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Vittorio Emanuele II


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Vittorio Emanuele II

Vittorio_Emanuele_II.jpg

Vittorio Emanuele II Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia, nasce a Torino il 14 marzo 1820.

Nei primi anni di vita seguì il padre a Firenze, dopo i gravi disordini politici del marzo 1821, riguardanti i moti ad opera della "carboneria" e delle società segrete che vigevano in Italia allora, e che si prefiggevano di unificarla sotto un'unica bandiera.

Quando, nel 1831, il padre Carlo Alberto fu chiamato a succedere a Carlo Felice di Savoia, Vittorio Emanuele lo seguì a Torino, ove ottenne il grado di generale e sposò la cugina Maria Adelaide di Ranieri (1842). così il 27 aprile 1831 Vittorio Emanuele II diventa principe ereditario alla corona sarda.

nel 1848 iniziava il periodo noto come "Risorgimento Italiano" con la prima Guerra d'Indipendenza, che vedeva il piemonte contro l'Austria per accaparrarsi i territori lombardi e veneti, dando di fatto il via all'unificazione italiana. il Piemonte, tuttavia, subì una pesante sconfitta; e il 23 marzo Carlo Alberto inviò il Generale Luigi Fecia di Cossato a trattare la resa con l'Austria: le condizioni furono durissime, il Piemonte dovette anche cedere, fra le altre cose, Novara e Alessandria. in quello stesso anno Carlo Alberto abdicava lasciando il Regno al figlio Vittorio Emanuele II, che diveniva Re di Sardegna.

Deciso a manifestare il problema dell'Italia agli occhi dell'Europa, Cavour, diventato ministro nel giugno del '48, vide nella guerra russo-turca scoppiata nel giugno 1853 un'irrepetibile opportunità: contro Nicola I di Russia, che aveva occupato la Valacchia e la Moldavia, allora terre turche, si mossero l'Inghilterra e la Francia, cui Cavour sperava di trovare alleati.

Se il Re pareva concorde con le idee di Cavour, le trattative con i paesi belligeranti andarono per le lunghe a causa dei contrasti tra i vari ministri. Infine, il 7 gennaio 1855, i governi francesi ed inglesi imposero un ultimatum al Piemonte: entro due giorni approvare o no l'entrata in guerra. Vittorio Emanuele, letto il messaggio, meditò di approvare il piano che aveva da tempo: sciogliere nuovamente le Camere come aveva già fatto nel luglio del 1848, e imporre un governo favorevole alla guerra. Cavour convocò la notte stessa il Consiglio dei Ministri e alle 9 di mattina del giorno dopo potè affermare finalmente l'entrata in guerra dell'Italia, non si dovette nemmeno sciogliere le Camere.

Questa mossa si rivelò totalmente corretta, giacchè Francia e Inghilterra vinsero la guerra e ciò favorì la conoscenza dei problemi interni del "Regno Sardo", tanto che si rupperò i rapporti diplomatici con l'Austria. Cavour convinse abilmente Napoleone III, e questi si mantenne in buoni rapporti e firmò un Trattato, noto come Trattato di Plombières per risolvere quel clima di malsopportazione verso i Governi stranieri e per il problema dell'Unità.

Napoleon3.jpg

Napoleone III

La notizia dell'incontro di Plombières trapelò nonostante tutte le precauzioni. Si pensò allora che la guerra con l'Austria fosse imminente e si ammassarono truppe sul confine lombardo.Francesco Giuseppe ordinò di varcare il Ticino e di puntare sulla capitale piemontese, prima che i Francesi potessero accorrere in soccorso.

Era la guerra.

Ritiratisi gli Austriaci da Chivasso, i Franco-piemontesi sbaragliarono il corpo d'armata nemico presso Magenta, arrivando a Milano l'8 giugno 1859. I Cacciatori delle Alpi, capitanati da Giuseppe Garibaldi, rapidamente occuparono Como, Bergamo, Varese e Brescia: soltanto 3.500 uomini, male armati, che ormai stavano marciando verso il Trentino. Ormai le forze asburgiche si ritiravano da tutta la Lombardia.

Napoleone III vedendo le numerose sconfitte pensò che il Piemonte non volesse più accontentarsi dell'Alta Italia, e allora stipulò una Pace con l'Austria; anche il Papa ruppe i rapporti col "Re-Galantuomo". Intanto si venivano a creare le opportunità per l'unificazione intera della Penisola. il Governo pareva molto scettico rispetto alla scelta di Garibaldi di partire con dei volontari alla volta della Sicilia. C'erano, è vero, segni di amicizia tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi, ma Cavour in primo luogo considerava la spedizione siciliana come un'azione prematura e dannosa per la sopravvivenza stessa dello stato sardo.

Nonostante l'appoggio del Re, Cavour ebbe la meglio, e privò in questo modo la campagna garibaldina dei mezzi necessari. Che il Re abbia approvato, infine, la spedizione, non è noto; è dato conoscere però che Garibaldi trovò a Talamone (quindi ancora nel Regno di Sardegna) mezzi e rifornimenti.

Giunto in Sicilia, Garibaldi assicurava l'isola, dopo aver sconfitto l'esercito borbonico, a «Vittorio Emanuele Re d'Italia». Ma egli non si sarebbe fermato solo al Regno delle Due Sicilie, avrebbe puntato anche su Roma; ciò mise in allerta il Regno Sardo, che vide incombere il pericolo di una guerra contro Napoleone III; tuttavia Vittorio Emanuele sconfisse l'esercito pontificio a Castefidardoe si assicurò le Marche.

Nell'incontro storico di Teano, avvenuto il 26 ottobre 1860 si riconosceva la sovranità di Vittorio Emaunele II su tutti i territori appartenuti all'ormai decaduto Regno delle Due Sicilie.

Il 17 marzo1861 veniva proclamata la nascita del Regno d'Italia, tuttavia mancavano ancora alcuni territori affinchè l'Italia fosse realmente unita; fra questi vi erano il Lazio, il Veneto, il Trentino e il Friuli.

si provvedette subito a sostituire la monetazione corrente negli Antichi Stati con quella della tipologia Re Eletto, che a sua volta venne sostituita da quella del Regno d'Italia.

Nel 1866 ci fu la Terza Guerra d'Indipendenza, che fece acquisire al neonato Stato italiano il Veneto. Roma rimaneva l'ultimo territorio ancora non inglobato dal nuovo Regno: Napoleone III difendeva il Papa, e le sue truppe erano stanziate nei territori pontifici. Vittorio Emanuele stesso non voleva prendere una decisione ufficiale: attaccare o no.

Roma veniva conquistata il 1870, quando Napoleone III stremato dalla guerra franco-prussiana, non ebbe le forze per reagire. l'Italia era finalmente unificata.

il 7 febbraio 1878 si divulgò la notizia che il Re aveva i giorni contati, di lì a pochi giorni morirà.

Lasciava un'Italia unita, ma con ancora gravi problemi irrisolti che solo il tempo colmerà

P.s. ditemi se c'è qualche errore o manca qualcosa ;) o ancora se è sbagliato qualcosa B)

Modificato da niko
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Giunto in Sicilia, Garibaldi assicurava l'isola, dopo aver sconfitto il malridotto esercito borbonico, a «Vittorio Emanuele Re d'Italia».

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Non è esatto che l'esercito borbonico fosse malridotto; piuttosto ha perso perchè, pur essendo nettamente superiore, molti generali tradirono il Regno (per soldi, ovviamente) e passarono dalla parte del nemico :angry:

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;)

Giunto in Sicilia, Garibaldi assicurava l'isola, dopo aver sconfitto il malridotto esercito borbonico, a «Vittorio Emanuele Re d'Italia».

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Non è esatto che l'esercito borbonico fosse malridotto; piuttosto ha perso perchè, pur essendo nettamente superiore, molti generali tradirono il Regno (per soldi, ovviamente) e passarono dalla parte del nemico :angry:

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grazie ;)

cambio subito

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Ho letto solo ora. Simone ha perfettamente ragione. Infatti S.M. il Re Francesco II abbandono il Suo Regno nella piena convinzione di evitare altre sciagure al Suo Paese.

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Già, soprattutto a segesta si è dimostrato come fosse "generoso" il regno di sardegna verso i generali borbonici, pagandoli in piastre d'argento, quasi l'intero esercito scappò quando avrebbe potuto distruggere i 1,000 in cinque minuti a segesta.

p.s. Un altro appunto, molti libri di storia dicono che i 1,000 combatterono battendo appunto quello borbonico, ma pochi libri dicono delle offerte fatte ai generali in piastre, mah :rolleyes:

Modificato da william
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Infatti S.M. il Re Francesco II abbandono il Suo Regno nella piena convinzione di evitare altre sciagure al Suo Paese.

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E nel farlo non prelevò dal tesoro del Regno nemmeno un grammo d'oro :)

Quello borbonico fu l'ultimo esempio di buongoverno nell'Italia meridionale :rolleyes:

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Il Re Francesco II il 5 settembre emanò un proclama che annunciava il suo trasferimento a Gaeta per evitare disordini e danni alla capitale, affidandola a Liborio Romano:

"In mezzo a continue cospirazioni, non ho fatto versare una goccia di sangue, e si è accusata la mia condotta di debolezza. Se l'amore piú tenero per i miei sudditi, se la confidenza naturale della gioventú nell'onestà degli altri, se l'orrore istintivo del sangue, meritano tale nome: sí, certo, io sono stato debole. Ho preferito abbandonare Napoli, la mia cara Capitale, senza essere cacciato da Voi, per non esporla agli orrori di un bombardamento. Questi son i miei torti: preferisco i miei infortuni ai trionfi degli avversari".

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Il Re Francesco II il 5 settembre emanò un proclama che annunciava il suo trasferimento a Gaeta per evitare disordini e danni alla capitale, affidandola a Liborio Romano:

"In mezzo a continue cospirazioni, non ho fatto versare una goccia di sangue, e si è accusata la mia condotta di debolezza. Se l'amore piú tenero per i miei sudditi, se la confidenza naturale della gioventú nell'onestà degli altri, se l'orrore istintivo del sangue, meritano tale nome: sí, certo, io sono stato debole. Ho preferito abbandonare Napoli, la mia cara Capitale, senza essere cacciato da Voi, per non esporla agli orrori di un bombardamento. Questi son i miei torti: preferisco i miei infortuni ai trionfi degli avversari".

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Sai simone, più che altro quello borbonico è stato il migliore di tutti i regni pre-unitari :)

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Sai simone, più che altro quello borbonico è stato il migliore di tutti i regni pre-unitari  :)

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E' proprio vero :rolleyes

http://it.wikipedia.org/wiki/Primati_del_R...le_Due_Sicilie:

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Dicendo anche solo che nel regno d'italia la sua monetazione era per il 70% di origine borbonica, quindi + che una guerra di liberazione o per altro, fu una guerra di finanziamenti, tutto qua

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Grazie niko per la tua ricerca.

Lasciava un'Italia unita, ma con ancora gravi problemi irrisolti che solo il tempo colmerà

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Forse qui sei stato un po' ottimista. :lol:

Sai simone, più che altro quello borbonico è stato il migliore di tutti i regni pre-unitari  :)

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E' proprio vero :rolleyes:

http://it.wikipedia.org/wiki/Primati_del_R...le_Due_Sicilie:

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Non ho mai pensato agli stati preunitari in termini di migliore o peggiore in senso assoluto. Comunque mi sembra che i dati dei primati siano decisamnte insufficienti per assegnare la palma ammesso che si trovi una valida ragione per farlo. :)

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Grazie niko per la tua ricerca.
Lasciava un'Italia unita, ma con ancora gravi problemi irrisolti che solo il tempo colmerà

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Forse qui sei stato un po' ottimista. :lol:

Sai simone, più che altro quello borbonico è stato il migliore di tutti i regni pre-unitari  :)

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E' proprio vero :rolleyes:

http://it.wikipedia.org/wiki/Primati_del_R...le_Due_Sicilie:

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Non ho mai pensato agli stati preunitari in termini di migliore o peggiore in senso assoluto. Comunque mi sembra che i dati dei primati siano decisamnte insufficienti per assegnare la palma ammesso che si trovi una valida ragione per farlo. :)

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Te li do io alcuni dati:

3° per marina tra tutta l'Europea

1° per grandezza del tesoro reale tra tutti gli stati pre-unitari

1° ad aver costruito una nave a vapore nel mediterraneo

1° ad aver costruito una linea ferroviaria in italia

1° ponte sospeso costruito in europa

1° ad avere illuminazione gas in italia

Per me è il migliore tra gli stati pre-unitari

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3° per marina tra tutta l'Europea

1° per grandezza del tesoro reale tra tutti gli stati pre-unitari

1° ad aver costruito una nave a vapore nel mediterraneo

1° ad aver costruito una linea ferroviaria in italia

1° ponte sospeso costruito in europa

1° ad avere illuminazione gas in italia

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1° ad istituire un sistema pensionistico.

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3° per marina tra tutta l'Europea

1° per grandezza del tesoro reale tra tutti gli stati pre-unitari

1° ad aver costruito una nave a vapore nel mediterraneo

1° ad aver costruito una linea ferroviaria in italia

1° ponte sospeso costruito in europa

1° ad avere illuminazione gas in italia

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1° ad istituire un sistema pensionistico.

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Sei della stessa mia opinione simone? :P

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Concordo pienamente, il Regno delle Due Sicilie era uno dei migliori fra tutti gli Stati pre-unitari. Anche Sua Altezza Reale Apostolica Imperiale Carlo d'Asburgo fu uno dei migliori monarchi d'Europa, penso assieme a Sua Altezza il Re Umberto II di Savoia, che restando a Roma avrebbe salvato il buon nome d'Italia in primis ed anche quello della Sua Casa.

Modificato da gufetto
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Concordo pienamente, il Regno delle Due Sicilie era uno dei migliori fra tutti gli Stati pre-unitari. Anche Sua Altezza Reale Apostolica Carlo d'Asburgo fu uno dei migliori monarchi d'Europa, penso assieme a Sua Altezza il Re Umberto II di Savoia, che restando a Roma avrebbe salvato il buon nome d'Italia in primis ed anche quello della Sua Casa.

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Umberto II per "amor di patria" ha lasciato l'Italia dopo giugno perchè non voleva che si scatenasse un furiosa guerra civile, l'Italia poi non era granchè messa bene, e cosi ha deciso di lasciarla... ;)

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Niko, non ho compreso il senso della tua affermazione...Se è in senso negativo, purtroppo debbo dire che ti sbagli...

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la mia frase era tutta al positivo, e stimo quello che ha fatto! :D

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