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IGNORED

Domanda veloce...


Risposte migliori

La prima emissione d'oro dei conti di Savoia è il fiorino a nome di Amedeo VI (1434-1383). Prendendo come riferimento la data della prima ordinanza conosciuta in cui è prescritto, saremmo alla fine del febbraio 1352, ma le prime coniazioni sono documentate solo un paio di mesi dopo.

Considera però che i fiorini eran già in circolazione in quell'area prima della emissione da parte delle zecche sabaude. Quindi, se intendiamo come "monetazione" l'insieme delle monete in uso nella Contea di Savoia, dovremmo anticipare tutto di quasi un secolo.

E.

P.S.

Lieto di tornare a leggerti dopo così lunga latitanza. Spero di vederti il 31/3 in assemblea SNI a Milano.

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Grazie Eligio,

Piacere di ritrovarti. Spero proprio di rivederti il 31 marzo! (già appuntato sul calendario, non mancherò, anche se ancora devo passare in biblioteca a rinnovare l'iscrizione... ).

Ti ringrazio per la delucidazione.

E quando fu introdotta una parità aurea? Ovvero un rapporto oro-argento? (post emanuele filiberto ed esperimento fallimentare della riforma 61-62)

Dovrebbero creare una sezione "domande stupide", direi che ci rientrerei in pieno in questo momento. :D

Saluti,

Grazie!!

N.

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Non esistono domande stupide, solo risposte stupide (ossia superficiali). Socrate diceva sempre che che sapeva di non sapere era il più sapiente di tutti. Considerando tutte le domande che mi faccio e che rimangono senza risposta, bisogna riconoscere la saggezza di questa sua affermazione.

L'argomento che hai toccato è più complicato di quello che sembri, e mi viene veramente difficile sviscerarlo in un post.

Ogni volta che c'era la contemporanea presenza di oro e argento in circolazione esisteva un rapporto implicito tra i due metalli. Puoi farne una stima (approssimata) calcolando ad esempio quanti grammi/grani di oro erano necessari per realizzare un grosso (es. se un fiorino parvi ponderis valeva 12 grossi e pesava 3,00 grammi, il conto è presto fatto, perché si trattava di oro puro), e quanti di argento. Oppure puoi considerare il prezzo pagato per l'acquisto dei metalli da parte delle singole zecche. Sono tutti dati facilmente accessibili ad esempio sul Promis.

Rapportando questi due pesi, ottieni il rapporto. Siamo sempre tra 1:10 e 1:15, con ampie fluttuazioni dipendenti da svariati fattori quali ad esempio la disponibilità dei metalli sui mercati.

La "innovazione" (o il limite, dipende dai punti di vista) della riforma di Emanuele Filibero è stata proprio l'aver voluto fissare rigidamente il rapporto tra metalli, coniando uno scudo d'oro da tre lire e una lira d'argento, senza tenere conto di queste fluttuazioni. Come sai, già una decina d'anni dopo il suo avvio l'oro si era notevolmente apprezzato rispetto all'argento, e questa proporzione è saltata. Tant'è che poi lo scudo andrà a valere più di tre lire.

E.

P.S.

La quota della SNI la puoi pagare direttamente cash alla segreteria il giorno stesso dell'assemblea.

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