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E LO SCONTRINO?


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Entro nella fiera di Verona, da lontano riconosco subito un caro amico, lui mi viene in contro, in mano tiene un fogliettino bianco, mi si avvicina e con aria soddisfatta mi saluta, poi mi dice "sai che è questo?" io rispondo "wow uno scontrino!!!", con lo sguardo fiero mi risponde "il primo che abbia mai visto in un convegno, e il bello è che mi hanno rincorso perchè non lo avevo ritirato!!!" ... Passando davanti ad un noto commerciante che davanti a se aveva la cassa per gli scontrini fiscali (uno dei pochissimi che ogni anno rilasciano scontrini, credo siano 4 in tutta la fiera), mi complimento, poi, preso dalla fiera torno a girare per i banchi.

La sera, per una serie di coincidenze fortuite, mi trovo in macchina con Don Gallo; casualmente il discorso cade sui problemi finanziari e, inevitabilmente sul fisco... Abbiamo parlato e per tutta la sera ho ripensato a quello che avevamo detto in macchina... Abbiamo parlato delle centinaia di migliaia di caffè al giorno su cui gli italiani evadono, delle piccole spese su cui il danno pare poco ma non lo è, di fatto, su larga scala... Ma delle migliaia di costose monete su cui ogni volta si evadono centinaia di euro non abbiamo parlato...

La verità? Quando siamo davanti al commerciante si tira il prezzo, e non sempre è opportuno chiedere lo sconto e poi far notare l'assenza dello scontrino.... Secondo me, in un momento come questo, e soprattutto in un campo come questo, in cui possiamo permetterci di spendere centinaia se non migliaia, se non decine di migliaia di euro, il minimo della civiltà sarebbe almeno pretendere lo scontrino... Spesso è difficile da far notare, e forse il messaggio giusto sarebbe quello di smettere di acquistare da chi non ha il contatore di cassa, costringendo, di fatto, tutti i commercianti a munirsene e rispettare le regole.

Credo sia un atto di inciviltà pretendere i contributi dalle famiglie a basso reddito che comprano i libri per i figli e non pagarli noi (o chi per noi) su beni "di lusso"... Per questo credo che un gesto concreto e semplice possa partire da noi in tal senso... E vedendo due monete uguali da due commercianti, scegliere quella che porta con se la ricevuta anche se costerà alle nostre tasche qualche euro in più.... Da qui inizia la civiltà, e in questo modo si premiano i commercianti onesti che pagano le tasse, a cui, ovviamente, il prodotto comporta maggiori costi e che vengono sovente snobbati per i prezzi alti... perchè altrimenti i furbi continueranno per la loro strada e gli altri continueranno a prenderlo nel didietro, e non è cosí che deve andare!

Magdi

Modificato da magdi
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Per quanto mi riguarda non ho avuto mai di questi problemi, sia le aste che i commercianti a cui mi sono rivolto hanno sempre rilasciato sontrino, fattura ect....anche perchè molte monete richiedono una lecita provenienza, perciò spesso solo lo scontrino lo può dimostrare.....credo che il nostro mondo, tra tutti, è il meno evasore...ricordiamoci anche che le grandi cifre si pagano in assegno, bonifici o carte di credito perciò tutto rintracciabile.

Ciao

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Entro nella fiera di Verona, da lontano riconosco subito un caro amico, lui mi viene in contro, in mano tiene un fogliettino bianco, mi si avvicina e con aria soddisfatta mi saluta, poi mi dice "sai che è questo?" io rispondo "wow uno scontrino!!!", con lo sguardo fiero mi risponde "il primo che abbia mai visto in un convegno, e il bello è che mi hanno rincorso perchè non lo avevo ritirato!!!" ... Passando davanti ad un noto commerciante che davanti a se aveva la cassa per gli scontrini fiscali (uno dei pochissimi che ogni anno rilasciano scontrini, credo siano 4 in tutta la fiera), mi complimento, poi, preso dalla fiera torno a girare per i banchi.

La sera, per una serie di coincidenze fortuite, mi trovo in macchina con Don Gallo; casualmente il discorso cade sui problemi finanziari e, inevitabilmente sul fisco... Abbiamo parlato e per tutta la sera ho ripensato a quello che avevamo detto in macchina... Abbiamo parlato delle centinaia di migliaia di caffè al giorno su cui gli italiani evadono, delle piccole spese su cui il danno pare poco ma non lo è, di fatto, su larga scala... Ma delle migliaia di costose monete su cui ogni volta si evadono centinaia di euro non abbiamo parlato...

La verità? Quando siamo davanti al commerciante si tira il prezzo, e non sempre è opportuno chiedere lo sconto e poi far notare l'assenza dello scontrino.... Secondo me, in un momento come questo, e soprattutto in un campo come questo, in cui possiamo permetterci di spendere centinaia se non migliaia, se non decine di migliaia di euro, il minimo della civiltà sarebbe almeno pretendere lo scontrino... Spesso è difficile da far notare, e forse il messaggio giusto sarebbe quello di smettere di acquistare da chi non ha il contatore di cassa, costringendo, di fatto, tutti i commercianti a munirsene e rispettare le regole.

Credo sia un atto di inciviltà pretendere i contributi dalle famiglie a basso reddito che comprano i libri per i figli e non pagarli noi (o chi per noi) su beni "di lusso"... Per questo credo che un gesto concreto e semplice possa partire da noi in tal senso... E vedendo due monete uguali da due commercianti, scegliere quella che porta con se la ricevuta anche se costerà alle nostre tasche qualche euro in più.... Da qui inizia la civiltà, e in questo modo si premiano i commercianti onesti che pagano le tasse, a cui, ovviamente, il prodotto comporta maggiori costi e che vengono sovente snobbati per i prezzi alti... perchè altrimenti i furbi continueranno per la loro strada e gli altri continueranno a prenderlo nel didietro, e non è cosí che deve andare!

Magdi

complimenti per quello che hai scritto

ma don Gallo dove l'hai pescato?

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il vero problema è un'altro: oramai lo sanno anche i sassi che nelle fiere non fanno gli scontrini o ricevuta perchè tutta questa omertà da parte della finanza?

Basta che un finanziere in borghese stia 10 minuti davanti ad un banchetto 3 persone che comprano e sicuro che sono 3 scontrini non emessi. Non basta questo per dare una sanzione?

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Inviato (modificato)

ma don Gallo dove l'hai pescato?

D. Gallo dovevamo accompagnarlo ad un raduno scout qui vicino, siccome è molto amico di un ragazzo del nostro gruppo, allora lui lo ha fatto venire, visto che ero arrivato in ritardo ero senza mezzo e ho chiesto un passaggio a loro visto che andavano in su...

Poi siamo capitati ad una festa a mangiare con il sindaco di un paesino la cui squadra di calcio aveva vinto il campionato di promozione insieme ad altri ragazzi che erano con noi... Insomma storia lunga... :)

Modificato da magdi
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Magdi hai indubbiamente ragione ma in Italia è fesso chi paga le tasse e chi non le paga è bravo.Dobbiamo metterci culturalmente in testa che le tasse bisogna pagarle."Culturalmente in testa" ,perchè è un problema culturale quello di pagare o non pagare le tasse.

Lo Stato deve fare in modo che ,pagando le tasse, noi ne possiamo vedere i benefici

--Salutoni

-odjob

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ma don Gallo dove l'hai pescato?

D. Gallo dovevamo accompagnarlo ad un raduno scout qui vicino, siccome è molto amico di un ragazzo del nostro gruppo, allora lui lo ha fatto venire, visto che ero arrivato in ritardo ero senza mezzo e ho chiesto un passaggio a loro visto che andavano in su...

Ma Don Gallo lui?

http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Gallo

Saluti

Simone

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ma don Gallo dove l'hai pescato?

D. Gallo dovevamo accompagnarlo ad un raduno scout qui vicino, siccome è molto amico di un ragazzo del nostro gruppo, allora lui lo ha fatto venire, visto che ero arrivato in ritardo ero senza mezzo e ho chiesto un passaggio a loro visto che andavano in su...

Ma Don Gallo lui?

http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Gallo

Saluti

Simone

Si, lui... È un gran personaggio... Aperto alle discussioni... L'unico prete, o uno dei pochi, con cui puoi fare un discorso sulla chiesa senza sentire ipocrisie o prese di posizione... È stato un caso finire in macchina con lui, prima non lo avevo mai incontrato, ma è stato molto simpatico e ci siamo dati appuntamento a Genova, dove abita lui... Andrò sicuramente a fare un giro questa estate insieme a quest'altro ragazzo!

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Magdi hai indubbiamente ragione ma in Italia è fesso chi paga le tasse e chi non le paga è bravo.Dobbiamo metterci culturalmente in testa che le tasse bisogna pagarle."Culturalmente in testa" ,perchè è un problema culturale quello di pagare o non pagare le tasse.

Lo Stato deve fare in modo che ,pagando le tasse, noi ne possiamo vedere i benefici

--Salutoni

-odjob

Mi dispiace solo di aver finito i "mi piace" !

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Il discorso teorico non fa una piega. Io sono un lavoratore dipendente, quindi so bene cosa vuol dire (e con che aliquote) pagare le tasse fino all'ultimo centesimo! Ma il settore del commercio delle monete è molto particolare. I commercianti «ordinari» (quelli di beni nuovi, per intenderci) hanno dei margini tra il 70 e il 100% fra acquisto e vendita e su questo un 50% di tasse è un furto, ma sostenibile. Provate invece a chiedere a un commerciante di monete se riesce a vendere once d'argento, marenghi o anche normali monete da collezione al doppio di quanto le ha pagate! O quali valori deve tenere immobilizzati per avere un minimo di pezzi per soddisfare la clientela! Se la prassi è guadagnare un 15-20% su una moneta (semmai in casa da un anno) e su questo margine pagarci tasse e spese...

Io pretendo lo scontrino quando acquisto del materiale (fogli, album, vassoi, ecc.), ma sulle monete non mi formalizzo tanto, anche perché le monete greche o romane non sono oggetto della mia collezione, e molto spesso i pezzi importanti li acquisto alle aste.

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Entro nella fiera di Verona, da lontano riconosco subito un caro amico, lui mi viene in contro, in mano tiene un fogliettino bianco, mi si avvicina e con aria soddisfatta mi saluta, poi mi dice "sai che è questo?" io rispondo "wow uno scontrino!!!", con lo sguardo fiero mi risponde "il primo che abbia mai visto in un convegno, e il bello è che mi hanno rincorso perchè non lo avevo ritirato!!!" ... Passando davanti ad un noto commerciante che davanti a se aveva la cassa per gli scontrini fiscali (uno dei pochissimi che ogni anno rilasciano scontrini, credo siano 4 in tutta la fiera), mi complimento, poi, preso dalla fiera torno a girare per i banchi.

La sera, per una serie di coincidenze fortuite, mi trovo in macchina con Don Gallo; casualmente il discorso cade sui problemi finanziari e, inevitabilmente sul fisco... Abbiamo parlato e per tutta la sera ho ripensato a quello che avevamo detto in macchina... Abbiamo parlato delle centinaia di migliaia di caffè al giorno su cui gli italiani evadono, delle piccole spese su cui il danno pare poco ma non lo è, di fatto, su larga scala... Ma delle migliaia di costose monete su cui ogni volta si evadono centinaia di euro non abbiamo parlato...

La verità? Quando siamo davanti al commerciante si tira il prezzo, e non sempre è opportuno chiedere lo sconto e poi far notare l'assenza dello scontrino.... Secondo me, in un momento come questo, e soprattutto in un campo come questo, in cui possiamo permetterci di spendere centinaia se non migliaia, se non decine di migliaia di euro, il minimo della civiltà sarebbe almeno pretendere lo scontrino... Spesso è difficile da far notare, e forse il messaggio giusto sarebbe quello di smettere di acquistare da chi non ha il contatore di cassa, costringendo, di fatto, tutti i commercianti a munirsene e rispettare le regole.

Credo sia un atto di inciviltà pretendere i contributi dalle famiglie a basso reddito che comprano i libri per i figli e non pagarli noi (o chi per noi) su beni "di lusso"... Per questo credo che un gesto concreto e semplice possa partire da noi in tal senso... E vedendo due monete uguali da due commercianti, scegliere quella che porta con se la ricevuta anche se costerà alle nostre tasche qualche euro in più.... Da qui inizia la civiltà, e in questo modo si premiano i commercianti onesti che pagano le tasse, a cui, ovviamente, il prodotto comporta maggiori costi e che vengono sovente snobbati per i prezzi alti... perchè altrimenti i furbi continueranno per la loro strada e gli altri continueranno a prenderlo nel didietro, e non è cosí che deve andare!

Magdi

Magdi...il registratore di cassa non è obbligatorio o indice di assenza di rilascio di regolare ricevuta...è solo legato al tipo di inquadramento fiscale dell'attività...tutti gli altri commercianti ti rilasciano( o ti dovrebbero rilasciare) una regolare ricevuta fiscale, per di più( come prescrive la legge) descrittiva della moneta acquistata, che per la legislazione italiana è molto più esaustiva e " in regola" di un'anonimo scontrino...che per un caffé potrà anche andare bene , ma non per una moneta, a meno che poi non sia accompagnato da un altro documento che identifichi la moneta univocamente( magari con una scheda fotografica) così come richiesto dal TU 4222...quindi, prima di dire bischerate, predicando di boicottare chi non ha il registratore di cassa sul tavolo, cerchiamo di informarci per benino...

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Il discorso teorico non fa una piega. Io sono un lavoratore dipendente, quindi so bene cosa vuol dire (e con che aliquote) pagare le tasse fino all'ultimo centesimo! Ma il settore del commercio delle monete è molto particolare. I commercianti «ordinari» (quelli di beni nuovi, per intenderci) hanno dei margini tra il 70 e il 100% fra acquisto e vendita e su questo un 50% di tasse è un furto, ma sostenibile. Provate invece a chiedere a un commerciante di monete se riesce a vendere once d'argento, marenghi o anche normali monete da collezione al doppio di quanto le ha pagate! O quali valori deve tenere immobilizzati per avere un minimo di pezzi per soddisfare la clientela! Se la prassi è guadagnare un 15-20% su una moneta (semmai in casa da un anno) e su questo margine pagarci tasse e spese...

Io pretendo lo scontrino quando acquisto del materiale (fogli, album, vassoi, ecc.), ma sulle monete non mi formalizzo tanto, anche perché le monete greche o romane non sono oggetto della mia collezione, e molto spesso i pezzi importanti li acquisto alle aste.

Non credo che sia un discorso corretto... In primis perchè io scelgo un lavoro se mi rende, non dico "faccio quel lavoro e se non rende chissene, tanto le tasse non le pago e lo faccio rendere io", perchè questo è un discorso da disonesti!

In secondo luogo, le monete (nella fattispecie le medioevali di cui mi occupo, ma anche le altre), danno enormi margini... Mi è capitato di vendere monete a vari commercianti per una somma e le ho viste rivendere per 3 volte la somma (non parlo di monete da 10, ma da almeno 100 € ciascuna)... Mi pare logico che il commerciante paghi le monete molto meno di quanto le compra e mi pare altrettanto logico che debba pagarci le tasse....

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Entro nella fiera di Verona, da lontano riconosco subito un caro amico, lui mi viene in contro, in mano tiene un fogliettino bianco, mi si avvicina e con aria soddisfatta mi saluta, poi mi dice "sai che è questo?" io rispondo "wow uno scontrino!!!", con lo sguardo fiero mi risponde "il primo che abbia mai visto in un convegno, e il bello è che mi hanno rincorso perchè non lo avevo ritirato!!!" ... Passando davanti ad un noto commerciante che davanti a se aveva la cassa per gli scontrini fiscali (uno dei pochissimi che ogni anno rilasciano scontrini, credo siano 4 in tutta la fiera), mi complimento, poi, preso dalla fiera torno a girare per i banchi.

La sera, per una serie di coincidenze fortuite, mi trovo in macchina con Don Gallo; casualmente il discorso cade sui problemi finanziari e, inevitabilmente sul fisco... Abbiamo parlato e per tutta la sera ho ripensato a quello che avevamo detto in macchina... Abbiamo parlato delle centinaia di migliaia di caffè al giorno su cui gli italiani evadono, delle piccole spese su cui il danno pare poco ma non lo è, di fatto, su larga scala... Ma delle migliaia di costose monete su cui ogni volta si evadono centinaia di euro non abbiamo parlato...

La verità? Quando siamo davanti al commerciante si tira il prezzo, e non sempre è opportuno chiedere lo sconto e poi far notare l'assenza dello scontrino.... Secondo me, in un momento come questo, e soprattutto in un campo come questo, in cui possiamo permetterci di spendere centinaia se non migliaia, se non decine di migliaia di euro, il minimo della civiltà sarebbe almeno pretendere lo scontrino... Spesso è difficile da far notare, e forse il messaggio giusto sarebbe quello di smettere di acquistare da chi non ha il contatore di cassa, costringendo, di fatto, tutti i commercianti a munirsene e rispettare le regole.

Credo sia un atto di inciviltà pretendere i contributi dalle famiglie a basso reddito che comprano i libri per i figli e non pagarli noi (o chi per noi) su beni "di lusso"... Per questo credo che un gesto concreto e semplice possa partire da noi in tal senso... E vedendo due monete uguali da due commercianti, scegliere quella che porta con se la ricevuta anche se costerà alle nostre tasche qualche euro in più.... Da qui inizia la civiltà, e in questo modo si premiano i commercianti onesti che pagano le tasse, a cui, ovviamente, il prodotto comporta maggiori costi e che vengono sovente snobbati per i prezzi alti... perchè altrimenti i furbi continueranno per la loro strada e gli altri continueranno a prenderlo nel didietro, e non è cosí che deve andare!

Magdi

Magdi...il registratore di cassa non è obbligatorio o indice di assenza di rilascio di regolare ricevuta...è solo legato al tipo di inquadramento fiscale dell'attività...tutti gli altri commercianti ti rilasciano( o ti dovrebbero rilasciare) una regolare ricevuta fiscale, per di più( come prescrive la legge) descrittiva della moneta acquistata, che per la legislazione italiana è molto più esaustiva e " in regola" di un'anonimo scontrino...che per un caffé potrà anche andare bene , ma non per una moneta, a meno che poi non sia accompagnato da un altro documento che identifichi la moneta univocamente( magari con una scheda fotografica) così come richiesto dal TU 4222...quindi, prima di dire bischerate, predicando di boicottare chi non ha il registratore di cassa sul tavolo, cerchiamo di informarci per benino...

Parlavo di registratore di cassa in senso figurato intendendo, ovviamente, le ricevute in generale.... Mi scuso se sono stato fraintendibile.... Mi pareva ovvio che la discussione fosse rivolta al pagamento delle tasse nei veri metodi tramite cui questo è possibile...

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Sono d accordo con numIzmo, nell nostro mondo, come ho giá detto, non c è tutta questa evasione fiscale le aste i negozianti devono sempre rilasciare un regolare documentazione sulla provenienza della moneta accompagnata da una ricevuta ect....

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Caro Magdi, il tuo ragionamento é ineccepibile, dal punto di vista teorico.

Da quello pratico mi sembra invece difficilmente attuabile; siamo tutti in prima linea a chiedere che gli altri paghino le tasse, ma appena ci prospettano un risparmio a fronte di un pagamento "in nero" accettiamo, eccome se accettiamo.

Questo vale per il dentista, il medico, l'imbianchino, il meccanico ecc. ecc.

Te lo dice uno che, purtroppo, fattura tutto.

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Sono d accordo con numIzmo, nell nostro mondo, come ho giá detto, non c è tutta questa evasione fiscale le aste i negozianti devono sempre rilasciare un regolare documentazione sulla provenienza della moneta accompagnata da una ricevuta ect....

Questo forse è vero per le classiche... Non una delle mie monete ha uno scontrino, nessuno mi ha mai fatto uno scontrino! Ne in negozio ne in convegno (solo in asta sono obbligati per ovvi motivi)... E credo di non essere il solo, Chiunque gira per convegni e negozi sa che nessuno fa uno straccio di ricevuta!

Modificato da magdi
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Staff

Sono d accordo con numIzmo, nell nostro mondo, come ho giá detto, non c è tutta questa evasione fiscale le aste i negozianti devono sempre rilasciare un regolare documentazione sulla provenienza della moneta accompagnata da una ricevuta ect....

Insomma... effettivamente è vero che in negozio mi hanno sempre fatto la ricevuta ma nei mercatini/fiere/ebay molto ma molto raramente.

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Sono d accordo con numIzmo, nell nostro mondo, come ho giá detto, non c è tutta questa evasione fiscale le aste i negozianti devono sempre rilasciare un regolare documentazione sulla provenienza della moneta accompagnata da una ricevuta ect....

Questo forse è vero per le classiche... Non una delle mie monete ha uno scontrino, nessuno mi ha mai fatto uno scontrino! Ne in negozio ne in convegno (solo in asta sono obbligati per ovvi motivi)... E credo di non essere il solo, Chiunque gira per convegni e negozi sa che nessuno fa uno straccio di ricevuta!

ciao, credo che anche le monete medioevali, del regno ect..devono dimostrare una lecita provenienza perciò dovrebbero seguire lo stesso iter delle classiche....

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  • ADMIN
Staff

Da quello pratico mi sembra invece difficilmente attuabile; siamo tutti in prima linea a chiedere che gli altri paghino le tasse, ma appena ci prospettano un risparmio a fronte di un pagamento "in nero" accettiamo, eccome se accettiamo.

Questo è vero e comprensibile. MA non spiega perché poi la gente non pretenda lo scontrino visto che non è che il gelataio mi fa lo sconto senza scontrino.

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