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IGNORED

In una interessante lettera....


zelig

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sull'ultimo numero di Cronaca Filatelica "a che servono i cataloghi se le stime non sono reali" si poneva l'accento sui prezzi degli stessi che sono lontanissimi dalla realta'. Si citavava qualche esempio: gronchi rosa sui cataloghi 1800/1900e in realta' venduto a 600/700e, cavallino 4000/4500e a 2000e ecct. Insomma le quotazioni dei cataloghi sono abbondantemente sovrastimate (40% 50%). Anche per la numismatica e' cosi? E qual ' e' secondo Voi il catalogo con le quotazioni piu' aderenti ai veri prezzi di mercato? Un neofita come me quale dovrebbe acquistare, privilegiando questa "qualita'"?

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ti parlo di quotazioni numismatiche... a mio avvsi credo che il gigante sia quello piu veritiero, conosco sinceramente solo il gigante e il montenegro... quest ultimo favorisce il venditore mentre il gigante è abbastanza equo

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i cataloghi sono punti di riferimento, non sono di certo la Bibbia.

direi Il Gigante ma anche qui devi differenziare tra richiesta e offerta e questo ti porta ad un 30% circa in meno.

Se la moneta, invece è richiestissima è P.A.R e perciò non c'è catalogo che tenga.

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Awards

Avevo aperto una discussione del genere. Da quanto è emerso, tutti i cataloghi sono sovrastimati, rispetto alle aste e, tutto sommato, anche rispetto ai negozi numismatici. Rispetto ai mercatini pare che dipenda dal mercatino stesso... io posso parlare solo per Liguria e Roma e sono tutt'altro che sovrastimati. Per quanto riguarda le monete straniere, posso dire che è proprio l'Italia ad avere prezzi eccessivi. Se potrebbe essere normale pagare meno le monete italiane (meno interesse) un po' meno normale che si trovino a meno quelle degli antichi stati tedeschi in Germania, quelle francesi in Francia, quelle britanniche e sovietiche, poi, le puoi trovare alla metà netta o anche meno.

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Colui che ha scritto la lettera su Cronaca Filatelica è stato anche fin troppo generoso a scrivere che i francobolli sono stimati del 40-50% in più rispetto alla stima presente sui cataloghi. Non so se tra voi c'è qualcuno che conosce l'andazzo reale del mercato filatelico.................. la verità è che il valore reale di mercato della maggior parte dei francobolli è del 70-80% in meno della stima sui cataloghi. Conosco dei commercianti di filatelia che comprano in blocco anche con sconti del 90% dalla cifra del catalogo. Conosco poi ......... degli amici, ex filatelici, che sono andati quasi a fallimento per colpa di questo mercato aleatorio e virtuale. Informatevi e resterete scioccati. Oggi il mercato dei francobolli è quasi al collasso, tranne che per alcune rarità.

In un'epoca in cui le monete buone scarseggiano e che si sono sempre rivelate il miglior investimento, non resta che investire nella medaglia.wink.gif

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Colui che ha scritto la lettera su Cronaca Filatelica è stato anche fin troppo generoso a scrivere che i francobolli sono stimati del 40-50% in più rispetto alla stima presente sui cataloghi. Non so se tra voi c'è qualcuno che conosce l'andazzo reale del mercato filatelico.................. la verità è che il valore reale di mercato della maggior parte dei francobolli è del 70-80% in meno della stima sui cataloghi.

Si confermo. Ogni tanto mi diletto pure ad acquistare francobolli (peraltro non sono un grande collezionista quindi compro solo materiale medio-comune di repubblica e regno), e pur non conoscendo affatto il valore di mercato della merce mi regolo prendendo il 20% del valore di catalogo e quasi sempre funziona. Qualcosa va via al 30% ma siamo su quei livelli, almeno su ebay.

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Conosco dei commercianti filatelici che per non morire hanno per forza dovuto integrare nel loro commercio anche la numismatica.

La Filatelia in questo momento non tira granchè.

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Awards

Il problema esiste ma non da oggi, cioè non è imputabile alla crisi.

Sono 30 anni che seguo il mercato filatelico. In tutti questi anni è stato scritto "La filatelia è un investimento" e ancora oggi ho visto una pubblicità di una nota casa d'asta che stampa anche il "catalogo" che afferma guardate come sono saliti i prezzi.

Fare i cataloghi con i reali prezzi di mercato è un pò come dire mi sono sbagliato il mercato stà crollando.

Le perizie vengono fatte pagare in base ai prezzi di catalogo B) .

Un mese fa ho dovuto far periziare dei pezzi e alla domanda: scusa ma se le dovessi vendere? la risposta è stata: Se si acquista o si vende tra privati direttamente è circa del 50%, se si vende all’asta la base minima è circa il 15/25 %, se si vende su ebay è del 30% se si vende a commercianti è circa del 10% del catalogo. Alla fine la perizia per molti pezzi è costata poco meno della metà del prezzo di mercato, prendendo come riferimento il privato.

Seguo spesso anche convegni filatelici e mostre noto che sono seguiti da persone di una certa età i giovani sono rari quasi R4 :D .

Una spiegazione me la sono data, forse non è quella giusta.

Perchè nasce una collezione? Lo stimolo, secondo me, è la curiosità, forse un pò morbosa, verso un oggeto. Ma la curiosità nasce se quell'oggetto per qualche motivo è passato sotto i nostri occhi e ne ha attirato l'attenzione. Credo che molti filatelici sono diventati tali dopo aver ritagliato dalle proprie o dei genitori i francobolli dalle buste. Oggi tra mail elettroniche e buste preaffancate i giovani non sono stimolati a collezionarli, e deviano il lorointeresse verso altro.

La mia domanda è, se un giorno gli acquisti si effettueranno solo con le carte di credito, la numismatica sparirà?

Saluti

Antonio

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La numismatica è più ricca di storia. Tuttavia se dovessero sparire le monete, certamente il collezionismo ne risentirebbe. Oggi tutti riconoscono una moneta, ma se dovessero sparire, verrebbero conosciute solo dagli esperti, studiosi o collezionisti. Comunque vedo difficile la sparizione delle monete, metalliche o cartacee che siano... il denaro elettronico non dà soddisfazione!

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Il problema esiste ma non da oggi, cioè non è imputabile alla crisi.

Sono 30 anni che seguo il mercato filatelico. In tutti questi anni è stato scritto "La filatelia è un investimento" e ancora oggi ho visto una pubblicità di una nota casa d'asta che stampa anche il "catalogo" che afferma guardate come sono saliti i prezzi.

Fare i cataloghi con i reali prezzi di mercato è un pò come dire mi sono sbagliato il mercato stà crollando.

Le perizie vengono fatte pagare in base ai prezzi di catalogo B) .

Un mese fa ho dovuto far periziare dei pezzi e alla domanda: scusa ma se le dovessi vendere? la risposta è stata: Se si acquista o si vende tra privati direttamente è circa del 50%, se si vende all’asta la base minima è circa il 15/25 %, se si vende su ebay è del 30% se si vende a commercianti è circa del 10% del catalogo. Alla fine la perizia per molti pezzi è costata poco meno della metà del prezzo di mercato, prendendo come riferimento il privato.

Seguo spesso anche convegni filatelici e mostre noto che sono seguiti da persone di una certa età i giovani sono rari quasi R4 :D .

Una spiegazione me la sono data, forse non è quella giusta.

Perchè nasce una collezione? Lo stimolo, secondo me, è la curiosità, forse un pò morbosa, verso un oggeto. Ma la curiosità nasce se quell'oggetto per qualche motivo è passato sotto i nostri occhi e ne ha attirato l'attenzione. Credo che molti filatelici sono diventati tali dopo aver ritagliato dalle proprie o dei genitori i francobolli dalle buste. Oggi tra mail elettroniche e buste preaffancate i giovani non sono stimolati a collezionarli, e deviano il lorointeresse verso altro.

La mia domanda è, se un giorno gli acquisti si effettueranno solo con le carte di credito, la numismatica sparirà?

Saluti

Antonio

beh sul disinteressa dei giovani ci sarebbe un bel libro da leggere "L'ospite inquietante " di Umberto Galimberti... non c'entra nulla la numismatica ma il disinteresse, che i giovani (mi ci metto pure io visto che sono poco più maggiorenne), hanno verso la vita... che sia numismatica la lettura di un libro eccc.... fare il numismatico non vuol dire necessariamente avere soldi.... io è ormai da diversi anni che nel mio piccolo collezziono monete... certe volte spendo cifre che avrei potuto tenere... ma se penso che ogni santo sabato sera i ragazzi spendono almeno 25 euro per ballare e bere beh allora meglio avere un certo tipo di interessi che passare la vita seguendo un modello imposto

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Il problema esiste ma non da oggi, cioè non è imputabile alla crisi.

Sono 30 anni che seguo il mercato filatelico. In tutti questi anni è stato scritto "La filatelia è un investimento" e ancora oggi ho visto una pubblicità di una nota casa d'asta che stampa anche il "catalogo" che afferma guardate come sono saliti i prezzi.

Fare i cataloghi con i reali prezzi di mercato è un pò come dire mi sono sbagliato il mercato stà crollando.

Le perizie vengono fatte pagare in base ai prezzi di catalogo cool.gif .

Un mese fa ho dovuto far periziare dei pezzi e alla domanda: scusa ma se le dovessi vendere? la risposta è stata: Se si acquista o si vende tra privati direttamente è circa del 50%, se si vende all'asta la base minima è circa il 15/25 %, se si vende su ebay è del 30% se si vende a commercianti è circa del 10% del catalogo. Alla fine la perizia per molti pezzi è costata poco meno della metà del prezzo di mercato, prendendo come riferimento il privato.

Seguo spesso anche convegni filatelici e mostre noto che sono seguiti da persone di una certa età i giovani sono rari quasi R4 biggrin.gif .

Una spiegazione me la sono data, forse non è quella giusta.

Perchè nasce una collezione? Lo stimolo, secondo me, è la curiosità, forse un pò morbosa, verso un oggeto. Ma la curiosità nasce se quell'oggetto per qualche motivo è passato sotto i nostri occhi e ne ha attirato l'attenzione. Credo che molti filatelici sono diventati tali dopo aver ritagliato dalle proprie o dei genitori i francobolli dalle buste. Oggi tra mail elettroniche e buste preaffancate i giovani non sono stimolati a collezionarli, e deviano il lorointeresse verso altro.

La mia domanda è, se un giorno gli acquisti si effettueranno solo con le carte di credito, la numismatica sparirà?

Saluti

Antonio

beh sul disinteressa dei giovani ci sarebbe un bel libro da leggere "L'ospite inquietante " di Umberto Galimberti... non c'entra nulla la numismatica ma il disinteresse, che i giovani (mi ci metto pure io visto che sono poco più maggiorenne), hanno verso la vita... che sia numismatica la lettura di un libro eccc.... fare il numismatico non vuol dire necessariamente avere soldi.... io è ormai da diversi anni che nel mio piccolo collezziono monete... certe volte spendo cifre che avrei potuto tenere... ma se penso che ogni santo sabato sera i ragazzi spendono almeno 25 euro per ballare e bere beh allora meglio avere un certo tipo di interessi che passare la vita seguendo un modello imposto

Quello che dici ti fa onore, sei una persona molto saggia nonostante la tua givane età.

Complimenti !!

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i cataloghi sono punti di riferimento, non sono di certo la Bibbia.

direi Il Gigante ma anche qui devi differenziare tra richiesta e offerta e questo ti porta ad un 30% circa in meno.

Se la moneta, invece è richiestissima è P.A.R e perciò non c'è catalogo che tenga.

Premesso che sono tutti sovrastimati e anche di molto, direi comunque il gigante.

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i cataloghi sono punti di riferimento, non sono di certo la Bibbia.

direi Il Gigante ma anche qui devi differenziare tra richiesta e offerta e questo ti porta ad un 30% circa in meno.

Se la moneta, invece è richiestissima è P.A.R e perciò non c'è catalogo che tenga.

Premesso che sono tutti sovrastimati e anche di molto, direi comunque il gigante.

Anche per me il Gigante e' quello piu' veritiero. Talvolta i piu' vicini ai prezzi reali sono quelli di 3 anni fa.....

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