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Ancora una bella moneta fenicia


Risposte migliori

Ecco una bella dracma di Arados del 172-111 a.C. Al diritto un'ape con data CY 90 (170-169 a:C) con P (data retrograda) a sx ed RE nel campo a dx; al rovescio un cervo maschio con dietro un albero di palma. Nel campo a dx la scritta Arados.

post-1738-1263557473,76_thumb.jpg

roth37

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ciao bella monetahttp://www.lamoneta.it/public/style_emoticons/default/rolleyes.gif

?? ?? ??

Grazie, ma post poco utile, non aggiungendo alcuna notizia

roth37

Modificato da roth37
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Moneta molto bella e interessante, anche se non mi intendo affatto di questo periodo. Quanto varrà all'incirca una moneta del genere? E quanti esemplari pensi che ne siano sopravvissuti, approsimativamente?

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Moneta molto bella e interessante, anche se non mi intendo affatto di questo periodo. Quanto varrà all'incirca una moneta del genere? E quanti esemplari pensi che ne siano sopravvissuti, approsimativamente?

Il suo valore approssimativo è sui 200-250 €. Sul numnero di esemplari non ho la minima idea. Nelle monete antiche, conoscerne la quantità è sempre un valore effimero ed incerto.

roth37

Modificato da roth37
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Ciao Roth.

Casualmente ho trovato la tua bella ed interessante moneta.

post-11590-1263753107,93_thumb.jpg

CNG - electronic auction 5.01.2010

Lot number: 175

Price realized: 195 USD Note: Prices do not include buyer's fees.

Lot description:

Greek

PHOENICIA, Arados. Circa 172/1-111/0 BC. AR Drachm (17mm, 3.94 g, 12h). Dated CY 90 (170/169 BC). Bee; P (retrograde; date) in left field, RE in right field / Stag standing right; behind, palm tree. Duyrat 2654-76; SNG Copenhagen 31. VF, porous.

Estimate: $200

:D

Ora cerchiamo di spiegare agli amici che ci leggono perchè Arados l'ha coniata.

In pratica equivale a quest'altra di Efeso, rivale da sempre delle città fenicie nei commerci.

post-11590-1263753561,7_thumb.jpg

GRIECHISCHE MÜNZEN IONIA Ephesos (D) Drachme (4,16g), Magistrat Bianor ca. 202-133 v.Chr. Av.: Biene. Rv.: Hirsch vor Palme n.r. -- Minimale Prägeschwäche am Rd. SNG Cop 287, BMC 61.121-133var (Magistrat), zum Magistrat siehe Münsterberg S. 84. f.vzgl./vzgl. Estimate: 300 euro...

FONTI: Coin archives.

I mari chiusi di epoca antica: il mediterraneo: con l'egeo, il mar nero...erano delle autostrade commerciali.

Invece dei T.I.R. c'erano le flotte commerciali... navi ed equipaggi...che potevano anche paraticare, occasionalmente, la pirateria.

Poi c'erano i Pirati veri e propri.

Le transazioni erano vivaci, molteplici ed a largo raggio, la valuta e la moneta serviva per anticipare, per acquistare, per pagare, per saldare.

Alcune coniazioni erano accettate su larga scala come valuta internazionale...com'è stato, in altra epoca, per la sterlina, il dollaro ed anche il franco o il rublo nelle reciproche aree di influenza.

Rammentate cosa scriveva il grande filosofo Eraclito di Efeso - già nel VII secolo a.C., quando cercava di raffigurare letterariamente il movimento di uomini e merci nel frequentato porto della sua città:

oro...merci...merci...oro

merci...oro...oro...merci

non è una banalità...è la rappresentazione di uno dei motori che muovevano il mondo, nonchè della trasmutazione delle cose, le merci si mutano in oro e viceversa...nulla è come appare...nemmeno l'uomo. Occhio! :D

Ovvio che...merci...argento...argento...merci...sarebbe la stessa cosa, con minore effetto letterario.

Mileto, Atene, Samos, Rodi, Efeso...sono alcune delle città la cui valuta veniva comunemente accettata.

Pertanto altre città vivaci commecialmente, anche di diversa area etnica o politica, coniavano ad imitazione.

Commercialmete il mediterraneo era già area globalizzata...molto prima che Roma la trasformasse in Mare nostrum.

In questo caso, sottopostoci da Roth, Arados...conia una tipologia di Efeso...per proporre una valuta ben accetta al commercio...cioè...al mercato.

Numismaticamente questa dracma di Arados è considerata abbastanza comune.

Un saluto a tutti.

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Grazie per questa ottima spiegazione. Anche se sembra comune la moneta è "sfiziosa" con il cervo e dietro la palma. Oggi queste immagini non sono più date a vedere.

roth37

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Grazie per questa ottima spiegazione. Anche se sembra comune la moneta è "sfiziosa" con il cervo e dietro la palma. Oggi queste immagini non sono più date a vedere.

roth37

Grazie a te Roth..per le belle monete che ci mostri...per la tua ultima osservazione non posso che essere d'accordo.

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Guardando le due monete una cosa mi ha incuriosito.........

Il cervide rappresentato nella moneta di Efeso ha grandi corna palmate, quindi dovrebbe trattarsi non di un cervo ma di un daino; nella moneta di Arados invece ha le corna ramificate non palmate, quindi dovrebbe trattarsi di un cervo.

Dal momento che la moneta fenicia è una imitazione di quella di Efeso sarebbe curioso ed interessante da verificare se era una differenza intenzionale.

Qualcuno di voi riuscirebbe a trovare qualche altra immagine di queste monete efesine per verificare se le corna appaiono sempre palmate?

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Qualcuno mi sa dire dove posso procurarmi quel libro, recente credo, ma non trovo dove ne ho letto la pubblicità ( probabilmente in un numero di CN) per vedere il titolo, .... su "Gli animali nelle monete"?

Grazie.

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Qualcuno di voi riuscirebbe a trovare qualche altra immagine di queste monete efesine per verificare se le corna appaiono sempre palmate?

Sì, ne ho viste parecchie anche di Efeso e tutte quelle in ottime condizioni sembrano di cervo maschio. Ne mostro qui un esempio. D'altra parte non si comprende perchè dovrebbero aver creato delle differenziazioni - anche se in verità più volte se ne son viste - dopo la bella spiegazione di Piakos sulla globalizzazione mediterranea ....

post-1738-1263810219,06_thumb.jpg

roth37

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Ho visto alcune foto. Alcune, come l'ultima che hai postato, sembrerebbero raffigurare un cervo (corna ramificate non palmate); alcune però, sono certamente raffigurazioni di un daino (con corna palmate). Ho visto alcuni nummi in cui il cervide era raffigurato con soltanto il busto di profilo e le corna, per forma e struttura, sicuramente erano quelle di un daino. Forse non importava cosa volevano raffigurare, probabilmente non ha senso pensare che ad Efeso rappresentassero un tipo di cervide e nelle "imitazioni" un altro,... certo è che sicuramente ad Efeso spesso raffiguravano volutamente un daino e non un cervo.

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Va bene, anche se l'argomento è sgradevole, parliamo di corna.

Penso che il cervide raffigurato sulle monete di Efeso sia un daino, e ciò per le corna quasi sempre palmate, per la forma allungata e schiacciata del muso e per l'elegante collo allungato. Inoltre il daino medio orientale (dama dama mesopotamica) era diffuso in quell'area e fu importato in Europa forse dai Fenici e poi dai Romani.

Nel cervo il collo appare più tozzo per la presenza della giogaia.

Ora, indubbiamente, nelle imitazioni di Arados è più frequente la presenza di corna non palmate,

51048.jpg

anche se quelle palmate sono tuttavia presenti:

35289.jpg

(immagini da http://www.acsearch.info)

La differenza potrebbe quindi dipendere dal fatto che l'imitazione comporta sempre una stilizzazione e che probabilmente l'area fenicia era più intensamente antropizzata di quella microasiatica, con minor presenza ed evidenza di selvatici.

Non dimentichiamo tuttavia che le corna di altre monete, come quelle di Fanes o degli incusi al R\ degli antichi stateri di Mileto non erano palmate.

Cerchiamo ancora?

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Non è il mio campo ma la rappresentazione del cervo o daino che sia in queste monete (Efeso e Arados) è abbastanza varia. Forse è il caso di inserirle nella discussione.

Come questa (stupenda, di Efeso) ad esempio:

post-3952-1263930255,61_thumb.jpg

post-3952-1263930214,79_thumb.jpg

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Sia il cervo che il daino sono originari di quelle zone. Specialmente il daino, pare si sia sviluppato proprio in Turchia, perciò può darsi che nel riprodurre la moneta di Efeso, i Fenici, abbiano intenzionalmente inserito il cervo, più comune nelle loro zone limitrofe. Interessante comunque questa differenza.

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