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IGNORED

Altra moneta Granducato di Toscana


Risposte migliori

Dovrebbe essere un quattrino di Ferdinando I (1587-1608) senza data (speriamo che Bavastro sia d'accordo :) .

Ho dato una rapida scorsa a quelle elencate sul CNI ma la scritta della tua è leggermente diversa dalla quindicina di varianti riportate nel testo; non c'è comunque niente di strano, capita spesso specie per le monetine di basso valore all'epoca.

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Ciao Giuseppe,

sono d'accordo per Ferdinando I, in quanto in leggenda mi pare si legga:

"FER.M.MA. DVX. ETR III",

Ferdinando de' Medici, terzo granduca d'Etruria.

Per il pezzo, aggiungo solo che dalla foto la moneta mi sembra in mistura. :rolleyes:

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Il quattrino era in mistura, anche se con poco argento ("a lega di danari 21 d'argento per libbra", dal Galeotti).

Con 0,4 grammi d'altra parte l'unica altra moneta che si avvicina è il quarto di giulio, che però è diversa.

Sempre dal Galeotti: risulta che il quattrino sia stato coniato anche a Pisa ma non è chiaro quale tipo esattamente e probabilmente le emissioni sono indistinguibili.

Il tipo del quattrino di Silvio mi sembra corrispondere al tipo LII del Galeotti, almeno a giudicare dallo stemma (il Galeotti ne distingue 4 tipi simili più altri due diversi).

La scritta comunque non è riportata in quella forma precisa per il tipo nemmeno dal Galeotti (che però la riporta per un altro tipo).

Ripasso la palla a Bavastro :lol:

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E va beh... riprendo la palla (cioè il CNI ed il resto) :lol:

I segni dello zecchiere sembrerebbero scomparire dalla monetazione sotto Alessandro circa nel 1532-1533; probabilmente (supposizione mia) venivano visti dal nuovo granduca come un segno legato alla precedente repubblica per cui pensò bene di cambiare sistema di funzionamento alla zecca e con questo scomparvero anche i simboli (oltre a cambiare profondamente buona parte dell'iconografia che vedeva legata alla Repubblica).

Oltretutto Alessandro volle anche dei tipi di monete che si riferissero esplicitamente a lui e fossero chiaro segnale per la popolazione di chi comandava; è stato lui a chiamare il Cellini ad incidere alcuni coni ed a volere che vi fosse raffigurata la sua testa.

Alcuni simboli riappariranno solo dopo il 1800 (il segno del direttore di zecca), un pò prima invece le sigle dell'incisore.

Non mi risulta che queste monete abbiano quindi simboli legati a zecchieri od altro, come nemmeno il resto della monetazione di quegli anni.

Ad ogni modo, dato che non ho mai studiato questo periodo, sono graditi inteventi (sia di conferma o di smentita ovviamente).

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