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I simboli del potere


Arka

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Altri simboli del potere sono il globo crucigero e quello niceforo. Il globo indica la pienezza dell'impero e l'interezza del potere: tale potere era ottenuto in nome e con l'aiuto di Dio nel caso del globo crucigero e con la vittoria in guerra nel caso di quello niceforo.

Lo scettro, come simbolo, è assimilabile a quello della lancia in quanto indica il mantenimento del potere anche mediante l'uso della forza. Lo scettro, infatti, non è altro che un abbellimento "araldico" di un corpo contundente come la clava.

La corona dei bizantini, invece, veniva chiamata Kamilavkion ed aveva la caratteristica di avere una stoffa che copriva il collo di chi la indossava in quanto si riteneva che il collo scoperto fosse un attributo dei soggiogati. Le catenelle laterali con le gemme preziose pendenti non sono altro che una variante di tale necessità simbolica.

Il nimbo o aureola, compare a volte anche in alcuni ritratti di imperatori bizantini che non sono santi come Giustiniano. Ciò accadeva perchè all'epoca, in ambito cristiano, l'aureola indicava solo deferenza. E' stato dal III secolo in poi che l'aureola sarà prerogativa dei Santi e della Trinità.

Il vaso, invece, che si vede ritratto o inciso in mano agli imperatori, indica il privilegio che all'epoca era concesso solo a loro di portare le offerte all'altare. Tali offerte erano spesso dei veri tesori che gli imperatori donavano alla Chiesa.

Enrico :)

Modificato da minerva
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  • 2 settimane dopo...

Torno un attimo sul loros, la lunga stola tempestata di pietre preziose. Fino a Basilio II viene indossata sulle spalle, incrociata sul petto e legata in vita. Un lembo resta in mano al basileus e l'altro gli ricade al fianco opposto. Con Basilio II cambia il modo di drappeggiarlo e non è più incrociato sul petto, ma, probabilmente, dietro le spalle, di modo che sul davanti c'è una fascia che ricopre le spalle e sotto questa il loros si stende perpendicolare su tutto il petto per poi essere legato in vita come in precedenza.

Un altro particolare curioso è che il loros deriva dalla trabea consolare, ma dopo il mille viene considerato come un ricordo della veste di Gesù (con un paio di gemme in più ! ).

Arka

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... il loros deriva dalla trabea consolare...

Un aspetto davvero curioso è quello che ci permette di notare quanti aspetti propri dei consoli romani siano stati ripresi dai bizantini ed acquisiti in pieno negli usi del "protocollo di corte". Il primo a porre in essere ciò è stato Giustiniano I e lo ha fatto proprio con il Loros che da quel momento verrà indossato dagli imperatori come un abito sacro ed estremamente impreziosito da ricami, pietre dure, perle e placchette smaltate con colori sgargianti e brillanti. Gli antichi ci descrivono il loros di Manuele I Comneno come un prato ricoperto di fiori.

Tale indumento ha una valenza di tanta sacralità nel mondo bizantino che, nell'iconografia coeva, lo si fa indossare anche agli Arcangeli e sarà un loros scarlatto quello che l'Arcangelo Michele lascerà sulla roccia che diverrà poi l'altare del santuario di Monte S. Angelo.

Altri elementi dei consoli romani sono stati presi dai bizantini ed alcuni di essi ci sono stati tramandati dalla Chiesa Cattolica che fino al papa Giovanni Paolo I, ad esempio, ha usato la sedia gestatoria che altro non era che la "sedia curulis" impiegata al momento dell'elezione dei consoli dell'antica Roma affinchè tutti li potessero vedere. Gli stessi imperatori bizantini hanno usato questa sedia e da loro è passata ai papi, insieme a molti altri elementi ancora in uso come la dalmatica, il velo omerale o i calzari di porpora come è stato già scritto nella discussione.

Il loros è uno degli elementi distintivi della dignità imperiale, nell'iconografia bizantina, assieme alla corona ed ai calzari. L'indumento sovraomerale veniva indossato sul loros e passava sopra le clavicole per coprire la parte superiore del torace; nel tempo esso andrà trasformandosi e rimarrà solo nell'abbigliamento delle imperatrici che lo trasformeranno progressivamente in un vero gioiello pettorale, ampio e prezioso fino all'inverosimile.

L'attenzione dei bizantini per l'abbigliamento non era però casuale e rientrava all'interno di tutto un cerimoniale stabilito al punto che Costantino Porfirogenito aveva scritto un "Libro delle Cerimonie" in cui sosteneva che "il potere imperiale poteva essere esercitato in armonia ed ordine. L'impero poteva riflettere il movimento dell'Universo come è stato fatto dal Creatore".

Posto l'immagine dell'imperatore Niceforo III e Maria di Alania ritratti con il loros.

Enrico :)

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Modificato da minerva
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