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monete da catalogare


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  • 2 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

Mi pare davvero difficile. Sulla prima, ruotata di 90°, si può vedere un vello d'oro? E intorno al DUX mi sembra di leggere MA...? (Maximilianus? Mantuae?) Il tipo di colletto fa pensare al 1600.

Modificato da gpittini
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a mio parere è un soldo in mistura di Guglielmo Gonzaga duca di Mantova e Monferrato (1550/1587); al diritto c'è il busto del duca volto a SX,al rovescio la veduta di un lago, a conferma si legge parte della sritta:placidum servate.vedi Bignotti N°48 _R3.naturalmente è la zecca di mantova.

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a mio parere è un soldo in mistura di Guglielmo Gonzaga duca di Mantova e Monferrato (1550/1587); al diritto c'è il busto del duca volto a SX,al rovescio la veduta di un lago, a conferma si legge parte della sritta:placidum servate.vedi Bignotti N°48 _R3.naturalmente è la zecca di mantova.

Non può che essere un soldo di Casale......però se lo confronti con quelli pubblicati ci sono delle differenze sopratutto nella disposizione delle scritte ed alcuni particolari come ad esempio il colletto del duca.

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D'accordo STIVE_O,che ci sono delle differenze(frequenti nelle monete del sec.XVI); ma la tipologia e la zecca è esatta,comunque grazie per l'osservazione.ciao,borgo.

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http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUA/15

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/12

Davvero complimenti, il soldo casalasco (l'attribuzione a Casale anziché a Mantova come riportato da certi testi, è certa e definitiva) col ritratto volto a sx è davvero rarissimo, è la prima volta che mi capita di vederne uno in mano a privati. Nonostante il ritratto suonasse familiare giuro che non avevo riconosciuto il rovescio, che purtroppo è parecchio malmesso. A giudicare dal ritratto adulto dovrebbe trattarsi della tipologia con legende del secondo periodo (duca di Mantova e Monferrato), quindi il secondo dei link che ho citato sopra. Se con la moneta in mano riesci a decifrare meglio la legenda del D/ potrai darne tu stesso una definitiva conferma. La moneta purtroppo è in pessima conservazione, ma va detto che si tratta di una tipologia in assoluto disgraziata sotto questo punto di vista (parlo non solo dei soldi col ritratto a sx ma anche di quelli meno rari col ritratto a dx), coniata già malissimo (come un pò tutti i piccoli nominali di Casale) e reperibile nel 90% dei casi solo in bassissima conservazione.

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Supporter

non l'avevo riconosciuta nelle prime immagini......

per paolino una domanda:

come mai nel catalogo le immagini hanno tutte e due il volto a sinistra?????

e come mai sul mir piemonte i busti sono tutti e due all'interno della legenda e qui in un caso il busto interseca la legenda??

esistono così tante varianti?? non è la mia monetazione, anche se mi interesssa....

Modificato da savoiardo
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Supporter

paolino è più esperto di me, comunque è una moneta di casale, di questo puoi essere certo

il MIR piemonte la classifica al num. 276

Guglielmo Gonzaga

parpaiola con data (il CNI lo considera un soldo)

la data io non riesco ad identificarla, deve essere prima della croce sul rovescio, potrebbe essere 1576 - 1577 o 1579.... controlla tu....

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per paolino una domanda:

come mai nel catalogo le immagini hanno tutte e due il volto a sinistra?????

e come mai sul mir piemonte i busti sono tutti e due all'interno della legenda e qui in un caso il busto interseca la legenda??

esistono così tante varianti?? non è la mia monetazione, anche se mi interesssa....

Le due schede che ho linkato sono entrambe della stessa tipologia col ritratto a sx, ma si differenziano per la legenda (oltre che per il ritratto diverso), nel primo caso del 1° periodo (duca di Mantova e marchese del Monferrato), mentre nel secondo caso la legenda è del secondo periodo (duca di Mantova e Monferrato).

Non ho il MIR Piemonte quindi non posso verificare le tipologie di ritratto riprodotte, ma non è escluso esistano diversi tipi di ritratto a prescindere dal tipo di legenda, ad esempio mi pare che la moneta di questa discussione abbia un ritratto adulto forse leggermente diverso da quello dell'esemplare Magnaguti che c'è sul catalogo Mantova. D'altronde con Guglielmo, che ha regnato a lungo da quando era un ragazzino fino a quasi cinquant'anni, molte tipologie sono state battute per anni ed anni col ritratto che variava di conseguenza. Una classificazione completa non esiste, sulla zecca di Casale c'è ancora parecchio da studiare in tal senso.

Modificato da Paolino67
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non capisco alla fine di che moneta si tratti................

non so come archiviarla.

1577 presumo si leggono solo i 2 7

si può dare un valore a questa r3

Se confermi che è 1577 o cmq 157x si tratta sicuramente di questa:

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/12

Parlare di valore è molto difficile in presenza di monete così rovinate. Un collezionista a cui manca (ad esempio il sottoscritto :D ) potrebbe offrirti qualche decina di Euro; su ebay non credo farebbe molto, ho visto R3 in pessime condizioni passare sul sito d'aste e fermarsi a una decina di Euro. Una casa d'aste, unico mezzo di vendita in grado di far apprezzare la moneta, difficilmente accetterebbe un esemplare così rovinato. Diciamo che io un 20-25 Euro li pagherei giusto per avere il pezzo, di più non credo ;)

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Supporter

non capisco alla fine di che moneta si tratti................

non so come archiviarla.

1577 presumo si leggono solo i 2 7

si può dare un valore a questa r3

Se confermi che è 1577 o cmq 157x si tratta sicuramente di questa:

http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/12

Parlare di valore è molto difficile in presenza di monete così rovinate. Un collezionista a cui manca (ad esempio il sottoscritto :D ) potrebbe offrirti qualche decina di Euro; su ebay non credo farebbe molto, ho visto R3 in pessime condizioni passare sul sito d'aste e fermarsi a una decina di Euro. Una casa d'aste, unico mezzo di vendita in grado di far apprezzare la moneta, difficilmente accetterebbe un esemplare così rovinato. Diciamo che io un 20-25 Euro li pagherei giusto per avere il pezzo, di più non credo ;)

sono convinto anche io che la tipologia sia quella....

sul mir invece le immagini postate (pessime) sono dell'altra tipologia, con il busto che non taglia la legenda in basso, ma una rivolta a destra e una a sinistra.....

penso che si tratti del primo periodo, con un busto più giovanile e le prime date....

dopo mi sembra che diventino tutte come quella postata....

sarebbe bello trovare comunque delle immagini migliori di monete meglio conservate e meglio coniate, perchè questa è una tipologia interessante e con una bella rappresentazione sia del diritto che del rovescio.....

adesso non conosco le ordinanze di battitura di questa moneta, ma mi sembra strano che sia stata considerata prima un soldo e poi una parpaiola.... la differenza è molta....

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ad ogni monetina che ho metto un minimo di prezzo

anche se non è mio interesse venderle...........

mi piace anche come operate su ogni singola moneta.

bravi veramente

grazie a tutti

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adesso non conosco le ordinanze di battitura di questa moneta, ma mi sembra strano che sia stata considerata prima un soldo e poi una parpaiola.... la differenza è molta....

Diciamo che sulla catalogazione del nominale ci si basa in larga parte sulle "fantasie" degli autori che prima hanno scritto di queste monete. Magnaguti definì questa tipologia "parpagliola del lago" una definizione, non c'è nulla da dire, molto bella e romantica, immaginando che il corso d'acqua al R/ fosse una rappresentazione dei laghi di Mantova. in realtà la moneta è stata coniata a Casale, e il corso d'acqua rappresentato è il Po. La legenda d'altronde abbina alla visione idilliaca della barca che scorre sul fiume placido, il monito (PLACIDVM SERVATE=conservatelo tranquillo) del duca a non turbare la quiete del grande fiume. Erano infatti tempi di grande contrasto tra la popolazione casalasca, sobillata dalla nobitlà locale che era stata privata di molte delle autonomie precedenti, e il duca Guglielmo, che fu anche fatto oggetto di un attentato.

Il nominale invece, come ben spiegato sull'ultima opera a cura di Luca Gianazza, "la moneta in Monferrato tra medioevo ed età moderno", alle pag. 182 e 183, è sicuramente un soldo. La moneta è infatti citata in una tarda grida milanese del 1637 che descrive monete casalasche con caratteristiche identiche, denominandole però "Gianne di Monferrato". Questa grida cita anche le caratteristiche ponderali della moneta, che trovano esatta corrispondenza con quelle citate nel contratto di appalto alla zecca del 1576, dove queste monete vengono chiamate plache ossia soldi.

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ad ogni monetina che ho metto un minimo di prezzo

anche se non è mio interesse venderle...........

Beh dai, 30 Euro tutto sommato li vale senza problemi. Se un giorno decidi di cederla fammi un fischio che sono sempre interessato :D

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Ucci ucci sento odore di collezionista interessato all'oggetto e che sta cercando di mettere le mani avanti per tirare sul prezzo..

ahaha stp scherzando ovviamente :)

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Supporter

adesso non conosco le ordinanze di battitura di questa moneta, ma mi sembra strano che sia stata considerata prima un soldo e poi una parpaiola.... la differenza è molta....

Diciamo che sulla catalogazione del nominale ci si basa in larga parte sulle "fantasie" degli autori che prima hanno scritto di queste monete. Magnaguti definì questa tipologia "parpagliola del lago" una definizione, non c'è nulla da dire, molto bella e romantica, immaginando che il corso d'acqua al R/ fosse una rappresentazione dei laghi di Mantova. in realtà la moneta è stata coniata a Casale, e il corso d'acqua rappresentato è il Po. La legenda d'altronde abbina alla visione idilliaca della barca che scorre sul fiume placido, il monito (PLACIDVM SERVATE=conservatelo tranquillo) del duca a non turbare la quiete del grande fiume. Erano infatti tempi di grande contrasto tra la popolazione casalasca, sobillata dalla nobitlà locale che era stata privata di molte delle autonomie precedenti, e il duca Guglielmo, che fu anche fatto oggetto di un attentato.

Il nominale invece, come ben spiegato sull'ultima opera a cura di Luca Gianazza, "la moneta in Monferrato tra medioevo ed età moderno", alle pag. 182 e 183, è sicuramente un soldo. La moneta è infatti citata in una tarda grida milanese del 1637 che descrive monete casalasche con caratteristiche identiche, denominandole però "Gianne di Monferrato". Questa grida cita anche le caratteristiche ponderali della moneta, che trovano esatta corrispondenza con quelle citate nel contratto di appalto alla zecca del 1576, dove queste monete vengono chiamate plache ossia soldi.

interessante....

devo comprarmi qualche libro sulla monetazione del monferrato......

il diametro mi sembrava un pochino "stretto" per essere considerata una parpaiola......

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Supporter

ad ogni monetina che ho metto un minimo di prezzo

anche se non è mio interesse venderle...........

mi piace anche come operate su ogni singola moneta.

bravi veramente

grazie a tutti

è la passione comune che ci spinge a parlare tanto ed interessarci su ogni singolo pezzo....

e poi cercare di invogliare il collezionismo numismatico serve sempre......

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chiedo scusa per aver attribuito a mantova questa moneta, ma l'entusiasmo che ho provato nel riconoscerla,non mi ha fatto notare la© sul Bignotti N°48che indica appunto la zecca di Casale,ringrazio Paolino 67 per aver rettificato la svista.ciao

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chiedo scusa per aver attribuito a mantova questa moneta, ma l'entusiasmo che ho provato nel riconoscerla,non mi ha fatto notare la© sul Bignotti N°48che indica appunto la zecca di Casale,ringrazio Paolino 67 per aver rettificato la svista.ciao

Figuriamoci, non c'è nulla di cui scusarti, anzi bravo tu che sei riuscito ad identificare la moneta. Come scritto più sopra avevo visto le foto in precedenza ma davvero non mi ero accorto che era il soldo di Guglielmo Gonzaga, quindi hai avuto davvero un ottimo intuito.

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devo comprarmi qualche libro sulla monetazione del monferrato......

Ti consiglio il libro citato curato da Gianazza, è di recente uscita, c'è anche una discussione sul forum dove veniva presentato. E' una pubblicazione molto bella, scorrevole nonostante sia estremamente tecnica, per chi ha voglia di approfondire c'è veramente di che sbizzarrirsi. Abbraccia la storia numismatica del Monferrato in tutta la sua interezza, ed inoltre rivede quasi completamente le ormai vetuste classificazioni precedenti dei nominali del periodo gonzaghesco.

Se ti interessa è ordinabile qui: http://www.sibrium.org/Attivita/_index_monf.htm

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