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Monetazione circolante a Bari nel 1750-52


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Buonasera a tutti,

Per una ricerca sulle monete circolanti nel Regno di Napoli (ma più ristrettamente nei territori di Bari), avrei bisogno di una lista abbastanza esauriente di tutte le monete che potevano trovarsi in circolazione nel periodo 1750-1752 nei territori di Bari.

Sicuramente, oltre a tutte le monete in oro di Carlo di Borbone, circolava senz'altro la piastra e mezza piastra Sebeto, mentre la piastra e mezza piastra busto del Re, coniata per la prima volta nel 1750, poteva circolare già in quegli anni o era troppo presto?

Per la piastra e mezza piastra Securitas 1747, poteva essere diffusa, o circolava di più a Napoli?

Poi un grosso dubbio: la monetazione minuta di Carlo di Borbone è entrata in circolazione non prima del 1755-56, ma prima cosa si usava? Ecco, qui avrei una grossa lacuna e mi servirebbe capire che cosa veniva ancora usato delle vecchie monetazioni precedenti e soprattutto per i tagli minuti.

Grazie a tutti a chi vorrà delucidarmi in merito!

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Ti do un suggerimento... non limitarti a Carlo, sicuramente circolavano monete di epoca asburgica e monete di zecche straniere come Roma o Venezia o Ragusa, la cosa è più complessa rispetto a quello che di pensa

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1 ora fa, Layer1986 dice:

Ti do un suggerimento... non limitarti a Carlo, sicuramente circolavano monete di epoca asburgica e monete di zecche straniere come Roma o Venezia o Ragusa, la cosa è più complessa rispetto a quello che di pensa

 

È proprio questo il problema....

Almeno capire quali potevano essere i pezzi maggiormente diffusi: nei documenti di quell'epoca si parla di ducati, pezze o mezze pezze(le piastre o 60 grana) ma soprattutto di grani, carlini o tarì, volevo per lo più capire quali monete di questi 3 tagli circolavano ancora ampiamente in questi anni.

Possiamo anche utilizzare la discussione per postare qualche pezzo.

Edited by Acqvavitus
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Addirittura circolavano ancora monete romane. Abbiamo la testimonianza diretta di Gnecchi che ricordava a fine Ottocento che non era inusuale imbucare monete romane di rame invilito nei bussolotti delle chiese per le elemosine.

 

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Forse dovrei cambiare la domanda allora:

So che le monete che circolavano erano chiaramente tante e di periodi anche lontani, ma sicuramente c'erano delle monete preferite su altre e che avevano un uso più abbondante in quello specifico periodo.

Nel 1750 a Bari, ho carlini, grana e tarì, riportati su documenti di compravendita. Volendo più semplicemente apporre un immagine di queste monete, quali mi suggerite di mettere?

@gennydbmoney, @Rocco68

Edited by Acqvavitus
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12 ore fa, Acqvavitus dice:

Nel 1750 a Bari, ho carlini, grana e tarì, riportati su documenti di compravendita. Volendo più semplicemente apporre un immagine di queste monete, quali mi suggerite di mettere?

Ciao,non ho le competenze adatte per dare una risposta precisa al tuo quesito, posso limitarmi a fare delle supposizioni,la Puglia era parte del Regno di Napoli dove venivano battute le monete per l'intero regno,presumo che fino alla mezza piastra "busto corazzato"i tagli circolassero in tutto il regno nel biennio 50-52,non conosco le dinamiche di distribuzione quindi è possibile che alcuni tagli coniati a ridosso di quegli anni ci mettessero più tempo per arrivare nelle zone più remote del regno...

Per quanto riguarda i carlini e mezzi carlini che vennero coniati rispettivamente nel 1755 e dal 1755 al 1759 è chiaro che nel biennio 50-52 si facesse ricorso ai nominali di regnanti precedenti probabilmente perché ancora largamente circolanti nel regno,come i carlini del 1715-1716 coniati durante il regno di Carlo VI d'Asburgo, nonché il tarì coniato nel 1715/16/18 e 31,moneta che non fu coniata durante il regno di Carlo di Borbone...

Per i tagli in rame non furono coniati  solo nel 56-57 ma anche nel 1750 come la pubblica da 3 tornesi,il grano da 2 tornesi,il 6 cavalli da 1 tornese,il 4 cavalli e il 3 cavalli da 1/2 tornese,ma considerando la grande rarità presumo siano state coniate in pochi esemplari,e probabilmente anche in questo caso si continuarono ad usare nominali dei Re precedenti, personalmente non escludo che possano aver circolato addirittura monete del periodo vicereale,senza contare che nel regno circolavano anche monete straniere e di altri stati italiani come mi è capitato di leggere su alcune tabelle di conversione...

Sicuramente non avrò risolto il tuo quesito ma spero almeno di averti schiarito un po' le idee...

P.S. per le immagini delle monete puoi verificare semplicemente su un qualsiasi catalogo...

 

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34 minuti fa, gennydbmoney dice:

Ciao,non ho le competenze adatte per dare una risposta precisa al tuo quesito, posso limitarmi a fare delle supposizioni,la Puglia era parte del Regno di Napoli dove venivano battute le monete per l'intero regno,presumo che fino alla mezza piastra "busto corazzato"i tagli circolassero in tutto il regno nel biennio 50-52,non conosco le dinamiche di distribuzione quindi è possibile che alcuni tagli coniati a ridosso di quegli anni ci mettessero più tempo per arrivare nelle zone più remote del regno...

Per quanto riguarda i carlini e mezzi carlini che vennero coniati rispettivamente nel 1755 e dal 1755 al 1759 è chiaro che nel biennio 50-52 si facesse ricorso ai nominali di regnanti precedenti probabilmente perché ancora largamente circolanti nel regno,come i carlini del 1715-1716 coniati durante il regno di Carlo VI d'Asburgo, nonché il tarì coniato nel 1715/16/18 e 31,moneta che non fu coniata durante il regno di Carlo di Borbone...

Per i tagli in rame non furono coniati  solo nel 56-57 ma anche nel 1750 come la pubblica da 3 tornesi,il grano da 2 tornesi,il 6 cavalli da 1 tornese,il 4 cavalli e il 3 cavalli da 1/2 tornese,ma considerando la grande rarità presumo siano state coniate in pochi esemplari,e probabilmente anche in questo caso si continuarono ad usare nominali dei Re precedenti, personalmente non escludo che possano aver circolato addirittura monete del periodo vicereale,senza contare che nel regno circolavano anche monete straniere e di altri stati italiani come mi è capitato di leggere su alcune tabelle di conversione...

Sicuramente non avrò risolto il tuo quesito ma spero almeno di averti schiarito un po' le idee...

P.S. per le immagini delle monete puoi verificare semplicemente su un qualsiasi catalogo...

 

 

Si, senza dubbio, ti ringrazio della tua esauriente risposta.

Quindi possiamo ragionevolmente affermare che circolassero ancora ampiamente almeno le monete di Carlo VI D'Asburgo.

Per i tagli in rame del 1750, concordo con te che erano pezzi troppo rari per circolare.

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1 minuto fa, Acqvavitus dice:

Quindi possiamo ragionevolmente affermare che circolassero ancora ampiamente almeno le monete di Carlo VI D'Asburgo

Secondo me si...

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Buon pomeriggio, allego alcune pagine che potrebbero essere utili... 

Tratte da: "Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII" Gian Rinaldo Carli · 1757 

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6 ore fa, Acqvavitus dice:

Si, senza dubbio, ti ringrazio della tua esauriente risposta.

Quindi possiamo ragionevolmente affermare che circolassero ancora ampiamente almeno le monete di Carlo VI D'Asburgo.

Per i tagli in rame del 1750, concordo con te che erano pezzi troppo rari per circolare.

 

Almeno Carlo II, anzi prevalentemente. Il che significa che tutti i nominali del 1750 circolavano in minor percentuale rispetto al resto, quindi come "moneta preferita" ti suggerisco questa... 😛 

NAPOLI CARLO II DI SPAGNA (1674-1700) 20 Grana ... - Aste numismatiche -  Varesi Srl

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1 ora fa, Layer1986 dice:

Almeno Carlo II, anzi prevalentemente. Il che significa che tutti i nominali del 1750 circolavano in minor percentuale rispetto al resto, quindi come "moneta preferita" ti suggerisco questa... 😛 

NAPOLI CARLO II DI SPAGNA (1674-1700) 20 Grana ... - Aste numismatiche -  Varesi Srl

 

È quello che stavo pensando, perché per la verità le monete di Carlo VI a discapito di un periodo di coniazione più vicino a quello in osservazione io non ne vedo un'ampia diffusione in base anche ai pezzi ivi presenti oggi sul mercato.

Invece per le monete di Carlo II, ora che ci faccio caso, io personalmente le ho sempre viste sui banchetti o nei negozi delle nostre zone in gran numero e anche in modo parecchio usurato. Specialmente carlini, tarì e grani sono ancor oggi in vendita in modo massiccio.

Ora che ricordo, sicuramente più di 20 anni fa, una persona voleva vendere ad un negozio una moneta molto usurata che aveva trovato in campagna e se la memoria non mi inganna era una moneta in rame o di Carlo II o di Filippo IV.

Grazie a tutti dei vostri commenti.

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15 ore fa, Acqvavitus dice:

È quello che stavo pensando, perché per la verità le monete di Carlo VI a discapito di un periodo di coniazione più vicino a quello in osservazione io non ne vedo un'ampia diffusione in base anche ai pezzi ivi presenti oggi sul mercato.

Invece per le monete di Carlo II, ora che ci faccio caso, io personalmente le ho sempre viste sui banchetti o nei negozi delle nostre zone in gran numero e anche in modo parecchio usurato. Specialmente carlini, tarì e grani sono ancor oggi in vendita in modo massiccio.

Ora che ricordo, sicuramente più di 20 anni fa, una persona voleva vendere ad un negozio una moneta molto usurata che aveva trovato in campagna e se la memoria non mi inganna era una moneta in rame o di Carlo II o di Filippo IV.

Grazie a tutti dei vostri commenti.

 

Credo  andrebbe fatto una valutazione sulle quantità di monete emesse sotto i regni precedenti Carlo di Borbone. È molto verosimile in base a ciò che offre il mercato che di monete, soprattutto in argento di Carlo II ce ne siano molte di più che di Filippo II e Carlo VI. Ed è proprio in base a questa considerazione che secondo me potremmo dire che tutte le monete di questi 3 regnanti circolavano nel regno in egual misura in base alla percentuale della quantità coniata. Mi sono fatto questa idea perché nella mia abbastanza lunga vita da collezionista ho avuto modo di trovare e vedere monete di Filippo V e Carlo VI molto usurate. Questo fa pensare che queste monete non potevano consumarsi in quel modo se fossero state spese solo nel periodo di chi le aveva coniate. Prendetela solo come una mia considerazione. 

 

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Il 22/9/2023 alle 10:38, dareios it dice:

Credo  andrebbe fatto una valutazione sulle quantità di monete emesse sotto i regni precedenti Carlo di Borbone. È molto verosimile in base a ciò che offre il mercato che di monete, soprattutto in argento di Carlo II ce ne siano molte di più che di Filippo II e Carlo VI. Ed è proprio in base a questa considerazione che secondo me potremmo dire che tutte le monete di questi 3 regnanti circolavano nel regno in egual misura in base alla percentuale della quantità coniata. Mi sono fatto questa idea perché nella mia abbastanza lunga vita da collezionista ho avuto modo di trovare e vedere monete di Filippo V e Carlo VI molto usurate. Questo fa pensare che queste monete non potevano consumarsi in quel modo se fossero state spese solo nel periodo di chi le aveva coniate. Prendetela solo come una mia considerazione. 

 

 

Forse hai confuso un pò i nomi dei regnanti:

"soprattutto in argento di Carlo II ce ne siano molte di più che di Filippo II e Carlo VI" qui dovrebbe essere Filippo V(1700-1707) e Carlo VI d'Asburgo (1707-34).

Mentre qui:

"lunga vita da collezionista ho avuto modo di trovare e vedere monete di Filippo V e Carlo VI molto usurate" forse volevi dire Filippo IV(1621-65) e Carlo II(1665-1700).

giusto?

Edited by Acqvavitus
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Supporter
1 ora fa, Acqvavitus dice:

Forse hai confuso un pò i nomi dei regnanti:

"soprattutto in argento di Carlo II ce ne siano molte di più che di Filippo II e Carlo VI" qui dovrebbe essere Filippo V(1700-1707) e Carlo IV d'Asburgo (1707-34).

Mentre qui:

"lunga vita da collezionista ho avuto modo di trovare e vedere monete di Filippo V e Carlo VI molto usurate" forse volevi dire Filippo IV(1621-65) e Carlo II(1665-1700).

giusto?

 

Si, era riferito a Filippo V non a Filippo II. Quando scrivi col cellulare è facile che ti cambia ciò che hai scritto e capita che non te ne accorgi. L'ultima frase è giusta, intendevo proprio Filippo V e Carlo VI. 

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1 ora fa, dareios it dice:

Si, era riferito a Filippo V non a Filippo II. Quando scrivi col cellulare è facile che ti cambia ciò che hai scritto e capita che non te ne accorgi. L'ultima frase è giusta, intendevo proprio Filippo V e Carlo VI. 

 

Certamente le monete di Filippo V e Carlo VI continuarono a circolare, ma sicuramente non erano molto diffuse o almeno non equamente in tutto il Regno come quelle di Carlo II e alcune di Filippo IV, come descritto nelle pagine postate da @LOBU.

Edited by Acqvavitus
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Supporter

L'ho scritto prima, le monete di Filippo V e quelle di Carlo VI ne circolavano di meno perché in percentuale con quelle di Carlo II ne erano molte di meno. 

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Il 21/9/2023 alle 16:35, Layer1986 dice:

Almeno Carlo II, anzi prevalentemente. Il che significa che tutti i nominali del 1750 circolavano in minor percentuale rispetto al resto, quindi come "moneta preferita" ti suggerisco questa... 😛 

NAPOLI CARLO II DI SPAGNA (1674-1700) 20 Grana ... - Aste numismatiche -  Varesi Srl

 

Avresti per caso una foto del ducato dello stesso conio col tosone, da poter liberamente usare, senza copyright?

La foto di questo tarì da dove è tratta?

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