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monete greche e mercato


caiuspliniussecundus

Risposte migliori

volevo chiedere a chi ha maggiore esperienza: qual'è l'andamento delle monete greche italiane (magna grecia e sicila). C'è molta richiesta? è un mercato vivace? o si vivacchia ? Non è che poi ti rimangono sul groppone? Data la bellezza di questi capolavori sono tentato di iniziare a provarne qualcuna.

Plinio
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E' come in tutte le cose le monete comuni si trovano a poco e poi si ha difficolta a rivenderle, le belle e rare sono a prezzi proibitivi, senno ci sarebbero dei pezzi da far girare la testa, dei veri e propri capolavori, però o fai l'affare o sborzi un sacco di soldi.
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per farti un idea del valore puoi andare su e-bay tedesco, li il mercato delle grechè è molto più vivace che da noi. Vai sotto la categoria munzen e li sotto alterum munzen
lele
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Da quello che vedo ai mercatini il mercato delle monete dell' antica grecia e' sottotono ripetto a quello della monetazione romana
Pochi pezzi interessanti e di valore , nessun venditore specializzato, giusto una appendice trascurabile per i commercianti in Piemonte

ciao
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Sulla monetazione greca, più ancora di quella romana si ha il problema della lecita provvenienza. Tanti commercianti preferiscono non trattarla per evitare di intercorrere nei rigori della legge. Inoltre, sempre rispetto alla monetazione romana, il costo medio unitario è decisamente superiore, riducendo lo spettro dei collezionisti. Con 100/120 euro compra un bel denario (sia rep. sia imperiale), con la stessa cifra ci compra poco nella monetazione greca e magna grecia (li poi nulla).

Il mercato della monetazione greca è vivace all'estero e per le monete "importanti" che sembrano non conoscere crisi, anche se da un paio d'anni non fanno più i prezzi stratosferici dei primi anni 2000.

Comunque belle come le monete greche non se ne più viste (forse solo il rinascimento italiano ci si è avvicinato per intensità artistica) ! - giudizio personale -
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purtroppo il mercato delle monete greche è sicuramente più fiacco rispetto a quello delle romane. innanzitutto i prezzi ma credo anche lo stato di conservazione, poichè trovare monete greche perfette è difficile e costano davvero molto, a volte superano il migliaio di euro tranquillamente, mentre per le romane non è così.
La differenza tra romane e greche è abbissale se si tiene anche conto dell'intervallo di tempo che corre tra le 2 monetazioni :D
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c'è però qualche cosa che non capisco. le monete della magna grecia dovrebbero essere monete italiane per eccellenza. dovrebbero conoscere schiere di collezionisti in italia. se io fossi calabro o pugliese farei strage di stateri con il taras su delfino, spighe, ecc, ecc. questo tipo di monetazione è molto più tipico di quella regione che non la monetazione romana che è internazionale! anzi, è l'unica monetazione classica specifica di quella zona, perché quella romana la si può di fatto considerare una monetazione europea, data l'estensione territoriale dell'impero.
E' vero che c'è lo scoglio dei costi, ma vedere che le nostre monete sono collezionate da britanni, alemanni, franchi e altri barbari che solo l'altroieri avevamo messo in catene ....
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I barbari che avremmo messo in catene non sono storia recente, più che l'altroieri si tratta di un paio di millenni. Sono poi gli stessi barbari che hanno colonizzato il mondo mentre l'italico popolo era dedito a lotte di campanile ed impegnato in una gazzarra inconcludente su e giù per il Belpaese.
Le tre popolazione cui ha fatto riferimento hanno costituito i tre più importanti imperi dell'evo moderno e sono ben lieto che apprezzino la bellezza dell'arte italica e la nostra storia.
Sono convinto che in Italia ci siano importanti collezionisti di monete greche, e tra le maggiori collezioni costituite in passato non poche sono quelle nostrane.
Certo il mercato si è spostato dove c'è maggiore richiesta, negli Stati Uniti molti Italo Americani acquistano monete greche, come in Giappone ed in Arabia.
Benvengano gli Alemanni, i Britanni, ed i Franchi, almeno qualcuno godrà di tanta magnificenza. Abbiamo un patrimonio numismatico tale, con collezioni smisurate presso i musei archeologici nazionali, centinaia di migliaia di monete ancora da classificare, che non è la perdita di alcune migliaia di pezzi ad impoverirlo.
Tutto deve essere fatto nella legalità, ma questo è tutto un altro punto.
Certo spiace che certi tesori non trovino una sistemazione in collezioni nazionali ma l'arte non ha confini, per fortuna; altrimenti le monete di Sibari solo li dovrebbero essere collezionate e se ne sarebbe persa ogni traccia oltre che della città anche delle monete.
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I barbari facciano quel che vogliono, del resto gli occhi li hanno bene anche loro per distinguere un capolavoro da una patacca
Che mi lamento è degli italiani, che vengono sempre buoni ultimi e devono prendere lezione dagli stranieri sulle proprie origini culturali!

Conoscete un buon libro di numismatica? è scritto da un americano o da un tedesco (90 siu 100) , Conoscete un buon libro di storia dell'impero romano? è probabilmente scritto da uno straniero (90 su 100), e così via fino ad arrivare a Stargate di Manfredi che ricicla le interviste a professori dell'Università di Harvard per spiegare i fori imperiali a Roma
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[quote]fino ad arrivare a Stargate di Manfredi che ricicla le interviste a professori dell'Università di Harvard per spiegare i fori imperiali a Roma[/quote]
Citando sempre il Mistero dei Templari e del Santo Graal... :(
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Buonasera Cassiuspliniussecundus,
Per Sua buona pace gli italiani non prendono lezioni da nessuno relativamente alle proprie origini culturali, tanto meno in archeologia e storia dell'arte. PUNTO.
La prego di informarsi e prendere visione degli atenei di Milano, di Napoli, Roma, Bologna o Perugia per rendersi conto di quanto sia progredito lo studio di queste facoltà in Italia, dicendo ciò ho trascurato una enormità di Università dove si insegna dottrina con profonda serietà e conoscenza della materia.
Lo studio della numismatica è universale, ed il mondo greco e romano non appartiene solo alle nostre origini ma a quelle dell'Europa e quindi di riflesso del mondo occidentale per intero. L'Italia ha generato fior fiore di professori e studiosi di monete classiche che è difficile da riscontrare in qualsiasi altra parte del mondo.
Conosco eccellenti trattati di numismatica scritti da Italiani che hanno fatto testo. Senza andare troppo indietro nel tempo a partire dagli Gnecchi, dal Bernareggi, Panvini, Ulric Bansa, sino ai giorni nostri, non esiste una monetazione al mondo che non sia stata studiata tanto quanto la nostra, è la ragione per cui anche per le più minute zecche esiste un testo di riferimento. Le ricordo solo un'opera su tutte il CNI (Corpus Nummorum Italicorum), mai e Le ripeto mai è stata concepita una simile opera in alcuna parte al mondo. La monetazione classica non fa eccezione. Il primo testo per la monetazione romana repubblicana è stato fatto a Napoli. E' ben vero che oggi i testi di riferimento sono il Cohen, RIC, e Babelon oppure le varie silloge ma è solo per l'incredibile interesse che la monetazione classica ha suscitato agli occhi del mondo.
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Buonasera a Lei, Picchio
Non si scaldi, che Le si alza la pressione.
Le Sue considerazioni sono un po' ottimistiche, mi piacerebbe condividerle, mi creda, ma non posso. Comunque sono sufficientemente informato e non necessito di lezioni di storia a nessun titolo e da parte di nessuno.

Stiamo divagando, non credo interessi agli altri un dialogo sui massimi sistemi del mondo, soprtattutto su un forum di monete greche. Mea culpa che per primo ho divagato.

Il tema è semplicemente: perché gli italiani trascurano la monetazione greca (una monetazione straordinaria per i significati storici e la realizzazione artistica)? Per i costi? i commercianti hanno paura a venderle? E' un interesse legato a poche persone di cultura?
a voi le risposte
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Buon Giorno Caiuspliniussecundus,

Apprezzo la Sua preoccupazione per la mia pressione, la tranquillizzo è perfetta.
Non mi scaldo, e non intendo dare lezioni di storia a nessuno, tanto meno a Lei che mi dice essere ferratissimo in materia.

Non Le ho chiesto di condividere le mie considerazioni, Le ho fatto solo presente che in Italia c'è stato e c'è studio, ricerca, ed infine collezionismo di monete Greche e della Magna Grecia. Questo è un dato di fatto comprovato da pubblicazioni e corsi universitari.

Lei ha una opinione diversa dovuta certamente dalla Sua maggiore esperienza e conoscenza del mercato numismatico.

Come ha fatto notare si esula dal punto focale che è la numismatica per entrare nel contenzioso personale, quindi non proseguo oltre.

Le auguro una buona giornata

A ben risentirLa
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Ragazzi questo è tipico di tutti i forum, tutti amici finche non c'è qualche divergenza, poi si passa al Lei e al Voi.
Chiaramente il forum è grande e le opinioni possono essere diverse e contrarie, è meglio per tutti discuterne tranquillamente per il quieto vivere del forum, siamo qui per imparare e se sappiamo qualcosa di più degli altri è bello condividerla, ma la cosa più importante è scambiare le nostre opinioni tranquillamente.
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  • ADMIN
Staff
[quote name='caiuspliniussecundus' date='03 maggio 2005, 17:20']Conoscete un buon libro di numismatica? è scritto da un americano o da un tedesco (90 siu 100) , Conoscete un buon libro di storia dell'impero  romano? è probabilmente scritto da uno straniero (90 su 100), e così via fino ad arrivare a Stargate di Manfredi che ricicla le interviste a professori dell'Università di Harvard per spiegare i fori imperiali a Roma[/quote]

Credo che dipenda dal fatto che da noi la cultura è sempre stata un circolo chiuso, da noi non si fa divulgazione quindi i [i]dotti[/i] scrivono quasi sempre per se stessi. Sui libri di numismatica ho poca esperienza ma se devo scegliere un libro di storia opto quasi sempre per uno straniero (gli inglesi in particolare sono bravini, peccato che siano un po' prevenuti con noi italiani).

M.
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ciao, per me tutto a posto e tranquillo :)

se dovessimo giudicare l'interesse alle monete greche dall'andamento di alcune aste, c'è veramente da scoraggiarsi. Senza fare nomi per non fare pubblicità, seguendo gli andamenti di una casa d'aste di san marino, proprio ieri sera ho osservato sui vecchi cataloghi che molto materiale andava invenduto, tetradracme di siracusa, proposte in 4-5 esemplari, magari non proprio belli belli, però lasciate lì (posto che poi non siano state prese dopo tra gli invenduti).
a questo punto dovrebbero abbassarsi i prezzi, o no ?
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