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IGNORED

legge in vigore......


legioprimigenia

Risposte migliori

e d eccoci di nuovo ad affrontare l'annoso problema sulla detenzione delle monete classiche. Un venditore di e bay mi ha confermato l'illegalità nel detenere e commerciare in monete romane salvo se ne dimostri sia la provenienza estera o la detenzione ben oltre il 1921!! mi ha confermato che il decreto che non obbliga alla denunzia delle monete non rare non vige più! Questo, alla luce di quanto postato di recente da esperti del forum, con tanto di pareri legali, mi spiazza un pò.
Cosa mi dite a riguardo? lo so che si parla sempre di aria fritta e rifritta ma se qualcuno ha delle novità magari se ne discute un pò. ciao a tutti
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La novità è . . . che non ci sono novità.
Anche se tecnicamente potrebbero uscire da un'ora all'altra.

Che sappia io -ma la faccenda è oltremodo intricata- allo stato attuale siamo tornati alla piena applicazione del D.Lvo 42/2004, cioè dalla norma restrittiva varata dall'attuale maggioranza di centrodestra.
Un maldestro (a mio personalissimo parere) tentativo di correggere parzialmente un aspetto particolarmente assurdo di questa brutta norma (riguardo l'inquadramento merceologico delle ripetitive) non mi pare abbia superato la conversione in Legge e anche ammesso che venisse riproposto come Decreto (il che potrebbe essere), difficilmente potrebbe passare in Aula prima dell'ormai imminente scioglimento delle Camere.

Se la prossima legislatura vedrà una maggiornaza parlamentare differente dall'attuale con ogni probabilità il D.lvo 42/2004 verrà totalmente abrogato e il problema sarà se non risolto almeno ricondotto a termini molto più ragionevoli (come era ai tempi della 1089/'39) cioè tutto ciò che è sul mercato antiquario tornerà a godere di una presunzione di perfetta liceità -salva prova contraria- e comunque con obbligo di registrazione da parte dei commercianti, ma senza nessun obbligo per i possessori; e in ogni caso con proprietà assoluta dello Stato dei "nuovi rinvenimenti".

Speriamo che le cose vadano così.

In ogni caso io continuo a pensare che tutta questa brutta storia ci deve insegnare che siamo noi a doverci comportare eticamente nei nostri acquisti e nella gestione delle nostre collezioni. Comportandoci eticamente indurremo comportamenti ispirati ad uguale correttezza anche negli amici Commercianti.
Le leggi servono, ma non dobbiamo aspettare che siano le leggi a intervenire dove basterebbe il nostro comportamento a stabilire equilibrio e correttezza.
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Postilla tecnica:
personalmente la data 1921 così su due piedi non mi dice nulla riguardo ai Beni Culturali.
Premesso che la confusione è massima ritengo che la prova di provienienza lecita dovrebbe essere l'anteriorità al 1909 per la maggior parte del territorio nazionale (ma attenzione, non per tutte le regioni d'Italia, per esempio per il territorio di Roma bisognerebbe sicuramente risalire ad epoca anteriore, perché per la Capitale esisteva una normativa specifica anteriore alla legge nazionale).
Le altre date "topiche" potrebbero essere quelle del 1914, del 1939, del 1999 e del 2004, ma è un bel rebus.

In ogni caso trovo che questo criterio di rovesciamento dell'onere della prova sia odioso. Suggerirei di non accettarlo culturalmente prima ancora di stabilire cosa sia legale e cosa no (tanto nel nostro campo chi acquista lo capisce lui stesso al volo se sta acquistando in maniera losca oppure no).
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Credo che attualmente sia vigente il famosissimo art. 2-decies del D.L. 26 Aprile 2005 n°63 convertito nella Legge 25 Giugno 2005 n° 109.
Ciò che è decaduto per mancata conversione è (o dovrebbe essere) il Decreto di Agosto non convertito entro Ottobre.
Pertanto dovremmo trovarci in periodo di massima "liberalità", anche se non sono affatto convinto di siffatta interpretazione.

[color=blue](D' altra parte se si eccettuano talune considerazioni in merito alle stratificazioni, come dar torto agli archeologi sulla importanza archeologica di qualsiasi moneta, anche la più "ripetitiva" in quanto possibile elemento "datante" del sito in cui la stessa è rinvenuta ?)
Ciò detto torno a ripetere quelle che sono alcune mie impressioni sulle intenzioni del legislatore che, in modo alquanto maldestro, intendeva sollevare la categoria dei commercianti da alcuni obblighi burocratici, ma senza per questo voler liberalizzare eventuali nuovi ritrovamenti (che restano proprietà dello Stato), nè, di conseguenza, il loro commercio.[/color]
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beh e questo che significa allora?

[url="http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=6963"]http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=6963[/url]
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[quote name='Gallienvs' date='31 dicembre 2005, 09:59']Infatti anch'io sapevo che si era tornati alla legge di giugno n. 109, non comprendo perchè si sarebbe tornati al D.Lvo 42/2004, mi sono perso qualcosa ?  :blink:
[right][snapback]83186[/snapback][/right]
[/quote]

Ne avevamo parlato a suo tempo, mi pare.
E' ben vero che la 109 è vigente (lo è tra l'altro anche per altre cose ben più delicate - scusatemi- del collezionismo numismatico), ma la mia opinione è che la 109 NON costituisca una liberalizzazione della materia, in quanto NON si possa applicare a monete che abbiano più di 50 anni. Benchè non ci sia stata una espressione chiara in questo senso, mi pare che di questo tenore sia l'atteggiamento dello stesso ministro che ha scritto l'emendamento di conversione. Pura opinione personale.

Sono convinto che l'ultima spiaggia sia l'abrogazione integrale del D.Lvo 42/2004 .
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Aggiungo:
lo so che voi collezionisti avevate inteso il D.L. 164/2005 come una norma restrittiva posta a controbilanciare la liberalizzazione (secondo voi) della L.109/2005 MA NON E' COSI' NE' NEL PRIMO NE' NEL SECONDO CASO.

Il problema sta tutto e solo nel D.Lvo 42/2004, perché e questo che ha rovesciato il concetto fondante della nostra legislazione sui beni culturali (della vecchia 1089/'39 per esempio) laddove prima del 2004 ogni bene culturale era considerato fino a prova contraria a carico dell'Amministrazione pubblica in libera vendita e libero possesso da parte dei Privati (salvi gli obblighi di registrazione per i Commercianti), mentre dal 2004 è quasi come se qualsiasi bene culturale sia [i]ipso facto[/i] sotto tutela dello Stato anche in mancanza della eccezionalità della Notifica e anche fuori dal caso particolare del "nuovo rinvenimento".

Non c'è niente da fare: il marcio è nel D.Lvo 42/2004.
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[quote name='LUCIO' date='31 dicembre 2005, 22:34']

Non c'è niente da fare: il marcio è nel D.Lvo 42/2004.
[right][snapback]83416[/snapback][/right]
[/quote]

Alla faccia del governo liberale e liberista....
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  • 5 settimane dopo...
Ho trovato questo link che parla di problemi legali, è un link di una casa d'aste però l'argomento trattato è interessante, lo posto sperando di non violare il regolamento.

lele

[url="http://www.artemideaste.com/consulenzalegale/ricerca.php"]http://www.artemideaste.com/consulenzalegale/ricerca.php[/url]
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