li marchi di zecca 1538-1617

[FRV]

P. Magliocca sembra incerto sul significato di questi marchi. Ho alcuni pensieri.

Nelle istruzione di 1623 è detto : “il mastro di cugno debbia e sia tenuto dare alli 25 cugnatori chi sono in detta Regia Zecca ad ogni uno dessi dare una pila e tre ferri per battere e cugnare le monete et in quella pila debbia fare ponere un segno quale habbia da servire per insino che durera il servitio del cugnatore, acciò che la moneta che esce da detti cugnatori si possa conoscere de chi cugnatore stà fatta … e tutto ciò occorendo trovarsi alcune fraude in alcune moneta si possa sapere da chi cugnatore fosse stata fatta, del quale segno detto mastro di cugno debia far notamento in suo libro.”  Questa regola divenne obbligatorio nel 1623, ma forse era usato prima, se non sistematicamente.

Quale fraude ? Il cugnatore non poteva cambiare il metallo della moneta; solo poteva mal cugnare, o tagliare la moneta… 

Alcuni di questi marchi sono araldiche: torre, leone… Nel’inventario delle lasciate doppo la morte di Leonardo Castellano, sustituto del mastro di cugno, nel 1574, c’erano “ 42 pontilli con diverse cose scolpite quale anno servito per far le arme de reversi dele monete”  : leoni, castelli, fiori, ecc. Non credo che l’uso di questi punzoni significava niente di speciale: quando l’attività della zecca stava crescenda, il mastro di cugno usava delli punzoni usava punzoni gia a sua disposizione. È solo un indicazione che le emissioni erano maggiore di prima.