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IGNORED

LA DAMNATIO MEMORIAE


mika

Risposte migliori

Da buon collezionista ed osservatore di romane mi imbatto spesso in monete con l'effige di augusti e cesari i quali furono investiti dalla Damnatio Memoriae.

In mio possesso Domiziano, Geta, Eliogabalo, Commodo, Crispo, Costantino II...

Il ricorrere a tale sanzione comportava l'abbattimento di statue e monumenti onorari e la cancellazione di ritratti

(vedasi il Tondo Severiano da cui Caracalla fece cancellare l'effige di Geta).

Mi chiedo se esistano anche degli esempi di monete sulle quali queste cancellazioni siano state provocate.

Voi ne avete mai viste?

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Le statue ed i monumenti anche allora avevano il loro costo. Oltretutto se si trattavano di marmi pregiati, quindi conveniva "modificarli" con altre scritte o volti. Per le monete penso fosse molto più semplice fonderle, ed economico, e crearne di nuove.

Ti immagini modificare una per una milioni di monete?

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La modifica ad ogni moneta è impensabile, piuttosto, invece, potrebbe essere possibile trovare qualche moneta che a prima vista potrebbe dare a vedere l'intenzione di deturpare il volto oppure il nome dell'Imperatore.

Chissà, personalmente non ne ho mai viste una, ma credo che sarà molto difficile, visto che come ha detto ramon l'operazione più facile da svolgere era la fusione.

A tal proposito ho appena trovato questa interessante discussione: http://www.lamoneta.it/topic/17988-damnatio-memoriae-e-monete/

A conferma della mia tesi precedente ci sono delle immagini e delle spiegazioni dei nostri amici foristi.

Modificato da Mirko8710
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La modifica ad ogni moneta è impensabile, piuttosto, invece, potrebbe essere possibile trovare qualche moneta che a prima vista potrebbe dare a vedere l'intenzione di deturpare il volto oppure il nome dell'Imperatore.

Chissà, personalmente non ne ho mai viste una, ma credo che sarà molto difficile, visto che come ha detto ramon l'operazione più facile da svolgere era la fusione.

post-3952-1283369299,35_thumb.jpg

post-3952-1283369272_thumb.jpg

Ci sono... Questi sono due medaglioni da cui è stata cancellata l'immagine di Geta per la damnatio memoriae :(

Modificato da vince960
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La damnatio memoriae, di cui si hanno le prime tracce in Egitto, comportava la cancellazione delle immagini, del nome e degli atti di un sovrano

- abolitio nominis

- rescissio actorum

Esempio di damnatio memoriae: Caracalla ha fatto cancellare l’immagine del fratello Geta dal Tondo Severiano, in cui è raffigurata la famiglia di Settimio Severo.

post-8785-1283406492,39_thumb.jpg

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Ho visto anch'io una vecchia discussione del 2007 inerente lo stesso argomento,

ma le immagini collegate non sono più disponibili...

Grazie Vince!

Si alcune immagini non sono più disponibili, per questo consiglio sempre di perdere 30 secondi in più e di postare l'immagine direttamente...chissà che non leggano la discussione e ci ripostino le immagini...

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Un'altra discussione in cui si era parlato abbondantemente di "Damnatio" era questa: http://www.lamoneta.it/topic/4286-curiosita/page__p__45765__hl__damnatio%20di%20caligola__fromsearch__1entry45765

Come emerge da quella discussione ma anche leggendo numerosi manuali di numismatica è opinione diffusa che, a livello governativo, probabilmente la "damnatio" si concentrava su statue e opere pubbliche dove comparivano tra le iscrizioni i nomi dell'imperatore colpito. Alle statue veniva sostituita generalmente la testa (vedi la famosa statua colossale del Sole che stava di fronte al colosseo e che in principio doveva raffigurare probabilmente Nerone) mentre le iscrizioni venivano cancellate o modificate. Diverso è il discorso da fare per le monete che, a quanto pare, tranne qualche sporadico caso documentato dalle fonti storiche, non venivano mai ritirate sistematicamente per essere eliminate (rifuse) probabilmente perchè questa operazione si sarebbe resa troppo difficoltosa se si pensa alla vastità dell'impero.

Operazioni di contromarcatura invece potevano essere effettuate dall'esercito o per l'esercito per questioni propagandistiche (ad esempio le contromarche apposte dal'esercito di Vespasiano).

Io credo che le sfreggiature mostrate sulle monete qui postate devono essere interpretate come l'operazione di un singolo per esternare il suo odio per il condannato a dannazione della memoria. Probabilmente il fatto che spesso queste operazioni di cancellazione si trovano sui medaglioni (destinati agli ufficiali e/o veterani?) non è proprio un caso...

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Questa discussione mi ha fatto tornare in mente questo contributo:

Adriano Savio, L'effetto della damnatio memoriae sulle monete dell'alto impero, pubblicato alle pagine 105-117 del volume Valori e disvalori simbolici delle monete. I Trenta denari di Giuda, a cura di Lucia Travaini (Roma, Quasar, 2009).

Da una rilettura rapida mi pare che ci siano diversi riscontri ad alcune delle cose che avete affermato in questa discussione e in quelle simili. In particolare, parlando delle monete di Caligola, il professor Savio afferma che (sintetizzo):

1) riconiazioni e apposizioni di contromarche, poiché realizzate in zecche dello Stato, sostituirono la rifusione per velocizzare le operazioni ed erano manifestazioni "pubbliche"

2) deturpazioni varie, martellature, rasature... sembrano essere opera di singoli cittadini civili o militari.

Molto acutamente il professore Savio sottolinea che in entrambi i casi tali operazioni (stavolta cito testualmente): "... denigrano la memoria del principe maledetto senza distruggere il valore reale delle monete, il che, se appare scontato per la prima categoria [...] dimostra che anche i privati continuavano a riconoscere alla moneta l'attenzione 'economica', cioè che il disvalore morale assegnato ai nominali deturpati non inficiava il vaore reale, ovvero il potere d'acquisto; il che significa che gli esemplari in questione venivano poi normalmente spesi e circolavano promiscuamente con le altre monete, come peraltro si evince dall'evidenza dei ritrovamenti".

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Questa discussione mi ha fatto tornare in mente questo contributo:

Adriano Savio, L'effetto della damnatio memoriae sulle monete dell'alto impero, pubblicato alle pagine 105-117 del volume Valori e disvalori simbolici delle monete. I Trenta denari di Giuda, a cura di Lucia Travaini (Roma, Quasar, 2009).

Da una rilettura rapida mi pare che ci siano diversi riscontri ad alcune delle cose che avete affermato in questa discussione e in quelle simili. In particolare, parlando delle monete di Caligola, il professor Savio afferma che (sintetizzo):

1) riconiazioni e apposizioni di contromarche, poiché realizzate in zecche dello Stato, sostituirono la rifusione per velocizzare le operazioni ed erano manifestazioni "pubbliche"

2) deturpazioni varie, martellature, rasature... sembrano essere opera di singoli cittadini civili o militari.

Molto acutamente il professore Savio sottolinea che in entrambi i casi tali operazioni (stavolta cito testualmente): "... denigrano la memoria del principe maledetto senza distruggere il valore reale delle monete, il che, se appare scontato per la prima categoria [...] dimostra che anche i privati continuavano a riconoscere alla moneta l'attenzione 'economica', cioè che il disvalore morale assegnato ai nominali deturpati non inficiava il vaore reale, ovvero il potere d'acquisto; il che significa che gli esemplari in questione venivano poi normalmente spesi e circolavano promiscuamente con le altre monete, come peraltro si evince dall'evidenza dei ritrovamenti".

Si può ipotizzare che il cittadino comune nell'esercitare queste cancellazioni fosse mosso da un senso scaramantico?

Insomma, se non si pensasse che la dannazione del tale imperatore non portasse rogna, perché sfigurare il ritratto su una moneta?

Oppure era il risultato di un senso "civico" comune?

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Si può ipotizzare che il cittadino comune nell'esercitare queste cancellazioni fosse mosso da un senso scaramantico?

Insomma, se non si pensasse che la dannazione del tale imperatore non portasse rogna, perché sfigurare il ritratto su una moneta?

Oppure era il risultato di un senso "civico" comune?

Secondo me è da giudicarsi più o meno come qualsiasi poster appeso in camera di ragazzi, quello dietro la porta, al quale tiri le freccette perché odi il personaggio illustrato.

L'imperatore era dannato e sicuramente molti cittadini approvavano questa dannazione e contribuivano per l'odio verso questa persona a sfigurarlo nelle monete, visto che non tutti si potevano permettere di distruggere statue et similia.

Secondo me è proprio un discorso di odio basilare.

Permettetemi l'esempio, è come se Mussolini avesse emesso monete, con un titolo talmente forte da non poter essere ritirate per i costi eccessivi, con la sua effige; ovvio che i cittadini in seguito alla sua morte si sarebbero ritrovati a sfregiarlo nelle monete. Ma comunque non tutti...

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Mika, sulla Damnato Memoriae avevo eseguito una breve ricerca di cui avevo dato nota (con elenco degli imperatori colpiti) nella discussione Consecratio e divinizzazione del 25/7/2010 e che forse integrano quelle più complete e già segnalate sopra.

Vedi se trovi qualche dato di tuo interesse....

Ciao

Illyricum

:)

PS:complimenti per le foto inserite nei post precedenti!!!

Modificato da Illyricum65
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