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Costantino I e il prologo all'Impero


Illyricum65

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Ciao,

spesso si leggono monografie e biografie su Flavio Valerio Aurelio Costantino, universalmente conosciuto semplicemente come Costantino (non Vitaliano, che appare al nr.1 su Google...), ovvero l'"Imperatore Cristiano". Oppure trattano il suo "HOC SIGNO VINCES", il concilio di Nicea, e quant'altro. E le sue numerose monete da Imperatore sono tra le più diffuse.

Per questo motivo ho pensato di postare questa discussione sul giovane Costantino, dalla sua nascita fino alla sua ascesa come Cesare. E corredarla con alcune delle monete dell'epoca.

Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Grande e Costantino I (lingua latina: Flavius Valerius Constantinus) nacque a Naissus il 27 febbraio 274.

Il nome di Naissus significava "città delle ninfe” ed è l’odierna Niš; questa è una delle ipotesi di individuazione dell'antica Nysa, un luogo mitico nella mitologia greca dove sarebbe cresciuto il giovane dio Dioniso. Naissus fu considerata una città degna di nota nella Geografia di Tolemeo di Alessandria. I Romani occuparono la città nel periodo della guerra dardanica (75-73 a.C.), e la città si sviluppò come crocevia strategico e città mercantile. Per alcuni decenni, a partire da Augusto, fu sede di una fortezza legionaria, e per tutto il I secolo, capitale della nuova provincia di Mesia.

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Mosaici

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Veduta

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Durante il periodo imperiale furono insediati sotto Settimio Severo alcuni coloni della legio VII Claudia. Nel 268, durante la crisi del III secolo quando l'impero era oramai prossimo al collasso, la più grande invasione Gotica mai vista fino ad allora arrivò fino ai Balcani. Un'invasione di Goti nella Pannonia stava portando al disastro. L'imperatore Gallieno fermò l'avanzata dei Goti sconfiggendoli in battaglia nell'aprile del 268, e quindi, nel settembre dello stesso anno, affrontò il grosso delle forze gotiche a Naissus e le sconfisse in una carneficina, la più sanguinosa battaglia del III secolo che lasciò da 30.000 a 50.000 Goti morti sul campo.

La battaglia fruttò al generale capo di Gallieno, Marco Aurelio Claudio, il suo soprannome "Gothicus", nonostante il comandante della cavalleria Aureliano fosse il vero vincitore. La battaglia di Naissus mise al sicuro l'impero occidentale per altri due secoli.

Non è un richiamo da poco, lo stesso Costantino nel 310 si dichiarerà discendente dello stesso Claudio Gothico, anch'esso illirico, probabilmente per rivendicare una ascendenza "nobile" e quindi degna di governare l' Impero nella sua persona e nella sua dinastia.

I resti della villa imperiale a Mediana sono un importante sito archeologico vicino a Niš.

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1) Villa with the Peristyle

2) Thermae

3) Nimphaeum

4) Horreum

5) Water tower

6) Fortress

7) Villa with semicircular conches

8) Villa with surrounding wall

9) Villa

10) Villa with the central corridor

11) Horreum 2

12) Holly object

13) Holly object

14) Vicus

15) Necropolis

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Quattro anni dopo, nel 272, vi nacque il figlio del comandante militare Costanzo Cloro e Flavia Giulia Elena, destinato a governare come l'imperatore Costantino I.

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Aquileia, RIC VI 34aConstantius I, AE Follis, Aquileia, 301 AD. CONSTANTIVS NOB CAES, laureate head right / SACR MONET AVGG ET CAESS NOSTR, Moneta standing left, holding scales and cornucopiae. V in right field. Mintmark AQ gamma. RIC VI Aquileia 34a. (Note: SACR, not SACRA)

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Costanzo Cloro, GENIO POPVLI ROMANI, 302-303 d.C., zecca di Lugdunum

Non sappiamo se il giovane Costantino frequentasse il Palazzo Imperiale di Naissus, ma nulla ci vieta di supporlo; era comunque il figlio di uno dei comandanti dell'esercito. Nacque comunque sì, in una regione di provincia, ma che era stata la terra natia di molti imperatori e che era pienamente romanizzata da tempo.

Si conosce pochissimo della gioventù del giovane Costantino: perfino la sua data di nascita è incerta. Aveva una statura imponente, in grado di terrorizzare i suoi coetanei, ed era detto Trachala per il suo largo collo. Nel 288 Costanzo era stato nominato Prefetto del Pretorio (cioè comandante militare) delle Gallie da Massimiano, Cesare di Diocleziano, ed ebbe notevoli successi in questo ruolo, tanto da riuscire a sconfiggere Carausio, un usurpatore di origine franca che aveva conquistato il controllo della regione del Reno.

Grazie a questi successi nel 293, in base al sistema della Tetrarchia voluta da Diocleziano, viene nominato cesare dall'augusto di Occidente, Massimiano, di cui sposa la figlia Teodora.

Costantino viene affidato all'Augusto d'Oriente, Diocleziano. Costantino fu quindi educato a Nicomedia presso la corte dell'imperatore, sotto il quale iniziò la carriera militare: fu tribuno ordinis primi, viaggiò in Palestina e partecipò alla guerra romano/danubiana, contro i Sarmati. Fu ancora con Diocleziano in Egitto nel 296 e quindi combatté sotto Galerio, Cesare d'Oriente, contro i Persiani e i Sarmati.

Il primo maggio del 305, Diocleziano abdicava a favore del proprio Cesare Galerio e lo stesso faceva Massimiano, in occidente, a favore di Costanzo. Galerio nominava proprio Cesare il nipote Massimino Daia, mentre Costanzo sceglieva come proprio successore Flavio Severo.

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Chi è questo Flavio Severo, che dovrebbe ereditare in seguito il posto di Costanzo?

Flavio Valerio Severo, più raramente noto come Severo II (latino: Flavius Valerius Severus) nacque nelle province illiriche da una famiglia di umili origini e fu Augusto dall’estate 306 al settembre 307. Governò sull'Italia, il Nordafrica e la Spagna. Ma il suo potere non era al sicuro, in quanto il 28 ottobre di quello stesso anno Massenzio, figlio di Massimiano, si fece proclamare imperatore dalle truppe a Roma. Anche questa volta Galerio si rifiutò di riconoscere l'usurpatore, e nel 307 inviò Severo (che quell'anno era console assieme a Massimino) da Milano a Roma con un esercito, allo scopo di deporre Massenzio. Poiché, però, gran parte dei soldati di Severo avevano servito sotto Massimiano, dopo aver accettato denaro da Massenzio disertarono in massa Severo. Fuggì a Ravenna, dove fu assediato da Massimiano. La città era molto ben fortificata, cosicché Massimiano offrì delle condizioni per la resa che Severo accettò: fu preso da Massimiano e portato sotto scorta in una villa pubblica a Tres Tabernae nella parte meridionale di Roma, dove fu tenuto come ostaggio.

Quando Galerio entrò a sua volta in Italia con un esercito, Massenzio ordinò la morte di Severo, che fu ucciso o costretto ad uccidersi (16 settembre 307).

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Severus II, as Caesar. 305-306 AD. AV Aureus, (21mm, 5.43 gm). SEVERVS NOB CAES, Laureate head r. / FELICIT–AS CAESS NOSTR, Felicitas seated l., holding caduceus and cornucopiae; //AQ. RIC VI 44. C 10. Calicò 4981 (this coin). Depeyrot 6/5. R. Paolucci e A. Zub, Le monete di Aquileia romana, 116 (this coin). Photo courtesy Numismatica Ars Classica

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Lugdunum , RIC 193 Severus II, as Caesar, Silvered AE Follis. 1 May AD 305–early 307. FL VAL SEVERVS NOB C, laureate, cuirassed bust of Severus II right / GENIO POPVLI ROMANI, Genius standing left holding patera over altar & cornucopiae, star to right, PLC in ex.

Uno sventurato, alla fin fine: reggiunge la carica di Augusto e ben presto termina la carriera in modo violento. Incerti del mestiere, certamente: ma non certo una bella fine.

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Fu in questo frangente che Costantino raggiunse il padre in Britannia (alcune fonti vogliono che quella di Costantino sia stata una vera e propria fuga da Nicomedia, dove Galerio avrebbe voluto trattenerlo per garantirsi la fedeltà di Costanzo Cloro, altre fonti menzionano il desiderio del figlio di rivedere il padre in non buone condizioni di salute), dopo essersi ben messo in luce nelle campagne militari cui aveva partecipato. Nel 303 era stato testimone delle persecuzioni contro i Cristiani da parte di Diocleziano (in realtà sembra che le stesse persecuzioni fossero state ordinate da Galerio, dopo alcune diserzioni nell'esercito motivate da "motivi religiosi" riferibili alla fede cristiana dei soldati). In gioventù probabilmente Costantino seguiva, come suo padre, il culto pagano del Sole di Emesa (Sol Invictus), il Signore Celeste dell’Impero Romano, che era stato introdotto insieme al Culto dell’Imperatore come religione di Stato nel 274 circa e si era diffuso particolarmente tra i militari ( “Costantino, esattamente come suo padre prima di lui, adorava il Sol Invictus”, H.Chadwick, The Early Church, Penguin 1993, p.127). Quindi Costantino con il figlio Crispo al seguito, attraversò il Bosforo, percorse Tracia, Illirico, Pannonia, la Gallia e arrivò Bononia dove si congiunse con il padre che stava imbarcando le truppe per una spediione contro Pitti e Scotti in Britannia.

Il 25 luglio 306, Costanzo Cloro moriva nei pressi di Eboracum, l'attuale York (secondo Imperatore deceduto là dopo Settimio Severo) e l'esercito, guidato dal generale germanico Croco (di origine alamanna), proclamò Costantino nuovo Augusto d'Occidente, mettendo a repentaglio il meccanismo della tetrarchia, ideato da Diocleziano proprio per porre termine all'uso ormai consolidato degli eserciti di proclamare di propria iniziativa gli imperatori. Costantino, tra le cui doti non mancavano certo quelle politiche e diplomatiche, inviò uno scritto a Galerio, riferendo più o meno che "colpito dal dolore per la perdita del padre e dal fermento dell'esercito" aveva accettato (o meglio "subito") la proclamazione ad Augusto da parte dell'esercito per impedire degenerazioni o vuoti di potere nella reggenza di quella parte dell'Impero. Il tono era stato modesto, umile ma nel contempo fermo.

A Nicomedia Galerio, adirato, accusò Costantino di ipocrisia e sembra che volesse far giustiziare addirittura l'incolpevole messo. Ma dopo lo sfogo d'ira si rese ben conto che un aperto contrasto avrebbe portato alla guerra civile, con uno scontro tra i due eserciti d'Oriente e d'Occidente. Per cui avvallò la successione di Costantino in vece del padre Costanzo, ma solo con il rango di Cesare, mentre Augusto fu proclamato il già citato Flavio Valerio Severo, con capitale Mediolanum.

In pratica era riuscito a mantenere in piedi la Tetrarchia ed evitare una guerra civile.

Costantino accettò la carica di Cesare.

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I. Le prime monete dalla Britannia e la Gallia

Sembra che le prime monete emesse da Costantino siano state battute dopo la conferma di Galerio al rango di Cesare.

Emise due nuovi tipi:

  • PRINCIPI IVVENTVTIS, mai emesse sotto la Tetrarchia ma ben comuni nel periodo precedente per omaggiare la figura del nuovo Principe. (per il tema specifico vedi: http://www.lamoneta....eps-iuventutis/

  • Monete con MARTE, evocato come patrono di Costantino, così come Massimiano aveva Ercole e Diocleziano Giove e lo stesso Ercole.

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Constantine I Caesar, 306 - 307

Aureus, Siscia circa 306-307, 5.29 g. CONSTAN - TINVS NOB C Laureate head r. Rev. PRINCIPI - IVVENTVTIS Constantinus, in military attire, standing facing, head l., holding sceptre in l. hand, raising r.; on either side, standards. In exergue, SIS. RIC 152. C 422. Cf. Vagi 3067. Calicó 5188.

(una curiosità: notate la somiglianza con il volto dell'aureo di Severo II di cui sopra... )

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CONSTANTINUS I, CAESAR 306-307. Half-Nummus, Treveri, 307. AE 4.90 g. FL VAL CONSTANTINVS N C Laureate, cuirassed bust r. Rev. PRINCIPI - IVVE-NTVTI / S-A / PTR Constantine in military attire and chlamys standing facing, head turned l., holding standard in each hand. RIC VI, 213, 743. Strauss, Trèves 57, 51. d=21 mm. Very rare. Blackish brown patina.

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ROMAN EMPIRE. Constantine I, as Caesar (AD 306–307). Bil half-follis (3.51 gm). Treveri, ca. summer AD 307. FL VAL CONSTANTINVS N C, laureate, cuirassed bust of Constantine right, clean-shaven / PRINCIPI I—VV—ENTVTIS, Prince standing facing, head left, in military dress, holding standard in each hand, S—A in fields, PTR in exergue. RIC 743. Very rare. Nearly extremely fine

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MONETE RAPPRESENTANTI MARTE:

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Constantine I caesar—struck by Constantine I

Treveri, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB C; laur dr bust right

rev.- MARTI PATRI PROPVGNATORI; Mars advancing right, holding spear and shield; PTR in ex; S|A in fields

RIC VI Tr 730; Fail 083

27mm; 7.4g; nummus

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Constantine I caesar —struck by Constantine I

Treveri, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS N C; Laureate cuirassed bust of Constantine right

rev.- MARTI PATRI CONSERV; Mars, naked and helmeted standing r., leaning on reversed spear, resting shield on ground; S|A in fields, PTR in ex

RIC VI Tr 740

22mm; 4.4g; half-nummus

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Constantine I - as Caesar 306-309. Follis (6.50 g), Treveri (Trier), 1 Offizin 307 AD. Av. FL VAL CONSTANTINVS NOB C, Laureate bust and cuirassed Rv:. MARTI PATRI CONSERVATORI / S - A (in boxes) / PTR (in section), on Mars with spear and shield hand no RIC 725, C 358 vzgl. stplfr. -. Slightly rough surface with reddish in places, light conditions, minimum Prägeschwäche on Rd, insignificant stamp small thin cracks and sporadic minor quirks in the tiny RV, fine copy.

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Oltre a queste, una valanga di GENIO del Popolo Romano, un classico del periodo:

(per il tema specifico:

)

Treveri:

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Treveri, 306

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB C; laureate, cuirassed bust right

rev.- GENIO POPVLI ROMANI; Genius standing left, head towered, loins draped, holding patera & cornucopiae; S | F in fields; PTR in ex

RIC VI Tr 669b

28mm; 9.1g; nummus

In assoluto, la prima emissione a nome di Costantino dalla zecca di Treveri.

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Constantine I caesar—struck by Constantine I

Treveri, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB C; laur cuir bust right

rev.- GENIO POP ROM; Genius standing left holding a patera and cornucopiae. PTR in ex; S|A in field

RIC VI Tr 719b

28mm; 7.3g; nummus

Lugdunum:

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Constantine I caesar—struck by Constantine I

Lugdunum, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS N C; laureate / draped bust right

rev.- GENIO POPVLI ROMANI; Genius holding patera over alter, loins draped; N in field; PLC in ex

RIC VI Lug 214b; Fail 72

27mm; 6.9g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Constantine I

Lugdunum, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NC; laureate, cuirassed bust right

rev.- GENIO POP ROM; Genius stg left, modius on head, holding patera and cornucopia; N in field, PLC in ex

RIC VI Lug 235

25mm; 5.5g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Constantine I

Londinium, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB C;

rev.- GENIO POP ROM; Genius, draped, holding patera and cornucopia

RIC VI Lon 88b; Fail 198

27mm; 6.8g; nummus

II. Monete come Cesare emesse dai Tetrarchi

Come Galerio confermò la sua carica a Cesare, gli altri Tetrarchi emisero monete a suo titolo:

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Constantine I caesar—struck by Galerius

Heraclea, 306-307

obv.- FL VAL CONSTANTIVS NOB CAES; laureate bust right

rev.- GENIO POPVLI ROMANI; Genius standing left holding a patera and cornucopiae. HTA in ex

RIC VI Her 31

28mm; 9.6g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Galerius

Serdica, 306-307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB CAESAR; Laureate bust right

rev.- GENIO POPVLI ROMANI; Genius standing left, modius on head, naked except for chlamys over left shoulder, holding patera from which liquid flows, & cornucopiae, Γ to right, SMSD in exergue

RIC VI Ser 26

27mm; 7.9g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Galerius

Cyzicus, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB CAES;

rev.- GENIO AVGG ET CAESARVM NN; KA* in ex

RIC VI Cyz 26b; Fail 45

26mm; 9.8g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Maximinus II

Antioch, 306-307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB CAES; laureate bust right

rev.- GENIO POPVLI ROMANI; Genius standing facing, head left, modius on head, naked but for chlamys over left shoulder, liquors flowing from patera in right hand, cornucopiae in left; Z in field; ANT: in ex

RIC VI 75 [var]

26mm; 10.6g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Maximinus II

Alexandria, 306-307

obv.- FL VAL CONTANTINVS NOB CAES; laureate bustright

rev.- PERPET V ITAS AVGG; Roma seated left on throne, holding Victory on globe and scepter; round shield below; S | Δ P in fields; ALE in exergue

RIC VI Alex 63; Fail 050

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III. Emissioni sotto Severo II e Massenzio

Severo II:

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Constantine I caesar—struck by Severus II

Siscia, 306-307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB C; Laureate bust right

rev.- CONCORDIA IMPERII; Concordia standing left, modius on her head, holding a sceptre in left hand, a fold of her robe draped over right arm; VI in field; SISA in ex

RIC VI Sis 173c

27mm; 9.9g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Severus II

Ticinum, 306

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; Laureate bust right

rev.- VIRTVS AVGG ET CAES NN; Mars advancing right in military dress, holding spear right and trophy over shoulder; • in field, ST in ex

RIC VI Tic 75

26mm; 9.5g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Severus II

Ticinum, 307

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; laureate bust right

rev.- PERPETVA VIRTVS; Mars advancing right, holding spear and round shield; PT in ex

RIC VI Tic 88

25mm; 6.1g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Severus II

Aquileia, 306-307

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; laur bust r

rev.- VIRTVS AVGG ET CAES NN; Constantine I on horseback riding right, spearing kneeling foe, second foe prostrate on ground, AQ(Γ) in ex

RIC VI Aq 82b; Fail 056

28mm; 9.2g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Severus II

Carthage, 306

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB CAES; Laureate bust right

rev.- SALVIS AVGG ET CAESS FEL KART; Carthage standing facing, head left, in long robe, fruits in both hands; H in field, Δ in ex

RIC VI Car 44b

27mm; 10.5g; nummus

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Sotto Massenzio:

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Constantine I caesar—struck by Maxentius

Aquileia, May/June 307

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; Laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind

rev.- VIRTVS CONSTANTINI CAES; Constantine on horseback galloping right, holding round shield and casting spear at enemy prone before him; to left, second enemy lying dead with spear in body, AQΓ in ex

RIC VI Aq 111, Fail 164

29mm; 12.2g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Maxentius

Aquileia, 307

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; Laureate head right

rev.- CONSERV-VRB SVAE; Roma seated facing, head left, in hexastyle temple, globe in right hand, scepter in left, shield at side, AQG in exergue

RIC VI Aq 117; Fail 127n

26.5mm; 6g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Maxentius

Rome, 307

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; laureate bust right

rev.- CONSERVATO-RES VRB SVAE; Roma seated facing, head l., in hexastyle temple r. holding globe and sceptre (plain pediment); R * Q in ex

RIC VI Rom 196

25mm; 5.7g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Maxentius

Carthage, 307

obv.- FL VAL CONSTANTINVS NOB CAES; laureate bust right

rev.- CONSERVATORES AFRICAE SVAE; Africa standing facing, head left, wearing elephant headdress, holding signum and tusk; at feet to left, a lion with a captured bull; SE-F//Δ

RIC VI Car 58; Fail 123

mm; 11.0g; nummus

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Constantine I caesar—struck by Maxentius

Carthage, 307

obv.- CONSTANTINVS NOB CAES; laur bust r

rev.- CONSERVATORES KART SVAE; Carthago, wearing long dress and cloak, standing facing within hexastyle temple, head turned l., holding fruits in both her extended hands; PK-Δ in ex

RIC VI Car 61; Fail 124

26mm; 7.34g; nummus

Con queste, avrei concluso. Approfitto per ricordarvi che queste non solo le uniche emissioni emesse in nome di Costantino Cesare ma il mio fine era quello di dare una rapida carrellata sulla vita del giovane Costantino e con l'occasione, presentare un po' delle monete più caratteristiche e/o comuni di questo periodo.

Ciao

Illyricum

:)

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Continuo brevemente la storia così da evidenziare la fase come FILIUS AUGUSTORUM per poi arrivare alla proclamazione da Augusto.

Severo II si insidiò come Augusto a Roma nell'estate del 306. Come già scritto, Costantino I era il "suo" Cesare.

Galerio, però, non aveva fatto i conti con Massimiano Erculio e col di lui figlio Massenzio; quest'ultimo si risentì del non essere stato preso in considerazione per la successione a Costanzo I. Quando Galerio decise di imporre le proprie tasse anche in Italia, Massenzio colse al volo l'occasione e il 28 ottobre del 306 si autoproclamò Augusto a Roma riuscendo poi a resistere alle offensive di Severo II (fatto giustiziare) e di Galerio. Costantino I appoggiò Massenzio e ne sposò la sorella Fausta.

Nel novembre del 308 Diocleziano (autopensionatosi) fu costretto, per evitare una nuova guerra civile, a convocare una conferenza imperiale presso Camuntum (vicino Vienna).

Fu ripristinato il sistema tetrarchico: Massenzio fu dichiarato nemico pubblico, Massimiano Erculio fu costretto a ritirarsi a vita privata, Licinio I fu proclamato nuovo Augusto in Occidente (al posto di Severo II) mentre Massimino Daia e Costantino I furono elevati al rango di "FILIUS AUGUSTORUM". Il nuovo titolo, fortemente voluto da Galerio, fu applicato solo nell'est dell'Impero (le uniche zecche a coniare monete con titolatura CONSTANTINVS FIL AVGG furono quelle orientali). Costantino e Massimino non furono per nulla soddisfatti; continuarono a esercitare forti pressioni su Galerio che fu costretto, all'inizio del 309, a riconoscere entrambi come pieni Augusti.

In allegato un follis coniato a Thessalonica da Galerio e nome di Costantino I come FILIUS AUGUSTORUM.

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Grazie a Nikko per l'intervento e a Grigioviola per l'apprezzamento espresso.

Accarezzavo da tempo l'idea di postare qualcosa su Costantino (biografia+ parte numismatica collegata) ma il compito è ciclopico.

La via più corretta forse potrebbe essere quella iniziata: dividere la biografia in fasi e correlarla alle monete del periodo.

L'altra soluzione, quella di farne un'unica discussione, mi pare poco praticabile: troppi eventi, troppe monete, troppi sottotemi da sviluppare (ad es. Costantino e il Cristianesimo, i suoi rapporti con il Sol Invictus, etc...), peraltro già oggetto di discussioni specifiche sul Forum. Tra l'altro i testi sono molti, i links pure ed è necessario un grosso lavoro di assemblamento dati, per quanto questi siano spesso tratti da panegiristi che ne hanno volutamente distorto la visione.

Inoltre, mi pare che Costantino in questo momento non "tiri" tanto: forse questa è un'occasione per stimolare incentrate sulla sua persona.

Ciao

Illyricum

:)

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DE GREGE EPICURI

Grazie Illyricum, molto bello e molto utile; e monete nient'affatto scontate, alcune mai viste in assoluto (parlo ovviamente dei bronzi!) E un grazie anche a Nikko.

Mi fa molto piacere ricevere il tuo plauso, Gianfranco. L'intenzione è quella di continuare nella carrellata, come detto.

Invito anche a postare monete in possesso ad integrare ... io c'ho messo il follis di Costanzo I ;)

In quanto a Nikko, personalmente mi fa molto piacere il suo contributo, non l'ho scritto per ruffianeria. Ci conosciamo da tempo ed è molto preparato.

Ciao

Illyricum

:)

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Costantino I

CONSTANTINVS NOB CAES

SAC MON VRB AVGG ET CAESS NN

R corona di alloro Q

Roma - IV° Officina

RIC VI Rome 159b

Luglio - Ottobre 306

Questa è una moneta estremamente significativa poiché è la prima coniata a Roma a nome di Costantino I.

In particolare, furono emesse a partire dal luglio del 306 da Severo II (appena nominato Augusto) a proprio nome, a nome di Massimiano Erculio (Augusto) e per Massimino Daia e Costantino I come Cesari.

La coniazione fu sospesa appena tre mesi dopo, ad ottobre, quando Massenzio invase e occupò Roma.

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