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IGNORED

che moneta è??


Risposte migliori

[attachment=3884:attachment]Salve a tutti! :)
Potreste aiutarmi a classificare questa moneta di cui non so nulla! :(
Diritto:SOVIR:PRO.CLVI????IA
Rovescio:ARVM (corona) SVR.VMBR?????

Il diametro è di circa 1,8 cm mentre per il peso non riesco ad essere preciso sicuramente inferiore ai due grammi!!

Vi ringrazio per il vostro aiuto!! :)

Ciao Rico 03!! :) :)
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Se, come mi pare di "intuire" dall' immagine, la O di SOVIR ha in basso la "gambetta" della Q si potrebbe sciogliere la legenda con un:
S(an) QUIR(riacus) PRO(tector) CIVI(tas) ???
Scusate eventuali errori sul latino......
Nota S. Quiriaco è protettore di Ancona, ma non so se lo è anche di altre città con zecca (ma ne dubito.....)

Ciao.
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Preciso che non sono un conoscitore delle monete di Ancona dunque potrei sbagliarmi di grosso....
Comunque la tua moneta non mi risulta frequente a vedersi (o io non l' ho vista!).
Potresti confermare se i due lati riportano un busto (S Quiriaco....forse) ed un' aquila....???.
Inoltre ritengo possibile che il SVR VMBRI possa essere SVB VMBRI, anche se mi rimane oscuro, (dall' alto della mia ignoranza in merito!) il significato.....
Cioè potrebbe essere SVB(urbium) VMBRI(a) ma non so trovare la connessione (eventuale) con Ancona......
(Bisognerebbe sapere di più di storia...... locale, ma io non sono di Ancona... :D

Ciao. Modificato da Giango60
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Si ti posso confermare che nel diritto compare un busto mentre nel rovescio c'è un'aquila!Dove c'è la scritta SVR si capisce poco l'ultima lettera potrebbe essere tranquillamente una B!
Grazie infinite!! :) :)
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ciao rico03, il tuo quesito mi ha incuriosito per due motivi. Ti dico subito che non ho individuato la moneta, ma le mie considerazioni potrebbero aiutare chi è in grado di farlo. Intanto il nome: san ciriaco e san quirico credo siano la stessa persona, ossia un certo kyriakos che tradotto dal greco al latino perde la "kappa" e viene sostituita dal segno grafico C o Q. Ritengo che nella lingua volgare diventi "ciriaco" e nel latino dei dotti "quirico". Detto questo, credo che Ancona non c'entri, anche perchè di san quirico ce ne sono diversi sia in toscana che in umbria. In umbria abbiamo Pieve san quirico dove pare abbia soggiornato papa Leone XIII. In toscana c'è san quirico d'orcia e credo sia il posto sul quale concentrare le ricerche. :rolleyes:
Per due motivi. La città si trova sulla via Francigena percorsa dai Romei quindi molto trafficata nel medioevo. Certo, sulla moneta viene citata l'umbria. Il fatto è che questa città è al confine tra le due regioni e oggi è in toscana, ma durante il medioevo pur appartenendo ad una diocesi umbra è stata contesa a lungo dalla diocesi toscana. Inoltre a san quirico d'orcia sembra che ci fosse una zecca.
A questo punto rilancio la palla agli esperti, con l'augurio di averli messi sulla strada giusta. In ogni caso complimenti. E' un bel ritrovamento.
:beerchug:
Bavastro
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Awards

Ti ringrazio Bavastro per le tue utili informazioni :rolleyes: , scusa il ritardo! :)
Adesso vado a vedere dove si trova san quirico d'orcia scusate la mia ignoranza :lol: !!
Ciao Rico 03!! :) :)
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Per la legenda del rovescio sarei più dell'idea che sia qualcosa del tipo
SVB VMBRA ALARVM TVARVM, riferita alle ali dell'aquila che offrono protezione con la loro ombra, ossia "sotto l'ombra delle tue ali". Un motto che si ritrova su molte monete. Non credo che si riferisca all'Umbria.

Luigi
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Guardando meglio la moneta posso essere sicuro delle parole SVB VMBRA le lettere sono però molto più difficili da capire nella parte precedente alla corona sicuramente vi è la scritta ARVM ma come dici tu Luigi è facile che la parola completa sia TVARVM!
Ti ringrazio, è molto interessante sapere queste cose a me sconosciute, nel frattempo ho trovato san quirico d'orcia bel posto :lol: !
Ciao Sergio! :) :)
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[quote]SVB VMBRA ALARVM TVARVM, riferita alle ali dell'aquila[/quote]
ehm... originariamente è un'espressione riferita a Dio. Si trova nei salmi.
Giusto per precisare facendo un po' il pedante antipatico :P
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S.Ciriaco patrono di Ancona, era Vescovo di Gerusalemme.
Se nella tua moneta c'è un riferimento ad Ancona, è questo il Ciriaco. Ve ne sono, in effetti, molti.

Quello di Ancona ( capoluogo della mia Regione)

Originario, secondo una tradizione, della Palestina. Un testo apocrifo racconta che, ebreo di nome Giuda , assunse il nome di Ciriaco dopo essersi convertito. Divenuto vescovo di Gerusalemme, subì il martirio insieme alla madre Anna, sotto Giuliano l’Apostata. Secondo un’altra tradizione, appena convertito Ciriaco sarebbe venuto in Italia, ad Ancona, dove è venerato fin dall’Alto Medioevo. Dopo un lungo episcopato, durante un pellegrinaggio sui luoghi santi, sarebbe stato martirizzato, sembra, verso il 135. Una terza tradizione racconta invece che egli non sarebbe mai giunto in Italia e che le sue reliquie furono trasportate ad Ancona nel secolo V, per volontà di Galla Placidia.

Patronato:Ancona


Etimologia: Ciriaco = padrone, signore, dal greco


Emblema: Bastone pastorale, Palma

In greco, Ciriaco significa “dedicato al Signore”. Così si chiamano vari santi, e tra essi quello che si ricorda qui, il patrono di Ancona, titolare della cattedrale che dal monte Guasco domina la città e il porto. Qui il culto per lui dura da un millennio e mezzo. Ma non c’è una storia certa della sua vita. Abbiamo solo tradizioni incomplete, discordi, e se ne tenta qui una succinta rassegna. Secondo una di esse, egli era un dotto ebreo di nome Giuda; e si fece poi cristiano (chiamandosi Ciriaco) dopo aver visto disseppellire nella zona del Calvario quella che fu ritenuta la vera Croce di Gesù. (Aveva promosso la ricerca, nella prima metà del IV secolo, Elena, madre dell’imperatore Costantino). Questa tradizione aggiunge che Ciriaco fu poi vescovo di Gerusalemme, e che morì martire sotto l’imperatore Giuliano, detto dai cristiani “l’Apostata” per il suo conflitto con la Chiesa. Una seconda tradizione dice che Ciriaco il convertito venne in Italia, fu vescovo di Ancona, e trovò poi morte violenta in Palestina, dove era tornato in visita. Però non c’è alcun indizio di un suo ministero episcopale ad Ancona; qui il primo vescovo sicuro è san Marcellino (V secolo), di cui si conserva tuttora un prezioso codice liturgico. Ma in base alla tradizione anconetana registrata anche dal Martirologio Romano, e a giudizio di studiosi moderni come Mario Natalucci, un altro scenario pare più attendibile: Ciriaco è venuto sì ad Ancona; ma solo da morto, avendo trascorso tutta la vita in Palestina, onorato come testimone del ritrovamento della Croce. A quel tempo gli anconetani insistevano per ricevere da Gerusalemme i resti del primo martire cristiano, santo Stefano (che erano stati ritrovati nel 415), per collocarli in una chiesa a lui dedicata. La richiesta non fu accolta, pur essendo “appoggiata” da un personaggio potentissimo: Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio I, sorella degli imperatori Onorio e Arcadio, moglie poi di Costanzo III e madre di Valentiniano III. Si volle tuttavia venire incontro a lei e agli anconetani, donando loro le spoglie di Ciriaco, anch’egli venerato e in fama di martire. Così incomincia la storia autentica del legame tra Ancona e Ciriaco: quelle spoglie arrivate nel V secolo si trovano oggi nell’alta cattedrale, dove Ciriaco e Stefano sono raffigurati in due plutei marmorei dell’XI secolo. La città farà di lui il suo patrono principale, incidendo poi la sua immagine nelle monete. Anche oggi, nel giorno della sua festa, continua a vivere un’amabile tradizione: si distribuiscono ai fedeli mazzolini di giunchi benedetti. È un richiamo alla leggenda secondo cui la cassa con i resti di Ciriaco arrivò galleggiando sulle onde; e poi, grazie appunto a una corda fatta di giunchi attorcigliati, a forza di braccia raggiunse la terra anconetana.


Ottima la cattedrale di S.Ciriaco, che domina Ancona: in stile romanico-gotico, con splendido portico su leoni stilofori..Uno dei pochi esempi di architettura di questo genere in Italia. Informati presso la cattedrale, se esistono medaglie commemorative simili alla tua: di solito venivano sepolte sotto i pilastri delle chiese. Di sicuro ce n'è più di una Ciao :)
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Ti ringrazio molto carcus :) , per avermi chiarito chi era San Ciriaco di Ancona anche oggi ho imparato qualcosa :lol: inoltre ho visto la cattedrale e mi pento di non esserci mai stato!
Perchè parli di medaglie commemorative :huh: ?

Mirko scusa ancora ma di che salmi si tratta!

Ciao Rico 03!! :) :)
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Risposta n.1:
Spesso quando si costruivano chiese si coniavano monete commemorative (medaglie) che venivano distribuite ai presenti e sotterrate nelle fondamenta dell'edificio.


Risposta n.2 :
Salmo n.° 96: su Ali d'Aquila.
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Proverò a fare una ricerca su eventuali altre monete commemorative, sperando che qualcuno mi venga in soccorso, per il momento grazie di tutto! :rolleyes:

Ciao Rico 03!! :) :)
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Rico, pardon, forse si tratta del Salmo 90 e non del 96, ciao! :)

Salmo 90 (91)
Tu che abiti al riparo dell'Altissimo
e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne
sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.
Solo che tu guardi, con i tuoi occhi
vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.

Lo salverò, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.
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:) Quando Israele uscì dall'Egitto e si avvicinò al Sinai, Dio, prima di proclamare il decalogo, disse: "Io vi ho portato su ali d'aquila e condotti a me" (Es 19,4).
Perché ali di aquila? In che cosa differisce l'aquila dagli altri uccelli? La risposta è che tutti gli altri uccelli portano il loro piccolo negli artigli, perché temono di essere assaliti dall'alto (nel qual caso il piccolo scampa, mentre la madre è colpita). Ma l'aquila (che vola più in alto di ogni altro uccello) teme solo l'uomo, teme che scagli una freccia contro di lei. La madre aquila dice: "E' preferibile che la freccia colpisca me piuttosto che colpisca il mio piccolo". Così l'aquila madre porta l'aquilotto sulle sue ali. Tale è l'amore di Dio per Israele. :rolleyes:
ciao
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Non ti preoccupare!Purtroppo la Bibbia è una ricchezza poco conosciuta che noi italiani purtroppo dovremmo riscoprire! Certamente una moneta può svelare infinite cose e spesso alla cultura degli antichi, superiore alla nostra, me per prima!! :)
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