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IGNORED

Monetazione nel 1250-1350 in Abruzzo Ulteriore


Risposte migliori

Faccio parte di un gruppo storico e nell’approfondire gli aspetti storici della nostra cittadina, siamo arrivati anche all’aspetto numismatico del nostro periodo storico di riferimento che è compreso tra 1250 e 1350. Essendo completamente ignorante in materia, e non avendo altri riscontri documentabili sull’argomento chiedo al vostro forum ed ai vostri esperti qualche ragguaglio in merito. Le uniche informazioni che sono riuscito a trovare non hanno dei riferimenti precisi, o meglio io non ho la possibilità materiale di avere riscontri sulle pochissime informazioni che sono riuscito a trovare, ma soprattutto sono particolarmente interessato alla effettiva moneta circolante nella Città di Pinna (Penne - PE) nel periodo di cui sopra.

Le informazioni più esaustive, a mio parere, riguardano in generale il territorio dell’Abruzzo Ulteriore, riportando l’insieme di monete circolanti nei periodi storici a cavallo del nostro periodo di riferimento.

XII secolo – Monetazione con sistema Normanno

Oncia d’oro (di conto) = 30 tarì d’oro

Tarì d’oro = 2 ½ ducali d’argento = 8 apuliensi d’argento = 10 tercenari d’argento = 20 mezzi tercenari d’argento = 60 follari in rame

Ducale d’argento = 24 follari in rame

Follaro in rame = 2 mezzi follari in rame

Mezzo follaro in rame = 2 quarti di follaro in rame

A seguire – Monetazione con sistema Svevo

Oncia d’oro (di conto) = 4 augustali d’oro

Augustale d’oro = 7 ½ tarì d’oro = 2 mezzi augustali d’oro = 24 denari in mistura

Denaro in mistura = 2 mezzi denari in mistura

Mezzo denaro in mistura = 2 quarti di denaro in mistura

Con Carlo I D’Angio si ebbero due sistemi di Monetazione

Dal 1266 al 1278

Reale d’oro = Augustale d’oro (lo sostituisce con l’intento di soppiantarlo) = 4 tarì d’oro = 2 mezzi reali d’oro

Tarì d’oro = 6 quadrupli denari in mistura = 8 tripli denari in mistura = 24 denari in mistura

Quadruplo denaro in mistura = 4 denari in mistura

Triplo denaro in mistura = 3 denari in mistura

Doppio denaro in mistura = 2 denari in mistura

Dal 1278 al 1285

Carlino d’oro = Saluto d’oro = 2 mezzi saluti d’oro = 2 mezzi carlini d’oro = 7 1/2 tarì d’oro = 15 saluti d’argento = 15 carlini d’argento (coniato fino al 1309)

Tarì d’oro = 2 saluti d’argento = 2 carlini d’argento (coniato fino al 1282)

Carlino d’argento = Saluto d’argento = 2 mezzi saluti d’argento = 2 mezzi carlini

d’argento (coniato fino al XIX secolo)

Dalla fine del XIV secolo – Monetazione con Sistema Aragonese

Ducato d’oro = 10 Carlini d’argento = 10 Gigliati d’argento = 10 Coronati d’argento

Tarì d’argento = 2 Carlini d’argento = 40 denari tornesi di mistura

Carlino d’argento = Coronato d’argento = Gigliato d’argento = 4 Celle d’argento = 6 Bolognini d’argento = 2 Armellini d’argento = 12 Cavalli di rame = 120 denari in mistura

Grosso d’argento = 2 Bolognini d’argento = 10 Quattrini di mistura = 40 denari di mistura

Reale d’argento = 30 Denari di mistura

Doppio bolognino d’argento (o Grosso) = 2 bolognini d’argento

Bolognino d’argento = 3 cinquine d’argento + 3 denari = 18 denari provisini

Cinquina d’argento = 1/4 Carlino d’Argento = 5 tornesi di rame

Armellino d’argento = 1/2 Carlino d’argento

Cella d’argento (o Quartarola, o Trentino) = 1/4 Carlino d’argento = 1/2 Armellino d’argento = 3 Cavalli di rame

Doppio cavallo di rame = Sestino di rame = 2 Cavalli di rame

Quattrino di mistura = 4 Denari di mistura

Tornese di mistura = Duetto di rame = 2 Denari di mistura

Denari di mistura = 2 oboli di mistura

Riassumendo questa dovrebbe essere la sequenza cronologica delle monete circolate in Abruzzo Ulteriore dal 1200 circa al 1800, quindi ripeto i miei quesiti ai quali spero mi darete risposta:

A – è corretto quello che ho appena scritto?

B – Anche a Penne tra il 1250 ed il 1350 giravano queste monete o ve ne erano altre ad integrazione e/o sostituzione?

Vi ringrazio fin da ora ed attendo paziente i vostri pareri e interventi.

Fernando

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Un bell'argomento: qui ci vorrebbe qualche abruzzese doc per rispondere!

Mi pare che in periodo medievale ci fossero delle zecche in Abruzzo, mi vengono in mente Alvito, Amatrice, L’Aquila, Cittaducale, Sora, Sulmona, Tagliacozzo, Luco ne’ Marsi, Manoppello, Tocco da Casauria, Guardiagrele, Ortona, Chieti e Lanciano, tutte trattate in un paio di pubblicazioni recenti di Alberto D'Andrea.

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Credo tu abbia dimenticato Atri, se non sbaglio, la cosa che mi interessa nello specifico se c'erano delle monete nella mia cittadina, a circolazione locale e magari caratterizzanti la zona. Aspetterò paziente.

Grazie ancora

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Stabilire con precisione cosa circolasse in quel periodo (1250-1350) non è semplice nel senso che sicuramente la monetazione era quella del regno di Napoli, ma in quei periodi era facile trovare anche monete di stati vicini.

Per quanto riguarda la monetazione di Napoli, se partiamo da Carlo I d'Angiò dopo la sua riforma come giustamente indicato circolavano saluti d'oro e carlini (o saluti d'argento) con le loro metà. Poi denari in mistura come i denari regali e gherardini di Carlo II d'Angiò. Moneta che sicuramente era molto diffusa era il gigliato, nato sotto Carlo II per sostituire il saluto d'argento, ma "esplosa" sotto il regno di Roberto d'Angiò. Sotto Giovanna I sicuramente fiorini e denari. Questo per quanto riguarda come detto per la monetazione ufficiale, ma come accennato, sicuramente circolavano fiorini d'oro di Firenze e Ducati veneziani e romani, per non parlare di grossi in argento e denari provisini. Probabilmente qualche moneta genovese e denari toscani. Le altre zecche abruzzesi hanno iniziato la loro attività posteriormente quindi in quell'epoca non potevano circolare monete emesse in quelle zone, infatti la città dell'Aquila e Sulmona iniziano a coniare nel 1382, Atri e Chieti nel 1459, Guardiagrele nel 1391, Ortona nel 1414, Tagliacozzo nel 1410, Teramo e Tocco da Casauria dopo il 1390.

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A tal riguardo invito alla lettura del libro

"Le monete dell'Abbruzzo e del Molise"a cura di Alberto D'Andrea e Christian Andreani e lo trovi disponibile ad € 70 presso Numismatica Picena.

Vi sono le varie zecche abruzzesi ,oltre che molisane, e la loro storia,con le monete che andarono a coniare nel medioevo.

--Salutoni

-odjob

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Ciao e benvenuto nel forum.A mio parere fedafa ci ha detto tutto anche se in maniera sintetica ma precisa.Io aggiungerei i tarì di Amalfi , che nonostante non venissero più coniati dalla morte di Federico II , continuarono a circolare per almeno mezzo secolo oltre, insieme ai tarì svevi,come risulta da documenti scritti riguardanti il centro Italia "meridionale".Scusa il gioco di parole!Possibile che nella tua zona non abbiano effettuato qualche scavo in sito riguardante il medioevo?

Le monete trovate "in sito" sono l'evidente prova che dimostra la distribuzione del circolante nel territorio.Auguri per la tua ricerca.

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  • 2 settimane dopo...

Vi ringrazio tutti per gli interventi, Odjob il mio elenco cronologico è tratto proprio dalla pubblicazione alla quale mi dici di fare riferimento, ma avrei voluto avere qualcosa di più . . . diciamo "localizzato" alla mia zona, cioè Penne (PE), ed in merito non mi sembra ci sia nulla di scritto, in quanto agli scavi archeologici, sono state fatte diverse "ampagne" di scavo, dalle quali sono emersi reperti di ogni epoca, addirittura se nn sono mal'informato nel nostro territorio è stata ritrovata anche una piccola zanna di Mammut (prendete questa notizia con le douvte autele del caso, infotti ho detto se nn sono mal'informato), nel nostro museo ci sono moltissimi reperti, ma sinceramente, molto per mancanza di tempo materiale :( , un pò perchè nn ci avevo proprio pensato :huh: , non mi sono informato in tal senso, cercherò di documentarmi meglio e magari vedrò di rendervi partecipi di qualche informazione nuova.

Grazie comunque dei consigli

:D

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  • 3 settimane dopo...

Aggiornamento, sono stato al museo civico di Penne, ma anche lì non mi hanno saputo dare delle indicazioni in merito alla mia piccola ricerca, vedrò di documentarmi altrove, se ci sono novità sarete i primi a saperlo, ed ovviamente se qualcuno di voi ha delle novità, non esiti a scrivermele.

Lo Moscone

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  • 2 settimane dopo...

dovresti andare a fare una visita al museo della Civitella a Chieti, trovi una interessante (ma non esaustiva) sezione numismatica.

per certo posso dirti che è in estrema evidenza un ritrovamento di un tesoretto dal quale si evince la monetazione circolante sulla costa. Però credo che il periodo sia successivo.

Per quanto attiene al periodo da te indicato, posso aggiungere che è un momento storico povero per il territorio, la grande monetazione abruzzese si ha in un momento successivo, soprattuto con la zecca de L'Aquila.

aggiungo

Tocco da Casauria denaro Tornese periodo 1395 (e quindi successivo)

Teramo bolognino e denario periodo 1390-1395

Sulmona bolognino e tornese periodo 1382-1385

L'Aquila bolognino, denario, tornese periodo 1382 - 1384

L'unica imperatrice che posso indicarti è Giovanna I d'Angiò ma parliamo della zecca di Napoli...

Penso possa esserti più utile qualcuno specializzato su Napoli...

Modificato da polase
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Oltre a quelli già citati, ti consiglio di consultare questi testi:

Bonanni, T., La numismatica antica e medioevale della provincia del II Abruzzo ulteriore. L’Aquila 1886.

Lazari, V., Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi. Venezia 1858.

Id., Monete inedite degli Abruzzi, in «Rivista della Numismatica Antica e Moderna», I. 1864

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Di Atri esiste anche il denario? Ero convinto che ci fossero solo il bolognino e il doppio bolognino o agontano.... :unsure:

Hai ragione, pensavo una cosa e ne ho scritta un'altra... la zecca in questione è Teramo e non Atri... anche perchè Atri ha battuto moneta in un periodo successivo...

PS ho provveduto a correggere il post precedente

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  • 4 anni dopo...

Abbiamo Provveduto a spostare questa discussione nella sezione dedicata alle monete e medaglie del Sud

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  • 9 mesi dopo...

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