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IGNORED

Napoli Ferdinando II Carlino 1855


Risposte migliori

Cerchiamo di essere un po' meno sibillini.

A questo punto sarebbe opportuno chiarire le cose nell'interesse di tutti... e della numismatica.

Quando sarà concesso a te o ad altri di darmi indicazioni comportamentali te lo farò sapere...per il momento contieniti in merito all'uso di aggettivi impropri.;)

A domanda ho risposto, se poi a te piace dare un interpretazione fuorviante che non aderisce alla realtà dei fatti...non so che dirti.:)

L'inserzione é stata modificata e la foto della perizia rimossa per cui una motivazione ci sarà pure.

Io non ho avuto modo di osservare la foto della perizia, per cui torno a dire che servirebbe un'immagine per poter esprimere un giudizio in merito.

Chi ha preso atto della catalogazione della moneta può pronunciare un parere definitivo...io non sono in grado di esprimermi solo per "sentito dire".

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Quando sarà concesso a te o ad altri di darmi indicazioni comportamentali te lo farò sapere...per il momento contieniti in merito all'uso di aggettivi impropri.;)

A domanda ho risposto, se poi a te piace dare un interpretazione fuorviante che non aderisce alla realtà dei fatti...non so che dirti.:)

L'inserzione é stata modificata e la foto della perizia rimossa per cui una motivazione ci sarà pure.

Io non ho avuto modo di osservare la foto della perizia, per cui torno a dire che servirebbe un'immagine per poter esprimere un giudizio in merito.

Chi ha preso atto della catalogazione della moneta può pronunciare un parere definitivo...io non sono in grado di esprimermi solo per "sentito dire".

Credo che sia opportuno che sia Lei a contenersi. Non riesco a capire né quali siano gli "aggettivi impropri" né le interpretazioni fuorvianti che non aderiscono alla realtà che a me piace dare. Legga bene quello che ho scritto e si renderà conto anche Lei che il suo intervento è del tutto fuor di luogo.

Ma torniamo a parlare di monete e di numismatica. Io non dò nessuna interpretazione, affermo però, con ragionevole certezza, che la vicenda del carlino del 1855 è comunque poco edificante e richiede chiarezza. Se la perizia non è contraffatta e non dice cosa diversa da quella dichiarata dal venditore è clamorosamente sbagliata. Insomma in questa vicenda c'è qualcosa che proprio non va.

La numismatica ha bisogno di maggior ordine, chiarezza e professionalità.

Modificato da Costi92
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Ritorno nel mio piccolo e spero quanto prima!

Mi capisco da solo ma meglio cosi!

Denunce? A chi? Con quali prove e tempo e soldi? Don Chiscotte contro i mulini?!!!!!

C'è poco da fare! C'è da stare ATTENTI e ricordare tutto e agire di conseguenza.

Se vado in un ristorante "costoso" e mangio da schifo però è frequentato da gente cosi detta"BENE" a cui non importa la sostanza ma l'apparire, non ci torno più e posso dare il mio parere/consiglio una volta sola per chi vuol sentire. Poi mi vado a fare una "magnata" dove dico io e con chi voglio io.

Tenendoci strette le persone che sappiamo o abbiamo gia avuto prova della loro sincerita e correttezza almeno nei nostri confronti, sopratutto nel momento del bisogno.

Quando si è in alto sono tutti buoni!

Tutto il resto è noia!(Califano).

Purtroppo! (favaldar)

:P

Comunque non è tutta cosi la numismatica ma solo una piccola parte. Io ho conosciuto persone squisite,anche se poche!

Poi c'è sempre "il ragionevole dubbio" e facciamo di un errore una chissa quale catastrofe. Questo perche ormai siamo pieni di tutti i sopprusi e delle cose fatte stupidamente da chi invece dovrebbe fare e dire cose da prendere ad esempio.

post-25-1254670768,69_thumb.jpg

Modificato da favaldar
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d4f8320016757f3e5f22a35388d224db.jpg

...scusate la pessima qualità della foto ...ma ho dovuto fotografare il mio schermo... :D ..il file copiato dall'asta nel noto sito non riuscivo a postarlo...e ora l'asa in questione è pure scomparsa ;) ;)

renato

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Ci ho parlato io...

Adesso servirebbe una foto per esprimere un commento...perché le cose non é che stanno proprio in questi termini :rolleyes:

Purtroppo l'inserzione é stata modificata e la moneta non é più in vendita.

Davide

...ci hai parlato...e cosa ha detto, se puoi riferirlo?? :rolleyes:

renato

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...ci hai parlato...e cosa ha detto, se puoi riferirlo?? :rolleyes:

renato

Innanzitutto ti ringrazio per avre postato le foto della perizia che non avevo avuto modo di osservare.:)

Non ho alcun motivo per non voler rispondere alla tua domanda e lo faccio volentieri.

Gli ho telefonato ieri giusto per scambiare due chiacchiere e poi gli ho chiesto in base a cosa avesse ricondotto la moneta alla tipologia R5.

Ti premetto caro Renato che mentre ti scrivo sono fuori sede...non ho testi di riferimento con me (solo un Gignte 2006)...per cui cerca di comprendere eventuali errori.

La moneta é stata venduta a poco più di un centesimo della richiesta apparsa su ebay.

Se ho ben compreso la sua valutazione, Flavio la ritiene una variante del tipo comune (Carlino 4° tipo Gigante 169).

Vedo infatti che non é riportato come di consueto alcun riferimento bibliografico.

Non so come sia stata presentata in vendita la moneta su ebay perché non ho nemmeno letto l'inserzione.

In pratica esisterebbero delle varianti del tipo comune (Testa Grande / Stemma Grande....Testa Piccola / Stemma piccolo)

La variante é riconducibile al tipo comune...per cui in termini di interesse e prezzo si discostano di poco.

Traccio un parallelo col libro di Giovanni Attardi sugli errori & varianti della Repubblica Italiana...correggetemi se sbaglio perché come detto non ho alcun testo da poter consultare attualmente.

Attardi attribuisce, a monete della stessa tipologia, un differente grado di rarità a seconda dello spostamento dell'asse.

In pratica...una moneta che presenta per errore l'asse spostato...é R2 R3 o R4 a seconda dei gradi di spostamento riscontrati.

Questo é il punto di vista dell'autore...condivisibile o meno.

Io ad esempio, personalmente, non ritengo debbano esservi differenze...soprattutto di prezzo...ma c'é una fetta del mercato che le richiede e di conseguenza un'altra che le propone.

Un grande numismatico (ma prima di tutto una grande persona) mi disse una volta..."A me non piacciono particolarmente questi errori e non credo debbano avere valutazioni più elevate, semmai il contrario...sarebbe come dare un premio a fronte di uno sbaglio!"

Nella numismatica classica non credo di aver mai visto un bel denario decentrato spuntare un prezzo più alto rispetto ad un esemplare della medesima tipologia perfettamente coniato.

@ Costi

Non credo vi fosse nulla di oscuro ne tantomeno enigmatico nella mia prima affermazione...pertanto non comprendo come tu abbia potuto attribuirgli tale connotazione.

Un confronto fra le part può esservi se alla base c'é da parte di entrambi una completa conoscenza dei fatti occorsi...

Mi pare chiaro che da parte mia mancava una visione più ad ampio respiro di quanto accaduto.

Se di quanto accaduto ne so quanto te....interagisco :)...viceversa attendo tranquillamente in silenzio ascoltando chi ne sa di più.

Tutto qui...

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perdonami uncledear,mà non credo di aver capito bene,vuoi dire che la moneta è stata venduta a 10.000 euro semplicemente perchè ha l'asse spostato?mà sulla perizia è scritto molto chiaramente che la moneta viene definita del tipo "testa piccola" e molto chiaramente si vede che non lo è,chiedo scusa mà veramente non ci capisco più niente...

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Conosco personalmente Flavio, e posso affermare con una certa tranquillità che non è uno sprovveduto. ;)

Comunque non è tutta cosi la numismatica ma solo una piccola parte. Io ho conosciuto persone squisite,anche se poche!

Poi c'è sempre "il ragionevole dubbio" e facciamo di un errore una chissa quale catastrofe. Questo perche ormai siamo pieni di tutti i sopprusi e delle cose fatte stupidamente da chi invece dovrebbe fare e dire cose da prendere ad esempio.

Spero solamente di aver male interpretato.

saluti,

N.

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Innanzitutto ti ringrazio per avre postato le foto della perizia che non avevo avuto modo di osservare.:)

Non ho alcun motivo per non voler rispondere alla tua domanda e lo faccio volentieri.

Gli ho telefonato ieri giusto per scambiare due chiacchiere e poi gli ho chiesto in base a cosa avesse ricondotto la moneta alla tipologia R5.

Ti premetto caro Renato che mentre ti scrivo sono fuori sede...non ho testi di riferimento con me (solo un Gignte 2006)...per cui cerca di comprendere eventuali errori.

La moneta é stata venduta a poco più di un centesimo della richiesta apparsa su ebay.

Se ho ben compreso la sua valutazione, Flavio la ritiene una variante del tipo comune (Carlino 4° tipo Gigante 169).

Vedo infatti che non é riportato come di consueto alcun riferimento bibliografico.

Non so come sia stata presentata in vendita la moneta su ebay perché non ho nemmeno letto l'inserzione.

In pratica esisterebbero delle varianti del tipo comune (Testa Grande / Stemma Grande....Testa Piccola / Stemma piccolo)

La variante é riconducibile al tipo comune...per cui in termini di interesse e prezzo si discostano di poco.

Traccio un parallelo col libro di Giovanni Attardi sugli errori & varianti della Repubblica Italiana...correggetemi se sbaglio perché come detto non ho alcun testo da poter consultare attualmente.

Attardi attribuisce, a monete della stessa tipologia, un differente grado di rarità a seconda dello spostamento dell'asse.

In pratica...una moneta che presenta per errore l'asse spostato...é R2 R3 o R4 a seconda dei gradi di spostamento riscontrati.

Questo é il punto di vista dell'autore...condivisibile o meno.

Io ad esempio, personalmente, non ritengo debbano esservi differenze...soprattutto di prezzo...ma c'é una fetta del mercato che le richiede e di conseguenza un'altra che le propone.

Un grande numismatico (ma prima di tutto una grande persona) mi disse una volta..."A me non piacciono particolarmente questi errori e non credo debbano avere valutazioni più elevate, semmai il contrario...sarebbe come dare un premio a fronte di uno sbaglio!"

Nella numismatica classica non credo di aver mai visto un bel denario decentrato spuntare un prezzo più alto rispetto ad un esemplare della medesima tipologia perfettamente coniato.

@ Costi

Non credo vi fosse nulla di oscuro ne tantomeno enigmatico nella mia prima affermazione...pertanto non comprendo come tu abbia potuto attribuirgli tale connotazione.

Un confronto fra le part può esservi se alla base c'é da parte di entrambi una completa conoscenza dei fatti occorsi...

Mi pare chiaro che da parte mia mancava una visione più ad ampio respiro di quanto accaduto.

Se di quanto accaduto ne so quanto te....interagisco :)...viceversa attendo tranquillamente in silenzio ascoltando chi ne sa di più.

Tutto qui...

Caro Davide non conosco De Maria quindi non avrei motivi per aver qualcosa di negativo contro di lui, però le spiegazioni che ti riferisce a me non sembrano convincenti. Non voglio dubitare nemmeno della sua buona fede però la perizia "parla chiaro": CARLINO 1855 TESTA PICCOLA. Questo Carlino non è assolutamente testa piccola! Punto.

Se poi si vuole fare un ragionamento (alquanto discutibile) sull'asse dei tipi lo giustificherei se esso fosse esplicitamente motivato, argomentato, citato, menzionato, nella perizia, ma purtroppo per i compratori, non compare nessun riferimento a ciò, nemmeno di catalogo. Di conseguenza la perizia riporta informazioni errate, tutto il resto, legittimo o meno è comunque sempre a valle di una indicazione di cartellino a sigillo non corrispondente alla classificazione fornita.

Mi dispiace, non voglio essere scortese, ma si sta parlando di soldi e sono anche tanti.

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@ Costi

Non credo vi fosse nulla di oscuro ne tantomeno enigmatico nella mia prima affermazione...pertanto non comprendo come tu abbia potuto attribuirgli tale connotazione.

Un confronto fra le part può esservi se alla base c'é da parte di entrambi una completa conoscenza dei fatti occorsi...

Mi pare chiaro che da parte mia mancava una visione più ad ampio respiro di quanto accaduto.

Se di quanto accaduto ne so quanto te....interagisco :)...viceversa attendo tranquillamente in silenzio ascoltando chi ne sa di più.

Tutto qui...

@uncledear

Accolgo la spiegazione, ma a me che ho seguito con attenzione tutta la vicenda le Sue parole erano sembrate reticenti. Evidentemente ci siamo fraintesi e prendo atto che quanto da me commentato era dovuto ad una Sua non "completa conoscenza dei fatti occorsi".

Detto questo rilevo però che alla luce di quanto postato da Renato la posizione del perito non è difendibile. Non interessa a quanto sia stata venduta la moneta (un centesimo di 10.000 euro se ben capisco), quello che conta è che la moneta circola con una perizia che la qualifica come "CARLINO 1855 TESTA PICCOLA" e con una valutazione di rarità R5. Insomma non si contesta la buona fede, ma nel caso specifico (si badi, solo nel caso specifico) la competenza del perito (mi sembra infatti che nessuno metta in discussione l'autenticità della perizia), perito che tra l'altro non conosco e contro il quale non ho assolutamente nessun motivo di acredine.

Certo non è il primo né l'ultimo errore che rileveremo in una perizia (se ne vedono ormai con una certa frequenza e non parliamo della valutazione dello stato di conservazione...), ma errori di questo tipo sono tuttavia inammissibili e richiedono, più in generale, una riflessione sull'attuale sistema di perizie nella numismatica in Italia. Per quanto mi riguarda il problema è irrilevante visto che non sento il bisogno di perizie né per le monete che ho, né per quelle che ho intenzione di acquistare, tuttavia sono dell'idea che la perizia debba essere assolutamente affidabile perché chi si avvicina al collezionismo di monete deve essere garantito quanto all'oggetto che acquista. Il sistema deve essere insomma razionalizzato per uscire dall'attuale Babele (o se preferite dall'attuale Far West).

Altrimenti molti si allontaneranno dalla numismatica non avendo alcuna garanzia del proprio piccolo o grande investimento.

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Caro Davide non conosco De Maria quindi non avrei motivi per aver qualcosa di negativo contro di lui, però le spiegazioni che ti riferisce a me non sembrano convincenti. Non voglio dubitare nemmeno della sua buona fede però la perizia "parla chiaro": CARLINO 1855 TESTA PICCOLA.

Di conseguenza la perizia riporta informazioni errate, tutto il resto, legittimo o meno è comunque sempre a valle di una indicazione di cartellino a sigillo non corrispondente alla classificazione fornita.

.

Caro Gionata, non ho mai pensato nemmeno per un momento che alla base degli interventi tuoi o di altri utenti vi fossero diffidenze precostituite nei confronti di De Maria.:)

Posto questo, il diritto di critica, sempre costruttiva e seria, può essere esercitato da chiunque nei confronti di chiunque.

Non credo che vi debba essere nessuno a priori esente da critica...piccoli o grandi che siano, errori ne abbiamo fatti, e ne faremo, tutti.

Tornando al caso in oggetto credo che se fosse stato inserito nella perizia il riferimento bibliografico, Carlino 4° Tipo, Gigante 169 Var., non vi sarebbe stata confusione.

Il parallelo con il discorso degli assi era avulso da questo contesto.

Era solo per riportare un altro esempio in cui, a giudizio dell'autore, a monete classificate tipologicamente comuni veniva attribuito, unicamente in virtù di un errore (spostamento dell'asse), un elevato grado di rarità.

Se nella perizia fosse stato inserito il riferimento bibliografico alla tipologia comune, con l'indicazione Variante R5, nessuno avrebbe potuto giocare sull'equivoco.

Se poi vogliamo confrontarci sul fatto se questa variante sia così rara e in che proporcioni ciò influisca sulla sua quotazione di mercato...possiamo farlo.

Tu Gionata, ad esempio, sai bene quante varianti esistenti non catalogate vi siano nella monetazione napoletana.

Soprattutto se esaminiamo il periodo da Filippo IV procedendo a ritroso nel tempo...

Varianti per punteggiatura, per legenda, per piccole differenze nei ritratti o nelle varie raffigurazioni.

Sono monete legate alla soggettività degli idividui...c'é chi le ricerca, le studia,le colleziona e chi viceversa non le considera sotto nessun aspetto.

L'importante sta nell'attribuirgli una giusta valutazione di mercato...anche se poi, alla fine dei conti e nei limiti della decenza...vai tu a capire qual é il confine fra giusto e sbagliato.:)

@uncledear

Accolgo la spiegazione, ma a me che ho seguito con attenzione tutta la vicenda le Sue parole erano sembrate reticenti. Evidentemente ci siamo fraintesi e prendo atto che quanto da me commentato era dovuto ad una Sua non "completa conoscenza dei fatti occorsi".

@Costi

Era proprio il tasto della reticenza che mi aveva un pochino "toccato"...:)

Mi rendo conto che sia anche una consuetudine di una certa area malsana dell'ambiente, ben radicata e da cui guardarsene.

Non era questo il caso unicamente perché sono fermamente convinto che solo il confronto può contribuire a dar maggior credibilità all'ambiente.

I fraintendimenti hanno origine dal fatto che la scrittura, contrariamente al parlato, si presta a molteplici interpretazioni...soprattutto nell'ottica dei toni.

Da parte mia nessun problema.

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perdonami uncledear,mà non credo di aver capito bene,vuoi dire che la moneta è stata venduta a 10.000 euro semplicemente perchè ha l'asse spostato?mà sulla perizia è scritto molto chiaramente che la moneta viene definita del tipo "testa piccola" e molto chiaramente si vede che non lo è,chiedo scusa mà veramente non ci capisco più niente...

Ciao gennydbmoney, tengo a precisarti che non ho assolutamente inteso affermare questo.:)

La moneta é riconducibile alla tipologia comune.

Il perito la considera una variante R5 della tipologia comune.

Il discorso degli assi riportato da Attardi era solo un esempio :).

Non ho il testo sottomano per cui faccio un esempio con dati inventati.

Il 100 lire del 1956 é una moneta comune.

Il 100 lire del 1956 con l'asse spostato di 90 gradi é R2

Il 100 lire del 1956 con l'asse spostato di 240 gradi é R5

Ora...per me il 100 lire del 1956 é, e resta, una moneta comune:)

Il fatto che sia estremamente raro imbattersi in un esemplare con asse ruotato...per me non cambia che si tratti sempre di un 100 lire del 1956...e quindi moneta comune.:)

L'autore ha viceversa un giudizio diverso dal mio e considera la moneta R4.

Flavio ha ritenuto, per la sua esperienza e dal suo punto di vista, che quel carlino fosse una Rara variante del tipo comune.

In negozio credo di averla vista in vendita a 150 euro...per cui una valutazione personale (condivisibile o meno)...ma rapportata ad una semplice curiosità.

Se poi c'é qualcuno che diversamente da lui pensa che valga 10000 euro...non so che dire.

L'unica cosa che lascia spazio ad equivoci é l'assenza del riferimento bibliografico sulla perizia.

Davide

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.. a questo punto penso che, per ovviare ad equivoci e interpretazioni sbagliate il perito faccia bene a sostituire la perizia attuale con una descrittiva della moneta facendo chiari riferimenti a cataloghi, tutto ciò a salvaguardia di chi avrà in futuro la moneta fra le mani...ok, abbiamo tutti capito che non si tratta del riferimento 172 del gigante 2010 ma di una variante con "asse spostato di x gradi" del comunissimo 1855 rif 160 gig 2010...o sbaglio?? :rolleyes:

renato

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.. a questo punto penso che, per ovviare ad equivoci e interpretazioni sbagliate il perito faccia bene a sostituire la perizia attuale con una descrittiva della moneta facendo chiari riferimenti a cataloghi, tutto ciò a salvaguardia di chi avrà in futuro la moneta fra le mani...ok, abbiamo tutti capito che non si tratta del riferimento 172 del gigante 2010 ma di una variante con "asse spostato di x gradi" del comunissimo 1855 rif 160 gig 2010...o sbaglio?? :rolleyes:

renato

Renato scusami ma dove lo hai letto che ho affermato che il carlino é R5 perché ha l'asse spostato? :blink:

Il perito ritiene che sia una variante testa piccola del tipo comune.

L'esempio degli assi é riferito ad Attardi che applica la stessa valutazione...a tutta un'altra monetazione.

Il filo conduttore fra l'esempio di Attardi e la perizia di De Maria é il seguente:

Errori e/o varianti riscontrate su una moneta tipologicamente comune...devono considerarsi rarità?

Su questo punto ognuno ha la sua idea...

Davide

Modificato da uncledear
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...probabilmente avrò associato il discorso "assi spostati" alla rarità della moneta in questione... :unsure: ...ops...chiedo scusa....si...effettivamente sarebbe interessante l'intervento dei diretti interessati...i nostri pareri alla fine...sono di puro carattere generale...mentre il perito in oggetto potrebbe meglio di tutti argomentare cosa lo ha portato a stabilire rarità e definizione della monetina in oggetto.... ;)

renato

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Citazione di Uncledear [color="#FF0000"]In pratica...una moneta che presenta per errore l'asse spostato...é R2 R3 o R4 a seconda dei gradi di spostamento riscontrati.

Questo é il punto di vista dell'autore...condivisibile o meno.

Io ad esempio, personalmente, non ritengo debbano esservi differenze...soprattutto di prezzo...ma c'é una fetta del mercato che le richiede e di conseguenza un'altra che le propone.

Un grande numismatico (ma prima di tutto una grande persona) mi disse una volta..."A me non piacciono particolarmente questi errori e non credo debbano avere valutazioni più elevate, semmai il contrario...sarebbe come dare un premio a fronte di uno sbaglio!"

Nella numismatica classica non credo di aver mai visto un bel denario decentrato spuntare un prezzo più alto rispetto ad un esemplare della medesima tipologia perfettamente coniato.[/color]

E che centra con le monete napoletane!!!!!!! :blink: :blink: :blink: :blink:

:lol: :lol: . ......... mamma mia quanta incopetenza, ................. avanti un'altra !!!!!!!!! Chi è capace di raccontarla pù grande?? :unsure: Penso sarà un po' difficile!!!! Beh... d'altronde come dare torto a Uncledear? Siamo nel periodo delle sagre ......... ringraziamolo per aver dato inizio alla sagra delle bubbole e delle fregnacce.

Adesso racconto io una favoletta ............ rilassatevi seduti ed scoltate .

C'era un volta un signore numismatico che si arrampicava sugli specchi...... un bel giorno non si accorse che lo specchio era umido e non ascoltò chi gli consigliava di desistere, era testardo e si arrampicò e si arrampicò e si arrampicò senza fermarsi mai ma ad un certo punto scivolò e cadde con il fondoschiena in un burrone con la superficie molto appuntita e si fece così male ma così male che da allora non si arrampicò più sugli specchi ma filò dritto ....... e tutti i numismatici vissero felici e contenti. Vi è piaciuta? Se volete, la prossima volta ve ne racconterò un'altra ancora più emozionante. A domani, G.

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Attenzione alle espressioni troppo colorite per favore.

Forse è il caso che Gioacchino riformuli un momento ciò che compare nel suo intervento.

Personalmente ritengo che è fuori da ogni mercato il prezzo dell'oggetto proposto alla vendita per la pretesa testa piccola inesistente, come non può avere riscontri oggettivi ciò che in seconda battuta viene riferito dal perito in questione, dato che il suo parere non è assolutamente confortato e sostenuto da nessuna indicazione di catalogo sulla sua stessa perizia. Credo, senza scadere nelle offese reciproche ed in liti furibonde (che tra l'altro non aiutano nessuno e confondono solo le idee), che ci sia stata una oggettiva mancanza sia da parte del venditore in ebay che da parte del perito, la cui perizia è stata poi allegata in fotografia dallo stesso venditore di ebay. Nessuno può affermare che abbiano agito in cattiva fede e nessuno si faccia arbitro. Purtroppo possono capitare degli errori e si cerca di correre ai ripari. Il venditore di ebay mi ha più volte scritto, in maniera molto cortese e pacata, disposto ad accettare tutte le critiche che venivano avanzate ed ha esibito la perizia che aveva per la moneta. Ignoro se la moneta sia stata effettivamente venduta o meno, però posso sicuramente affermare che lo stesso venditore mi ha inviato un messaggio con il link ad una nuova vendita mentre l'altra non esisteva più e sempre per quello stesso item di cui allego il numero: 250504430723 . Vi posso garantire che corrisponde al vero ciò che affermo in quanto sia nella mia posta di ebay, che nella mia posta elettronica associata, ho ancora conservati tutti i messaggi scambiati con il venditore. Quindi almeno per quello che io posso testimoniare mi sembra ci sia stata disponibilità da parte del venditore al confronto. Per quanto riguarda il perito chiamato in questione, ciò che lui riferisce potrebbe essere accettato così come non condiviso, questo dipende dal pensiero di ogni singolo collezionista o studioso che sia, però ci sono due dati di fatto, anzitutto che la testa non è del "tipo piccolo" così come è nota dalla sua prima apparizione ufficiale pubblicata su carta stampata, e per capire ciò basta guardare le immagini che sono innegabilmente auto-descrittive; in secondo luogo le considerazioni del perito non sono certificate con un riferimento di catalogo, questo riferimento è apparso successivamente ed attraverso le benedette (mai come ora) pagine di questo forum per via dell'utente uncledear (quindi non conoscibili ad un eventuale terzo acquirente -anche in altre circostanze- solo facendo riferimento alla perizia...del resto a questo serve la perizia: certificare l'originalità e la catalogazione dell'esemplare). Adesso, indipendentemente dal fatto che le considerazioni del perito siano opinabili o meno, o a prescindere dalla buona fede (che io non oso mettere in discussione) esercitata dal perito, non ci troviamo in presenza di testa piccola e manca alcuna indicazione che può sollevare ogni legittimo dubbio da parte di un potenziale acquirente. Purtroppo se si vuol essere quanto più trasparenti possibili, questi piccoli dettagli d'attenzione al cliente dovrebbero essere effettivamente annotati SEMPRE ( numero di catalogo, titolo testo, anno edizione e più riferimenti testuali se possibile per lo spazio presente...). Ad esempio io non ho mai comperato una moneta priva di ogni riferimento testuale se provvista di perizia.

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E che centra con le monete napoletane!!!!!!! :blink: :blink: :blink: :blink:

:lol: :lol: . ......... mamma mia quanta incopetenza, ................. avanti un'altra !!!!!!!!! Chi è capace di raccontarla pù grande?? :unsure: Penso sarà un po' difficile!!!! Beh... d'altronde come dare torto a Uncledear? Siamo nel periodo delle sagre ......... ringraziamolo per aver dato inizio alla sagra delle bubbole e delle fregnacce.

Adesso racconto io una favoletta ............ rilassatevi seduti ed scoltate .

C'era un volta un signore numismatico che si arrampicava sugli specchi...... un bel giorno non si accorse che lo specchio era umido e non ascoltò chi gli consigliava di desistere, era testardo e si arrampicò e si arrampicò e si arrampicò senza fermarsi mai ma ad un certo punto scivolò e cadde con il fondoschiena in un burrone con la superficie molto appuntita e si fece così male ma così male che da allora non si arrampicò più sugli specchi ma filò dritto ....... e tutti i numismatici vissero felici e contenti. Vi è piaciuta? Se volete, la prossima volta ve ne racconterò un'altra ancora più emozionante. A domani, G.

Nulla infatti...lo hai associato tu alla monetazione napoletana :)

Per quanto riguarda l'incompetenza...detto da te, che con soli 30 messaggi postati sei riuscito a contraddistinguerti (soprattutto nella discussione "Asta Nomisma 39-40") unicamente per la tua indole "giocherellona" e per la propensione alla chiacchiera avulsa da ogni contesto...praticamente é un piacere :D

Per ciò che concerne la prossima favoletta ti consiglio di pubblicarla anche sul sito www.lefiabe.com.

In alto, procedendo da sinistra verso destra, troverai l'opzione "Scrivi o disegna la tua favola, il tuo racconto".

Magari comincia col disegnarla, per la parte più difficile qualcuno poi ti darà una mano...

@ Gionata

Condivido totalmente le tue considerazioni.

La problematica in ogni caso sarebbe facilmente risolvibile con la restituzione della moneta a fronte di un rimborso del perito.

Oppure lo stesso, potrebbe provvedere ad aggiungere sul cartellino un riferimento bibliografico od una nota esplicativa.

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