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LA MISSIONE


dabbene

Risposte migliori

LA MISSIONE

Ogni collezione è " un unicum " , rispecchia l'idea ,il progetto ,il percorso del suo ideatore ; ogni collezionista è come un artista in creazione ,cerca di plasmare e completare la sua " creazione " e più si avvicina alla meta ,maggiore è la soddisfazione.

Il collezionista segue la sua creatura con occhi protettivi e pieni di passione , come se dovesse portare a termine una missione ; non sempre riesce a raggiungere gli obiettivi ,ma farà di tutto per avvicinarsi.

Ogni collezione costruita ha dietro " un papà " che l'ha ideata , con lo smembramento della stessa si perde il messaggio che costui voleva lasciare : sarebbe segno di rispetto verso l'ideatore cercare di preservare le collezioni importanti portatrici di un disegno coerente ,cercato ,voluto ,ottenuto.

A volte può essere un periodo storico determinato , a volte una zecca specifica , o un imperatore o un re , quale che sia il percorso ,fortunato il collezionista che ritiene nel suo cuore di aver portato a termine la sua " missione " , anche lui in un certo qual senso ha fatto la storia , " la sua storia " .

DABBENE

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Grandissimo Dabbene.

Ogni suo post, lungo o corto, dice sempre la verità! Post degni di nota.

La meta, per molti, è difficilmente raggiungibile a meno che non si è molto ricchi o vinca alla lotteria... ma la vedo dura...

Mi piacciono molto le ultime righe. Grazie della buon lettura, mi serviva. :)

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Awards

Un altro magnifico post riflessivo..... :)

Secondo me l'importante non è la meta ma il viaggio. Ognuno di noi cerca di raccogliere con cura i propri esemplari, cercando quelli a lui mancanti e cercando di migliorare sempre la qualità di quelli già presenti in collezione. Questa operazione si ripete finchè il collezionista non scompare o smette di collezionare, sempre seguendo una traccia che il raccoglitore ha ben in testa, uno scheletro sul quale piano piano si forma il corpo della raccolta.

Completare una collezione è quasi impossibile, pochi ci riescono. Ma io credo che l'importante, quando uno che colleziona da tanti anni si siede la sera a rimirare con un fil di luce e la lente in mano i propri esemplari, sia il pensiero di aver costruito qualcosa di suo, di aver personalizzato le proprie monete inserendole in una raccolta con un tema preciso (non se mi spiego), che nel cuo cuore ha una grande importanza. Poi, se uno si avvicina all'avere tutte le monete della tematica da lui scelta.....be' sarà un motivo di orgoglio e gioia, ma non è necessario.

L'importante è la strada.... ;)

Lorenzo

- Bravo Mario !

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belle parole come sempre!<br><br>il percorso di un collezionista significa tanto e le monete sono il simbolo di ogni passo... ogni moneta mi dice qualcosa... l' aquila sabauda super-lucida acquistata da ghera, la prima moneta che ho preso da lui, la serietta delle api, primo acquisto on-line, quel 10 cent. ape distrutta, che pagai 4 € credendo di aver fatto un affare, e ancora il picciolo rimediato a milano alla mia prima riunione sni, in giro con quel sacco pieno di libri tutto il giorno, il mio agontano di Volterra, acquistato al mio primo veronafil... e così ogni moneta ha la sua storia... immagino quando a 80 anni, rivedrò queste monete ripensando agli sforzi di un giovane con tanta passione, e sorriderò pensando agli errori che inevitabilmente sto facendo... e il mio fallimento più grande sarà pensare che quei ricordi apparterranno solo a me, e che mio figlio, vedendo quei freddi tondelli, deciderà di venderli e dividerli un giorno... ma poi, ripensandoci, mi accorgerò che che non è affatto un fallimento, ma la rinascita... e la mia più grande speranza è che quelle monete rappresentino per qualcun altro quello che hanno rappresentato per me, che vadano ad altri giovani che le custodiscano gelosamente, come ho fatto io, e per cui diventino motivo di orgoglio e simboli di esperienze vissute...<div>quel rispetto di cui parli verso il collezionista, in realtà, è solo il fallimento più grande di una collezione... come dicevo, la storia, apparitene solo a chi ne è stato protagonista, e solo lui identifica qualcosa di speciale nei tondelli... se la collezione rimane intera, chi la vede puo dire "eh belle" ma poi, non hanno il significato che hanno avuto per te... rimangono freddi tondelli nei loro brillanti vassoi che hanno perso la capacità di trasmettere un' emozione!

</div>

Modificato da magdi
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Awards

Anchio mi immagino anziano a riguardare tutte le mie monete, quella presa a Verona, quella regalatami.....

Sono sensazioni molto belle, tenere in mano un pezzettino di storia, tangibile! E poi anche tu entri nella storia, prendi in mano una moneta e ti vieni un brivido, una sensazione strana, e poi sei lì, che partecipi alla vita sociale dell' eposa, ti immagini con quella moneta, nel suo periodo di coniazione.

Lo so che è una cosa stranissima... e anche inspiegabile, ma io, nell' Ancona del 1200 ci sono stato sul serio! Provateci, stendetevi sul letto, prendete in mano una moneta, e poi viaggiate con la fantasia.... :) :)

Da piccolo parlavo con Vittorio Emanuele II..... E devo dire.... che non ho ancora smesso di farlo :rolleyes:

Le monete sono emozione! La propria collezione significa qualcosa, è una porta storia sul proprio passato, avere un pezzettino di storia, è una cosa molto bella :)

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Lo scopo di questo post è stigmatizzare una volta di più il ruolo che ha il collezionismo numismatico ,un ruolo che io ritengo civico ,sociale , da rivalutare e riscoprire sempre di più ; credo che non tutti la pensino così ,che alcuni cerchino di sottovalutarne l'importanza e la valenza ,altre componenti sembrano giocare contro ,ho sempre pensato che ci vorrebbe" una rivoluzione culturale " in tal senso ; il forum è il posto giusto per lanciare messaggi positivi a favore del collezionismo ,il fatto che i giovani leggano e rispondano a questo messaggio fa ben sperare per il futuro ,collezionare ti apre verso la storia ,la cultura ,il collezionista preserva come pochi i suoi beni ,è disposto a collaborare per la ricerca e lo studio ,collezionare ,studiare numismatica ,la storia della moneta apre il giovane verso orizzonti e ideali culturali e stimolanti ,quindi sosteniamo sempre il collezionismo numismatico.

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Concordo anch'io sull'importanza del collezionismo e sulla sua valenza culturale.

E molto bello è che tanti giovani seguano la numismatica.

Una sola puntualizzazione, caro Dabbene. Se manteniamo intatte le collezioni alla scomparsa dei loro ''padri'', cosa collezioneranno i giovani nel futuro?

Non sarebbe meglio lasciare una pubblicazione della propria collezione e lasciare che le monete divertano i collezionisti del futuro, che così avranno la possibilità di creare altri ''unicum''..?

Arka

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Concordo anch'io sull'importanza del collezionismo e sulla sua valenza culturale.

E molto bello è che tanti giovani seguano la numismatica.

Una sola puntualizzazione, caro Dabbene. Se manteniamo intatte le collezioni alla scomparsa dei loro ''padri'', cosa collezioneranno i giovani nel futuro?

Non sarebbe meglio lasciare una pubblicazione della propria collezione e lasciare che le monete divertano i collezionisti del futuro, che così avranno la possibilità di creare altri ''unicum''..?

Arka

Le collezioni " top " sarebbero da preservare ritengo ,ma certamente per le altre anch'esse importanti ,una pubblicazione o anche un bel catalogo d'asta (ricordo per esempio per le milanesi la Este Milani col bel catalogo di Varesi) ,questo sarebbe già un bel segno di ricordo e di memoria storica per la collezione e il collezionista stesso .

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Concordo anch'io sull'importanza del collezionismo e sulla sua valenza culturale.

E molto bello è che tanti giovani seguano la numismatica.

Una sola puntualizzazione, caro Dabbene. Se manteniamo intatte le collezioni alla scomparsa dei loro ''padri'', cosa collezioneranno i giovani nel futuro?

Non sarebbe meglio lasciare una pubblicazione della propria collezione e lasciare che le monete divertano i collezionisti del futuro, che così avranno la possibilità di creare altri ''unicum''..?

Arka

Le collezioni " top " sarebbero da preservare ritengo ,ma certamente per le altre anch'esse importanti ,una pubblicazione o anche un bel catalogo d'asta (ricordo per esempio per le milanesi la Este Milani col bel catalogo di Varesi) ,questo sarebbe già un bel segno di ricordo e di memoria storica per la collezione e il collezionista stesso .

O l' asta nomisma n. 40 ( Coll. Vitalini )

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Salve,

gran bella discussione! non si guarda soltanto all'aspetto della fine delle nostre collezioni (facendo i debiti scongiuri) dopo la dipartita dei proprietari. Si analizza l'aspetto principale del collezionare, che anima ognuno di noi...il sottile filo rosso che collega tutte le nostre monete, tante diverse tipologie in un'unica raccolta, che raccontano di grandi storie d'amore per un determinato periodo, di colpi di fulmine per una singola moneta che non si sono limitati ad una scappatella ma ne hanno richieste altre, di passioni finite o mai completate.. Ognuno di noi è proprietario di una collezione cifrata, che solo il singolo collezionista riesce a leggere e nessun'altro...ogni moneta racconta di emozioni, attimi e situazioni diverse, ci ricorda persone e gesta.. Non mi preoccuperei se un domani mio figlio non apprezzasse le mie monete, non lo biasimerei, in quanto sono le MIE monete che parlano di MIEI ricordi, dei miei studi e non dei suoi, per questo per lui sarebbero solo dei tondelli e nient'altro...Ma forse è meglio non pensarci e per il momento...godersele!:)

saluti

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Complimenti, veramente un post riflessivo, profondo e pieno di significato. Anche io sono dell'idea che ogni collezione è speciale, poichè ha tutta una sua storia personale dietro. Ogni collezione è curata con pazienza, cura e grande "amore" dal proprio (come dici tu) Papà. Ogni collezione è stata creata e plasmata a immagine e somiglianza del proprio papà... è proprio vero!

Io penso che tutte le collezioni siano importanti, l'importante è preservare un patrimonio del genere, perchè ogni moneta, dalla più comune alla più rara ha fatto la storia dell'umanità...

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Bellissimi discorsi: però io vorrei andare un pò controcorrente. è vero che ogni "padre " vorrebbe che i /il proprio figlio continuasse. ma potrbbe essere una( forzatura) dovuta al fatto di essere appartenute a suo padre. io non ne faccio una malattia: so che finchè saro in vita potrò godermele appieno, anche quando sarò vecchio e non andrò a " caccia" come stamani, è poi se tutti i figli continuassero i nostri pronipoti cosa collezioneranno cose già assiemate dai nonni? senza possibilità di personalizzarle,

godiamoci le nostre raccolte ( finche siamo in vita ) poi comunque vada spero che i tondelli anche se separati faranno felici altre persone che li raccoglieranno e custudiranno con la stessa cura e amore nostro spero di aver espresso bene il mio pensiero saluti Gianni :D

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