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La Monetazione Imperiale


Risposte migliori

Vi propongo alcuni articoli sulla monetazione impero , lascio a voi esprimere pareri e commenti sulle opinioni espresse in questi brani.

Iniziamo dunque con un commento sicuramente favorevole e di parte apparso nel Giornale D’Italia n.109, dell’ 8 maggio 1937 scritto dall’ Accademico d’Italia Prof. Roberto Paribeni

La Regia Zecca ha approntato la nuova serie di monete destinate a celebrare il ricostituito Impero.

Ne ha fornito i tipi Giuseppe Romagnoli , valoroso scultore e medaglista , direttore della R. Scuola dell’ Arte della Medaglia.

La serie comprende undici pezzi : due d’ oro , tre d’argento , quattro di nichelio e due di bronzo.

Su tutti e’ riprodotto al dritto la testa del Sovrano di profilo ora a destra ora a sinistra, modellata con sentita energia e con una certa maschia rudezza.

All’intorno e’ la leggenda “Vittorio Emanuele III Re e Imperatore” , scritta per intero nei pezzi di più grande modulo , abbreviata nei più piccoli.

Nei rovesci e’ uniforme la scritta (Italia- anno e nota del valore) e mutano viceversa i tipi che debbono appunto permettere di distinguere a tutta prima i pezzi corrispondenti a ciascuna valore.

Ed e’ appunto come sempre nei rovesci che il monetiere ha campo di manifestare la fertilità del suo ingegno nella trovata e l’ abilità sua nell’adattamento del tema prescelto all’augusto campo della moneta.

Il Romagnoli ha superato con bravura l’ ardua prova , arrivando a non ripetersi e ad evitare la monotonia anche colà dove un simbolo ha dovuto servire a parecchi pezzi.

Tale e’ il caso dell’aquila che torna unitamente al fascio e allo stemma sabaudo cinque volte , cioè nel pezzo d’oro da 50 lire , in quelli di nichelio da 2 lire , 1 lira e da 50 centesimi , e in quello di bronzo da 5 centesimi , ma abilmente variato.

Felice mi sembra in particolar modo il pezzo da 50 centesimi , in cui l’aquila e’ presentata di profilo retrospiciente, col fascio tenuto orizzontalmente negli artigli e le grandi ali aperte anch’esse di profilo.

50centesimiimpero_1940_8257.jpg

Nelle altre la posizione frontale e ad ali spiegate non poteva avere grande aspetto di novità.

Così pure da’ l’impressione di ripetere schemi non del tutto nuovi il rovescio del pezzo da 10 centesimi , dove lo stemma sabaudo appoggiato sopra il fascio presentato verticalmente e’ fiancheggiato da una spiga e da due fogli di quercia.

10centesimiimperorame_1936_8041.jpg

Maggiore originalità presentano i rovesci del pezzo d’oro da 100 lire, dei tre pezzi d’argento e del ventino di nichelio.

Il primo di eccellente effetto presenta un littore romano che incede reggendo con la destra sulla spalla il fascio e con la sinistra una figurina di Vittoria.

L’ incesso fiero e maestoso della figura che volge di tre quarti il torace , mentre il volto di profilo guarda innanzi a se’ la via da percorrere ricorda la superba figura di signifero che marcia sicura di se’ e della forza di Roma dietro il Cavallo di Traiano nel grande rilievo posto a decorare un lato del fornice centrale dell’arco di Costantino.

BO100_lire_1936D.jpg

Alcuno troppo scrupolosamente rispettoso della verità storica potrebbe far le meraviglie che al littore sia data in pugno una figurina di Vittoria , ma era necessario idealizzare questa immagine di preannunciatore del magistrato romano che raffigurato nella sua esatta realtà storica null’ altro presenterebbe che un molto modesto funzionario.

Il pezzo d’ argento da 20 lire reca l’ Italia trionfante seduta su un carro tratto da quattro possenti cavalli al passo.

20lirequadrigalenta_1936_8679.jpg

Il pezzo da 10 lire presenta l’ Italia marinara ritta in piedi su una Prora di nave , appoggiata con la destra al fascio e sorreggente con la sinistra la Vittoria.

10lire1936D.jpg

Nel pezzo da 5 lire e’ raffigurata l’Italia feconda in aspetto di florida matrona seduta con un poppante al seno , un puttino sulle ginocchia ed altri due che le si stringono ai fianchi.

P5l1937D.jpg

Il pezzo di nichelio da 20 centesimi riproduce la sola testa dell’Italia marinara cui il vento caccia indietro le ondulate chiome.

20centesimiimpero_1939_8296.jpg

Provetto e sagace l’ artista ha saputo assai abilmente disporre simboli e figure , distribuendo saggiamente i piani e i vuoti e conservando sempre un tono di nobiltà e di elevatezza.

Le figure sono nel solco glorioso della tradizione , ché se a qualche artista di quella molto spesso immeritatamente chiamata avanguardia si e’ permesso di calunniare con ignobili pupazzi persino Nostro Signore Gesù’ Cristo contando di placare l’ infinita Bontà Divina col pentimento in punto di morte (qualche annetto di purgatorio però ci starebbe proprio bene) tutti gli Italiani avrebbero giustamente invocato le manette dei reali carabinieri , se avessero veduto sulle monete dello Sato oltraggiata con uno sgorbio la figura del nostro Re.

20lirequadrigalenta_1936_16433.jpg

Confezione originale Regia Zecca donata alle piú alte personalità dello Stato per la celebrazione dell'Impero.

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Su questo tema il giornale Popolo D’Italia , n.127 sempre del 8 maggio 1937 pubblicava questo articolo a firma del Prof. Giulio Quirino Giglioli :

La nuova serie di Monete Dell’Italia imperiale che il Ministro delle Finanza , per ordine del Duce , ha deliberato di coniare e che sono di prossima emissione, costituisce una degna affermazione artistica dei nostri tempi , nella quale Giuseppe Romagnoli , Accademico di San Luca , ha prodigato i tesori della sua arte nobilissima.

“Il nome dell’ Impero riappare sui colli fatali di Roma” affermò il Duce nel suo discorso della Vittoria etiopica ; era ovvio che i venerandi simboli imperiali ritornassero nella monetazione della Zecca di Roma che riprende così , come cosa naturale , la gloriosa tradizione del tempo antico.

Nel diritto di tutti i pezzi della serie , nessuno eccettuato , appare l’ Effigie pensosa e guerriero del Re Imperatore , mentre nel verso il Fascio si intreccia in tutti con lo stemma sabaudo.

Accanto all’indicazione del valore e alla data, qui compaiono i simboli dell’Impero, non più sogno audace e meta lontana della Nazione , ma splendida realtà dopo l’ affermazione vittoriosa in Africa e via aperta all’avvenire dell’Italia Fascista.

I pezzi d’ oro portano la figura del Littore in marcia e la nuova aquila legionaria;

BO50_lire_impero_1936D.jpg

della serie d’ argento le 20 lire, l’Italia nella quadriga trionfale ; le 10 , l’Italia trionfatrice d’oltremare ritta sulla prua della nave appoggiata al Fascio e con in mano la Vittoria; le 5 lire, la Madre italiana immagine della fecondità.

Della serie di Nichelio il pezzo da 2 lire ha l’ aquila romana sul fascio in una corona d’ alloro , riprendendo il conio bellissimo della gloriosa Repubblica romana del 1849 ,

2lireimpero_1936_14902.jpg

quelli da 1 lira e da 50 centesimi aquile fiere , quello da 20 centesimi , la Testa dell’ Italia fascista e sabauda.

1liraImpero_1936_8640.jpg

Delle monete di bronzo infine,il pezzo da 10 centesimi presenta i simboli del Fascio e della Dinastia tra una spiga e un ramoscello di quercia e quella da un soldo un’aquila ad ali tese fieramente posata su un fascio.

5centesimiimperorame_1936_7556.jpg

Una serie dunque pienamente rispondente allo scopo e indubbiamente una delle più belle coniate a Roma che pure da tanti secoli crea capolavori della numismatica :come nei tempi della Roma antica, la moneta così celebra nel metallo i fasti della Nazione.

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Ciao piergi, molto interessante la documentazione da te prodotta. Io credo che la serie imperiale rappresenti appieno lo spirito Italiano dell'epoca. Ritengo infatti che non sia difficile riconoscere che i tipi monetali coniati negli anni ante impero siano stilisticamente e iconograficamente più "belli", basti pensare per esempio alla serie Aratrice o Cinquantenario. Tuttavia se monete con questi tipi e soggetti fossero state coniate all'epoca imperiale, sarebbero risultate, a mio modo di vedere, anacronistiche, avrebbero cioè stonato rispetto agli ideali propugnati dal regime fascista. La bravura del Romagnoli è stata proprio questa, ovvero saper leggere ed interpretare, tarasformandoli poi in modelli di coni, il nuovo corso della storia, creando monete nelle quali gli Italiani potessero riconoscersi e attraverso le quali fossero orgogliosi di essere Italiani.

Saluti

M.

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Ecco invece alcuni passi significativi su questa monetazione imperiale tratti dall’ articolo “Quando il Re e il Duce finirono a fasci in faccia – Storia d’un conflitto numismatico in epoca fascista “ di Mario Traina pubblicato su Cronaca Filatelica n.56 (settembre 1981)

[..] Anche l’ impero ,quindi non era stato privo di spine per il Re .

La diarchia – come la chiamò efficacemente Mussolini per definire questa strana convivenza ai vertici del potere – si accentuava a tutto vantaggio del Duce .

Se le Forze Armate portavano ancora i simboli regi e salutavano all’antica con la mano alla visiera , e’ anche vero che era stato introdotto il saluto alla fascista con il braccio alzato in assenza del copricapo e il saluto a voce “A noi” rivolto al Duce equilibrava quello di “Saluto al Re!”

Si suonava si la Marcia Reale , ma subito dopo si faceva seguire “Giovinezza” [..]

[..] E agli antichi e venerandi stemmi sabaudi si erano aggiunti i fasci e le aquile imperiali.Ecco dunque un altro motivo di attrito tra il Re e il Duce [..]

[..] Alle 19 del 9 maggio 1936 Mussolini annunciò trionfante la proclamazione dell’ Impero (Badoglio era entrato poco prima ad Addis Abeba).

Appena 6 giorni dopo il Duce pensò di eternare nel metallo la conquista dell’ impero e convocò subito a palazzo Venezia il direttore della Zecca ordinando gli una serie completa “di monete imperiali” celebrative del grande evento, il tutto per l’indomani alle nove.

Insomma la Zecca aveva appena 24 ore di tempo per preparare gli schizzi relativi a tutti i tipi di monete allora in circolazione. [..]

[..] E fu già questo un primo scavalcamento del Re

Il quale , da gran numismatico, aveva fino ad allora seguito personalmente la monetazione , mostrandosi estremamente geloso di questa sua prerogativa che a dire il vero Mussolini gli aveva lasciato intatta.

“Una mania innocua” diceva Mussolini parlando della passione numismatica del Re. [..]

[..] Il fatto che Mussolini provvedesse a far studiare i modelli della nuova serie imperiale , senza consultazione preventiva con il Sovrano , costituiva già di per sé un motivo di attrito fonte di pericolosi sviluppi.

Cosa avrebbe preteso Mussolini sulle monete dell’ impero e come avrebbe reagito il Re a questa insolita iniziativa in un settore che era stato sempre suo campo esclusivo di caccia ?

Il professor Romagnoli ,incaricato di modellare le monete , dovette sentirsi come il classico vaso di coccio , tra due vasi di ferro.[..]

[..] L’ indomani – gli ordini erano ordini – i disegni delle 11 monete erano pronti dopo un giorno e una notte di febbrili studi e prove.

Il Duce lodò la celerità con cui il lavoro era stato eseguito , trovò soddisfacenti gli schizzi , apprezzo l’ ispirazione e , raccolto tutto il materiale , si recò dritto al Quirinale a fare la bella sorpresa al Re. [..]

[..] Romagnoli , che conosceva bene Vittorio Emanuele III , la sua passione e gelosia numismatica , si era ben guardato dal rappresentare sulle monete l’ immagine del Duce o di farvi apparire il suo nome.

Ma , dovendo accontentare anche l’ altro padrone(ci andava di mezzo il posto) aveva cercato di compensare Mussolini profondendo generosamente simboli fascisti sui rovesci delle monete.

Peggio. Un po’ per la fretta , un po’ per non sottolineare eccessivamente questa “differenza” tra il Re e il Duce , aveva evitato di modellare l’ immagine di Vittorio Emanuele III : aveva solo indicato genericamente che al dritto sarebbe apparsa sempre la testa del Re a capo nudo [..]

[..] Undici i valori . due quelli d’oro : le 100 e le 50 lire.

Le prime recavano al rovescio un littore andante (piuttosto stanco a giudicare dal passo) con sulle spalle un pesante fascio littorio (forse causa di quell’ andante piano) .

Sotto a far da base un piccolo stemma sabaudo , quasi in castigo.

Le 50 lire recavano invece un ‘ insegna romana dove l’ aquila imperiale su fascio

Aggranfiava due tondi entro cui erano lo scudetto sabaudo e il fascio, per cui lo stemma sembrava tra due carabinieri o , meglio, tra due camicie nere.

Tra le monete d’ argento 20 , 10 e 5 lire .

Le prime rappresentavano l’ Italia in trionfo , su una quadriga , con in mano la Vittoria e il solito fascio.

Anche qui lo stemma sabaudo era relegato in basso , piccolo, sotto la linea dell’ esergo.

Le 10 lire portavano al posto d’ onore l’Italia in piedi sulla prora di una nave sempre con Vittoria e fascio in mano (un fascio gigante) , sul davanti della prora , seminascosto, lo stemma reale.

Sulle 5 lire Romagnoli aveva disegnato l’ allegoria della Fecondità (bisognava ora popolare l’impero con la forte razza latina), una prosperosa donna era attorniata da quattro marmocchi uno dei quali al petto.

Questa volta stemma sabaudo e fascio erano trattati alla pari [..]

[..] Quattro le monete in nichelio: 2 lire , 1 lira , 50 e 20 centesimi.

Le 2 lire e le lire portavano una grande aquila appollaiata su un fascio , quasi a covare i destini dell’ Italia imperiale , il tutto in un fascio di rami di alloro; sotto quasi preda debole e indifesa del re degli uccelli , lo stemmino sabaudo

I 50 centesimi ripetevano l’ impronta dell’ aquila ma non era più di prospetto , bensì volta a destra su un grande fascio che schiacciava lo stemma reale posto al di sotto.

Infine i 20 centesimi una moneta che fece chiacchierare molto i maligni : c’era al rovescio il volto di una bella ragazza con dietro il fascio e sopra , in piccolo , lo stemmino dei Savoia.

Molti sussurravano che il Romagnoli per ingraziarsi il Duce avesse ritratto nientemeno che Myriam Petacci.

Ultime le monete in rame , i 10 e 5 centesimi.

I 10 centesimi appaiono come l’ unica moneta della serie in cui e’ posto in posizione preminente , al centro del campo, lo stemma coronato dei Savoia , sovrapposto al fascio , tra spighe di grano e rami di quercia con ghiande.

Nei 5 centesimi tornava l’ aquila imperiale ad ali aperte , vista di fronte , poggiata su un fascio , sotto lo stemmino coronato.

Originali le impronte ?

Mica tanto.

Ma come dar torto al Romagnoli cha aveva dovuto far tutto a tempo di record in sole 24 ore ?

Infatti , a guardarci bene , l’ impronta delle 100 lire venne presa in prestito dalle 50 lire coniate dal 1931 al 1933 ; l’ impronta delle 20 lire ricalca quella , molto piu’ bella , delle 5 lire del 1914 ;l’ impronta delle 10 lire venne ripresa dai 2 centesimi del 1908-1917 :infine le 2 lire e e lire portavano quasi identica l’ impronta delle 20 lire del 1923.

Insomma Romagnoli , incalzato dalla fretta ,aveva largamente scopiazzato le impronte delle monete già battute in passato.

Era scontato che al dritto apparisse sempre il volto del Re come era sempre avvenuto fino ad allora e come sempre avverrà , salvo rare eccezioni, fino alla caduta della monarchia.[..]

[..] Come accolse Vittorio Emanuele III le nuove monete ?

Lo sappiamo da un’ indiscrezione che Patrignani raccolse dalla bocca di un intimo di Casa Reale , grande numismatico anche lui , il barone Cunietti il quale riferì testualmente : “ Non tutte le figure dei rovesci riportate sulle monete della serie imperiale erano piaciute a sua Maestà , che vi aveva trovato troppe aquile e fasci , non romani al cento per cento , espressi sempre in proporzione spropositata rispetto allo stemma sabaudo che doveva essere , al contrario , ma non lo fu mai , preponderante.” [..]

[..] Commento’ mordacemente il barone Cunietti davanti a quelle aquile e fasci ripetuti insieme 5 volte e a quei fasci ripetuti ben 11 volte(ossia su tutte le monete) : “Con tutte quelle aquile finiremo alla fine per andar via anche noi”

E fu buon profeta : Vittorio Emanuele III dieci anni dopo prendeva la via dell’ esilio.

Il Re si consolò allora con i diritti che , almeno questi,furono di suo gradimento., “Profilo energico , da vero imperatore romano (sic!) , somigliantissimo” , sentenziò ammirata la buona Regina Elena che in realtà di queste cose s’ intendeva pochino.

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Supporter

A mio avviso,parecchi luoghi comuni,imprecisioni e leggende varie nel famoso articolo di Mario Traina.Le monete del 1923(100-20-2 lire )presentavano dei megafasci littori in un'Italia in cui il Fascismo non aveva ancora instaurato il suo corso appieno.Nel 1936,al culmine del suo successo e del consenso,ci si meraviglia della presenza dei fasci sulle monete?Gli Italiani si sarebbero stupiti del contrario!

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Supporter

Voglio postare le prime pagine de"Il Messaggero" e della "Gazzetta del Popolo" dell'otto maggio 1937,il giorno precedente il primo anniversario della proclamazione dell'Impero.La circolazione monetaria fu riordinata con provvedimento del 9 luglio 1936,due mesi dopo quell'avvenimento.C'era anche la necessita' di assicurare il normale apporto monetario ai vasti territori africani conquistati.Le monete in nichelio con data 1936 sono,pertanto comparse l'anno successivo;con la stessa data furono coniati 5 e 10 centesimi in rame tradizionali(ape e spiga),emessi anche nel '37.

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Supporter

"La Gazzetta del Popolo":

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Particolare dell'articolo de"Il Messaggero":

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Grazie RobertoRomano per il tuo intervento

Puoi , per favore , postare gli articoli in maggior risoluzione al fine di riuscire a leggerli ?

Chi sono gli autori di questi scritti ?

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Le monete in nichelio con data 1936 sono,pertanto comparse l'anno successivo;con la stessa data furono coniati 5 e 10 centesimi in rame tradizionali(ape e spiga),emessi anche nel '37.

A queste aggiungerei anche le monete in oro(100 e 50 lire) con data 1936 coniate nel 1937 e 1938

(Regio Decreto n.2510 del 3 settembre 1936)

E quelle in argento(5 lire) con data 1936 emesse nel 1937

(Regio Decreto n.106 del 8 maggio 1936)

A seguito posto alcune tabelle riassuntive delle coniazioni della Regia Zecca anno per anno in base ai metalli dove e' osservabile l' andamento delle emissioni del 1936

MONETE DI ORO - CONIAZIONI (1931-1938)

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complimenti per la discussione.

Finalmente qualcosa al di fuori di quei sondaggi o "quanto vale" che ultimamente inondano il forum, che, seppur sia giusto che ci siano, soffocano le discussioni più a carattere numismatico come ad esempio questa.

scusate questo sfogo.

Ringrazio intanto Piergi per il materiale, ricordo che era stato anche pubblicato anche da Danilo Mauceri sull'ormai ex "Fid forum", e, se non sbaglio, D. Mauceri aveva anche scritto degli articoli per CN negli anni '90.

Ti ringrazio per le tabelle, curiosità: da dove le hai prese?

Ringrazio anche RobertoRomano per le immagini degli articoli, e ti chiedo, come ha già fatto il buon Pier, se puoi farli a risoluzione maggiore.

do un mio infimo contributo non essendo l'impero il mio periodo preferito, e poi, tutto o quasi il materiale che avevo è stato già allegato da altri.

bronzo [bronzItal]

10-5 centesimi

AC [AcMonItal]

2-1 lira, 50-20 centesimi

nichelio

2-1 lira, 50-20 centesimi

20 centesimi:

"impero - Italia Marinara"

Corrado Alvaro in "Quasi una vita", nel quaderno del 1941 scriveva (pagina 323):

<< Si dice che l'immagine della donna al verso dei 20 centesimi sia il ritratto di Clara Petacci. Ci si diverte di questa offesa >>

argento

20-10-5 lire

20 lire:

"quadriga lenta"

un interessante articolo su questa moneta è apparso su CN 175, autore E. Tevere, nel quale si parla della differenza di contorno tra i diversi esemplari in circolazione nel mercato numismatico.

oggi possiamo affermare che vennero effettuati riconi nel 1957 col bordo a dentelli triangolari.

[info: Sig. Domenico Luppino, autore indagini prove e progetti del Regno]

oro:

100-50 lire

100-50 lire:

esemplari da 50 e 100 lire con tutta la documentazione di Zecca allegata sono stati venduti all'asta Varesi 52, lotto 1527, partenza 20.000 €

SERIE "Impero" PROVA completa: Asta Bower's marzo 2008.

lotto 5789, venduta a $17,250.00.

una moneta che mi ha sempre affascinato è il 10 centesimi della serie impero, ma emesso dalla RSI, in AC anzichè BronzItal.

un articolo su questa affascinante moneta è apparso su CN n° 94 del febbraio 1998, tempo fa postato anche sul forum.

altro "must": A. Santamaria "Numismatica", Nuova Serie, a. II 1961 n. 1, pp. 10 ss.

in seguito alle indagini della GdF è stato rinvenuto un registro di materiale creatore, che sarebbe poi stato trasferito verso la RSI in data 13- 04- 1944.

Verbale n° 5 del 13-04-1944, mai rinvenuto purtroppo.

[indagine GdF]

ulteriori notizie sono presenti su questo forum, in discussioni più datate.

saluti,

N.

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Amici,vorrei postare le foto degli articoli di giornale in maniera piu' leggibile.Potete darmi qualche suggerimento tecnico?Il problema e' la "pesantezza" delle immagini.Sapeste che problema ridurle per adattarle al di sotto dei fatidici 100kb!

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Amici,vorrei postare le foto degli articoli di giornale in maniera piu' leggibile.Potete darmi qualche suggerimento tecnico?Il problema e' la "pesantezza" delle immagini.Sapeste che problema ridurle per adattarle al di sotto dei fatidici 100kb!

L' unica soluzione , secondo me , e' spezzare gli articoli in piu' parti e comprimere in jpeg le scansioni

Se vuoi ti mando via MP la mia email e provvedo io ad inserirli nella discussione

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Mauceri sull'ormai ex "Fid forum", e, se non sbaglio, D. Mauceri aveva anche scritto degli articoli per CN negli anni '90.

Ti ringrazio per le tabelle, curiosità: da dove le hai prese?

Non sarebbe male recuperare questi articoli e allegarli a questa discussione , purtroppo non ho avuto l' occasione di leggerli

Le tabelle provengono dalle relazioni dell' epoca della Regia Zecca

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Amici,vorrei postare le foto degli articoli di giornale in maniera piu' leggibile.Potete darmi qualche suggerimento tecnico?Il problema e' la "pesantezza" delle immagini.Sapeste che problema ridurle per adattarle al di sotto dei fatidici 100kb!

io ho 250 k... se me le mandi le allego io ;) oppure mandale a Pier, scelta tua :P

Non sarebbe male recuperare questi articoli e allegarli a questa discussione , purtroppo non ho avuto l' occasione di leggerli

Le tabelle provengono dalle relazioni dell' epoca della Regia Zecca

ti ringrazio Pier.

Sinceramente nemmeno io ho avuto l'occasione di leggerli, se puoi posso provare a chiedere a Fid che è in contatto (se non sbaglio) con Danilo. ;)

saluti,

N.

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Articoli di giornale spediti a Piergi,speriamo vengano fuori meglio leggibili.

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Articoli di giornale spediti a Piergi,speriamo vengano fuori meglio leggibili.

aspetto di leggerli :)

Un Bravo a Piergi, Roberto Romano e a niko, interessante discussione tutta da leggere ed da imparare.

ti ringrazio, anche se io non ho fatto nulla, e la discussione l'hanno "fatta" RobertoRomano e Piergi.

A loro un Plauso! :D

saluti,

N.

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Ecco i due articoli sulla Monetazione Imperiale tratti dal Messaggero" e della "Gazzetta del Popolo" dell'otto maggio 1937.

Un grazie a RobertoRomano per averci fornito questa storica e rara documentazione dell' epoca

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