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CONVEGNO NUMISMATICO DI VICENZA: programmi


Risposte migliori

E' ben noto che nei giorni venerdì e sabato 28-29 settembre si svolgerà il convegno di Vicenza, già ricordato a proposito della concomitante asta di Varesi nella discussione relativa all'asta.

Qui riporto importanti iniziative culturali portate avanti dall'Accademia di Studi numismatici nella cornice del medesimo convegno (escludendo ovviamente più specifici incontri che riguardano solo i membri dell'Accademia, come l'assemblea che si svolgerà ne pomeriggio di sabato).

Richiamo l'importanza delle conferenze sulla monetazione punica.

Venerdì 28 Settembre

Ore 11,00 – Sala Trissino

Conferenza stampa d’apertura.

Ore 12,00 – Padiglione 1

Inaugurazione alla presenza del Presidente di Fiera di Vicenza dr. Ing. Roberto Ditri.

Ore 15,00 – Sala Pigafetta

Lavori dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici

  • Ricordo di Vittorio Lorioli.

  • Presentazione mostre degli Accademici:

  1. Michele Chimienti: Bandi Numismatici.
  2. Enrico Piras, Le monete della Sardegna dalla

antichità al Medioevo.

  • Presentazione recenti pubblicazioni degli Accademici:

  1. Guido Zavattoni: Pesi monetali di Napoli e Sicilia*;
  2. Giancarlo Alteri: Historia Mundi, 3° fascicolo;
  3. Adolfo Modesti – Mario Traina: Le Medaglie e le monete che hanno fatto l’Italia (1848-1871);
  4. Stefano Bertuzzi: Corpus Numismatum omnium Romanorum Pontificum, volumi IX – X - XI
  5. Giuseppe Colucci (a cura di): Atti del 3° Congresso Nazionale di Numismatica;
  6. Roberto Ganganelli: Il Giornale della Numismatica;
  7. Fiorenzo Catalli: I medaglioni e i contorniati del monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
  8. Michele Chimienti: Bandi Numismatici

  • Presentazione dello stato dell’organizzazione del Congresso Internazionale di Numismatica:

Taormina, 20 -25 Settembre 2015.

  • Presentazione del IV° Congresso Nazionale di Numismatica: Bari, 16-17 Novembre 2012.

*Ai presenti sarà distribuita copia del lavoro in formato c.d.

Ore 17,30 – Sala Trissino

Cerimonia di consegna dei Premi Internazionali di Vicenza Numismatica 2012

Sabato 29 Settembre

Ore 10,15 – Sala Trissino

Seminario di Studi: La monetazione Punica in Italia

Moderatore:

dr. Giuseppe Ruotolo, Presidente Accademia Italiana di Studi Numismatici

Relatori:

dr. Andrea Gariboldi, Università di Bologna:

La monetazione punica: stato degli studi e mercato antiquario
;

Prof. Enrico Acquaro, Ordinario di Archeologia fenicio-punica all'Università di Bologna:

Le monete della Sardegna punica
;
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Aggiungo inoltre che al convegno verrà anche presentata una importante mostra dedicata alla monetazione della Sardegna, dall'antichità al medioevo, a cura del noto accademico Enrico Piras.

Riporto la presentazione a firma dello stesso Piras, riportata nel bollettino dell'Accademia.

Le monete della Sardegna dall’antichità al Medioevo

Quest’anno la Fiera di Vicenza, da molti anni imperdibile appuntamento per gli amanti dell’arte e della cultura, ospita un’importante esposizione di monete sarde coniate fra l’età punica (300 a.C. circa) e quella bizantina (551 – X secolo d.C.). Se il fascino di una mostra deriva anche dalla sua originalità ed irrepetibilità, allora le monete presentate in questa occasione non mancheranno di attirare l’attenzione dei visitatori. Infatti, è la prima volta che un corpus monetale sardo di simili proporzioni oltrepassa i ristretti confini dell’isola per approdare a un palcoscenico così impegnativo: un’ottima occasione per dare la meritata visibilità a un patrimonio numismatico di notevole interesse e sconosciuto ai più.

In realtà, non sono soltanto le monete sarde a essere poco note talvolta anche agli esperti del settore: in generale è la stessa storia antica della Sardegna ad essere un “oggetto misterioso del quale rimangono tracce anche imponenti, come i famosi nuraghi, ma più spesso talmente lacunose da rendere proibitivo il compito degli storici. La natura insulare di questa regione e la sua eccentricità rispetto ai teatri dei più importanti avvenimenti sono certamente la causa principale dell’incompletezza delle fonti. A ciò possiamo aggiungere il carattere riottoso e indipendente dei suoi abitanti, talmente agguerriti da vendere cara la pelle persino ai Romani.

A dire il vero, ci avevano già provato i Cartaginesi, a conquistare la Sardegna: giunti intorno al 550 a.C., consolidarono le città precedentemente fondate dai Fenici durante le loro scorribande commerciali nel Mediterraneo (fra cui Karales, l’attuale Cagliari), dotarono la nova provincia di una serie di fortificazioni e iniziarono a sfruttarla economicamente; tuttavia, sebbene a quell’epoca fossero la massima potenza marittima del mondo occidentale, non riuscirono mai ad estendere il loro dominio all’interno dell’isola. In compenso, trasmisero alle popolazioni locali usi e costumi destinati a resistere per svariati secoli, in materia amministrativa, tecnologica e religiosa. Fra questi, si può ricordare il culto di Babai, divinità sardo punica venerata ad Antas e trasformatasi poi nel Sardus Pater, dio eponimo dei Sardi, effigiato in alcune monete.

I Cartaginesi persero il controllo della Sardegna nel 238 a.C. La I Guerra Punica, vinta da Roma, si era conclusa da appena tre anni, e la superpotenza africana stava attraversando un periodo di profonda crisi, quando si verificò nell’isola una rivolta mercenaria. Un’occasione d’oro, per i Romani, a cui non parve vero di poter approfittare del momento di debolezza degli eterni nemici. Così, in barba ai trattati di pace ancora freschi di firma, con un colpo di mano la Sardegna divenne romana. Fu una conquista importante: innanzitutto, per la sua posizione centrale nel Mediterraneo le conferiva il carattere formidabile di avamposto militare; in secondo luogo, le colture di frumento del Campidano erano così fertili e redditizie da spingere Cicerone a coniare l’appellativo di “granaio della Repubblica”. Detto questo, va ricordato che i Romani, insieme ai vantaggi, ebbero anche diversi grattacapi a causa delle popolazioni autoctone: poche decine di migliaia di abitanti, asserragliati fra i monti della Barbagia, resistettero ai nuovi dominatori per oltre un secolo, tanto che si può parlare di completa pacificazione solo intorno al 100 a.C.

I Romani rimasero in Sardegna sin quasi alla caduta dell’Impero d’Occidente: più o meno otto secoli, che lasciarono tracce profonde, a cominciare dalla lingua, tutt’oggi sorprendentemente simile all’antico latino. Genserico, re dei Vandali, iniziò la conquista dell’isola intorno al 456 d.C. del dominio vandalico, durato settant’anni, sappiamo ben poco: fra le scarsissime notizie pervenuteci, quelle inerenti il trasferimento in Sardegna di numerosi vescovi africani sembrano testimoniare la volontà di cristianizzare i Sardi. Infatti nelle zone dell’interno, abitate allora come oggi dalle genti più tenacemente legate alla loro identità culturale, si praticava l’idolatria, come racconta Gregorio Magno in una lettera del 594 indirizzata al misterioso re barbaricino Ospitone.

Nel 534 il duca bizantino Cirillo liberò progressivamente la Sardegna dai Vandali. Il fatto di rientrare fra i domini dell’Impero Romano d’Oriente non inaugurò tuttavia un’era di ritrovata serenità: le ripetute razzie dei pirati saraceni sulle coste annichilirono infatti la già scarsa attitudine marinaresca dei sardi, costringendoli a rifugiarsi in zone più sicure. Anche per l’età bizantina, protrattasi più o meno sino all’anno 1000, abbiamo testimonianze frammentarie. Fra i pochi reperti giunti sino a noi da questa e dalle precedenti epoche, ci sono proprio le monete, il che conferisce all’esposizione in esame un particolare valore documentario.

Le monete come tracce, quindi, come orme che guidano lo studioso nella ricerca della verità storica. Ma le monete anche come preziosi oggetti da collezione. È importante sottolineare, a questo riguardo, la notevole ampiezza della selezione offerta al pubblico della fiera: sono presenti, infatti, praticamente tutti i tipi coniati in Sardegna nell’arco di quasi mille anni, e di alcuni di essi, come per esempio certe monete d’oro bizantine, sono noti appena due o tre esemplari, quando non uno solo. Monete raramente belle nel più ovvio senso del termine, più spesso “povere” e talvolta persino rozze nella fattura, ma proprio per questo piene del fascino di un passato lontanissimo e ancestrale. Lo stesso fascino che, ci auguriamo, attraverserà il tempo per giungere intatto ai visitatori della mostra.

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Un'altra importante mostra che si svolgerà al convegno di Vicenza è curata dall'accademico Michele Chimienti.

Aggiungo la relativa presentazione, dello stesso autore:

Bandi Monetari Italiani

Verrà esposta una scelta di bandi monetari italiani, prevalentemente bolognesi, che vanno dal 1555 al Regno d’Italia sabaudo. La mostra sarà illustrata dal XX volume della collana numismatica dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici. In esso viene esaminata l’evoluzione dei bandi in Italia a partire dal medioevo quando le disposizioni governative venivano rese pubbliche dai banditori che, preceduti dal suono di trombe per attirare il maggior numero di cittadini, leggevano a voce stentorea i bandi (da cui il termine milanese di “grida”). La pubblicazione avveniva in luoghi particolari, ritenuti adatti a questo scopo. Nel ‘500, dopo la diffusione della stampa, iniziarono ad essere stampati su carta per cui dopo essere gridati potevano anche essere affissi in luoghi prestabiliti oppure distribuiti presso gli operatori (osti, banchieri, artigiani, ecc) che erano coinvolti dall’argomento del bando. Per i bandi monetari si trattava principalmente dei cambiatori, ma per le tariffe di monete estere, dovevano esporle al pubblico anche gli osti ed i locandieri, dove vi poteva essere afflusso di stranieri. L’esposizione ed il relativo volume indagano anche i principali argomenti che erano trattati dai bandi monetari. Essi miravano alla repressione della falsa monetazione e della circolazione di monete tosate od usurate. Tuttavia era molto importante anche far conoscere il vero valore delle monete estere per favorire i commerci ed evitare truffe. Si cercava di reprimere l’afflusso di monete estere contraffatte (cioè le monete di alcuni principi che pur detenendo legalmente il diritto di zecca emettevano monete molto simili ad altre affermate ma con un intrinseco considerevolmente peggiore) e di monete di mistura o di rame straniere che costituivano una fonte di guadagno per le zecche che le producevano ma un danno per le città in cui erano diffuse. Si cerca di mostrare quale fu l’evoluzione dei bandi nel corso dei secoli sia riguardo agli argomenti trattati che alla loro forma. Per la maggior conoscenza dell’argomento viene descritto quanto accadeva a Bologna che faceva parte dello Stato Pontificio, ma l’indagine ha certamente valore anche per gli altri stati italiani. Il volume esamina il percorso che veniva seguito per scrivere un bando e per pubblicarlo, compreso il loro costo per i governi che li facevano stampare e per i privati che li acquistavano. Infine vengono esaminate le diverse tipologie delle stampe pubblicate dai governi (bandi, editti, notificazioni, avvisi, circolari, ecc.) per attuare le proprie disposizioni legislative. Oltre ai bandi riprodotti nel testo per renderlo più chiaro, il volume è corredato da un’appendice che riporta una scelta di bandi monetari italiani che aggiunti a quelli descritti nel testo raggiungono il totale di una sessantina di documenti illustrati.

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  • 4 settimane dopo...

Vorrei fare una semplice considerazione, visto anche l' "assordante silenzio" riguardante l'importante convegno che si terrà a Vicenza tra sole due settimane.

Ho notato che negli stessi giorni si terranno BEN 4 CONVEGNI:

- Vicenza

- Montichiari (Brescia), a soli 100 km di distanza da VI

- Ravenna, a poco più di 200 km

- Foggia

e in particolare si terrà anche un seminario a Masserano, in Piemonte.

Quest'ultimo è particolarmente pubblicizzato sul forum, anche per l'attiva presenza di almeno due forumisti, che molto lodevolmente cercano di promuovere informazioni su questa zecca medievale.

Ho notato anche un fattivo patrocinio da parte della Società Numismatica Italiana (SNI) e fin qui nulla di male.

La cosa che mi sorprende non poco è he la stessa SNI figura tra i promotori anche del convegno di Vicenza, che ha al suo interno pure un interessante seminario, anche se di argomento diverso. Ricordo che da sempre a Vicenza c'era anche uno stand della SNI, con vari rappresentanti, compreso il prof. Savio, consulente scientifico della stessa società.

Ma non era possibile coordinare meglio gli avvenimenti ?!

E' l'ennesima prova che siamo di fronte a un'evidente frantumazione del mondo numismatico, dove ognuno sempre più tende a coltivare il proprio orticello e magari strillerà più forte, anche attraverso il forum, per raccogliere adepti.

Gradirei proprio sapere le ragioni per cui SNI abbia in pratica tenuto i pedi in due distinte manifestazioni culturali, che avrebbero potuto benissimo essere meglio armonizzate, magari tenendole a distanza di una settimana, rendendo possibile una maggiore fruibilità da parte degli interessati.

Non so cosa penseranno e soprattutto dove andranno i forumisti.

Di questo passo il convegno di Vicenza, che era fino a poco tempo fa forse il migliore convegno italiano, almeno sul piano culturale e della serietà dei commercianti (senza la solita invasione dei commercianti più o meno abusivi), con possibilità di incontri anche con qualificati accademici, decadrà sempre più, assieme al progressivo declino della stessa cultura numismatica.

Senza dubbio ci sono serie responsabilità anche da parte dell'Ente Fiera di Vicenza, che pare abbia mantenuto molto care le tariffe per aprire uno stand da parte dei commercianti professionisti.....

Come al solito non si capisce bene quali sono le reali responsabilità.

Non venite poi a dirmi che è una crisi generale e ormai tutti preferiscono chattare via computer....

Dobbiamo metterci in testa che i rapporti umani e anche professionali sono fondamentali e dobbiamo agevolare al massimo inizative che possano agevoare tali incontri, in una cornice tranquilla e comoda come era finora il convegno di Vicenza (che è ritornata alla Fiera dopo la confusionaria edizione dell'annos corso).

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Ciao Acraf, hai ragione sull'efettiva concomitanza di più Convegni nella stessa data, purtroppo è storia vecchia, ne parlammo anche l'anno scorso per la troppa vicinanza del Convegno di Vicenza con quello di Verona. Allora, o forse anche prima non ricordo, lanciai l'idea per la realizzazione di un Ufficio di Coordinamento per i Convegni e gli Eventi Numismatici, purtroppo ho avuto qualche problema personale da risolvere, finalmente risolto ora, e non ho avuto modo di dare seguito alla mia idea, ma cercherò in futuro di realizzarla.

Quello che posso dirti con sicurezza, avendo seguito la nascita dell'evento per la Zecca di Messerano dal suo nascere, è che la SNI è entrata a far parte dei sostenitori dell'evento quando la data era già stata decisa, era l'unico week-end libero possibile per gli altri patrocinanti, come il Comune di Biella e gli altri enti locali che vi partecipano.

Penso che le date per il Convegno di Vicenza vengano decise dagli organizzatori, tutti coloro che sponsorizzano l'evento devono adattarsi alle loro decisioni.

Spero di esserti stata di aiuto, ciao, Giò

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Awards

Eligius e Thetop potranno spiegarti meglio il discordo date : Vicenza era fissata e per Masserano risulta che fosse l'unico week-end disponibile per organizzare il tutto, o questo o nulla.

La SNI ovviamente è a Vicenza ma nel contempo ritenendo importante e valida anche l'iniziativa di Masserano ha ritenuto giusto comunque patrocinarla per la qualità dell'evento e degli addetti ai lavori, tra l'altro soci SNI, che l'hanno organizzato.

In questo caso direi che più che di disorganizzazzione credo si debba parlare di opportunità , una opportunità che comunque non poteva essere persa a costo di avere qualche partecipante in meno.

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Visto che l'amico Mario mi ha tirato in causa penso che a questo punto sia necessario che io intervenga per qualche precisazione. Per lo meno per stemperare qualche attrito.

L'iniziativa "Messerano: la sua Zecca, le sue Monete" a Masserano e Biella che mi vede coinvolto in prima persona insieme con thetop nasce addirittura a marzo, da una chiacchierata amichevole che abbiamo avuto prima virtualmente su queste stesse pagine, poi concretamente durante l'assemblea della SNI a Milano. In quel periodo il calendario fieristico vicentino non era stato ancora formalizzato, ma per vie indirette mi era stato già comunicato che il salone di Vicenza Numismatica si sarebbe tenuto l'ultimo fine settimana di settembre.

In prima battuta abbiamo cercato di separare la nostra iniziativa da quella di Vicenza proprio per evitare spiacevoli sovrapposizioni. Ciò non è stato possibile quando è nata la prospettiva di far rientrare le due giornate sulla zecca di Messerano nelle programma ufficiale delle Giornate Europee del Patrimonio, sotto l'egida del Consiglio d'Europa. Si è trattata di un'opportunità troppo impotante per noi di valorizzazione del nostro lavoro anche al di fuori del mondo numismatico, e abbiamo accettato. Ciò ha implicato di riflesso una serie di vincoli, in particolare per il coinvolgimento dell'Archivio di Stato di Biella, legato al MiBAC, oltre ad altre questioni secondarie che non vale la pena che stia a raccontarvi. Siamo dovuti scendere a compromessi e organizzare il tutto nelle giornate del 29-30 settembre, ma non abbiamo avuto alternative.

La decisione di chiedere il patrocinio SNI è stata mia, dal momento che sia organizzatori che relatore fanno parte di questa istituzione. Trovo che la concessione del suddetto patrocinio non sia in contraddizione con la partecipazione della SNI a Vicenza. La Società ha come mandato sancito dallo Statuto la valorizzazione della Numismatica nelle sue diverse forme. Trovo questo doppio sostegno, per quanto sovrapposto nei tempi (solo in parte, a onor del vero, perché Vicenza si tiene il 28-29, Masserano/Biella il 29-30) e separato nei luoghi, assolutamente coerente con la sua missione. Entrambe le manifestazioni avranno un rappresentante SNI presente, senza discriminazione.

Sono consapevole dell'importanza delle iniziative di Vicenza e soprattutto delle singole persone che contribuiscono alla realizzazione di iniziative collaterali. Ho piacere di leggere che l'amico Chimienti si è operato con la mostra sui provvedimenti di natura monetaria, un argomento che mi interessa moltissimo, ma a cui a mia volta devo rinunciare.

Io non sono collezionista e non ho titolo per intervenire sulle discussioni delle concomitanze coi convegni commerciali. Ho partecipato spesso in passato a Vicenza, come relatore ma soprattutto come persona interessata dall'offerta culturale. La mia assenza negli ultimi anni è data da diversi fattori, molti dei quali personali. Diciamo che l'estrema variabilità dell'evento nel calendario (da edizioni novembrine siamo passati a settembre) e le comunicazioni all'ultimo della data non mi ha aiutato, come immagino non aiuti anche le persone che si danno da fare per dare una parentesi culturale.

Con l'iniziativa di Masserano e Biella noi abbiamo contribuito ad allargare l'offerta culturale, differenziandoci nel target rispetto a quanto può andare in scena a Vicenza, Montichiari, o in qualsiasi altro posto. Non entriamo in conflitto con nessuna di queste iniziative, e questo ci lascia sereni.

Sul forum tutte le iniziative hanno trovato lo stesso spazio, democraticamente. Ciascun utente poi avrà la libertà di prendere parte a ciò che preferirà, considerando il proprio interesse e inevitabilmente gli aspetti logistici.

I momenti di aggregazione fisica in convegni - culturali o commerciali - sono importanti, e per quello che ci riguarda abbiamo voluto ribadirlo organizzando anche una parentesi conviviale. Grazie ai media, fortunatamente, si può avere una continuità nel tempo della discussione numismatica prima impensabile. Ritengo che il giusto compromesso tra questi due mondi sia quanto di meglio serva per portare avanti lo studio e l'approfondimento in questa disciplina.

E.

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Confermo quanto detto da Dabbene in merito alla parziale coincidenza degli eventi di Masserano e di Vicneza.

Purtroppo non vi erano altre date disponibili e si e'dovuto fare di necessita' virtu'.

Detto questo confermo che la SNI sara'presente a Vicenza con una bella mostra oltretutto dedicata a :

Nickel e metallo bianco

A cura della Società Numismatica Italiana

che presentera'un excursus ed una storia delle coniazioni realizzate in questo metallo.

Riporto anche le altre mostre che avranno luogo durante il convegno vicentino e che potranno interessare gli appassionati:

La Monetazione della Sardegna dall’Antichità al Medio Evo

A cura dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici

Bandi Monetali

A cura dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici

Da Numismata a Vicenza Numismatica

A cura Unione Filatelica e Numismatica Vicentina

Medaglioni provinciali e Contorniati del Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze

A cura Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze

Le Monete che hanno accompagnato le Rivoluzioni

A cura Numismatici Italiani Associati

Medaglie Papali. Lo Stato della Chiesa dal 1700 al 1870: la caduta del più antico Stato della Cristianità e la nascita dello Stato Città del Vaticano

A cura Circolo Numismatico Patavino

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come ricordato sopra da Acraf la mostra sulle monete sarde a cura del Prof. Piras riveste particolare importanza.

Contemporaneamente la SNI sara'presente anche all'evento di Masserano che patrocina. Come detto la concomitanza di date purtroppo non e' benefica, tuttavia si puo'anche pensare che e'molto bello poter avere un'offerta di eventi culturali molteplice e che in qualche modo che si completa , sia per i temi trattati, piu'incentrati sulla numismatica antica quelli di Vicenza mentre Masserano e' esclusivamente medioevale ed epoche successive,

oltre che geograficamente diversificata.

Forse in precedenza gli eventi numismatici (a parte i convegni esclusivamente commerciali) erano piu'limitati come numero, ma ben vengano nuove iniziative agevolate oggi anche grazie agli strumenti e facilita'di comunicazione rese possibili dal web, anche se qualche volta possono dare luogo a qualche sovrapposizione.

Come diceva Giovanna ci vorrebbe un'agenzia super partes che si occupasse solo di sincronizzare i calendari. Potremmo proporre un'authority e proporre come presidente Gio':) (stiamo in tempi di ristrettezze quindi non ti immaginare gli emolumenti che prendono i commissari delle authorities mi raccomando : tutto gratis et amore dei ..)

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:D Come al solito, questo è in fondo il mio modo di fare volontariato, c'è chi va negli ospedali, chi nelle carceri...io vado incontro ai bisogni dei Collezionisti...

Sicuramente non pensavo ad un guadagno mentre elaboravo il progetto nella mia ristretta mente :D , potrebbe diventare un servizio in più offerto dal Forum, vedremo, per il momento ho ancora qualcosina da sistemare...dopo di che avrò molto più tempo, serenamente, da dedicare a tutti voi.

Ciao, Giò

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Awards

Salve a tutti,

ho letto con molta attenzione questo post e condivido in pieno quanto scritto da acraf sulla necessità di evitare eventi simili, magari con una regia di livello nazionale che possa gestire al meglio la cosa.

Poi però mi sono posta una domanda. Ma gli eventi in questione sono realmente simili?

Da quel che scrive Eligio "Con l'iniziativa di Masserano e Biella noi...differenziandoci nel target di quanto può andare in scena a Vicenza, Montichiari e in qualsiasi altro posto", mi pare di capire che vi siano sostanziali differenze.

Il target nominato indica una differenza culturale(che maggiormente mi interessa, dato che non sono una collezionista) o qualcos'altro?

Conosco bene il programma di Vicenza in quanto illustrato da acraf e quello di Masserano ben pubblicizzato sul forum, si potrebbe avere in dettaglio quello di Foggia(se non erro evento a cura Circolo Numismatico Dauno), Montichiari e Ravenna?

Avendo il weekend disponibile, vorrei indirizzare meglio la mia scelta.

Grazie.

Maria A.

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Ringrazio vivamente per le risposte, veramente esaurienti e chiarificatrici.

A scanso di equivoci, pur avendo usato espressioni abbastanza "forti", non avevo alcun intento polemico, ma semplicemente un pò di dispiacere a vedere certe sovrapposizioni.

So che è storia vecchia e onestamente le colpe maggiori credo vadano imputate a chi ha organizzato il convegno di Vicenza (sicuramente lo spostamento da novembre a settebre ha sorpreso i più e non con adeguata anticipazione).

Come giustamente evidenziato da Giovanna e Numa, sarebbe ormai opportuno creare una sorta di Comitato "super partes" per meglio disciplinare le iniziative, che comunque hanno valenza assai varia (un semplice e piccolo convegno commerciale ha un significato diverso da un seminario culturale).

Ma resto molto scettico, bene conoscendo la natura individualista degli italiani....

Resta comunque il fatto che esiste una "parcellizzazione" di queste iniziative che confonde non poco i veri appassionati.

Sicuramente sono sempre benvenuti i seminari, come quello di Masserano, dove esiste un connubio purtroppo ancora raro tra privati e Beni Culturali e appunto per questo difficili da calendarizzare diversamente.

L'importante è che il Forum continui a segnalare sempre queste iniziative e che possa anche fornire utili resoconti, anche per chi non ha potuto essere presente fisicamente.

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Da quel che scrive Eligio "Con l'iniziativa di Masserano e Biella noi...differenziandoci nel target di quanto può andare in scena a Vicenza, Montichiari e in qualsiasi altro posto", mi pare di capire che vi siano sostanziali differenze.

Il target nominato indica una differenza culturale(che maggiormente mi interessa, dato che non sono una collezionista) o qualcos'altro?

A Masserano NON ci sarà alcuna parentesi commerciale, ma tutto verterà sull'aspetto culturale. Come puoi leggere nel post specifico dedicato all'evento () in questa stessa sezione ci concentreremo sulla parte numismatica, storica, economica e archivista legata alla moneta dei Ferrero Fieschi.

E.

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Certamente sarebbe meglio che le sovrapposizioni non ci fossero ( voto anch'io comunque per Giovanna per un eventuale osservatorio delle date e la calendarizzazione delle stesse ), però tutto sommato,a volte ci si lamentava perchè mancavano iniziative ed eventi di qualità, ora ne abbiamo tanti, ben vengano comunque, è sintomo di vitalità e presenza della numismatica italiana,poi c'è anche da dire che spesso gli argomenti, le monetazioni sono differenti e poi l'appassionato sceglie quello che ritiene per lui e per i suoi interessi più vicino e forse in fondo questo è il male minore.

Modificato da dabbene
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Da quel che scrive Eligio "Con l'iniziativa di Masserano e Biella noi...differenziandoci nel target di quanto può andare in scena a Vicenza, Montichiari e in qualsiasi altro posto", mi pare di capire che vi siano sostanziali differenze.

Il target nominato indica una differenza culturale(che maggiormente mi interessa, dato che non sono una collezionista) o qualcos'altro?

A Masserano NON ci sarà alcuna parentesi commerciale, ma tutto verterà sull'aspetto culturale. Come puoi leggere nel post specifico dedicato all'evento (http://www.lamoneta....-le-sue-monete/) in questa stessa sezione ci concentreremo sulla parte numismatica, storica, economica e archivista legata alla moneta dei Ferrero Fieschi.

E.

Capisco. Nessuna parte commerciale. E questo è, per quanto mi concerne, un punto a favore nella scelta che farò.

Sono stata di passaggio a Riccione, insieme a un collega, credendo di trovare qualcosa di interessante da apprendere, ma mi sono ritrovata in situazioni spiacevoli in cui i commercianti quasi ti cacciavano appena percepivano che tu eri là per capire e non per comprare. Vorrei evitare simili accadimenti in futuro.

Aspetto, ora, delucidazioni e programmi sugli altri tre eventi in calendario: Foggia, Montichiari, Ravenna.

Grazie.

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Salve a tutti,

ho letto con molta attenzione questo post e condivido in pieno quanto scritto da acraf sulla necessità di evitare eventi simili, magari con una regia di livello nazionale che possa gestire al meglio la cosa.

Poi però mi sono posta una domanda. Ma gli eventi in questione sono realmente simili?

Da quel che scrive Eligio "Con l'iniziativa di Masserano e Biella noi...differenziandoci nel target di quanto può andare in scena a Vicenza, Montichiari e in qualsiasi altro posto", mi pare di capire che vi siano sostanziali differenze.

Il target nominato indica una differenza culturale(che maggiormente mi interessa, dato che non sono una collezionista) o qualcos'altro?

Conosco bene il programma di Vicenza in quanto illustrato da acraf e quello di Masserano ben pubblicizzato sul forum, si potrebbe avere in dettaglio quello di Foggia(se non erro evento a cura Circolo Numismatico Dauno), Montichiari e Ravenna?

Avendo il weekend disponibile, vorrei indirizzare meglio la mia scelta.

Grazie.

Maria A.

Ciao MAP, non sono mai stata ai Convegni sopraindicati ma, a parte Vicenza che comprende sempre anche Mostre e Conferenze, gli altri sono Convegni a carattere commerciale.

Se non sei mai stata ad un Convegno commerciale cerco di spiegarti meglio che posso in cosa consiste, non è complicato.

Di solito si svolgono in alberghi che hanno saloni sufficenti per contenere gli espositori oppure, per quelli più grandi ed importanti, in Palazzetti dello Sport, ad esempio il Veronafil occupa un intero padiglione fieristico ed è il più importante in Italia, oppure a volte in Palazzi Storici, come a Vicenza l'anno scorso.

A seconda di dove si svolge il Convegno troverai più o meno commercianti della zona, poi se sale la notorietà del Convegno sale anche la presenza degli espositori, fino ad ospitare i più conosciuti ed anche diverse Case d'Asta Italiane, a Verona ce ne sono presenti anche alcune estere.

Da Settembre a Maggio-Giugno avrai molte possibilità per visitare Convegni, quindi divertirti, comprare o vedere monete e testi di Numismatica, e perchè no...conoscerci e passare una giornata con altri amici Lamonetiani.

Se vuoi altre informazioni scrivimi pure senza problemi. Ciao, Giò

P.S.-benvenuta sul Forum.

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Awards

Scusami ho letto solo ora la tua risposta su Riccione, posso assicurarti che non sono tutti così sgarbati, anzi la maggior parte è sempre felice di poter discutere di Numismatica ed insegnarti qualcosa, almeno per me è stato così, penso tu sia stata sfortunata, a Riccione probabilmente c'era molto nervosismo per la cattiva riuscita del Convegno, speriamo non sia un atteggiamento contagioso.

Ciao.

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Awards

Scusami ho letto solo ora la tua risposta su Riccione, posso assicurarti che non sono tutti così sgarbati, anzi la maggior parte è sempre felice di poter discutere di Numismatica ed insegnarti qualcosa, almeno per me è stato così, penso tu sia stata sfortunata, a Riccione probabilmente c'era molto nervosismo per la cattiva riuscita del Convegno, speriamo non sia un atteggiamento contagioso.

Ciao.

Gentile Giovanna,

ti ringrazio per la disponibilità e per il benvenuto.

Si, forse era una giornata storta(oltre che piovosa), ma ascoltare gente che ti dice: "hai i soldi per ballare? Se li hai bene, altriementi lascia posto agli altri" è stato veramente spiacevole.

Comunque, leggendo un altro post, mi pare di capire che Montichiari sia un convegno prettamente commerciale.

E Ravenna? Foggia? A Foggia non vi sarà la solita conferenza annuale a tema diversificato preparata dal Circolo Numismatico Dauno?

Grazie.

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Scusami ho letto solo ora la tua risposta su Riccione, posso assicurarti che non sono tutti così sgarbati, anzi la maggior parte è sempre felice di poter discutere di Numismatica ed insegnarti qualcosa, almeno per me è stato così, penso tu sia stata sfortunata, a Riccione probabilmente c'era molto nervosismo per la cattiva riuscita del Convegno, speriamo non sia un atteggiamento contagioso.

Ciao.

Gentile Giovanna,

ti ringrazio per la disponibilità e per il benvenuto.

Si, forse era una giornata storta(oltre che piovosa), ma ascoltare gente che ti dice: "hai i soldi per ballare? Se li hai bene, altriementi lascia posto agli altri" è stato veramente spiacevole.

Comunque, leggendo un altro post, mi pare di capire che Montichiari sia un convegno prettamente commerciale.

E Ravenna? Foggia? A Foggia non vi sarà la solita conferenza annuale a tema diversificato preparata dal Circolo Numismatico Dauno?

Grazie.

Concordo con te, la prossima volta fatti dare nome e cognome e fai reclamo agli organizzatori, certa gente è meglio che non stia al pubblico.

Per gli altri Convegni non posso aiutarti mi dispiace, non ne so nulla. Ciao

Modificato da giovanna
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il problema sollevato dalla gentile MAP e'da considerare.

Vi sono, spesso , diverse esigenze nell'ambito di appassionati alla numismatica che vanno tutte seguite e possibilmente soddisfatte.

I convegni commerciali sono molto popolari presso i collezionisti che formano una buona parte dei frequentatori del Forum. Allo stesso tempo vi e'un'áltra parte importante di frequentatori che seguono assiduamente gli studi numismatici e che sono interessati ad essere informati su qualsiasi evento culturale che tratti la numismatica.

Il Forum non ha ancora adottato un calendario delle varie manifestazioni, come non ha un calendario aste, pero' le informazioni relative a queste ultime , data/link/commenti etc., sono regolarmente date nell'apposita sezione.

Parimenti tutti gli eventi culturali a tema numismatico , che naturalmente siano pubblici, vengono commentati in questa sezione come questa stesa discussione testimonia. Di alcuni eventi il Forum stesso si fa promotore o co-promotore come quelli organizzati congiuntamente alla Societa'NUmismatica Italiana.

Varrebbe davvero la pena creare due calendari , oppure uno a due (o piu') colori che riportino e distinguano i vari eventi che possono interessare gli uetnti del Forum (verde eventi culturali ; rosso eventi commerciali; gialli eventi misti etc. ) simili a quelli riportati nelle riviste di numismatica (che in realta'riportano anche i calendari aste) a beneficio dei lettori.

Pr Dabbene:

concordo pienamente con le tue riflessioni Mario: come detto meglio avere ppiu'eventi, anche un po'in competizione (per le date) tra loro che meno eventi. Non e' inoltre contraddittorio bensi un segno di bella vitalita' che un'organizzazione strutturata e di ampio raggio come la SNI partecipi a due eventi culturali, ambedue egualmente interessanti, che si svolgono in contemporanea :) La diversificazione e' segno di crescita e sviluppo.

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In verità il Calendario esiste già, anche per i Convegni, ed il responsabile, Littore, vi inserisce gli eventi segnalati regolarmente.

Però devo dire che erano molto più visibili tempo fa, quando li vedevamo in fondo alla pagina, ora lateralmente si confondono con gli altri link, devo confessare che non li vedo proprio.

Ne parlerò con Reficul insieme a tante altre cosette.

Ciao e buona giornata a tutti. Giò

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il problema sollevato dalla gentile MAP e'da considerare.

Vi sono, spesso , diverse esigenze nell'ambito di appassionati alla numismatica che vanno tutte seguite e possibilmente soddisfatte.

I convegni commerciali sono molto popolari presso i collezionisti che formano una buona parte dei frequentatori del Forum. Allo stesso tempo vi e'un'áltra parte importante di frequentatori che seguono assiduamente gli studi numismatici e che sono interessati ad essere informati su qualsiasi evento culturale che tratti la numismatica.

Il Forum non ha ancora adottato un calendario delle varie manifestazioni, come non ha un calendario aste, pero' le informazioni relative a queste ultime , data/link/commenti etc., sono regolarmente date nell'apposita sezione.

Parimenti tutti gli eventi culturali a tema numismatico , che naturalmente siano pubblici, vengono commentati in questa sezione come questa stesa discussione testimonia. Di alcuni eventi il Forum stesso si fa promotore o co-promotore come quelli organizzati congiuntamente alla Societa'NUmismatica Italiana.

Varrebbe davvero la pena creare due calendari , oppure uno a due (o piu') colori che riportino e distinguano i vari eventi che possono interessare gli uetnti del Forum (verde eventi culturali ; rosso eventi commerciali; gialli eventi misti etc. ) simili a quelli riportati nelle riviste di numismatica (che in realta'riportano anche i calendari aste) a beneficio dei lettori.

Pr Dabbene:

concordo pienamente con le tue riflessioni Mario: come detto meglio avere ppiu'eventi, anche un po'in competizione (per le date) tra loro che meno eventi. Non e' inoltre contraddittorio bensi un segno di bella vitalita' che un'organizzazione strutturata e di ampio raggio come la SNI partecipi a due eventi culturali, ambedue egualmente interessanti, che si svolgono in contemporanea :) La diversificazione e' segno di crescita e sviluppo.

Mi permetto di condividere quanto scritto da numa numa.

Sarebbe opportuno segnalare in qualche modo(nel calendario utilizzando colori diversi)il tipo di evento che si svolge.

Se commerciale, culturale o misto affinchè si facciano "scelte consapevoli".

Modello.

Riccione: commerciale;

Masserano: culturale;

Vicenza: misto.

Saluti.

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Alcune considerazioni generali.

A dire il vero due anni fa Vicenza si è tenuto nello stesso week-end, solo che le due classiche giornate del venerdì-sabato cadevano l'1 e 2 ottobre.

Lo scorso anno effettivamente c'è stato uno slittamento in avanti di un paio di settimane, dovuto però alla circostanza che la manifestazione si svolse in centro città e non presso l'ente fiera.

Semmai fu Verona, lo scorso anno, ad essere inopinatamente anticipato dalla classica data novembrina a ottobre (credo per problemi di agibilità dei capannoni dopo la fiera dei cavalli) e finì per seguire di una sola settimana Vicenza.

Ho davanti la pubblicità dell'edizione di Vicenza del 1994 (allora si chiamava Numismata) e le date erano: 30 settembre - 1 ottobre.

Non ricordo le date di tutte le edizioni, ma mi pare che grosso modo il week-end sia stato sempre quello tra fine settembre e inizio (o al massimo la metà di) ottobre.

Altra questione: la confusione può nascere anche dal significato che si attribuisce al termine "convegno" che viene spesso utilizzato, indifferentemente, per indicare un evento culturale (con la presenza di relatori che discutono su un certo tema) ma anche un incontro prettamente commerciale (con operatori "convenuti" in un certo posto per vendere le monete, non per parlarne).

Questo per dire che si, è vero, spesso ci sono sovrapposizioni di date ed è un peccato non poter partecipare a una parte di ciò che interessa.

Ma se si sovrappongono un "convegno" culturale e uno commerciale, in fondo, la scelta dovrebbe essere meno dolorosa.

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E Ravenna? Foggia?

Di Foggia non so dirti, ma il convegno di Ravenna è incentrato principalmente sulla filatelia, non per niente si chiama "Gifra", che sta per "Giornate filateliche ravennati"

http://www.ascom.ra....settembre-2012-

Sono andato un paio di volte, nelle prime edizioni, c'erano delle mostre esclusivamente filateliche, e anche i commercianti erano in prevalenza di francobolli.

Oggi la presenza dei commercianti numismatici è probabilmente aumentata, ma per quanto riguarda il lato culturale credo continui ad essere dedicato esclusivamente alla filatelia.

petronius :)

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Altra questione: la confusione può nascere anche dal significato che si attribuisce al termine "convegno" che viene spesso utilizzato, indifferentemente, per indicare un evento culturale (con la presenza di relatori che discutono su un certo tema) ma anche un incontro prettamente commerciale (con operatori "convenuti" in un certo posto per vendere le monete, non per parlarne).

Questo per dire che si, è vero, spesso ci sono sovrapposizioni di date ed è un peccato non poter partecipare a una parte di ciò che interessa.

Ma se si sovrappongono un "convegno" culturale e uno commerciale, in fondo, la scelta dovrebbe essere meno dolorosa.

Tutto vero.

Però non ho ancora capito perché Montichiari e Vicenza (100 km di distanza) si sono sovrapposti nello stesso fine settimana. E il target di visitatori mi sembra molto simile.

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