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Vaballato


chersoblepte

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Ciao a tutti :) ,

volevo mostrarvi una moneta ricevuta oggi (insieme ad altri due bei antoniniani di Probo) da un amico belga: si tratta di un antoniniano di Vaballato, la conservazione non è particolarmente alta, ma è comunque una moneta interessante che magari alcuni di voi non conoscono.

Wahballath, più conosciuto con il nome latino di Giulio Aurelio Settimio Vaballato Atenodoro, figlio di Settimio Odenato, alla morte del padre nel 267 gli succedette come re di Palmira, città carovaniera della provincia di Celesiria, che, dopo la cattura e la morte dell'imperatore Valeriano ad opera del persiano Sapore I nel 260, aveva difeso le regioni orientali dell'Impero dall'avanzata dei Sassanidi, costituendo un vero e proprio dominio indipendente da Roma, comprendente praticamente tutta l'Asia Minore ed in seguito l'Egitto. Di fatto, però, il comando effettivo fu preso dalla vedova di Odenato, Zenobia (che si definiva erede di Cleopatra), dal momento che il figlio aveva solo 10 anni; d'altra parte, i rapporti con Roma dopo la morte di Odenato divennero più complicati, nonostante l'Impero non fosse al momento in grado di fronteggiare il movimento separatistico palmirese: Gallieno, come poi in seguito Claudio II e Quintillo, si rifiutarono di concedere a Vaballato il titolo già del padre di corrector totius Orientis. La situazione cambiò con Aureliano: una volta divenuto imperatore, non avendo ancora la possibilità di affrontare il rivale, egli gli concesse il tanto agognato titolo (permettendogli anche di battere moneta). Tuttavia, lo stesso Aureliano, nella sua linea politica (tipica degli imperatori illirici) di ricostituire l'unità imperiale, non poteva permettere l'esistenza di uno stato che gli togliesse le ricche provincie orientali, tanto più ora che Zenobia aveva proclamato il figlio rex imperator dux Romanorum: nel 272, sconfitte le truppe palmirene ad Antiochia, Dafne ed Emesa, Aureliano assediò ed occupò la città, dove Zenobia invano attese rinforzi persiani. Vaballato e la madre furono catturati: Zenobia fu tra le maggiori attrattive del trionfo dell'imperatore nel 274, per poi trascorrere una tranquilla vita da matrona, mentre le fonti tacciono il destino del figlio.

Per quel che riguarda la moneta:

D/ VABALATHVS V C R I M D R

Vaballato, con testa laureata, busto rivolto a destra drappeggiato e corazzato

R/ IMP C AVRELIANVS AVG

Aureliano, con testa radiata, busto rivolto a destra corazzato

E/ Z

Zecca di Antiochia (270 - 272)

RIC 381, Cohen 1, Sear 11718

Vaballato potè battere questo tipo di monetazione con doppia effige sui due lati dal 270 (quando ottenne il titolo di corrector totius Orientis) fino alla primavera del 272, quando fu nominato Augusto e quindi entrò in conflitto con l'imperatore: in questo periodo egli produsse antoniniani (battutti dalla zecca di Antiochia) e tetradrammi (battuti dalla zecca di Alessandria).

Tra le discussioni inerenti a questa moneta la prima è quella che la vuole appartenente ora alla monetazione di Aureliano in senso stretto, ora a quella di Vaballato: il Sear opta per la seconda ipotesi, considerando il ritratto di Aureliano al rovescio, dal momento che sotto di esso è posto il segno dell'officina; il RIC invece afferma che il segno all'esergo del diritto non è inusuale per la zecca d'Antiochia, e per di più Aureliano è coronato, mentre Vaballato è "solo" laureato, e la stessa legenda di Aureliano è quella tipica della monetazione imperiale.

L'altra questione, forse più interessante a livello numismatico, riguarda la lettura della legenda di Vaballato, in particolare VCRIMDR: il RIC propone due spiegazioni, quella Vir Consularis Romanorum Imperator Dux Romanorum (Von Sallet) e quella di Wilcken che preferisce Clarissimus per Consularis secondo la traduzione di un papiro greco del Fayoum conservato a Berlino riferito a Vaballato; il Sear, invece, propone Vir Clarissimus Rex Imperator Dux Romanorum.

Molto probabilmente mi sono dilungato eccessivamente :P, ma, insomma, tutto questo è cio che mi ha portato all'acquisto di questa moneta, peraltro neanche troppo ben conservata :lol:... in se' penso racchiuda un po' tutto ciò che è la numismatica (specie quella antica): un piccolo tondello di bronzo può aprirci le porte per una storia antica quasi 2000 anni, forse dimenticata, ma sempre interessante, ed farci porre tante domande ;) .

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Bella moneta, anche se non è particolarmente ben conservata mi piace molto per la particolarità dei 2 ritratti sulle 2 facce della moneta. E poi è sempre una moneta di uno degli imperatori più rari... :)

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Carino il ritratto di Vabalathus...niente male...

La moneta sembra essere stata spatinata ma sono comunque sempre (se non sbaglio...) 12 franchi Cohen...

Certo pero' che Aureliano lo potevano incidere un po' meglio sul conio ..!!! :P

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