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Metaponto


Risposte migliori

Si tratta di una moneta sempre molto interessante ed affascinante :wub: , sotto il profilo storico e numismatico. Complimenti sinceri :)

Giacomo

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Ciao Antonello, non vorrei allarmare nessuno, ma i rilievi non mi piacciono.

Sull'intera superficie sono omogeneamente consumati.

Persino nelle zone interne protette dai rilievi... <_<

Non saprei, è difficile che l'argento si consumi in questo modo, forse è rimasta in un luogo che ha "mangiato" un sottilissimo strato d'argento su tutta la superficie, ma non ci giurerei.

Potrebbe anche trattarsi di un conio "stanco", eccessivamente usurato.

Anche la spiga incusa al rovescio mi dà qualche perplessità, vedi il disegno che strana conformazione prende circa a 3/4 di altezza!? :(

Certo come sempre sosteniamo le foto non aiutano, ma il mio consiglio è di farla vedere a un esperto professionista, se non l'hai già fatto. ;)

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Ciao Antonello, non vorrei allarmare nessuno, ma i rilievi non mi piacciono.

Sull'intera superficie sono omogeneamente consumati.

Persino nelle zone interne protette dai rilievi... <_<

Non saprei, è difficile che l'argento si consumi in questo modo, forse è rimasta in un luogo che ha "mangiato" un sottilissimo strato d'argento su tutta la superficie, ma non ci giurerei.

Potrebbe anche trattarsi di un conio "stanco", eccessivamente usurato.

Anche la spiga incusa al rovescio mi dà qualche perplessità, vedi il disegno che strana conformazione prende circa a 3/4 di altezza!? :(

Certo come sempre sosteniamo le foto non aiutano, ma il mio consiglio è di farla vedere a un esperto professionista, se non l'hai già fatto. ;)

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...potrebbe essere una moneta, trovata in mare...la sabbia, riesce a levigare molto bene anche le parti più nascoste...come l'incuso di questa moneta...

Marco

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Awards

Quello che penso anche io, fare una moneta falsa e consumarla in quel modo non ha senso.

Modificato da Giovenaledavetralla
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Concordo con cori, potrebbe essere un ipotesi da aggiungere al conio usurato, continua invece a non convincermi il disegno dell'incuso.

Per giovenale: i rilievi poco marcati non sarebbero voluti da un falsario, ma sarebbero il risultato di un processo di falsificazione che non è riuscito a riprodurre i netti rilievi dell'originale (es. processo di fusione).

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Si ho capito cosa intendi.

Ma se facciamo un discorso a monte e pensiamo che il falsario fà una moneta per farci dei soldi.

E se questa gli è venuta male anche metterla sul mercato ne ricaverebbe ben poco, a questo punto gli converebbe rifonderla e rifarla.

Modificato da Giovenaledavetralla
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sicuramente io la farei periziare.........concordo con miglio nel notare alcuni difetti ( il bordo non mi convince, come anche la scarsa impressione dell'incuso, nonchè quella sbavatura di metallo tra le spighe a ore 3).............un ultima cosa il colore , sembra che la moneta sia stata messa in acido cloridrico per ''invecchiarla'', sottolineo''sembra'' perchè le foto ingannanno...speriamo che sia invece autentica perchè il pezzo è interessante ;) ciao :lol:

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Concordo con cori, potrebbe essere un ipotesi da aggiungere al conio usurato, continua invece a non convincermi il disegno dell'incuso.

Per giovenale: i rilievi poco marcati non sarebbero voluti da un falsario, ma sarebbero il risultato di un processo di falsificazione che non è riuscito a riprodurre i netti rilievi dell'originale (es. processo di fusione).

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...personalmente, credo sia buona...ripeto, la salsedine e la sabbia, possono ridurre la moneta in quasto stato...i rilievi sia del dritto che del rovescio, sono stati erosi....é tipico degli oggetti metallici rinvenuti nella sabbia...

Marco

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Awards

Interessanti e valide le supposizioni di miglio ma ugualmente non nutro forti dubbi sulla sua autenticità. Coni stanco abbinati all'azione dell'acqua + sabbia potrebbero dare sicuramente questie effetti.

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Grazie a tutti per i commenti e gli interessanti spunti di riflessione ed osservazione. :)

Allego una foto del bordo, la moneta mi sembra coniata ed all'osservazione de visu mi sembra ricoperta da un velo di ossido d'argento, propendo per la tesi di cori che mi sembra ben spiegare le puntuali affermazioni di miglio.

Ascolterò il vostro consiglio e farò periziare questa anziana signora che, seppure non più in forma come un tempo è - ai miei occhi - ancora desiderabile.

post-709-1187356697_thumb.jpg

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Le ipotesi avanzate riguardo il logorio della moneta sono ben motivate ma vorrei fare qualche osservazione. Quando Antonello ha postato lo statere ha indicato, seppur dubitativamente, un confronto con SNG ANS n. 216, che corrisponde alla classe VI, coppia di coni n. 128, della classificazione Johnston (A. Johnston, The Coinage of Metapontum, parts I and II by S.P.Noe, with Additions and Corrections by A. Johnston, ANS NNM 32, 47, New York 1984).

In questa classe la studiosa include 24 coppie di coni (nn. 112-135; modulo compreso tra 26 e 27,5 mm) delle quali la n. 118 (e, seppur in misura minore, la n. 119) presenta, al rovescio, un grado di consunzione alquanto simile a quello dello statere postato.

Potrebbe pertanto trattarsi di un momento della coniazione metapontina particolarmente intenso, con coni adoperati fino all'usura. Ovviamente non si può escludere che il logorio sia stato causato o da una prolungata circolazione o da modalità connesse al rinvenimento (mare?) come ipotizzato da Cori.

Saluti

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Le ipotesi avanzate riguardo il logorio della moneta sono ben motivate ma vorrei fare qualche osservazione. Quando Antonello ha postato lo statere ha indicato, seppur dubitativamente, un confronto con SNG ANS n. 216, che corrisponde alla classe VI, coppia di coni n. 128, della classificazione Johnston (A. Johnston, The Coinage of Metapontum, parts I and II by S.P.Noe, with Additions and Corrections by A. Johnston, ANS NNM 32, 47, New York 1984).

In questa classe la studiosa include 24 coppie di coni (nn. 112-135; modulo compreso tra 26 e 27,5 mm) delle quali la n. 118 (e, seppur in misura minore, la n. 119) presenta, al rovescio, un grado di consunzione alquanto simile a quello dello statere postato.

Potrebbe pertanto trattarsi di un momento della coniazione metapontina particolarmente intenso, con coni adoperati fino all'usura. Ovviamente non si può escludere che il logorio sia stato causato o da una prolungata circolazione o da modalità connesse al rinvenimento (mare?) come ipotizzato da Cori.

Saluti

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Grazie dracma, il tuo aiuto bibliografico e scientifico ha certamente chiarito gran parte dei miei dubbi. ;)

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