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Voglio mostrarvi una "mini-moneta" ma importante nella storia numismatica e del nostro Popolo.

Un Quarto di Tercenario battuto nella zecca di Palermo sotto Enrico VI di Svevia in argento 1194/95

Peccato per la conservazione che non è il massimo ma si riesci a leggere qualcosa......REX .....CIL' e la scritta cufica al dritto

Peso gr.0,46 Diametro mm.8,6

MIR-Sicilia 457

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Giusta classificazione da bavastro ma dimentica la descrizione!Quarto di tercenario a nome di Enrico VI battuta a Palermo 1194/5 D:/Iscrizione cufica"Enrico Cesare Augusto in campo entro cerchio di perline;R:/+ Z REX SICIL' in due righe nel campo entro cerchio di perline--AR(250%) diametro 12mm gr.0,40-0,65 r2 SPAHR N°2 TAV.XXI

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Giusta classificazione da bavastro ma dimentica la descrizione!Quarto di tercenario a nome di Enrico VI battuta a Palermo 1194/5 D:/Iscrizione cufica"Enrico Cesare Augusto in campo entro cerchio di perline;R:/+ Z REX SICIL' in due righe nel campo entro cerchio di perline--AR(250%) diametro 12mm gr.0,40-0,65 r2 SPAHR N°2 TAV.XXI

..... Come del resto già indicato sul Link postato da Bavastro......

Modificato da profausto
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Ciao, una domanda: ma questo tipo di moneta circolava solo in Sicilia o anche nel resto del Regno?

Ciao Claudio, una bella domanda la tua. Prima però una premessa. I Normanni conquistarono la Sicilia che era stata sotto il dominio arabo per lungo periodo, ed essendo loro di fede Cristiana, si trovarono a governare su un popolo che parlava tre lingue diverse, greco, arabo e latino. Per cui cominciarono a battere moneta con scritte e simboli di tre religioni diverse, proprio per non scontentare nessuna parte del popolo. C'è da dire che la grossa produzione di tarì d'oro fu continuata dai normanni perchè queste monete erano bene accettate anche al di fuori della Sicilia. Padroni anche del resto dell'Italia meridionale, i Normanni batterono monete con scritte cufiche, anche nelle zecche di Amalfi, Salerno e Bari. Per cui già questo risponde alla tua domanda. Enrico VI aveva sposato Costanza d'Altavilla erede diretta del trono di Sicilia e senza entrare nel merito di come Enrico si fece incoronare re nella cattedrade di Palermo la notte di Natale del 1194, passo a descrivere le sue monete battute in Sicila. Enrico continuò a battere i tarì d'oro con le scritte cufiche nella zecca di Messina e Palermo, e in quest'ultima il quarto di tercenario, moneta della discussione di cui sopra. Con Enrico però i caratteri cufici delle legende, cominciarono a diventare meno "leggibili", fino a diventare una sorta di segni decorativi. Enrico attuerà una vera e propria riforma monetaria, scomparirà la moneta d'argento per essere sostituita dal denaro di biglione, unificando così le coniazioni meridionali con quelle dei comuni dell'Italia del nord. Le ultime monete con scritte pseudo-cufiche, saranno battute dal figlio di Enrico VI, il grande imperatore Federico II.

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Ciao, una domanda: ma questo tipo di moneta circolava solo in Sicilia o anche nel resto del Regno?

Ciao Claudio, una bella domanda la tua. Prima però una premessa. I Normanni conquistarono la Sicilia che era stata sotto il dominio arabo per lungo periodo, ed essendo loro di fede Cristiana, si trovarono a governare su un popolo che parlava tre lingue diverse, greco, arabo e latino. Per cui cominciarono a battere moneta con scritte e simboli di tre religioni diverse, proprio per non scontentare nessuna parte del popolo. C'è da dire che la grossa produzione di tarì d'oro fu continuata dai normanni perchè queste monete erano bene accettate anche al di fuori della Sicilia. Padroni anche del resto dell'Italia meridionale, i Normanni batterono monete con scritte cufiche, anche nelle zecche di Amalfi, Salerno e Bari. Per cui già questo risponde alla tua domanda. Enrico VI aveva sposato Costanza d'Altavilla erede diretta del trono di Sicilia e senza entrare nel merito di come Enrico si fece incoronare re nella cattedrade di Palermo la notte di Natale del 1194, passo a descrivere le sue monete battute in Sicila. Enrico continuò a battere i tarì d'oro con le scritte cufiche nella zecca di Messina e Palermo, e in quest'ultima il quarto di tercenario, moneta della discussione di cui sopra. Con Enrico però i caratteri cufici delle legende, cominciarono a diventare meno "leggibili", fino a diventare una sorta di segni decorativi. Enrico attuerà una vera e propria riforma monetaria, scomparirà la moneta d'argento per essere sostituita dal denaro di biglione, unificando così le coniazioni meridionali con quelle dei comuni dell'Italia del nord. Le ultime monete con scritte pseudo-cufiche, saranno battute dal figlio di Enrico VI, il grande imperatore Federico II.

Non ricordo bene dove lo lessi, dovrei andare a riprenderlo da qualche libro, ma in fin dei conti le popolazioni della Sicilia si erano ben abituate con gli arabi: infatti erano un po' restie ad accettare monete dei nuovi conquistatori normanni che contenevano meno argento rispetto ai precedenti colonizzatori. Per ovviare a questo i normanni iniziarono a coniare monete con legende cufiche o simil cufiche per lasciare immutata la familiarità con "quegli strani simboli" dei siciliani; va da sé che ebbero solo un valore esclusivamente estetico sino a diventare semplici decori.

Per quanto riguarda il fatto che inizialmente vennero usati caratteri cufici e successivamente no bisogna dire che le nuove generazioni (nate sotto i normanni) non conoscendo l'arabo erano più facilmente infinocchiabili con l'uso di falsi caratteri rispetto alle generazioni che avevano vissuto il cambio di governo

Modificato da Layer1986
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Awards

ragazzi ma guardate che a quel tempo la civilta` araba era molto molto piu` avanti di quella occidentale.

e come se oggi noi fossimo conquistati dagli arabi moderni, non credo saremmo molto felici

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Giusta classificazione da bavastro ma dimentica la descrizione!Quarto di tercenario a nome di Enrico VI battuta a Palermo 1194/5 D:/Iscrizione cufica"Enrico Cesare Augusto in campo entro cerchio di perline;R:/+ Z REX SICIL' in due righe nel campo entro cerchio di perline--AR(250%) diametro 12mm gr.0,40-0,65 r2 SPAHR N°2 TAV.XXI

Poteva sceglersi un altro nick!!

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Giusta classificazione da bavastro ma dimentica la descrizione!Quarto di tercenario a nome di Enrico VI battuta a Palermo 1194/5 D:/Iscrizione cufica"Enrico Cesare Augusto in campo entro cerchio di perline;R:/+ Z REX SICIL' in due righe nel campo entro cerchio di perline--AR(250%) diametro 12mm gr.0,40-0,65 r2 SPAHR N°2 TAV.XXI

Poteva sceglersi un altro nick!!

Non ho capito dov'e'il suo problema!!!!!!Non sapevo che ci fossi qualcuno con la mia stessa passione........non so di cosa scusarmi,il forum ma la ha acconsentita l'iscrizione!
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Inviato (modificato)

Certo potrebbe crearsi qualche malinteso, la sola _ di differenza non è sufficiente. Suggerirei avvertire Reficul o Incuso per un cambio

Modificato da favaldar
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Giusta classificazione da bavastro ma dimentica la descrizione!Quarto di tercenario a nome di Enrico VI battuta a Palermo 1194/5 D:/Iscrizione cufica"Enrico Cesare Augusto in campo entro cerchio di perline;R:/+ Z REX SICIL' in due righe nel campo entro cerchio di perline--AR(250%) diametro 12mm gr.0,40-0,65 r2 SPAHR N°2 TAV.XXI

Poteva sceglersi un altro nick!!

Non le ho chiesto di scusarsi. Immagino che non lo ha scelto per assomigliare al mio. E il 'problema' potrebbe esserci sia per me che per lei.

Scusate l'OT

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Voglio mostrarvi una "mini-moneta" ma importante nella storia numismatica e del nostro Popolo.

Un Quarto di Tercenario battuto nella zecca di Palermo sotto Enrico VI di Svevia in argento 1194/95

Peccato per la conservazione che non è il massimo ma si riesci a leggere qualcosa......REX .....CIL' e la scritta cufica al dritto

Peso gr.0,46 Diametro mm.8,6

MIR-Sicilia 457

credo si tratti di mistura (se non di rame tout court) più che di argento

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A mio avviso il quarto di tercenario di Enrico non è affatto così raro (R2) come riporta Spahr. Si trova abbastanza facilmente soprattutto in bassa conservazione.

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All'epoca dello Spahr...tanti anni or sono queste tipo di monete erano meno conosciute come a adesso!!!Sarebbe meraviglioso se ci sarebbe un aggiornamento su tale!!!!!Tu sicil rex hai qualcosa in merito????

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All'epoca dello Spahr...tanti anni or sono queste tipo di monete erano meno conosciute come a adesso!!!Sarebbe meraviglioso se ci sarebbe un aggiornamento su tale!!!!!Tu sicil rex hai qualcosa in merito????

Parli di un aggiornamento sulla moneta o sullo Spahr?

Quasi tutte le pubblicazioni successive ha copiato pari pari da Spahr, anche sulle rarità.

La mia affermazione nasce dal fatto che la moneta è facilmente acquistabile. Se sale la conservazione diventa un pò più difficile...

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All'epoca dello Spahr...tanti anni or sono queste tipo di monete erano meno conosciute come a adesso!!!Sarebbe meraviglioso se ci sarebbe un aggiornamento su tale!!!!!Tu sicil rex hai qualcosa in merito????

Parli di un aggiornamento sulla moneta o sullo Spahr?

Quasi tutte le pubblicazioni successive ha copiato pari pari da Spahr, anche sulle rarità.

La mia affermazione nasce dal fatto che la moneta è facilmente acquistabile. Se sale la conservazione diventa un pò più difficile...

Con questo vuoi dirmi che non ci sono aggiornamenti allo Spahr???Per la monetina d'argento ne ho viste delle splendide e anche facilmente acquistabili.Quindi per classificare delle monete non presenti nello Spahr dove si deve andare a cercare???Nel sito la moneta.it--regno di sicilia--???
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Niente che tratti della numismatica siciliana nella sua interezza (chiaramente dai bizantini in poi). Certo, manca qualche moneta, qualche data non riportata e qualche 'rarità' non aggiornata ma rimane l'unico vero riferimento.

Modificato da sicil_rex
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Ciao Rex Siciliae, Il catalogo regno di Sicilia http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-RS, che sto portando avanti anche grazie alla consulenza di molti appassionati di monetazione siciliana è abbastanza aggiornato.

Naturalmente ha come base l'ottimo lavoro dello Spahr, ma con alcuni aggiornamenti rispetto lo Spahr.

Ne elenco alcuni:

Denaro Carlo d'Angiò con ritratto http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/35 attribuito da Spahr Federico e Giacomo d'Aragona..

Denaro coniato durante il vicariato mancante nello Spahr http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VFM/1 con le varie varianti.

L'ultimo picciolo emesso in Sicilia http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C2M/9 mancante nello Spahr

foto e descrizione completa del grano coniato dallo zecchiere Pietro del Pozzo sotto Filippo III http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/12

6 anni su 16 mancanti nello Spahr del grano battuto da Filippo IV http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/12

prova in rame del 2 tarì sotto Carlo VI http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C61/13 mancante nello Spahr

variazioni di rarità, queste effettuate con molta cautela, ad esempio il denaro con palmizio Carlo d'Angiò da R4 a un generoso R2 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/33

questi sono solo alcuni delle variazioni rispetto lo Spahr.

Penso di poter dire che il catalogo Regno di Sicilia di Lamoneta è un ottimo strumento per studiare la monetazione siciliana ed aggiornato costruito sulle solide basi dello Spahr.

Antonio

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Ciao Rex Siciliae, Il catalogo regno di Sicilia http://numismatica-i...eta.it/cat/W-RS, che sto portando avanti anche grazie alla consulenza di molti appassionati di monetazione siciliana è abbastanza aggiornato.

Naturalmente ha come base l'ottimo lavoro dello Spahr, ma con alcuni aggiornamenti rispetto lo Spahr.

Ne elenco alcuni:

Denaro Carlo d'Angiò con ritratto http://numismatica-i...moneta/W-CIA/35 attribuito da Spahr Federico e Giacomo d'Aragona..

Denaro coniato durante il vicariato mancante nello Spahr http://numismatica-i.../moneta/W-VFM/1 con le varie varianti.

L'ultimo picciolo emesso in Sicilia http://numismatica-i.../moneta/W-C2M/9 mancante nello Spahr

foto e descrizione completa del grano coniato dallo zecchiere Pietro del Pozzo sotto Filippo III http://numismatica-i...moneta/W-FLC/12

6 anni su 16 mancanti nello Spahr del grano battuto da Filippo IV http://numismatica-i...moneta/W-FLC/12

prova in rame del 2 tarì sotto Carlo VI http://numismatica-i...moneta/W-C61/13 mancante nello Spahr

variazioni di rarità, queste effettuate con molta cautela, ad esempio il denaro con palmizio Carlo d'Angiò da R4 a un generoso R2 http://numismatica-i...moneta/W-CIA/33

questi sono solo alcuni delle variazioni rispetto lo Spahr.

Penso di poter dire che il catalogo Regno di Sicilia di Lamoneta è un ottimo strumento per studiare la monetazione siciliana ed aggiornato costruito sulle solide basi dello Spahr.

Antonio

Grazie davvero tanto!!!!!!!!!!Sei un ottimo professionista e persona preparatissima........!Spero saprai dirci a tutti noi le ultimissime del Nostro bel Regno di Sicilia......Se ci sono novita'in merito contattami!!!Saluti
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concordo pienamente con SICIL_REX

questa moneta è comune e in mistura.

Altri testi che riportano la rarità, oltre lo spahr e il mir, credo non ce ne siano.......ma tra qualche mese potrebbero esserci novità editoriali

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