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IGNORED

Cavallo ribattuto?


Risposte migliori

Questa sottile e leggera moneta in rame (20 mm circa, 0.7 g) mostra evidenti segni di due impronte differenti; l'effetto è più chiaro nelle prime due immagini.

La lettura delle legende ...EDERIC..... X, ....REGNI, ..... INA, la lunga capigliatura residua, la croce ancorata e forse la testa di un cavallo, mi portano a ipotizzare che si tratti di un cavallo di Federico III ribattuto su un cavallo di Carlo VIII per Chieti (dritto su rovescio e viceversa).

Mi sarebbero di aiuto le vostre conoscenze per confermare o smentire (nei limiti imposti dalla conservazione della moneta) la mia ipotesi.

Grazie

Luigi

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Ciao Tacrolimus, complimenti per questo cavallo veramente interessante e splendido di conservazione. Secondo il mio parere hai classificato correttamente la moneta. C'è poco da dire, la scritta "INA" la si trova solo sui cavalli di Chieti "teatINA civitas" e la croce gigliata è tipica di Carlo VIII. Interessante per conservazione la stellina a 6 raggi con quel globetto di fianco (o lettera "O"). Resta solo da capire dove è stata ribattuta se a Napoli o qualche altra zecca del regno. Hai provato a vedere all'esergo del rovescio se c'è traccia di scudetto? Potrebbe essere Tagliacozzo. Per ultimo il peso così basso, lascia molto da pensare. Ma aspettiamo pareri da persone più esperte.

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Bella monetina!

Ho qualche cavallo di Chieti di peso molto basso (in pratica una lamina sottile) che parrebbe corrispondere ai dati ponderali della tua moneta. Io direi che la ribattitura sia stata fatta nella zecca di Napoli. All'esergo, anche se non si vede, credo si possa ipotizzare la presenza di ° * L * °, tipico dei cavalli di Napoli.

Il peso così basso credo si possa giustificare solo con le speculazioni di zecca. Fu proprio Federico d'Aragona a far abolire il cavallo e creare il sestino, prorpio per ovviare al problema.

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Grazie per gli interventi.

Per scrupolo ho ricontrollato il peso e lo confermo.

Purtroppo l'esergo del tipo EQUITAS REGNI è solo parzialmente visibile; a parte l'anellino e il rosone non si riesce a vedere altro. Escluderei la presenza dello scudetto di Tagliacozzo nel campo; Napoli sembra la zecca più probabile.

Mi sorprende invece che la testa di Federico non sia riuscita ad obliterare la croce, mentre la legenda EDERIC ha invece ne ha troncato il braccio superiore. Forse questo è dipeso dal tondello molto sottile o dall'aver effettuato colpi non centrati (anche i lunghi capelli si vedono bene in posizione opposta).

Per le mi scarse conoscenze del tipo, trovo infine singolare la scelta di "spostare" l'allineamento della E di REGNI, fino a portarla sulla perlinatura, per lasciare posto al muso del cavallo!

Accade spesso?

Luigi

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Per le mi scarse conoscenze del tipo, trovo infine singolare la scelta di "spostare" l'allineamento della E di REGNI, fino a portarla sulla perlinatura, per lasciare posto al muso del cavallo!

Accade spesso?

A mio parere non accade spesso, anzi. Per lo spostamento della lettera verso l'esterno del tondello, si suppone che sia stato inciso sul conio, prima la figura del cavallo e poi la scritta del contorno.

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