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vecchia monetazione lira


Maghana Hollysword

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Ciao a tutti, :)

ho notato sui vecchi post del forum, in vecchie discussioni, che si fa menzione alla vecchia monetazione della lira in alluminio e al fatto che nel tempo, per quanto riguardo questo metallo, si potrebbero avere problemi di degradamento, che potrebbero intaccare lo stato di conservazione...

se non ho capito male, mi piacerebbe sapere i vostri pareri..

grazie a tutti quelli che contribuiranno a farmi capire...

Marco

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potresti avere dei piccoli punti di ossidazione, generalmente bianchicci, simili al vaiolo. Ogni caso va valutato con cura ed attenzione. Se non c'è cancro ma solo ossidazione superficiale, vale la pena lasciare la moneta così com'è

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Per le monete in alluminio della repubblica, effettivamente c'è la possibilità che per varie cause, la moneta venga attaccata dal "cancro", compromettendo irrimediabilmente la conservazione :(

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Inviato (modificato)
Per le monete in alluminio della repubblica, effettivamente c'è la possibilità che per varie cause, la moneta venga attaccata dal "cancro", compromettendo irrimediabilmente la conservazione

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per quali cause??

vi chiedo inoltre, riuscireste a farmi vedere qualche esempio fotografico??

Modificato da gio182
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Ecco qua qualche esempio... fotografico.

Le foto che allego solo state fatte ad una moneta da Lire 1 della Citta del Vaticano Paolo VI anno MCMLXXV anno XIII, moneta in italma.

Faccio notare che la predetta moneta è stata conservata nel suo cartoncino originale, chiuso nella sua custodia, non è mai stata toccata, nè mai tolta dalla predetta confezione, eppure è in queste condizioni. :o , certo è FDC ma....

Per fortuna io non colleziono questo tipo di monete... è un residuo o ricordo di gioventù .

Però penso a chi acquista queste monete in italma, per far un esempio la serie 1947 della Repubblica, in FDC, sborsando un bella cifra, con il rischio che con il tempo si ritrovi quanto potete vedere dalle foto....

Modificato da TIBERIVS
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Come potete vedere, la moneta è ancora incastonata nel cartoncino rosso d'emissione.

Questa specie di ossidazione, si presenta come una polverina grigistra in superfice, con diramazioni.

post-7073-1205267998_thumb.jpg

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anche lo spessore della moneta, è stato interessato e compromesso dall'ossidazione, anzi sembra più colpito che la superficie, sarà forse la composizione del cartoncino?

Non penso, poichè la stessa moneta, a conttatto con lo stesso cartoncino, è stata colpita solo in quel punto, ed è l'unica moneta in italma ad essere stata interessata.

Ho alcune altre seriette del Vaticano degli anni '70, conservate tutte alle stesse condizioni ( stesso luogo, in confezioni originali eccc) ma solo una moneta in italma, tra tante presenta questo problema.

Avevo letto tempo fa che la causa di quanto sopra, poteva essere data da alcuni elementi presenti nella lega della moneta, che reagendo con l'aria, causano questo tipo d'ossidazione, ossidazione che se si tenta di togliere, anche con i sistemi più delicati, lascia il segno sulla moneta.

Avevo letto tempo fa, che alcuni collezionisti, per preservare la conservazione delle monete in italma, " rivestono " con un leggero strato di olio di vaselina la moneta, per poi conservarla impacchettata in un foglio di carta velina. <_<

Saluti

TIBERIVS

post-7073-1205268659_thumb.jpg

Modificato da TIBERIVS
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grazie mille Tiberius, sei stato di notevole aiuto... :) e non solo per me, credo... :D

se avevo gia fatto 500 messaggi, ti saresti beccato un bel ringraziamento!! :P

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grazie mille Tiberius, sei stato di notevole aiuto... :) e non solo per me, credo... :D

se avevo gia fatto 500 messaggi, ti saresti beccato un bel ringraziamento!! :P

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Grazie per.... l'intenzione.

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anche lo spessore della moneta, è stato interessato e compromesso dall'ossidazione, anzi sembra più colpito che la superficie, sarà forse la composizione del cartoncino?

Non penso, poichè la stessa moneta, a conttatto con lo stesso cartoncino, è stata colpita solo in quel punto, ed è l'unica moneta in italma ad essere stata interessata.

Ho alcune altre seriette del Vaticano degli anni '70, conservate tutte alle stesse condizioni ( stesso luogo, in confezioni originali eccc) ma solo una moneta  in italma, tra tante presenta questo problema.

Avevo letto tempo fa che la causa di quanto sopra, poteva essere data  da alcuni elementi presenti nella lega della moneta, che reagendo con l'aria, causano questo tipo d'ossidazione, ossidazione che se si tenta di togliere, anche con i sistemi più delicati, lascia  il segno sulla moneta.

Avevo letto tempo fa, che alcuni collezionisti,  per preservare la conservazione delle monete in italma, " rivestono " con un leggero strato di olio di vaselina la moneta, per poi conservarla impacchettata in un foglio di carta velina. <_<

Saluti

TIBERIVS

324422[/snapback]

Ciao,

Grazie delle spiegazioni. Volevo fare una domanda:

C'e' un periodo di tempo passato il quale uno possa stare tranquillo? Se uno ha la Serie del 47.... Possibile che il cancro intacchi le monete nel 2008 e non prima?

Saluti Antonio VIII

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anche lo spessore della moneta, è stato interessato e compromesso dall'ossidazione, anzi sembra più colpito che la superficie, sarà forse la composizione del cartoncino?

Non penso, poichè la stessa moneta, a conttatto con lo stesso cartoncino, è stata colpita solo in quel punto, ed è l'unica moneta in italma ad essere stata interessata.

Ho alcune altre seriette del Vaticano degli anni '70, conservate tutte alle stesse condizioni ( stesso luogo, in confezioni originali eccc) ma solo una moneta  in italma, tra tante presenta questo problema.

Avevo letto tempo fa che la causa di quanto sopra, poteva essere data  da alcuni elementi presenti nella lega della moneta, che reagendo con l'aria, causano questo tipo d'ossidazione, ossidazione che se si tenta di togliere, anche con i sistemi più delicati, lascia  il segno sulla moneta.

Avevo letto tempo fa, che alcuni collezionisti,  per preservare la conservazione delle monete in italma, " rivestono " con un leggero strato di olio di vaselina la moneta, per poi conservarla impacchettata in un foglio di carta velina. <_<

Saluti

TIBERIVS

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Ciao,

Grazie delle spiegazioni. Volevo fare una domanda:

C'e' un periodo di tempo passato il quale uno possa stare tranquillo? Se uno ha la Serie del 47.... Possibile che il cancro intacchi le monete nel 2008 e non prima?

Saluti Antonio VIII

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Mi dispiace ma non so risponderti.

TIBERIVS

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C'e' un periodo di tempo passato il quale uno possa stare tranquillo? Se uno ha la Serie del 47.... Possibile che il cancro intacchi le monete nel 2008 e non prima?

Saluti Antonio VIII

?? cosa intendi Antonio?? :huh:

non credo che ci sia un tempo limite o massimo..quando succede succede...

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C'e' un periodo di tempo passato il quale uno possa stare tranquillo? Se uno ha la Serie del 47.... Possibile che il cancro intacchi le monete nel 2008 e non prima?

Saluti Antonio VIII

?? cosa intendi Antonio?? :huh:

non credo che ci sia un tempo limite o massimo..quando succede succede...

325162[/snapback]

Concordo

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C'e' un periodo di tempo passato il quale uno possa stare tranquillo? Se uno ha la Serie del 47.... Possibile che il cancro intacchi le monete nel 2008 e non prima?

Saluti Antonio VIII

?? cosa intendi Antonio?? :huh:

non credo che ci sia un tempo limite o massimo..quando succede succede...

325162[/snapback]

Concordo

325338[/snapback]

però non è detto. dato che non si conoscono le cause non si può dire nulla.

ad esempio, se il deperimento è dovuto solo a qualcosa presente nella moneta, è facile aspettarsi che l'ossidazione inizi entro qualche mese o anno...

se invece il deperimento è dovuto ad una combinazione di sostanze che entrano in contatto, che sono presenti sulla moneta e all'esterno (tipo umidità), l'ossidazione inizierà anche dopo tanti anni.

non conoscendo le cause non è facile dare certezze

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per analogia, direi che la patina è l'invecchiamento della moneta, si forma a contatto con l'ossigeno dopo un tempo più o meno lungo

mentre il cancro è la malattia della moneta, che può manifestarsi in qualunque momento della vita della moneta: dopo un anno, un mese o mai.

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Ciao a tutti,

si tratta di corrosione filiforme, un fenomeno elettrochimico molto complesso che nei suoi vari modelli implica l'ipotesi del formarsi di una cosiddetta cella occlusa. Serve almeno l'ossigeno e l'umidità per alimentarlo, ma prima di tutto ci deve essere un difetto nello strato (benefico perché protettivo) di ossido di alluminio che si forma spontaneamente sulla superficie (delle monete, nel nostro caso). Il difetto nello strato di ossido che ricopre spontaneamente la moneta può essere provocato da un'aggressione chimica (anche molto localizzata): nel nostro caso può essere il cloro presente in atmosfera umida e salina o in atmosfera umida e inquinata, eventualmente nel PVC di bustine o rivestimenti non idonei alla conservazione delle monete, eventualmente in vernici o tinte dei cartoncini, ecc., ecc.. La corrosione filiforme dell'alluminio propaga SOLO in superficie (dove cioè la cella occlusa può alimentarsi) e forma i caratteristici "vermetti", ma non penetra all'interno della moneta come fa invece il cancro del bronzo per le monete di rame e leghe. I possessori di un centesimo 1902 valore o 1908 prora, ecc. conservano bene le loro monete, proteggendole da caldo, umidità, ecc. e usando albums appropriati, così come dovrebbero fare i possessori della serie '47...

Un salutone a tutti,

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Guest utente3487
anche lo spessore della moneta, è stato interessato e compromesso dall'ossidazione, anzi sembra più colpito che la superficie, sarà forse la composizione del cartoncino?

Non penso, poichè la stessa moneta, a conttatto con lo stesso cartoncino, è stata colpita solo in quel punto, ed è l'unica moneta in italma ad essere stata interessata.

Ho alcune altre seriette del Vaticano degli anni '70, conservate tutte alle stesse condizioni ( stesso luogo, in confezioni originali eccc) ma solo una moneta  in italma, tra tante presenta questo problema.

Avevo letto tempo fa che la causa di quanto sopra, poteva essere data  da alcuni elementi presenti nella lega della moneta, che reagendo con l'aria, causano questo tipo d'ossidazione, ossidazione che se si tenta di togliere, anche con i sistemi più delicati, lascia  il segno sulla moneta.

Avevo letto tempo fa, che alcuni collezionisti,  per preservare la conservazione delle monete in italma, " rivestono " con un leggero strato di olio di vaselina la moneta, per poi conservarla impacchettata in un foglio di carta velina. <_<

Saluti

TIBERIVS

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La colpa è anche della plastica che con il tempo rilascia delle sostanze oleose che vanno ad intaccare l'italma. In quelle condizioni temo che la vaselina serva a ben poco . Chiaro che le monete devono essere tolte dalla confezione originale e così addio alla serie...

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anche lo spessore della moneta, è stato interessato e compromesso dall'ossidazione, anzi sembra più colpito che la superficie,

...

Saluti

TIBERIVS

Ciao Tiberius e Elledi,

credo che per spessore si intenda qui essenzialmente il taglio della moneta, TIBERIUS ci confermerà se vorrà. Certo è che il contatto prolungato con una sostanza sospetta + umidità può far sì che la corrosione risulti un po' meno superficiale. Ma secondo me mai così come accade per l'effetto passante del cancro del bronzo.

...

Avevo letto tempo fa, che alcuni collezionisti,  per preservare la conservazione delle monete in italma, " rivestono " con un leggero strato di olio di vaselina la moneta, per poi conservarla impacchettata in un foglio di carta velina. <_<

Saluti

TIBERIVS

Non è certo carta velina, Tiberius, sono foglietti piegati di polietilene da ritagliare da grandi fogli (in modo da avere il tutto ad un prezzo molto accessibile). Il polietilene è un polimero che NON contiene cloro, come il polipropilene. Se si usano albums di cui non si è certi dei materiali che lo compongono, incartare le monete con fogliettini sottili di polietilene è un ottimo metodo per evitare il contatto moneta-taschina sospetta.

...

Ho alcune altre seriette del Vaticano degli anni '70, conservate tutte alle stesse condizioni ( stesso luogo, in confezioni originali eccc) ma solo una moneta  in italma, tra tante presenta questo problema.

...

Saluti

TIBERIVS

Fa rabbia!... Ma se la fortuna è cieca, la sfortuna ha spesso la vista di un'aquila... :lol:

A parte gli scherzi: "innumerevoli" eventi che singolarmente erano "rarissimi a priori" (prima di avvenire, ovviamente...) ci potremmo accorgere (solo se volessimo) che si sono quotidianamente verificati proprio davanti a noi.

accenno corrosione filiforme in precedente discussione

altro accenno a corrosione filiforme in precedente discussione

Un salutone,

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La fobia del cancro dell’alluminio :o mi a sempre ossessionato fin da quando ho acquistato la serie del 1947.

Il commerciante da cui le ho prese nel 1993, sigillate da due noti numismatici, mi ha sempre ripetuto che il cancro dopo tutto questo tempo non poteva venire e di stare tranquillo.

Ricordo che acquistai anche un Microscopio Stereoscopico Binoculare 10x e 30x per controllare in maniera maniacale le monete. :D

Non soddisfatto decisi di scrivere una lettera direttamente a chi aveva periziato le monete (il figlio ora frequenta il forum ;) ).

La sua risposta fu, nel novembre 1994, (conservo ancora la lettera):

“Purtroppo non ci ricordiamo, nel suo caso specifico, come fossero gli esemplari, in merito al cancro dell’alluminio, da noi periziati nel 1992 (troppo tempo e troppe perizie sono passate), ma se è stato indicato uno stato di conservazione, qualunque esso sia, può star certo che corrisponde al vero. A maggior ragione, se sono state da noi giudicate FDC, di sicuro all’epoca in cui è avvenuta la perizia, erano esenti da qualsiasi traccia, anche minima, di questa sgradevole quanto pericolosa malattia.

Non possiamo ovviamente garantirle che, essendo sane 2 anni fa, lo restino per sempre, ma se si seguono alcuni piccoli accorgimenti le probabilità che si “ammalino” si riducono notevolmente (vorrei poter dire a zero, ma l’assoluto è impegnativo).

In primo luogo le consiglio di togliere gli esemplari dalle bustine in plastica, anche se per fare ciò è necessario rimuovere i sigilli, invalidando di fatto la perizia…..

Dopo averle tolte dalla plastica (acerrima nemica di molte monete, sia perché trattiene l’umidità, sia perché composta in parte da zolfo e da altre sostanze aggressive), provveda ad un attento esame per verificare l’assenza di punti colpiti dal cancro (il sintomo più classico è la disgregazione pulverulenta del metallo).

Augurandole che gli esemplari siano in perfetta salute, prosegua nella sua opera preventiva pulendone le superfici con alcool denaturato, in modo da rimuovere sporco e grasso.

In ultimo conservi le monete in bustine di carta (ne accludo alcune), in luoghi non eccessivamente umidi, accertandosi regolarmente che rimangano sempre perfette.

Si può andare solo per tentativi nel malaugurato caso che il cancro si sia già manifestato:

- pulire accuratamente le superfici con alcool denaturato

- rimuovere, mediante spazzola assolutamente non abrasiva, quanta più polverina possibile

- far bollire in acqua semplice l’esemplare infetto per la durata di alcuni minuti (10’– 15’)

- isolare le superfici con paraffina liquida o Zapon.

Sperando di esserle stato d’aiuto, sempre disponibile ad eventuale chiarimenti e consigli, cordialmente la saluto".

Naturalmente stiamo parlando del 1994: oggi esistono delle bustine di plastica senza elementi nocivi per la conservazione della monete (questo è quello che dicono le ditte che le producono) e altre tecniche su come agire sul cancro potrebbero essere migliori rispetto a dieci anni fa.

Modificato da legionario
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Naturalmente stiamo parlando del 1994: oggi esistono delle bustine di plastica senza elementi nocivi per la conservazione della monete (questo è quello che dicono le ditte che le producono) .e altre tecniche

...

Ciao Legionario,

Storia della chimica - Università di Torino

La Montecatini iniziò la produzione commerciale del POLIPROPILENE nel 1957. Nel 1962 la produzione mondiale del polietilene ad alta densità di Z e del polipropilene di Natta raggiungeva le 250.000 t. L’anno dopo i due scienziati ricevettero il Nobel.

I due (grandi) scienziati erano: Karl Ziegler (1898-1973) ed il nostro Giulio Natta (1903-1979).

Un salutone,

Antonio

PS personalmente NON userei bustine di carta.

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La fobia del cancro dell’alluminio  :o  mi a sempre ossessionato fin da quando ho acquistato la serie del 1947.

325856[/snapback]

Anch'io ho la serie del 1947 in qFDC e FDC.

Seguendo questa discussione la morale e' che dovrei sistematicamente controllare ATTENTAMENTE le monete? Ogni quanto tempo dovrei fare questa revisione?

Ora mi avete fatto venire delle paure.. Stavo tanto tranquillo...

Saluti Antonio VIII

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...

Anch'io ho la serie del 1947 in qFDC e FDC.

Seguendo questa discussione la morale e' che dovrei sistematicamente controllare ATTENTAMENTE le monete? Ogni quanto tempo dovrei fare questa revisione?

Ora mi avete fatto venire delle paure.. Stavo tanto tranquillo...

Saluti Antonio VIII

Carissimo Antonio,

il panico non aiuta mai ad affrontare le difficoltà. Cerchiamo invece di mettere insieme tra noi consigli utili.

Prima di tutto: chiunque conserva monete, in particolare quelle di metalli NON nobili come il rame (e le leghe) o l'alluminio dovrebbe conservarle in ambiente secco, fresco e molto poco "inquinato" (tenendo in particolare le monete ben riparate dallo smog, ma anche dall'umido salino delle zone costiere o dall'acido solfidrico delle sorgenti di acque albule, ecc., ecc., ecc. -che sono poi da considerare in qualche modo insieme all'"inquinamento" solo per conservare le monete, ovviamente...-).

Poi, le monete di rame e alluminio (tutte quelle di alluminio, non solo le più costose della prima monetazione Repubblica), pur riparate dall'atmosfera inquinata o salina, non devono essere a contatto con materiali solidi che possano rilasciare quantità anche piccolissime di zolfo, cloro (in particolare) o altri elementi che insieme all'umidità possono, con i loro acidi, attaccare localmente (nel punto di contatto) la superficie della moneta. Personalmente consiglierei di far entrare a contatto le monete solo con polietilene e polipropilene (che, se non ricordo male viene anche chiamato naturene). Però non posso escludere che vi siano ora anche altri polimeri sicuri sotto questo aspetto.

Se queste regolette, or ora enunciate, vengono rispettate (se siamo cioè sicuri che non si "ammalerà" a casa nostra...) la moneta NON va controllata in eterno, ma solo per un po' (ad esempio: uno o due anni). Perché va controllata nel primo periodo? E' un po' come per i pesci dell'acquario, rispondo io... Vanno tenuti in quarantena per un periodo perché potrebbero essere stati malati al momento dell'acquisto.

Per massima sicurezza: attenzione anche a non maneggiare troppo (soprattutto se sudati) le monete di alluminio e leghe di rame, magari proprio per controllarle..., se non nelle loro bustine sicure o sottili foglietti di polietilene (che è ben trasparente).

Spero di aver sdrammatizzato un problema che va affrontato serenamente, sapendo che è del tipo: chi lo conosce lo evita. Non dovrebbe diventare mai una fobia. Ma nel caso,

regala a me quella serietta '47 e ti assicuro che: a te ti passa la fobia e a me NON mi viene... :D

Un salutone,

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PS personalmente NON userei bustine di carta.

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Ok, seguirò il consiglio: le tolgo dalle bustine di carta per posizionarle direttamente sul vassoio di velluto. :)

Anch'io ho la serie del 1947 in qFDC e FDC.

Seguendo questa discussione la morale e' che dovrei sistematicamente controllare ATTENTAMENTE le monete? Ogni quanto tempo dovrei fare questa revisione?

Ora mi avete fatto venire delle paure.. Stavo tanto tranquillo...

Saluti Antonio VIII

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Per ben due volte sono arrivato a rivendere questa serie proprio per questa paura sicuramente eccessiva e ancora non del tutto sopita (la mia iscrizione a questo forum fu causata proprio per chiedere una valutazione economica di queste 4 monetine - è stato il mio messaggio n. 1 :P ); ma poi all'ultimo momento la nostalgia di non averle più prendeva il sopravvento e rinunciai alla vendita.

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