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Oggi vi presento uno dei miei ultimi acquisti, un soldo di Odoardo Farnese coniato a Parma in un periodo imprecisato ma presumibilmente tra il il 1624 e il 1636.

1soldoconSanIlario_1624-1636_17835.jpg1soldoconSanIlario_1624-1636_17836.jpg

Di questo soldo il CNI indica 11 varianti differenti, tipicamente quello che cambia è la legenda (o la sua disposizione), la presenza o meno della sigla dello zecchiere (AA per Agostino Aguani) e di contromarca. Nello specifico questo riporta al dritto lo stemma coronato del Duca e intorno ODOARDVS F . DVX. V, al R\ la figura di San Ilario (patrono di Parma) con tanto di mitra e aureola seduto verso sinistra con pastorale nella destra e libro nella sinistra; intorno . S . HILARIVS . P. PARMAE ., in esergo . SOLDO . Per la precisione è la variante indicata nel CNI con il numero 106. Altre varianti le potete trovare nella scheda a catalogo:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-OF/4

Proprio il fatto che molte riportino la sigla dell'Aguani fa presupporre che il periodo di coniazione sia iniziato non prima del 1624 (il Lopez ipotizza in realtà che l'incisione sia opera in realtà dello Xell che era stato chiamato a Parma nel 1623) e terminato non piú tardi del 1636 (anno in cui all'Aguani succede Magno Lippi).

Caratteristica interessante di questo soldo è quella piccola contromarca che si trova di fianco a San Ilario. Questa ha un significato ben preciso ed è legata al "corso forzoso" che detta moneta ha avuto. Infatti Odoardo non verrà ricordato certamente come buon amministratore e inoltre le continue guerre in cui si trovò coinvolto causarono una vera e propria penuria di denaro. Fu per questo motivo che nel 1636 il valore delle monete di rame (fra cui questo soldo) fu aumentato forzosamente di 40 volte (!).

Non ne sono sicuro, ma immagino che per l'epoca non fosse cosa usuale; certo è che ai nostri tempi sarebbe viceversa poco usuale cosa successe nel 1637 ovvero un solo anno dopo. Infatti, nel 1637, dette monete vennero richiamate per essere convertite in valuta "buona". Le monete così ritirate furono contromarcate e reimmesse nella circolazione; in pratica è abbastanza infrequente trovarne di non contromarcate. Le contromarche possono essere di differente tipo anche se la tipologia piú frequente è quella mostrata sul mio esemplare e citata come punta di campanile o anche tiara a seconda degli autori. Personalmente ne ho viste anche a stella.

Interessante notare che chi apponeva la contromarca stava ben attento a non deturpare la figura del santo ;)


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