repubblica Democratica Tedesca)

Sono 500 marchi del 1985, banconota dal taglio elevato causa inflazione,.  ma che non fu emessa per la circolazione.

Al rovescio : edificio del Consiglio di Stato (organo collegiale che esercitava le tipiche attribuzioni di un capo di Stato)

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Alla fine del XIX secolo nascono i protettorati della Somalia Britannica e della Somalia Italiana.
Dopo la seconda guerra mondiale il nord del paese rimase protettorato britannico, mentre la restante parte fu affidata all'Italia per amministrarla (AFIS).

Nel 1960 i due territori furono uniti nella Repubblica somala, con un colpo di stato nel 1969 si autoproclama presidente il dittatore Siad Barre, rimanendo in carica fino allo scoppio della guerra civile del 1991.

In questa emissione (1962/1971) sarà utilizzato per l'ultima volta l'italiano.

100 Scellini somali del 1971

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nella filigrana

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Modificato da nikita_
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Buongiorno a tutti,

oggi vi presento un'altra banconota brasiliana comune ma che ho ritenuto importante inserire in collezione perché un omaggio ad un grande artista di origine italiana:

5000 cruzados 1988

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Sul dritto ritratto di Candido Torquato Portinari (1903-1962), con, a sinistra, un'incisione con una sezione finale della tavola epica Tiradentes, completata nel 1949.

Sul rovescio sulla sx una stampa fotografica che mostra Portinari che disegna il pannello Baianas. A destra, un'altra stampa richiama elementi del pannello Paz, che evoca scene dell'infanzia dell'artista a Brodósqui.

CANDIDO TORQUATO PORTINARI

Uno dei grandi figli della terra veneta è Candido Portinari, originario di Brodowski, nell'entroterra di San Paolo, figlio di Giovan Battista Portinari, nativo appunto di Chiampo (Vicenza) e Domenica Torquato che invece era di Bassano del Grappa. Padre e madre dell'artista emigrarono in Brasile per lavorare in una piantagione di caffè, una fazenda chiamata Santa Rosa. Giovan Battista e Domenica ebbero dodici figli e Candido fu il secondogenito.

Studiò prima a San Paolo, quindi a Rio de Janeiro, poi in Gran Bretagna, Spagna, Italia e Francia. Dal 1936 al 1939 Portinari insegnò pittura alla Università Federale di Rio de Janeiro.
Nelle sue opere Candido Portinari si rende testimone del forte legame con il suo paese raccontando dei ricordi dell’infanzia, della povertà, della situazione del popolo brasiliano, la sua gente, senza tuttavia voler rimandare un’immagine idealizzata del Brasile, né tantomeno rappresentarne solamente il lato più provinciale, quanto piuttosto mostrare la condizione generale dell’uomo nella società nazionale dell’epoca.
Del 1936-1945 è il grande ciclo di affreschi al Ministero dell'educazione brasiliano. Nel 1940, sotto l'influsso dell'arte italiana, nella sua pittura portò elementi riconducibili al Quattrocento italiano. Poi portò le sue opere verso un periodo 'drammatico'. Ecco allora "Vittime della guerra", "Vittime della siccità" e "Bambino che piange" quest'ultimo datato 1945, mentre successivi sono "Bandito brasiliano con donna" e "Donna che piange".

Le opere di Portinari si trovano anche negli Stati Uniti, a New York nel Palazzo delle Nazioni Unite. Un esponente importante dell'arte pittorica brasiliana con forti radici in Italia che il comune di Chiampo ha voluto ricordare invitando il figlio, Joao Candido Portinari, offrendogli la cittadinanza onoraria. 
Inoltre il comune vicentino ha già ribattezzato una scuola e una strada con il nome del pittore.
In Italia ricordiamo la mostra al pubblico di Palazzo Pamphilj "Portinari, la mano senza fine", (da Febbraio ad Aprile 2017) con una raccolta di 26 opere di Candido Torquato Portinari (1903-1962), tra di esse spicca il capolavoro "Caffè".

Lo stato brasiliano lo ha omaggiato dedicandogli anche una banconota da 5 mila cruzados perché ritenuto il più grande tra i moderni del Novecento latinoamericano. Inoltre è stato il più prolifico artista: ha lasciato oltre 4.600 opere. Era così quotato e famoso che quando nel dicembre 2007 i ladri presero di mira il Museo d’arte di San Paolo portarono via il "Ritratto di Suzanne Bloch" di Pablo Picasso e il suo "O lavrador de cafè". Valore complessivo 55 milioni di dollari. Vennero ritrovati sei mesi dopo. Per coloro che volessero approfondire la conoscenza di questo artista vi lascio un link:

https://gianzinho-culturabrasil.blogspot.com/2016/05/candido-portinari-pittura.html?m=1

Modificato da numys
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La Russia meridionale è esistita come uno stato solamente durante la guerra civile russa, dal  gennaio 1919 al novembre 1920.

Fu uno stato militare antibolscevico, i suoi confini erano indefiniti, praticamente cambiavano in base alle vittorie o alle sconfitte contro l'Armata Rossa, acquisendo o perdendo il controllo dei territori.

Verso la fine del 1920 la Russia meridionale cessò di esistere dopo la conquista rossa della Crimea, il suo territorio fu assorbito dalla Russia sovietica.

Governo della Russia del sud - 50 rubli 1920

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