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IGNORED

Gregorio XVI - 1/2 Baj 1838 R VIII


wuby2007

Risposte migliori

Ciao a tutti,

mi è appena arrivata questa moneta:

ivd5iq.jpg

dove ho notato un po' di stranezze:

- al R/ l'ultimo 8 della data è ribattuto su un altro numero non ben definito (il 5 ha la barretta superiore curvata e il 7 ha la stanghetta verticale in alto a sx sporgente e non rientrante....boh!)

- al D/ in legenda si nota un'ombra di punto tra "VI" e "II" dell'anno pontificato "VIII" (oltre al fatto che le tre "III" dopo "V" sembrano essere state inserite in un secondo tempo)

e, come al solito, il punto dopo il segno di zecca sembra più appartenere alla legenda (dopo anno pontificato) piuttosto che al segno di zecca:

5aja14.jpg

Avete qualche idea? tanto per chiarezza rammento il rapporto anno conio-anno pontificato per queste monete:

1835 - V

1836 - VI

1837 - VII

1838 - VIII

Qualcuno ha questa moneta in collezione? nel caso potreste postare una foto per un confronto?

Grazie anticipatamente a tutti quelli che interverrano! :P

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Il conio di dritto potrebbe tranquillamente essere quello di un anno V opportunamente modificato

Cioè? potrebbe essere stato usato un conio per il D/ e uno diverso per il R/ ?

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Cioè? potrebbe essere stato usato un conio per il D/ e uno diverso per il R/ ?

Nulla vieta di "riciclare" coni di annate differenti, anche se in questo caso hanno preso entrambi i coni dell'anno V-1835:

- diritto V ---> VIII

- rovescio 1835 ---> 1838

propendo infatti per il "5" finale piuttosto che il "7", di cui dovremmo intravedere un'ombra del corpo centrale obliquo.

Purtroppo non ho questa moneta per postare una foto di confronto.

Ciao, RCAMIL.

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propendo infatti per il "5" finale piuttosto che il "7", di cui dovremmo intravedere un'ombra del corpo centrale obliquo.

Non so...non mi convince! <_<

Sotto all' 8 ribattuto c'è uno "svirgolo" che farebbe pensare al 7 (1837), ma continua a non convincermi il punto tra "VI" e "II".

Potrebbe essere un V modificato in VIII, ma la legenda dell'anno V prevede AN e non A; potrebbe essere un VI modificato in VIII, ma le tre III sembrano essere state tutte aggiunte in un secondo momento e il punto è molto addossato alla prima I.

Infine, il punto è solo dopo il segno di zecca ®, non dopo l'anno di pontificato (per tutti i 1/2 Baj di questo pontefice) e per gli anni V e VI lo spazio tra anno di pontificato e punto dopo segno di zecca è molto ampio.

Modificato da wuby2007
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purtroppo attualmente non posso dedicare il tempo che vorrei al problema postato da Wuby, ma da una rapida analisi dei pezzi in mio possesso posso dire che :

Sicuramente il dritto non appartiene all'anno V del pontificato in quanto la leggenda di quella battitura risulta più larga delle successive e soprattutto la leggenda è PONT . MAX . AN . V e non MAX. A. V.

L'esemplare in mio possesso per l'anno 1838 VIII zecca di Roma, presenta la stessa ribattitura al rovescio che sembrerebbe 8 su 7 al dritto però non riesco a percepire quell'accenno di punto dopo il primo I dell'anno del pontificato(VI.II) che invece sembra evidente nella moneta di Wuby

Appena posso provo a postare le foto

Ciao Uragano

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L'esemplare in mio possesso per l'anno 1838 VIII zecca di Roma, presenta la stessa ribattitura al rovescio che sembrerebbe 8 su 7 al dritto però non riesco a percepire quell'accenno di punto dopo il primo I dell'anno del pontificato(VI.II) che invece sembra evidente nella moneta di Wuby

Riguardando il particolare della ribattitura sembra quasi che la parte superiore del 7 sia stata ribattuta sull' 8! :blink: :blink: La "testa" del 7 (ammesso che 7 sia) è infatti bella nitida e marcata mentre l' 8 sembra essere "sotto". E' invece evidente che la gambetta del 7 (in basso) sia sotto l'8.

Relativamente alla legenda al D/, indipendentemente dal punto, basta forse osservare attentamente l'allineamento delle tre III rispetto al V. Nel mio esemplare sembra che tutte e tre siano state aggiunte in un secondo tempo e, da qui, l'ipotesi che si trattasse di conio per anno V (seppur c'è differenza tra AN e A).

Appena posso provo a postare le foto

<_< ....mi sembra di aver già sentito queste tue parole! :lol:

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Nulla vieta di "riciclare" coni di annate differenti, anche se in questo caso hanno preso entrambi i coni dell'anno V-1835:

- diritto V ---> VIII

- rovescio 1835 ---> 1838

propendo infatti per il "5" finale piuttosto che il "7", di cui dovremmo intravedere un'ombra del corpo centrale obliquo.

Purtroppo non ho questa moneta per postare una foto di confronto.

Ciao, RCAMIL.

Appoggio queta tesi, è la prima cosa che ho pensato guardando la moneta.

con l'unica differenza che secondo me:

- diritto V ---> VIII

- rovescio 1833 ---> 1838

mancavano dei coni e hanno recuperato quello che avevano a disposizione e che fosse in migliori condizioni...

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Appoggio queta tesi, è la prima cosa che ho pensato guardando la moneta.

con l'unica differenza che secondo me:

- diritto V ---> VIII

- rovescio 1833 ---> 1838

mancavano dei coni e hanno recuperato quello che avevano a disposizione e che fosse in migliori condizioni...

Però nel 1833 l'anno di papato era il III, ma, soprattutto, nel 1833 (e 1834) veniva ancora coniato il 1/2 Baiocco del 1' tipo con disegno totalmente diverso sia al D/ che al R/ ;)

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Sì, indubbiamente diverso il conio del rovescio del 1833, molto simile al rovescio del mezzo baiocco del precedente pontefice Pio VIII (questo un esemplare per Bologna):

mezzobaioccogregorioxvi.jpg

Tra l'altro al diritto comparivano ancora le iniziali dell'incisore Nicola Cerbara.

Ciao, RCAMIL.

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Sì, indubbiamente diverso il conio del rovescio del 1833, molto simile al rovescio del mezzo baiocco del precedente pontefice Pio VIII (questo un esemplare per Bologna):

mezzobaioccogregorioxvi.jpg

UUUuuuu....che brutta moneta, inguardabile!!!! :lol: :lol: :lol:

Tra l'altro al diritto comparivano ancora le iniziali dell'incisore Nicola Cerbara.

Curioso questo fatto...non ci avevo mai fatto caso!

Come mai la firma (o iniziali) del Nicola Cerbara appare in tutti i nominali della 1' monetazione di Greg XVI, sparisce dai nominali in rame della 2' monetazione (eccezione per 5 e 10 Baj in argento dove manca sempre sia per Greg XVI che per Pio IX, ma credo sia dovuto alle dimensioni della moneta ed al poco spazio disponibile) per poi riapparire in tutti i nominali di Pio IX fino al 1850?

Dal 1850 in avanti so che è stato "silurato" per aver prestato la propria opera sotto la II Rep. Romana.

Grazie!

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Riguardando altri esemplari in condizioni peggiori dell'anno V riportano tutti la leggenda AN.V. , per cui non sembra possibile un riutilizzo del conio di quell'anno. Dall'anno 1836 A.VI(semopre parlando della zecca di Roma) appare la leggenda PONT. MAX. A. VI affiancata dalla variante PONT. MAX. AN. VI (probabilmente riutilizzando i conii del 1835).

Sulla moneta di Wuby visto il punto dopo VI.II si potrebbe ipotizzare il riutilizzo del conio dell'anno VI per il dritto e del 1837 con 8 su 7 per il rovescio

Ciao Uragano

Modificato da uragano
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Come mai la firma (o iniziali) del Nicola Cerbara appare in tutti i nominali della 1' monetazione di Greg XVI, sparisce dai nominali in rame della 2' monetazione (eccezione per 5 e 10 Baj in argento dove manca sempre sia per Greg XVI che per Pio IX, ma credo sia dovuto alle dimensioni della moneta ed al poco spazio disponibile) per poi riapparire in tutti i nominali di Pio IX fino al 1850?

Il passaggio tra la prima monetazione di Gregorio XVI e la seconda (1835 in poi) non fu solo una rivisitazione estetica delle monete, quanto una vera e propria riforma monetaria, necessaria ad evitare che le monete pontificie, di maggior titolo, venissero esportate all'estero, lasciando come circolante nello Stato unicamente moneta straniera o logora.

Pertanto con chirografo del 10 Gennaio 1835 si venivano a stabilire un nuovo titolo per oro e argento (900/1000 invece che 916/1000), nuove tolleranze su titolo e peso (per la prima volta era introdotto il sistema decimale, ormai di uso radicato dopo la parentesi napoleonica) ed il fatto che su tutti i tagli dovesse comparire al rovescio il nominale.

Non ci sono note specifiche sulla presenza o meno delle iniziali dell'incisore, ma va detto che lo scopo della riforma era proprio quella di ricomporre una massa di circolante di rilievo, pertanto erano aumentate di molto le quantità coniate, ed anche in questa ottica può essere vista la semplificazione dei rovesci (dai quali sparisce qualsiasi raffigurazione), e con tutta probabilità anche la sparizione delle iniziali dell'incisore al diritto.

Ciao, RCAMIL.

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Il passaggio tra la prima monetazione di Gregorio XVI e la seconda (1835 in poi) non fu solo una rivisitazione estetica delle monete, quanto una vera e propria riforma monetaria, necessaria ad evitare che le monete pontificie, di maggior titolo, venissero esportate all'estero, lasciando come circolante nello Stato unicamente moneta straniera o logora.

Pertanto con chirografo del 10 Gennaio 1835 si venivano a stabilire un nuovo titolo per oro e argento (900/1000 invece che 916/1000), nuove tolleranze su titolo e peso (per la prima volta era introdotto il sistema decimale, ormai di uso radicato dopo la parentesi napoleonica) ed il fatto che su tutti i tagli dovesse comparire al rovescio il nominale.

Non ci sono note specifiche sulla presenza o meno delle iniziali dell'incisore, ma va detto che lo scopo della riforma era proprio quella di ricomporre una massa di circolante di rilievo, pertanto erano aumentate di molto le quantità coniate, ed anche in questa ottica può essere vista la semplificazione dei rovesci (dai quali sparisce qualsiasi raffigurazione), e con tutta probabilità anche la sparizione delle iniziali dell'incisore al diritto.

Preciso ed esauriente come sempre, grazie!

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