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IGNORED

Le pause di produzione della Zecca di Roma


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Inviato

Buongiorno e Buon Santo Stefano,

tra la Tardo Repubblica e il Primo Impero i possedimenti territoriali di Roma si estendono in modo importante e la richiesta di flusso monetale circolante bronzo si amplifica notevolmente. Nel I secolo d.C. si assiste all'utilizzo di varie strategie a limitare questa carenza: utilizzo di monete locali (ad esempio GERMANVS INDVTILLI) o di importazione (monete massaliote o da Ebusus o Panormos rinvenute a Pompei), di emissioni cittadine provinciali (zecche spagnole o trace), creazione di copie fuse, sezione di monete bronzee a creare delle frazioni, etc...

Una delle concause che hanno porta a questa "drammatica" carenza di moneta circolante fa riferimento ad una chiusura della zecca di Roma collocata attorno al 40 a.C. e che si protrae fino al 19 a.C., quando Augusto riprende la produzione enea che rimarrà comunque insufficiente a coprire la richiesta di quanto si rende necessario allo svolgimento di quella miriade di piccole operazioni commerciali che ogni giorno si compivano nell'Impero (a testimonianza di ciò si faccia riferimento in area italica alle monete tardorepubblicane rinvenute a Pompei nel Termopolio) *. Lo stesso Augusto continua nel periodo la produzione di argenti emessi però da zecche militari che seguivano l'esercito o da quella di Brindisi dove era di stanza la classis romana.

Al di là di riferimenti generici non ho trovato nulla di più puntuale in merito alle pause di produzione della zecca di Roma.

Avete forse qualche riferimento più preciso e circostanzato da indicarmi?

Grazie

Illyricum

;)

* in realtà la percezione di una scarsità di flusso monetale circolante ha radici più profonde se è vero che lo stesso Cicerone già nel 49 a.C. fa cenno alla "caritas nummorum" (Giard, 1975).

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Inviato (modificato)

Ho letto con molto interesse questo post perchè mi ha aperto nuovi orizzonti e spinto ad  approfondire, ma mi ha anche fatto nascere alcuni dubbi.

Quale può essere il motivo per cui la zecca di Roma smise di coniare monete? La pausa interessò solo i bronzi? Così, di primo acchito, non mi sembra di trovare una spiegazione plausibile se non una carenza di materie prime...non saprei....

Da come io ricordi di aver letto, questo non fu l'unico caso nel primo impero. Rammento, infatti, che la zecca di Roma smise di produrre bronzi anche in un periodo successivo, sotto Claudio, negli anni 42-43 d.C. Lessi questa cosa qualche anno fa a proposito di un sesterzio di Britannico, ma ricordo bene che non trovai nessun riferimento specifico.

Buona serata da Stilicho

 

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